Commentario del 11.01.18

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano. Duello su lavoro e vaccini (Corriere). Picconatori al via (Messaggero). Berlusconi: "Il Jobs Act è fallito" (Sole). Salvini al Corriere: "Con noi salario minimo. Non faccio patti con i 5 S". Sulla Stampa l'accusa dagli Usa: "Così la Russia ha pagato la Lega". Intanto, si sblocca la trattativa Lega-Fi per la Lombardia: Berlusconi dice ok a Fontana e alla revisione del Jobs Act (Giornale). Maroni parla al Foglio: "La Lega mi ha trattato con metodi staliniani, la mia vita nuova nasce anche da incompatibilità con Salvini". Nel Pd, Prodi e Veltroni in campo: "Sinistra unita alle regionali" (Repubblica). Camusso (Cgil) a Repubblica: "No alla guerra sulle candidature, sì a Gori e Zingaretti". Prosegue il caso Popolari. Renzi e DeBenedetti: le bugie che tutti fingono di non vedere (Fatto). Giornale definisce i due, una "coppia di denari".
Dagli esteri, spazio alla visita a Roma di Macron per il "Trattato del Quirinale" (Messaggero). Novità sul caso Regeni, troppi "non ricordo" della prof di Cambridge. E i pm sequestrano le mail (Repubblica, Stampa).
Su Messaggero e Stampa la crisi del cinema italiano: non incanta più.

ITALIA-ECONOMIA
Fisco, controlli senza duplicati. Italia Oggi (p. 30), in apertura, si occupa della nota interna con cui l'Agenzia delle Entrate vieta ai propri uffici di richiedere ai contribuenti documenti fiscali che sono già in sui possesso: i controlli su eventuali indebite richieste di rimborso dovranno partire dal confrontp tra il pre-compilato e quello rispedito, da parte del contribuente.
Lavoro, su Repubblica (in prima e p.7)  parla la Camusso (Cgil), che tocca i temi legati al lavoro: "Quelli della politica solo slogan: l'attacco all'art.18 parte con Berlusconi, passa per Monti e arriva al Jobs Act di Renzi. Non credo che nessuno voglia reintrodurre l'art.18 né tornare alla legge Dini. Le brutte leggi di questi anni non hanno fatto altro che peggiorare le condizioni, soprattutto per i giovani. Servirebbero innovazione e investimenti, non un'altra stagione di subalternità alle imprese". Repubblica definisce quella della Camusso "quasi una svolta salarialista", quando sottolinea che "la nuova emergenza sono i  bassi stipendi. Vanno aumentati punto e basta".
Quanto cresce davvero l'Italia? Sul Corrriere (p.31) l'analisi di Fubini sui dati economici italiani. Bisogna capire qual è l'obiettivo: se si punta alla ripresa, è stato centrato – scrive Fubini -: occupati ai massimi da 40 anni, crescita più rapida dell'ultimo decennio, export in crescita, Borsa su del 19% in 12 mesi e rendimenti dei titoli di Stato più bassi dal dopoguerra. Ma, se l'obiettivo è la convergenza con il resto d'Europa, non è ancora stato centrato, anzi si allontana visto che gli altri corrono molto di più.
Fisco, controlli senza duplicati. Italia Oggi (p. 30), in apertura, si occupa della nota interna con cui l'Agenzia delle Entrate vieta ai propri uffici di richiedere ai contribuenti documenti fiscali che sono già in sui possesso: i controlli su eventuali indebite richieste di rimborso dovranno partire dal confrontp tra il pre-compilato e quello rispedito, da parte del contribuente.

ITALIA-POLITICA
Campagna elettorale in primo piano. Lite su vaccini e Jobs Act (Corriere, Stampa e tutti). Lega e Fi litigano sulla proposta di eliminazione dell'obbligo di profilassi. La posizione del Carroccio condivisa anche da Di Maio, con Renzi che segnala "un'alleanza oscurantista tra Lega e M5S". "Nessun patto con i 5 Stelle, sono troppo volubili" spiega Salvini al Corriere (p.3). Il segretario del Carroccio torna sul programma: "Il mio governo cancellerà la Fornero". Altro tema caldo è il lavoro. Berlusconi, ieri, ha prima proposto la cancellazione del Jobs Act, poi si è corretto.  Per QN (p.4-5) i mercati votano le larghe intese Berlusconi-Renzi, con Fitoussi e Gros che riabilitano il Cav: "ago della bilancia contro i populisti". Salvini al Corriere spiega la linea della Lega sul lavoro: "Ci sono parti del Jobs Act che butterei, ma no alla tabula rasa". Intanto, il centrodestra sembra aver trovato l'accordo per la Lombardia. Sì di Berlusconi a Fontana (su tutti). "Avevamo individuato il suo profilo con gli alleati – spiega Salvini -. Avrei preferito che Maroni si ricandidasse, ma le scelte personali non si discutono". Il governatore uscente al Foglio: "Dispiaciuto per le dichiarazioni sprezzanti di Salvini. Non mi aspettavo di trovarmi di fronte un leader stalinista". Sulla Lega pesa un altro caso. La Stampa (in apertura) e tutti riportano l'accusa Usa: "Ha ricevuto soldi dai servizi russi". "Solo fake news" dice Salvini al Corriere. Dopo l'accordo in Lombardia su Fontana, è braccio di ferro nel Lazio (su tutti). Ultima proposta a Pirozzi, che però non cede: sottosegretario o un ticket con Gasparri (Messaggero p.8).
Centrosinistra, da Prodi e Veltroni l'appello per la sinistra unita al voto (Repubblica in prima e p.6). Invito a non correre separati almeno alle regionali in Lombardia e Lazio. "Con Gori spero ci sia un'ampia coalizione" dice Renzi, che invita al voto per i dem, visto che "con più voti per il Pd ci sarebbero minori rischi di inciuci" (Corriere p.6). "Smascherare l'imbroglio dei candidati premier – dice Franceschini al Corriere (p.7) -. Si torna al gioco di squadra, Pd unico a poterne vantare una". Su tutti i giornali, la telefonata Renzi-De Benedetti sulla riforma popolari: l'Ingegnere ha utilizzato un'informazione privilegiata e sapeva bene che non era consentito (Corriere). Apertura del Fatto: "Renzi&De Benedetti, le bugie che tutti fingono di non vedere. È stato insider trading ma alla fine la Consob archivia". In p.2, intervista a Bragantini: "Sconveniente anche senza reato, tutti dovrebbero poter investire sulla base delle stesse informazioni". Secondo la Procura di Roma le somme esigue dimostrerebbero che non conosceva segreti (Fatto, p.3). Consob parla di acquisto anomalo (Messaggero).

EUROPA
La Commissione Ue prepara una tassa sulle plastiche: sul Sole (in prima e p.15) e altri nazionali, le misure allo studio per ridurre l'inquinamento e ripianare i costi della Brexit.
Macron a Roma per il "Trattato del Quirinale" (Messaggero in prima e p.11): un patto per l'Europa contro i populismi e un altro per una ripartenza delle relazioni Italia-Francia come perno dell'integrazione Ue. In gioco la coesione europea, le politiche migratorie, sviluppo e cre scita dell'Africa, il contrasto alla minaccia terroristica. Al Vertice del Mediterraneo, ieri, tavolo di lavoro tra i sette capi di governo del Med7. "Lo stallo tedesco assicura a Parigi un ruolo primario" analizza il Sole (p.8). Per l'Italia – spiega il Corriere (p.10) - l'obiettivo è recuperare un gap: se Francia e Germania da almeno 50 anni fanno asse in modo strutturato, quella fra Parigi e Roma è una relazione che conosce alti e bassi a seconda delle stagioni, e che sicuramente appartiene ad una categoria inferiore.
La sfida italiana per rilanciare l'Osce: Oggi Alfano a Vienna inaugura la presidenza dell'Organizzazione, puntando sul Mediterraneo e sul conflitto in Ucraina (Stampa p.13). "Dialogo con i partner per tutelare i civili e chi è vittima dei trafficanti" spiega il ministro.
Caso Regeni, pista inglese sul delitto del ricercatore italiano (Stampa). Nel mirino dei pm i troppi "non ricordo" della prof di Cambridge, sequestrate le mail.

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