Commentario del 8.01.18

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano, col patto a quattro nel centrodestra siglato ad Arcore (Messaggero, Stampa, QN) e il ritiro a sorpresa di Maroni dalla Lombardia: "Cambio vita" (Repubblica). La partita si riapre (Corriere). Nel patto di Arcore via la Fornero (Mattino). Tajani al Messaggero: "Le pensioni si possono riformare senza rischi sui conti". Sul Foglio l'inno alla gioia del Cav: "Così governeremo l'Italia". Su QN la nuova promessa di Renzi: "Salario minimo a 10 euro". Su tutti la promessa di Grasso: "Aboliremo le tasse universitarie". Gentiloni in tv: "L'Italia non giochi a Rischiatutto con chi non è capace di governare" (Mattino, Corriere).
Su Repubblica il senso degli italiani per la mafia: è più forte di 30 anni fa ed è anche al Nord. Sempre su Repubblica le falle del dopo terremoto: l'Anticorruzione apre un'inchiesta sulle casette.
In cronaca. Su Repubblica e Messaggero l'odissea dei rifiuti romani: li spediranno in Abruzzo per poi bruciarli in Emilia. La Toscana aveva detto no (QN). Il Tempo: ridateci Cerroni. Sul Corriere le storie della lotteria di Capodanno: vince un milione e ha quasi un infarto. "Troppi, li regalo a mia figlia".

ITALIA-ECONOMIA
Politica ed economia si intrecciano nelle promesse e nei programmi elettorali di leader e coalizioni. Nel "patto di Arcore" del centrodestra la "revisione" della legge Fornero e la Flat tax. Berlusconi al Foglio: "Il nostro punto di forza in economia? Meno tasse sulla famiglia,meno tasse sulle imprese, meno tasse sulla casa". E sul lavoro: "Uno dei nostri primi provvedimenti sarà quello di sgravare di ogni tassa sul lavoro e di ogni contributo per i primi 6 anni le imprese che assumeranno giovani a tempo indeterminato". Lavoro in cima alle priorità anche di Renzi, che a QN dice sì al salario minimo: "Un milione di posti di lavoro in più in tre anni sono un successo, ora bisogna migliorare la qualità: per questo proponiamo il salario minimo legale, tra i 9 e i 10 euro l'ora". Renzi rilancia anche sul bonus 80 euro: "Vanno estesi ai genitori, per ciascun figlio minorenne". E sul canone Rai parla di riduzione, e non abolizione. Da Grasso, ieri all'assemblea nazionale di Liberi e Uguali, la promessa di togliere le tasse universitarie, un'operazione da 1,6 mld: "I figli dei ricchi che vanno nelle università private devono pagare le università anche per i figli dei poveri". Tajani, in un'intervista al Messaggero, torna invece sul programma del centrodestra e il tema "Fornero": "E' solo uno ei punti, poi c'è la flat tax e le pensioni a 1000 euro. La "Fornero" va corretta ma nessuno vuole farlo senza le dovute coperture". "Flat tax da maneggiare con giudizio", scrive Cottarelli sulla Stampa: la misura non va demonizzata ma bisogna essere chiari sulle coperture, sull'impatto sulla finanza pubblica e sulle sue conseguenze in termini redistributivi. Gian Antonio Stella, sul Corriere, parla di promesse e bugie trasversali: l'appello di Mattarella al buon senso pare non abbia inciso, la campagna elettorale è partita tra gli annunci di tutti i leader su improbabili tagli e costosissimi impegni. D'altronde a un "popolo di dannunziani non si può chiedere spirito di sacrificio". Analisi analoga la fa Fabio Bogo nell'editoriale di A&F: con le elezioni fissate al 4 marzo sono saltati gli ultimi freni inibitori. Torna utile il documento di Cottarelli con il quadro macroeconomico del 2017 e l'invito ai partiti di calcolare sulla base di quei dati l'impatto effettivo su spese, tasse e prestiti dei rispettivi programmi. Risposte però sono arrivate solo dalla Bonino, forse perché è meglio scrivere slogan che mettere in fila numeri.

ITALIA-POLITICA
Centrodestra, sancita ad Arcore l'alleanza a quattro Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Quarto polo (Corriere e tutti): andranno uniti alle elezioni con un programma comune e con candidati comuni alle Regionali. Nel programma, tra i punti indicati da FI la flat tax, le pensioni minime a 1000 euro, la riforma della giustizia; la Lega chiede l'abolizione della riforma Fornero (ma nella versione ufficiale si parla di revisione); Fdi chiede sostengo alla natalità e difesa del made in Italy.  Tutti d'accordo sul controllo dell'immigrazione. Disco verde ai candidati centristi ma solo su nomi condivisi. Sui collegi nuovo round in settimana in vista di un nuovo vertice tra i leader il prossimo week end. Sulla Stampa intervista a Quagliariello: "Siamo il quarto polo e la nostra aggregazione non finisce qui".
Ma la scelta di Maroni di ritirarsi dalla corsa alla Regione Lombardia (anticipata ieri dalla Stampa e oggi in primo piano su tutti i giornali) riapre i giochi e non solo sullo scacchiere delle Regionali.
Repubblica parla di un Maroni che "vuole cambiare vita". Per Libero in realtà punta in alto. Il Messaggero evoca problemi giudiziari del governatore.
Anche se Maroni non ha ancora chiarito se si ritirerà dalla vita politica o se "resterà a disposizione", per il Corriere la sua mossa rafforza Berlusconi nella lunga sfida con Salvini. Al suo posto in Lombardia potrebbe correre il sindaco leghista di Varese Fontana o l'azzurra Gelmini (su tutti). Dirette le ripercussioni sul Lazio: tutti i giornali danno per probabile la candidatura di Gasparri.
Sul Foglio "l'inno alla gioia del Cav". In una lunga intervista Berlusconi lancia il suo programma "contro la società del pessimismo" e contro i grillini, "utili idioti": "Il grillismo è statalismo, cultura del No, pressione fiscale, diffidenza verso la liberta dei cittadini. Sono doppiamente pericolosi, Se vincessero massacrerebbero di tasse il ceto medio, bloccherebbero le infrastrutture fondamentali, porterebbero al governo i settori più politicizzati della magistratura". Poi garantisce per il centrodestra e per Salvini: "La Lega ha governato con per dieci anni: non confondiamo la propaganda elettorale con la realtà dei fatti".
Su QN intervista a Renzi: "Per noi le priorità sono lavoro, Europa e cultura. Io sarò nel mio collegio di Firenze, andrò casa per casa. Come Pd avremo vinto se a Palazzo Chigi tornerà uno dei nostri, non mi pongo il tema personale. Il nome lo deciderà il capo dello Stato. Noi siamo una squadra. La destra di FI e della Lega è quella che ci ha lasciato a un millimetro dalla bancarotta. Il M5S è un salto nel buio. Il Pd invece ha fatto ripartire l'Italia".
Su tutti i giornali l'intervista di Gentiloni ieri da Fazio: "Governerà chi vince. Il mio impegno finisce col voto" (QN). Ma dal premier avvertimento agli italiani: "Spero che il Paese non giochi il rischiatutto con forze che non sanno governare. Il centrosinistra ha dimostrato di saperlo fare".
Sul Messaggero parla Tajani: "In Europa sono preoccupati dell'instabilità del nostro Paese, non delle alleanze. Noi sempre alleati con la Lega ma la guida è stata e sarà di Forza Italia. Berlusconi è l'unico in grado di garantire la stabilità".

ESTERI
Dall'estero: gli Usa e la Spagna in ginocchio per le nevicate record (Messaggero). Aerei nel caos a New York (Corriere). In Iran è l'ora della repressione degli studenti (Stampa). "La Ue denunci gli arresti" (Repubblica). Giallo sull'arresto dell'ex presidente Ahmadinejad.
Merkel e Schulz tornano a colloquio.Ma la strada è lunga (Repubblica). Avviati ieri a Berlino i negoziati tra Cdu e Csu da un lato e la Spd dall'altro. Se si chiariranno i nodi cruciali, nelle prossime settimane si potrà passare ai negoziati formali, decisivi per la coalizione di governo. E' l'ultima possibilità per risolvere la situazione di stallo politico che sta vivendo la Germania. Merkel: "Avremo molto da fare ma vogliamo venirne a capo per raggiungere un buon accordo".


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