Commentario del 14.01.18

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano. Grillo scrive al Fatto: "Non lascio i 5Stelle". Renzi pensa a un tandem con Gentiloni e attacca il M5S: "Incompetenti" (Repubblica, Sole). Berlusconi ricomincia da Craxi: andrà ad Hammamet a commemorarlo (Repubblica) Grasso e Boldrini litigano sull'intesa con i Cinque Stelle (Corriere, Giornale). I vescovi strigliano i partiti: "Basta promettere miracoli" (Stampa). Cantone striglia la politica: "Troppe leggi fatte male" (QN). Ma l'Anac raddoppia gli stipendi ai dirigenti (Fatto).
E' un caso politico anche lo scoop della Stampa sull'inchiesta sulla vendita del Milan. "Un falso per affossare Berlusconi" titola il Giornale. "Tutti addosso a Silvio perché temono che vinca", l'apertura di Libero. La procura smentisce ma la Stampa conferma: fu Bankitalia a informare i giudici delle irregolarità della vendita. Repubblica parla di conti bucati che rischiano di affondare il Milan.
Sul Sole gli aumenti in arrivo per Polizia, scuola ed esercito: da 59 a 103 euro. Sul Messaggero l'accordo sull'Ape volontaria: scatta dal primo giugno.
In cronaca il nuovo caso di Napoli: aggredito a 15 anni senza motivo, è grave (Corriere). Saviano su Repubblica: la violenza dei ragazzi dimenticati.

ITALIA-ECONOMIA
"Troppe leggi fatte male, un assist per i corrotti", dice Cantone a QN (in apertura e a p.2) proponendo una commissione per il "disboscamento normativo". Ma il codice appalti va completato e attuato, e il "Modello Expo" resta vincente: sarebbe da applicare anche alla ricostruzione post-terremoto. "La nostra sfida è creare un modello che dia risposte veloci, non con controlli convenzionali ma intervenendo prima dell'adozione dell'atto, dando indicazioni che non sono necessariamente vincolanti ma che servono a evitare errori". Quanto alla politica "nessuno mi ha chiesto di candidarmi ma direi di no: ho preso un impegno ed è opportuno che lo porti a termine". Il Fatto (in prima e a p.2) attacca l'Anac: raddoppia gli stipendi ai suoi dirigenti. Da due anni Cantone chiedeva la fine della "giungla retributiva". Dal 2019, grazie a un emendamento del Pd in manovra, potrà uniformare i compensi al livello di quelli (più alti) dell'Antitrust.
Sul Sole il punto sui contratti della pubblica amministrazione in fase di rinnovo: domani riprendono i tavoli su scuola, sanità ed enti locali. Per Polizia ed Esercito (528 mila addetti) aumento medio di 103 euro, per la scuola (1,2 milioni di addetti) l'aumento medio è tra 59 e 75 euro, per la sanità (653mila addetti) 81 euro di aumento medio, per i 501 mila dipendenti di enti territoriali un aumento medio di 75 euro.
Sul Messaggero via all'Ape volontaria da giugno: firmati gli accordi con Abi e Ania per anticipare l'uscita dai 63 anni in su. Ma la decurtazione dell'assegno finale può arrivare anche all'18%.
Sempre sul Messaggero il piano del governo per sostenere le imprese dei giovani al Sud: domani la call di Invitalia per assicurarsi i fondi per "Resto al Sud", 1,25 mld destinati a finanziare piccole attività in tutti i settori, per un importo che va da 50 a 200 mila euro. Il 35% a fondo perduto, il restante 65% garantito dallo Stato.
Sul Corriere (in prima e a p.2 e 3) il paradosso del lavoro che c'è: mancano i profili più richiesti, dagli addetti al turismo ai tecnici specializzati.
Sempre sul Corriere (p.30) il lavoro sommerso in palestre e centri sportivi: c'è un mondo di oltre un milione di persone impiegate regolarmente nel settore sportivo che però non vengono considerate professionisti cui offrire contratti regolari.

ITALIA-POLITICA
M5S, Grillo non abita più qui: per l'Espresso (p.8-9) il comico di riprende il blog, è l'ultimo passo di un distacco sempre più evidente tra il Movimento e l'uomo che lo ha fondato. Sul Fatto (in prima e p.5) la smentita diretta di Grillo: "Basta fake news, io il Movimento non lo lascio. E' la vecchia politica che tenta di sopravvivere generando il caos, cercando di far apparire noi come loro: sono tutti fantasmi di se stessi, e i giornalisti si impegnano a dare un corpo a questa accozzaglia di fantasmi".
Centrosinistra, Renzi: "Palazzo Chigi? Basta che ci sia uno del Pd" (Corriere e tutti). Il segretario dem apre al Gentiloni bis – ma non chiude all'ipotesi Minniti premier - e si appella ai moderati. "Stop all'incompetenza M5S" (Messaggero): nel mirino la Appendino.
A sinistra, la prima spaccatura tra Grasso e Boldrini sull'alleanza con il M5S (Corriere in prima e p.6): "Decido io, non lei" precisa il presidente del Senato dopo che la presidente della Camera aveva chiuso ad un'intesa. Speranza al Corriere (p.6) prova a mediare: "C'è un capo, ma si decide insieme. Con M5S distanze enormi, così come con il Pd. Ma il vero avversario resta la destra". Per Chiamparino, intervistato da Repubblica (p.3) "le Regioni sono l'ultimo ponte per riunire il Pd e la sinistra, rompere nei territori significa non capire che dopo il 4 marzo viene il 5".
Berlusconi apre al campagna elettorale visitando la tomba di Craxi ad Hammamet (Repubblica p.8). Nel centrodestra resta da sciogliere il nodo della candidatura nel Lazio: Pirozzi resiste (Messaggero p.5) e al Corriere (p.8) rilancia: "Mi offrano pure l'Onu, io non mollo. Sono disponibile a un ticket: io presidente, con Gasparri o Rampelli. Probabilmente, se ci unissimo, vinceremmo". Farina su Libero: centrodestra candidi Gasparri se non vuol perdere il Lazio come Roma.
In apertura sul Messaggero il sondaggio Swg sui programmi elettorali: gli elettori, anche quando apprezzano le proposte, le ritengono poco credibili. Tra gli impegni ritenuti più realistici c'è l'abbassamento delle tasse sui salari (36%), l'abolizione del canone Rai (29%), mentre il 27% ritiene credibili la cancellazione della Fornero, l'aumento delle pensioni minime a mille euro e l'introduzione del reddito di cittadinanza. Al 25% la flat tax, meno credibili reddito di dignità (21%), abolizione delle tasse universitarie (19%) e riduzione debito/Pil (18%). "Gli italiani non credono alle promesse elettorali, perchè le considerano fatte ad arte e perchè credono che nessuno sia in grado di mantenerle" dice al Messaggero (p.3) Giuseppe De Rita del Censis. Anche i vescovi strigliano i partiti; il presidente della Cei Bassetti alla Stampa (in prima e p.5): "Slogan elettorali deprimenti, basta promettere miracoli. Lavoro, famiglia e giovani sono le priorità". Secondo il sondaggio Swg sul Messaggero, la priorità degli italiani è l'aumento degli stipendi seguito dallo stop all'immigrazione (Messaggero p.2).

ESTERI
La Grosse Koalition promuove il Fme (Sole p.8) Ma l'Unione è in stallo in attesa della Merkel, scrive il Corriere: con la Germania distratta dalle trattative sul governo, l'Ue patisce una carenza di leadership. E Parigi si offre come direttore d'orchestra. Weber (Ppe) a Repubblica (p.15): "L'assenza di un governo a Berlino era un problema per l'Europa ma la Ue è stato il tema centrale nell'accordo tra Cdu, Csu e Spd. La Germania vuole tornare in partita e nel documento ci sono proposte che vanno nella stessa direzione di quelle di Juncker e Macron. Vogliamo rinforzare la moneta unica, un bilancio dell'eurozona e concordiamo che l'Esm diventi un Fondo monetario europeo". Su Repubblica parla anche Otto Schily (Spd): "Positivo il maggior impegno per l'Europa contenuto nell'accordo. Di fronte alle tendenze di dissoluzione io dico che la risposta è un'Europa più forte. Ma ci sono atteggiamenti che vanno cambiati: non può essere che Germania e Francia vanno avanti e gli altri seguono. L'Europa è concertazione". Ma il congresso Spd della Sassonia vota contro (Messaggero): sinistra e giovani lanciano la campagna "No-Gro-Ko", guidata dal leader dei giovani Kevin Kuhnert.
Sul Messaggero la tentazione di Elisabetta: lasciare lo scettro al nipote William. Un piano speciale scatterebbe al95esimo compleanno di Elisabetta, con Carlo reggente senza essere re, evitando alla madre l'abdicazione. Ma in caso di successione la corona potrebbe passare direttamente al nipote.
La Russia schiera missili terra-aria in Crimea: tensione in Ucraina (Stampa p.13). L'obiettivo ufficiale è tenere sotto controllo lo spazio aereo al confine tra Russia e Ucraina ma le tensioni tra Cremlino e Kiev tornano a salire, con Washington che promette di fornire nuove e più sofisticate armi alle truppe ucraine impegnate nel conflitto del Donbass. Così la Crimea si sta trasformando in una fortezza russa.

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