Commentario del 31.08.2016

IN PRIMA PAGINA
Ad una settimana esatta dal sisma, il tema ancora in primo piano. Ieri i funerali ad Amatrice alla presenza di Renzi e Mattarella. Atto d'accusa del vescovo: "A uccidere sono le opere dell'uomo" (Corriere e tutti). Ricostruzione, il conto all'Europa (Messaggero): piano di 15-20 e l'Italia chiede più flessibilità.  Intanto i pm indagano sugli abusi edilizi (Sole), nel mirino i fondi spariti della ricostruzione (Stampa). La scuola "Capranica" di Amatrice al centro dell'indagine. La preside al Mattino: "Lavori solo nel 2012, c'era anche un sismografo". Intanto il Giornale attacca: "Tutti a caccia di colpevoli, indagano anche i morti". Politica, nel Pd si apre la partita su referendum e legge elettorale (Sole). Smuraglia (Anpi) al Fatto: "La stampa voleva spaccare l'Anpi: siamo unitisul No".  Economia, Boccia (Confindustria) a Repubblica: "Basta soldi a pioggia alle imprese, adesso servono 3 mld". Su tutti i quotidiani spazio alla stangata Ue su Apple: "Deve restituire 13 mld".

ITALIA-ECONOMIA
Renzi sfida la Ue: 4-5 mld l'anno - per 15-20 anni - fuori dal deficit per il progetto Casa Italia e le opere contro il rischio idro-geologico (Repubblica p.9). Oggi il premier incontra, a Maranello, la Merkel per cercare il sostegno di Berlino su nuova flessibilità da Bruxelles. Per il Messaggero (in prima e p.6) l'Italia presenta un conto da 3-4 mld di flessibilità in più. Il rapporto deficit-Pil potrebbe salire fino al 2,7% e la Cancelliera sarebbe su una linea "aperturista". Per QN (p.9) è l'accerchiamento della Cancelliera in patria il fattore che potrebbe aiutare l'Italia. Ma per Franco (Corriere p.23) la possibilità che Renzi riesca ad ottenere stanziamenti pluriennali è bassa. "Il piano per la sicurezza del territorio sarebbe un'operazione strutturale, capace di garantire la sicurezza e di stimolare investimenti, occupazione e crescita. Siamo di fronte a circostanze eccezionali, l'Ue dimostri vicinanza" dice il sottosegretario Gozi al Corriere (p.8). Intanto, in arrivo sconti fiscali per chi aumenta la sicurezza delle case (Corriere p.10). Temi di flessibilità e investimenti che entrano nella discussione della prossima Stabilità. Boccia (Confindustria) a Repubblica (in prima e p.22) chiede "3 mld per le imprese. Basta distribuire soldi a pioggia – dice -. servono interventi selettivi per la crescita. E' in gioco il futuro dell'industria, ma non sono le solite richieste. Per rendere competitive le imprese bisogna intervenire sui fattori orizzontali e non trasversali e di settore". E sulla questione del rilancio del rilancio della domanda interna, spiega: "Ci si arriva attraverso la politica dell'offerta. Il nostro cavallo di battaglia è la detassazione dei premi di produzione per rilanciare produttività e retribuzioni". E sulla discussione sulle priorità, tra crescita e misure di equità sociali: "Dobbiamo risolvere l'emergenza della disuguaglianza, ma mi domando: la crescita è una priorità di governo e Confindustria o di tutti? Come la risolviamo, dividendo la tortina o allargandola? Noi ci siamo schierati per il Si al referendum. Se vuoi fare politiche dell'offerta servono condizioni politiche di stabilità, altrimenti è probabile che punti a stimolare la domanda".
Intanto Istat verso la revisione delle stime, il Pil trimestrale è cresciuto di più (Corriere p.35 e altri). Dal fatturato dei servizi la speranza per un Pil positivo (Repubblica p.22). Confcommercio vede un ritocco da zero a +0,1/0,2 (Messaggero p.16). I dati definitivi attesi per venerdì.

ITALIA-POLITICA
Referendum e legge elettorale, si riapre la partita nel Pd (Sole in prima e p.17). Primo scontro alla Festa dell'Unità: a Catania applausi dal popolo del No a D'Alema. Confronto serrato col ministro Gentiloni, che dice "la maggior parte del Pd è per il Sì" (Corriere p.23). E da Firenze, Bersani attacca: "L'Italia non mangia pane e referendum, se continuiamo a parlare solo di questo lo scollamento della gente aumenta" (repubblica p.16 e altri).  Per Patta (Sole in prima e p.17) le parole di Bersani danno l'impressione di voler derubricare il Si o il No alla riforma costituzionale a una questione non prioritaria per un Paese in cui l'economica continua a stagnare. Intanto pronta la convention per il No di Quagliariello: a Matera l'8 e il 9 settembre ci saranno personaggi di diversi schieramenti, dalla sinistra Pd a Fi, da sindaci a esponenti del mondo cattolico  (Corriere p.23). Proseguono le polemiche sulla riforma tra Pd e Anpi. Il presidente del partigiani, Smuraglia, al Fatto (in prima e p.6):" E' la stampa che ci voleva dividere, noi siamo uniti sul No. L'elenco dei difetti del ddl Boschi è lunghissimo, a partire dal metodo. Inoltre la riforma del Senato è un pasticcio pericoloso". Renzi rafforza, nel post sisma del Centro Italia, la stagione del dialogo, non solo con le forze politiche, ma anche con le parti sociali (Sole in prima e p.17). "Ma ci sono degli ostacoli" commenta Franco sul Corriere (p.23), citando la posizione avversa sul referendum della sinistra Pd e dell'Anpi, ma anche l'opposizione di M5S e destre. Grillo e Salvini rompono la tregua politica nazionale: il leader cinquestelle definisce "pannicelli caldi" le prime misure stanziate dal governo per il sisma, mentre Salvini dice "No" ad Errani come commissario e propone Tronca (Corriere p.8 e altri). E anche Berlusconi sarebbe deluso per le frasi negative del governo sulla gestione del post terremoto del 2009. Per  Libero (p.11) il compromesso sismico non decolla. E Brunetta, al Mattino (p.11), attacca: "Più che a consolidare il rapporto con le opposizioni, Renzi ha pensato a sistemare le cose con la minoranza interna. Se lo spirito è bipartisan, doveva convocare la capigruppo e decidere insieme la gestione del dopo terremoto".

EUROPA
Oggi vertice a Maranello tra Renzi e Merkel: oltre che di sisma e conti italiani, si parlerà di Difesa comune, rafforzamento delle frontiere europee, rilancio delle Guardia Costiera Ue, Migration compact e sostegno ai piani di investimento in Africa (QN  in prima e p.8 e tutti). Intanto in Ue tengono banco le polemiche sul Ttip. Mentre si moltiplicano le affermazioni sulla presunta "morte" dei negoziati, il ministro Calenda ad Avvenire (p.11) resta fiducioso: "Si farà e sarà cruciale per governare la globalizzazione". Intanto si allungano i tempi, "sarà difficile chiudere quest'anno" conferma Calenda, che sottolinea anche come "l'offerta americana sia carente per l'apertura delle gare d'appalto e il riconoscimento delle indicazioni geografiche. Ma – commenta – continuo a pensare che si chiuderà". Anche da Bruxelles continuano a sostenere che i negoziati andranno avanti, nonostante le chiusure nette di Germania e Francia (Sole in prima e p.21). Carretta (Foglio in prima e p.4) analizza lo stop di Berlino e Parigi parlando di un "eurosocialismo" che si oppone al trattato, con la sola eccezione di Renzi. Mentre Sole (in prima e p.21) analizza i "troppi calcoli elettorali" sul trattato di libero scambio: dopo il boom delle posizioni populiste, difficilmente chi vorrà farsi eleggere si schiererà a favore del Ttip. Polemico sulle chiusure Giugliano su Repubblica (in prima e p.26): già a corto di idee su come rilanciare la crescita, alcuni ministri europei sembrano ora pronti a bloccare i negoziati con gli Usa, una delle poche iniziative sensate di sviluppo che l'Ue sia riuscita ad avviare in tempi recenti.

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento