Commentario del 09-08-2016

IN PRIMA PAGINA
La battaglia del Referendum (Corriere e tutti) in primo piano dopo l'ok della Cassazione. Renzi: "Segnali buoni, vinceremo", ma la sinistra dem lancia l'ultimatum. Ora è scontro sulla data (Repubblica). Economia, il viceministro Morando alla Stampa: "Crescita bassa, non c'è spazio per il taglio Irpef". Intanto pronte le pensioni flessibili per tutti, governo pronto a stanziare 1,5 mld (Messaggero). Per il Corriere si cercano i soldi per le pensioni anticipati. Al prossimo Cdm in arrivo il decreto di riforma della Pa: "stretta" su 5mila partecipate, mobilità per gli esuberi (Sole).
Migranti, Milano in emergenza (Stampa), arrivano 330 migranti respinti dal confine. Gabrielli, i migranti vanno portati via da Ventimiglia (Sole). L'Italia teme una nuova ondata di migranti: in 3 mln dalla Turchia se salta l'intesa (Repubblica). Intanto vertice Putin-Erdogan a San Pietroburgo, per il Sole "l'abbraccio spaventa Ue e Nato". Su tutti l'addio dell'imperatore "fantasma" giapponese

ITALIA-ECONOMIA
Stampa (in prima e p.5) parla il viceministro Morando: "Crescita bassa, siano in fase di grande incertezza che è nemica della crescita". Parlando della Stabilità, Morando spiega: "Sarà snella grazie alla riforma della legge di Bilancio, nella quale ci sono già 3 mld per ridurre l'Ires e il taglio sarà confermato. Inoltre ci sono raddoppio della dote per gli sgravi fiscali per i contratti aziendali di produttività e pacchetto previdenziale. No all'anticipo del taglio dell'Irpef previsto per il 2018". Secondo Barbera (Stampa p.4) governo ad un bivio: le priorità sono pensioni e fisco, ma con risorse sono limitate, per intervenire su entrambi i fronti bisognerebbe innalzare il deficit al 2-2,3%. Governo pronto a mettere sul piatto 1,5 mld per il pacchetto previdenza, anche se i sindacati chiedono 2,5 mld (Corriere in prima e p.29). Per Giornale (p.9) "governo dà le briciole e i sindacati s'infuriano". Per avere nuove risorse, Palazzo Chigi in pressing su Confindustria per 600 mln per la flessibilità, imprenditori freddi (Messaggero p.2). Il nodo risorse non verrà sciolto prima di settembre quando si sarà deciso quante risorse verranno impegnate per gli altri fronti: dai maggiori sgravi fiscali per i contratti di produttività alla decontribuzione per le nuove assunzioni fino ai superammortamenti per gli investimenti (Sole in prima e p.5). Tra le misure più costose c'è l'ipotesi di potenziamento della quattordicesima per le pensioni più basse. Morando alla Stampa: "Se si decidesse di rafforzare la quattordicesima, dovrebbe trattarsi di un aumento percepibile".
Novità in arrivo per gli statali: atteso per il prossimo Cdm il ddl che prevede la "stretta" su 5mila partecipate e mobilità per gli esuberi. Santilli (Sole in prima e p.4) è vero colpo di acceleratore per l'attuazione della riforma, se mantenuto l'impegno dei sei decreti attuativi della legge Madia.
Banche, le buone performance in Borsa spingono i listini. Piazza Affari la migliore (+0,7%). Solo Mps cade nel finale (Sole in prima e p.3). I dati delle semestrali, intanto, confermano che le banche italiane "hanno bisogno di una ristrutturazione". Infatti nei primi 6 mesi dell'anno c'è stato un calo dei profitti del 46% (Sole p.2). Intanto Fondo Atlante 2 ha gettato le basi per l'intervento su Mps, raggiunta la quota minima di adesioni (1,75 mld). "Salvataggio funzionerà – dice Morando – ma finalmente si è capito che il problema non sono solo le sofferenze, ma anche tassi bassi". Novità per Veneto Banca (Sole p.19 e tutti): ieri eletto il terzo consiglio e il quarto presidente in un anno, che sarà Anselmi. "Subito l'azione di responsabilità". Penati: "Piano industriale da rivedere. Eventuali partnership purché sulla base di reali apporti di capitale". Pronta l'alleanza con Vicenza.

ITALIA-POLITICA
"Questa non è la mia sfida, è la sfida di milioni di italiani che vogliono ridurre gli sprechi": così Renzi sul via libera al referendum dalla Cassazione (su tutti). Scontro sulla data e sui rimborsi per i comitati. Al fronte del Si mezzo milione, il No senza soldi: "ci autotassiamo" (Corriere p.2). "Hanno raccolto le firme per intascare i rimborsi" attacca il segretario dei radicali, Magi, a Repubblica (p.4). Intanto il comitato "Basta un Si" ha raccolto anche 88mila euro di donazioni volontarie. Renzi fiducioso. "Segnali sono buoni, sul merito vinceremo". Ma Messaggero (p.4) riporta i sondaggi che danno, ad  oggi, il No al 52%.  "Fronte del No in pressing sulla data. "Il governo decida subito". Entro il 6 ottobre va indicata la data, che il governo vorrebbe fissare per fine novembre, quindi è probabile che non ci sia nessuna mossa ufficiale fino a metà settembre (Repubblica p.4). Repubblica (p.5) analizza in otto punti la sfida tra i due fronti: iter legislativo, equilibrio dei poteri, risparmi, competenze Stato-Regioni, immunità, iniziative popolari, ruolo del Quirinale e percorso della riforma. La fronda Pd prepara la trappola (Giornale p.6) minacciando il No per ottenere modifiche all'Italicum. Renzi stoppa: "Il quesito non riguarda minimamente l'Italicum". "Perchè devono avere ripensamenti sul referendum dopo che lo hanno quando l'Italicum era già stato approvato" si chiede Rosato all'Unità (p.3). Il centrodestra lavora per il No. Dopo la proposta di Parisi, la Meloni al Libero (p.9): "Se vince il No, nessun governicchio si va alle urne". Sulla stessa linea anche Salvini, che al QN (p.7) dice: "Se vince il No si va alle urne con il sistema elettorale che c'è".

EUROPA
Questione Turchia, Erdogan abbraccia l'ex nemico Putin: "Occidente ingrato" (Repubblica p. 8 e su altri). Dagli insulti sanguinosi agli abbracci. Oggi l'incontro a San Pietroburgo: "Noi e l'Iran offriamo supporto politico alla Turchia" esclama Putin. "Da Mosca solidarietà sincera, Vladimir è un grande amico" ribatte Erdogan. Dopo aver scardinato i fragili equilibri di Europa e Medio Oriente, le aspettative di Mosca tendono ad immaginare una "Grande Eurasia" sotto la guida del Cremlino, mentre da Ankara le richieste sono incentrate su accordi economici per il gas e la strutturazione di un patto anti curdi in Siria (Stampa p. 10). In chiave italiana, scatta l'allarme-Turchia: "Se salta l'accordo, tre milioni di profughi" (Repubblica p. 2). Dal Viminale fanno sapere che "per ora è soltanto una minaccia". Riva (Repubblica p. 25) sottolinea la mancanza di coraggio da parte dei vertici europei, a cominciare dalla Mogherini, nel rispondere a tono all'arroganza dialettica di Erdogan sull'Italia. Nel punto di Garimberti (Repubblica p. 2) in evidenza "l'attrazione fatale" tra Putin ed Erdogan: un'alleanza in questo momento naturale, visti i rapporti tra la Russia e gli Stati Uniti e le sanzione con la Ue, ma che spaventa il Vecchio Continente. Dello stesso avviso Parsi sul Sole (p.7) che sottolinea come la possibile alleanza Russia-Turchia spaventa più la Bruxelles "sponda-Nato" che non quella "sponda-Ue". Secondo Gervasoni (Messaggero prima e p. 20) l'incontro di oggi andrà visto come un'occasione per l'Ue e per l'Italia, considerando che da sempre il rapporto tra i due paesi è stato difficile. E una posizione autonoma di fronte a Mosca e Ankara potrebbe far assumere all'Italia un ruolo di spinta nella Ue.

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