IN PRIMA PAGINA
La terra trema ancora: almeno 250 le vittime (Sole). Su Messaggero e Corriere l'impresa dei soccorsi: 215 salvati dalle macerie. Il governo dichiara lo stato di emergenza: stanziati i primi 50 milioni, stop alle tasse per gli abitanti dell'area (Sole). Delrio al Corriere: "No a città nuove, rinascano dov'erano". Svolta di Renzi: concertazione per unire il Paese (Messaggero). Libero: Stato criminale: la pubblica amministrazione è la prima a ignorare le norme antisismiche. Il Sole: investire in prevenzione, la strada obbligata per ripartire. Amatrice il paese più colpito: "Vogliamo ricostruire qui" (Giornale). Su Stampa e Repubblica la ricetta di Petrini (Slow Food): "L'amatriciana nei menù per aiutare un popolo che soffre". Spazio anche all'economia. Dal governo primo sì alla riforma dei dirigenti pubblici e al taglio delle Camere di Commercio, da 105 a 60 (Sole e tutti). Ieri Borse deboli in attesa delle mosse della Fed (Sole). Dall'estero: Mosca apre alla tregua su Aleppo, la Turchia avanza ancora in Siria.
ITALIA-POLITICA
Subito 50 milioni e stop alle tasse per le zone colpite dal sisma (Sole p.2). E per il Paese Renzi lancia il Progetto Casa Italia, per mettere la prevenzione in cima alle priorità. Un cambio di passo anche politico, sottolinea il Messaggero (p.15) con la parola condivisione che prende il posto di rottamazione. "Serve una visione organica di sviluppo che a partire dal dramma del terremoto tenti di unire l'Italia e gli italiani". Il Giornale sposa la linea Renzi, il Fatto la boccia: "50 milioni per le prime necessità, il resto è fuffa". Polemica anche per la mossa di due deputati centristi, Librandi e Binetti, che chiedono di rinviare il referendum costituzionale per il sisma. Calderoli: "Vergognoso chiedere lo slittamento di sei mesi perché i no stravinceranno" (Giornale p.10). Ma dal mondo berlusconiano arrivano altri segnali. "Tutti facciano la loro parte: solo l'unione fa la forza" dice Ennio Doris (Mediolanum) al Giornale (p.9) sposando l'appello alla concordia nazionale lanciato ieri da Sallusti. Sechi, sul Foglio, rilancia: "Berlusconi ci pensi: cambiare linea su Renzi, riaprire la collaborazione col governo, abbandonare il muro contro muro in questo momento sarebbe un gesto politico serio e costruttivo, per lui e per l'Italia". Effetto terremoto anche sul Meeting: complici le defezioni dei ministri la politica passa in secondo piano (Corriere p.21). Repubblica (p.23) parla invece di addio alla destra: Cl cambia pelle e guarda al Pd.
ITALIA-ECONOMIA
Eventi eccezionali, anche il sisma nella partita Ue sulla flessibilità: per Pesole (Sole p.2) anche il terremoto entrerà nel pacchetto di richieste che il governo si appresa a presentare a Bruxelles per spuntare nuova flessibilità di bilancio. La clausola invocata potrebbe essere quella di delle circostanze eccezionali applicata a "eventi inconsueti" che abbiano ripercussioni sulla situazione finanziaria della pubblica amministrazione in periodi di grave recessione. L'Italia non è in recessione ma sconta il rallentamento dell'economia. Per Polito (Corriere in prima e a p.33) interventi fatti sotto l'egida europea richiedono progetti precisi al centesimo e a prova di corruzione. Fermo restando che i miliardi spesi entrerebbero pur sempre a far parte del debito pubblico.
Statali, arriva il dirigente "a termine". Tagliate le Camere di Commercio. Sul Corriere (p.44) e tutti il via libera del consiglio dei Ministri ai decreti della riforma Madia. Gli incarichi dei dirigenti pubblici dureranno 4 anni prorogabili di 2, poi si tornerà al ruolo precedente. Possibile perdere il posto o essere retrocessi a funzionari per i meno meritevoli. A giudicare sarà una commissione di 7 membri della quale faranno parte anche Cantone e il Ragioniere dello Stato. Ma c'è una norma-salvagente riservata ai direttori generali: "salvi 150 superdirigenti" (Messaggero p.20). Il tema è stato al centro dell'ultimo, aspro, braccio di ferro tra governo e dirigenti: alla fine è passata una linea di compromesso. Altra misura, il taglio delle Camere di Commercio, che passeranno da 150 a 60, accompagnata da tagli ai diritti annuali dalle imprese, consiglieri, gettoni e indennità. Non sono previsti licenziamenti ma lavoratori avviati in mobilità sul modello delle Province. "Centri di poteri locali dimezzati e normalizzati", scrive Repubblica (p.21). De Rita: "Le Camere di Commercio si sono suicidate, strumentalizzate per fini poco nobili".
EUROPA
In Gran Bretagna l'immigrazione dai Paesi della Ue resta a livelli record: sul Sole (p.10) i primi dati dopo Brexit, resi noti dall'Ons. La cifra resta oltre tre volte il livello massimo stabilito. La premier May dichiara che sarà sua priorità assoluta ridurre l'immigrazione nei negoziati con Bruxelles. Dai dati emerge un aumento di richieste di cittadinanza del 14%; gli italiani richiedenti lievitano al 26% in più rispetto al 2015 mentre le richieste d'asilo sono aumentate del 41%. "Un periodo di grande incertezza per i cittadini Ue che vivono in Gb – dichiara la direttrice del Migration Observatory di Oxford - con molti interrogativi rispetto al loro status e futuro". E di immigrazione discute la Merkel ieri a Praga, accolta dal no della Repubblica Ceca al sistema delle quote. Oggi la Merkel sarà a Varsavia per un bilaterale con la Premier Szydlo ed un incontro con i leader del gruppo di Visegrad, incontro non più favorevole del precedente secondo il Sole (p.10). Il tema centrale degli incontri rimane comunque quello della crisi Ucraina. Merkel ribadisce "il desiderio di rapporti costruttivi con Mosca", ma l'Ue non può discutere l'alleggerimento delle sanzioni nei riguardi di Mosca senza miglioramenti significativi nell'attuazione degli accordi Minsk. Merkel ed Hollande faranno il punto della situazione con Putin a margine del prossimo G-20 del 4 e 5 settembre.
IL CASO
Lavoro, crollano le assunzioni stabili (Messaggero p.21 e altri). Su Sole (p.13), MF (p.4) e tutti i dati Inps del primo semestre 2016: la variazione tra rapporti stabili attivati (845.392) e cessazioni (770.890) è stata positiva per 75.502 unità, ma la velocità di crescita si sta affievolendo. Pesano gli gli sgravi contributivi ridotti e limitati ad un solo biennio. In frenata anche i contratti subordinati mentre a salire sono i contratti a termine e quelli di apprendistato, sostenuti dagli incentivi del Jobs act. Confermato il boom dei voucher +40,1 rispetto al primo trimestre 2015. "Rallentamento prevedibile - dice il responsabile economico del Pd Taddei - ma la crescita continua e si conferma il miglioramento qualitativo dell'occupazione, che è l'obiettivo principale del jobs act". Le assunzioni a tempo indeterminato con l'esonero contributivo ridotto rappresentano il 31,5% delle assunzioni/trasformazioni totali a tempo indeterminato. Per il settore privato si contano 2,5mln di nuovi indeterminati, il 33,4% in meno rispetto ai primi sei mesi 2015. Nel primo semestre 2016, assunti meno impiegati ed operai mentre in controtendenza apprendisti, quadri e dirigenti. In difficoltà la manifattura con -66mila contratti rispetto al 2015.
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Commentario del 26.08.2016
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