Commentario del 10-08-2016

IN PRIMA PAGINA
Esteri in primo piano con l'incontro Erdogan-Putin: intesa ritrovata su energia e difesa (Messaggero). Messaggio (chiaro) all'Occidente (Corriere). Intanto in Siria assedio ad Aleppo, due mln senza acqua e luce. L'Onu chiede la tregue (Stampa e tutti). Sul Corriere intervista al premier libico Serraj: "L'Isis un pericolo anche per voi. Aiutateci adesso". In Italia è emergenza migranti. Il sindaco Sala: tende a Milano, ma non faremo accampamenti (Stampa e altri). Per affrontare l'emergenza soldi ai Comuni (Messaggero). In politica è il referendum a tenere banco. Renzi: "Ho fatto un errore a personalizzare" (Repubblica e tutti), poi sfida la minoranza (Corriere) e promette 500 mln ai poveri in caso di vittoria del Si (Unità e tutti). QN sottolinea la discussione sul referendum tra "gaffe e polemiche". Giornale parla di "shopping elettorale" per l'ultima promessa del premier mentre il Fatto contro la Boschi: "E' incostituzionale".

ITALIA-ECONOMIA
Pensioni, anticipo e incremento dei redditi per meno ricchi sono gli obiettivi per superare i due nodi dell'attuale sistema: incremento dei requisiti per la pensione e adeguatezza dei trattamenti (Sole in prima e p.6). "Bisogna trovare più risorse" ha detto il premier dalla festa dell'Unità. Parole che fanno presagire – scrive il Sole – un intervento rafforzato sulle pensioni basse o l'innalzamento della "no tax area". A pesare sono però anche i tagli previsti nel settore bancario: 50 mila uscite. "L'unico strumento possibile è il prepensionamento volontario" dice Sileoni (Fabi) ma resta da sciogliere il nodo delle risorse (Corriere p.31). Giannino sul Messaggero (in prima e p.20): molto ci sarebbe da dire sul fatto che ci s'incaponisca sul prepensionamento invece di considerare prioritario destinare incentivi all'aumento della produttività - la cui stagnazione ventennale è il problema dell'Italia - e varare politiche attive dell'occupazione. "E' l'incertezza politico-economica il problema dell'Italia" scrive Giavazzi sul Corriere (in prima e p.15). La paura sulla vittoria del No al referendum riguarda l'incertezza su chi gestirà la trattativa con Bruxelles sulla Legge di Stabilità in caso di caduta del governo. L'unica soluzione è varare la Stabilità prima del referendum.
Ripresa, oggi benzina per Sud e investimenti dal Cipe grazie all'assegnazione di 13,4 miliardi di euro di finanziamenti statali, dal Fondo Sviluppo e coesione, che andranno ad alimentare interventi previsti nei "Patti per il Sud" (Sole in prima e p.5).
Questione bancaria, il Bollettino economico della Banca d'Italia lancia segnali confortanti sullo stato di salute degli istituti italiani, che sembrano aver superato la fase più acuta della crisi (Sole in prima e p.14-19). A far ben pensare è l'operazione di pulizia dei bilanci che mostra i frutti e comporta l'emersione di nuovi rischi su valori se non ancora fisiologici, lontani dai momenti peggiori. Da segnalare anche la crescita, per il quinto mese consecutivo, dei prestiti. Intanto uno studio di Banca Imi analizza la potenza di fuoco di Atlante 2: potrebbe sottoscrivere fino a 56 miliardi di sofferenze lorde del sistema bancario, cifra che supererà quindi l'impegno finanziario preso su Mps (Sole p.19). Intanto il presidente di Assopopolari, Corrado Sforza, al QN (p.24) bacchetta il governo: "Ci vorranno 30 anni per ricostruire l'immagine delle banche e la fiducia nei loro confronti. Se il governo avesse profuso per i quattro istituti un decimo degli sforzi compiuti per Mps, ora la situazione sarebbe diversa".

ITALIA-POLITICA
Referendum, Renzi fa autocritica dalla festa dell'Unità - "Un errore personalizzare"  - e attacca la minoranza: "Siete come Bertinotti, chiedete sempre di più per non ottenere nulla". La sinistra dem non molla. Speranza al Corriere (p.11): "Chiedo di fissare la data e iniziare una discussione sull'Italicum: se la somma tra legge elettorale e riforma costituzionale mi convincerà darò una mano, altrimenti dico come la penso". A chiedere una modifica dell'Italicum anche Ignazi, che a Repubblica (in prima e p.25) la definisce "una legge rimasta a metà tra proporzionale e maggioritario che non risolve il problema della rappresentanza". Intanto scoppia la polemica sulle frasi della Boschi, che da Roma accusa: "Chi vota No non rispetta il Parlamento" (su tutti). Fatto (in prima e p.5) all'attacco definisce la ministra "incostituzionale". Per il No il centrodestra. Parisi propone una Costituente. "No – dice Brunetta al QN (p.8) – Renzi non può dare via libera ad una legge che contraddice la sua riforma, sarebbe tafazzismo puro. Vinca il No e il premier vada a casa". Folli su Repubblica (p.15): la proposta di Parisi è sembrata poco convincente, mostrando l'intenzione di aprire un varco alla collaborazione parlamentare fra maggioranza e opposizione, meglio ancora se prendesse forma un governo di 'larghe intese'. Per Italia Oggi (p.2), qualsiasi sia l'esito del referendum, sarà la fine del governo. Intanto è polemica anche sull'annuncio di Renzi, che promette 500 mln di risparmi con il Sì che andranno ai poveri (su tutti). Giornale (in prima e p.8) parla di "elemosina".

EUROPA
In evidenza la ripresa delle relazioni tra Putin ed Erdogan. Via le sanzioni e fine dell'embargo sul turismo sono le aperture del Cremlino. Un messaggio chiaro all'Occidente (Corriere prima e p. 9 e Stampa prima e p. 21). Per l'europarlamentare Brok: "l'Ue non è stata intelligente, qualcuno dei nostri doveva andare là prima". Per il politologo americano Frum, intervistato dalla Stampa (prima e p. 7) "un Paese Nato non può stringere alleanze con la Russia: Erdogan punta a normalizzare i rapporti con Putin per avere le mani libere nel suo Paese". Su Avvenire (prima e p. 2) Scaglione polemizza con chi "si meraviglia" della stretta di mano: sono principalmente Paesi occidentali che stringono alleanze con regimi orribili e peggiori di quelli russi e turchi. Per Max Abrhams, esperto di conflitti asimmetrici, a Repubblica (p. 8): "Mosca ha bisogno di nuovi alleati, Putin ha bisogno di costruire ponti diplomatici". Dello stesso avviso Negri (Sole prima e p. 13) che parla di un'alleanza squilibrata a favore dello zar. Ma nonostante il riavvicinamento tra Mosca e Ankara, nessuno dei due può prescindere dal coinvolgimento americano, scrive Tramballi (Sole prima e p. 13).  Su Repubblica (p. 9) i cinque temi sui quali si poggiano affinità, divergenze e compromessi tra Putin ed Erdogan su Siria, Isis, le sanzioni e l'Occidente, l'energia e il petrolio, le flotte e le basi militari. Ma i "cari amici" restano divisi sulla Siria (Corriere in prima e p.8 e tutti). Mosca appoggia Assad che Ankara considera un nemico da abbattere (al pari di Usa e Ue), l'intesa si raggiungerebbe se la Turchia bloccasse il passaggio di armi ai gruppi che si battono per Assad e Mosca tentasse di mediare tra Erdogan e i curdi, ma la questione resta spinosa e difficilmente risolvibile. Delicata anche la situazione in Libia. Sul Corriere (prima e p. 2-3) parla il premier Serraj: "L'Is un pericolo anche per voi italiani: non sarei sorpreso se i suoi uomini si nascondono sui barconi verso le vostre coste: affrontiamo insieme il problema". Su Sigonella: "Vediamo con favore la vostra scelta di concedere la base agli Usa".

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento