Commentario del 11.08.2016

IN PRIMA PAGINA
Libia in primo piano su tutti, con la battaglia di Sirte – "l'Is perde terreno" – e il coinvolgimento italiano. In azione unità speciali italiane (Stampa, Messaggero, Sole). Gentiloni al Corriere: "Sulle missioni militari deciderà il Parlamento". Gentiloni e Pinotti su Repubblica: rilanciare la Difesa europea. Il Sole: chi controlla il petrolio? In primo piano anche i decreti sulla pubblica amministrazione: passa il taglio di 5 mila partecipate (Sole), stop dei dirigenti alla riforma degli statali (Messaggero). Rinviata anche la digitalizzazione della pubblica amministrazione (Italia Oggi). Camusso al Corriere: "Contratti pubblici, non mi accontento solo di un caffè". Intanto il Cipe sblocca i 25 miliardi del fondo coesione: serviranno per metro, strade e ferrovie. Priorità al Sud (Sole). Spazio anche al caso Roma: Raggi "blinda" Muraro e chiama l'Anticorruzione (Sole). Sul Fatto gli ultimi assalti di giornaloni e poteri forti sulle Olimpiadi di Roma. Politica, tutti contro la vignetta del Fatto sulla Boschi: le gambe della Boschi mandano in tilt la sinistra (Giornale). In primo piano anche l'emergenza migranti nelle città: container e caserme per loro (Stampa) incentivi per i Comuni che li accolgono (Sole). Libero: metteteli nei centri sociali.

ITALIA-ECONOMIA
Partecipate, via al taglio per 5000 società: lista esuberi entro sei mesi (Sole in apertura e a p.3). Slitta il giro di vite sui manager statali e sulle Camere di Commercio (Messaggero in apertura e a p.2). Slitta anche la digitalizzazione della pubblica amministrazione (Italia Oggi in prima e a p.27). In primo piano su tutti i giornali i tre decreti della riforma Madia approvati ieri dal consiglio del Ministri. Approvato anche il nuovo codice di giustizia contabile, che armonizza le tipologie di giudizi davanti alla Corte dei Conti. Via libera anche all'assunzione di 43.500 dipendenti nella scuola tra personale Ata, docenti e dirigenti. Ma è la rivolta dei "superburocrati" che pesa: ne scrivono Messaggero (p.2), Corriere (p.10), Repubblica (p.13). I dirigenti statali, nel mirino della riforma Madia, "blindati "dall'articolo 97 della Costituzione, quello sulla imparzialità dell'amministrazione: l'accusa al governo è di voler assoggettare i dirigenti pubblici alle direttive politiche. Rizzo sul Corriere (p.10) difende la riforma ma chiede al governo valutazioni indipendenti e credibili dei dirigenti. Altro fronte caldo, le pensioni: tra flessibilità in uscita, ricongiunzioni e quattordicesima il conto per lo Stato sale a 4 miliardi, mentre le indiscrezioni filtrate nei giorni scorsi parlano di uno stanziamento possibile nell'ordine del miliardo e mezzo (Corriere p.11, Sole p.4, Messaggero p.3 e tutti). "Ne servono almeno 2,5 mld", dice la Camusso al Corriere (p.11), sollecitando un aumento della no tax area e l'allargamento della platea della quattordicesima. Cgil sempre fredda sull'Ape: "Rischia di essere un regalo e banche e assicurazioni e di alimentare aspettative che non può rispettare". Camusso dura anche sul contratto degli statali: "Con i 300 milioni stanziati non si comincia neanche. Ci vorranno alcuni miliardi: puntiamo a un rinnovo dei contratti che assicuri risorse al livello nazionale e a quello decentrato ma anche a un modello innovativo premiale. Non ci accontenteremo di un caffè". Sulla Stampa (p.9) i 52 modi degli statali per non lavorare ed essere pagati. Intanto il Cipe sblocca i 25 mld del Fondo coesione (Sole p.2, Messaggero p.3 e tutti): assegnati 13,4 mld ai Patti per il Sud e varata la ripartizione dei 15 mld ancora da assegnare a cominciare da metropolitane, ferrovie, strade e ambiente. Galletti: "C'è un disegno chiarissimo del governo a favore della sicurezza ambientale come presupposto per una crescita armoniosa dell'Italia da Nord a Sud".

ITALIA-POLITICA
Referendum, rinvio sulla data: il tema della data non è entrato in consiglio dei Ministri, se ne riparlerà dopo la pausa estiva. Dunque la data più probabile è quella del 20 novembre, dopo la pronuncia della Consulta sull'Italicum e il varo della Stabilità almeno in una Camera scrive il Messaggero (p.11). Ma approvare la legge di Stabilità dovrebbe mettere in sicurezza l'Italia nei rapporti con Bruxelles e lasciare mani libere al premier, che in caso di sconfitta non potrebbe non dimettersi. Intanto associazioni e movimenti si schierano: Col diretti e Scout per il "sì", Anpi e Cgil per il "no" . Per il sì anche Confindustria e Cisl, e tanti personaggi pop come Benigni e Jovanotti. Sul Foglio (in prima) ennesimo richiamo di Cerasa al centrodestra perché cambi idea: "dare uno sguardo ai nomi del fronte del no è il modo miglior per capire i che guaio si è cacciato il centrodestra sul referendum". Ma oggi lo scontro è sui 500 milioni di risparmi annunciati da Renzi e promessi ai poveri e sulla vignetta ieri sul Fatto sulla Boschi. M5S e sinistra dem uniti nella critica a Renzi: "Premier senza vergogna, fa propaganda sulla pelle dei poveri", l'affondo sul blog di Beppe Grillo (Corriere p12 e tutti). Idem Cuperlo alla Stampa (p.11). Per Brunetta e Malan su un bilancio attuale di 540 milioni non se ne risparmieranno più 48. Critica con Renzi per i 500 milioni per i poveri anche la Camusso, che al Corriere (p.11) dice: "Sembra un modo per condizionare il voto". Quanto alla Cgil "nessuno scambio tra referendum e accordo su pensioni e contratti pubblici. Le valutazioni riguardano solo la riforma costituzionale. Il direttivo Cgil ha approvato un documento critico nel merito ma anche se molti di noi voteranno no ha deciso di non impegnare l'organizzazione nei comitati. Su questo tema ogni iscritto decida in libertà".

EUROPA
In primo piano su tutti la crisi libica, con l'avanzata anti-Is a Sirte e le polemiche per l'intervento italiano. Il governo conferma la presenza di unità speciali sul terreno: "ma non combattono" (Sole in prima e a p.8 e su tutti). Il Corriere (p.3) parla di reparti speciali a difesa degli 007 già sul terreno, disposto dal governo in maniera riservata. Casini: "E' il minimo che possiamo fare". Il M5S: "Gravissimo apprenderlo dalla stampa: il governo ha nascosto la verità al Parlamento". Anche da Sinistra Italiana e Fdi accusano il governo di mentire, FI iricorda il rischio di infiltrazioni terroristiche tra i migranti. Gentiloni al Corriere (p.5): "Non abbiamo missioni militari in Libia. Se le avremo saranno autorizzate dal Parlamento. Presto riapriremo l'ambasciata a Tripoli e aiuteremo Serraj". Su Repubblica (p.3)l'appello dei ministri Gentiloni e Pinotti per una Difesa europea: "Serve una Schengen della difesa per rispondere al terrorismo". Su Repubblica (p.2) l'insofferenza dei libici per i tentennamenti dell'Italia e il ruolo degli inglesi sul campo: "Guidano loro l'assalto finale all'Is". E chi ha aiutato verrà aiutato, la regola che vale in Libia. Sul Sole (p.8) la preoccupazione dell'Occidente per il petrolio, per le tensioni tra i ribelli che controllano i terminali e l'armata del generale Haftar, alleato dell'Egitto e ostile al governo di Tripoli. I governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Usa hanno chiesto ufficialmente di riportare il controllo delle infrastrutture alle legittime autorità nazionali di Tripoli.

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