Commentario del 17.08.2016

IN PRIMA PAGINA
"Islam, nuove regole in Italia" dice Alfano al Corriere. Ma niente divieti a velo e burkini: "Sarebbe provocatorio". Ma Libero lancia una campagna per vietare il costume islamico. Sul Messaggero QN  l'appello dell'Isis ai "lupi solitari" in Europa: "Colpite l'Italia". Sulla Stampa il piano anti-Isis italiano: sommergibili e truppe speciali. Spazio anche all'economia. Su Repubblica e tutti la richiesta dei sindacati al governo per il pubblico impiego: "Sette miliardi per i contratti pubblici" Sul Messaggero la corsia preferenziale tra governo e ministeri per investimenti pubblici più veloci. Sul Sole intervista alla Orlandi (Entrate): "In arrivo 220 mila lettere sul 730. Meno spazio alle indagini finanziarie". Il Fatto: ecco la nuova lotta all'evasione: sgominare falsari e vu cumprà. Spazio anche alla politica. Referendum, la finanza mondiale vuole il sì (QN,Repubblica). Ma Cl non si schiera: "Il referendum? Un fatto di coscienza" (Corriere). Per il Fatto anche Prodi non farà votare sì. Su tutti la polemica per Salvini con la divisa dei poliziotti: "Mi denuncino pure, io li difendo" (Repubblica). Su Repubblica e Corriere il ferragosto a 5 stelle di Grillo, sullo yacht con Gori e altri vip. Sul Corriere la stretta Ue su Skype e WhatsApp. Dall'estero: svolta sulla Siria, raid russi dall'Iran (Repubblica e tutti).  Dalla Ue: in Germania assunti solo 54 rifugiati (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Palazzo Chigi in pressing sulla Ue per avere flessibilità e deroghe rispetto alle regole del deficit. Il Corriere (p.8) a riguardo parla di una manovra "strategica" allo studio del governo. Una manovra non elettorale ma comunque espansiva, senza interventi di rilievo sulla domanda ma concentrata molto sull'offerta con misure su produttività, competitività, investimenti pubblici strategici e misure per colmare il gap strutturale in termini di crescita del Paese. Ma da Bruxelles nessun commento sulle anticipazioni su manovra e richieste del governo italiano già anticipate dai giornali (QN p.2 e altri). Investimenti pubblici più veloci, arriva una corsia preferenziale: sul Messaggero (in prima e a p.4) l'intesa tra Renzi, Padoan e Delrio per rendere subito disponibili le risorse in cassa per cantierare le opere prioritarie. Una norma ad hoc sarà inserita nella nota di aggiornamento del Def. Su Repubblica (in apertura e a p12) e su tutti il "primo assalto" dei sindacati al rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici: "Servono 7 miliardi per i contratti pubblici". Ma al momento sul tavolo il governo ha messo 300 milioni. Una distanza all'apparenza incolmabile, scrive Repubblica p.12, ma Palazzo Chigi è pronto a mediare e a cercare risorse. Il Giornale (in apertura e a p.2): il premier compra gli statali con i soldi dei pensionati. All'inizio di settembre il vertice tra la Madia e Cgil, Cisl e Uil. Zanetti alla Stampa (p.5): "Prima di tutto crescita, dunque evitare l'aumento dell'Iva e ridurre la pressione fiscale sul lavoro. Prioritario anche il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Dopo, solo dopo, rivedere le pensioni". Tra le analisi e i commenti: per uscire dalle secche della crisi servono infrastrutture e sgravi fiscali, scrive Forte sul Giornale (in prima e a p.3). La crescita che non c'è allarma più del deficit, l'analisi di Zatterin sulla Stampa (in prima e a p.19). "La malattia dell'Italia non è l'austerità" anche perché in questi anni ce n'è stata ben poca scrive Veronica De Romanis sul Foglio (in prima e a p.4). Serve buona austerità e riforme, come ha fatto Cameron nel Regno Unito. E in tema fiscale, sul Sole (p.7) intervista alla Orlandi: "Più dialogo con i contribuenti, indagini finanziarie e redditometro solo se davvero necessarie". Critico il Fatto (in apertura e a p.15): per l'evasione fiscale la Finanza di Toschi ha trovato i colpevoli, i vu cumprà. Sempre sul Fatto (p.16) "ospizio spa": i super-pagati capi delle aziende italiane sono ultraottantenni. E la loro paga è 37volte quella di un lavoratore medio.

ITALIA-POLITICA
Stabilità, referendum, sicurezza i temi (anche) politici del giorno. Su Repubblica (in prima e a p.7) e su tutti l'allarme negli Usa e nella Ue per la stabilità di Roma: "Il referendum italiano pesa più della Brexit". Dopo il Financial Times e El Pais, anche il Wall Street Journal mette l'Italia al centro della crisi europea, per la stagnazione economica e per gli scenari che si possono aprire nel caso di una vittoria del "no" al referendum di novembre. Per il New York Times cruciale sarà la prossima legge di Stabilità, perché la partita cruciale per Renzi non è solo quella del referendum ma quella dell'economia (Corriere p.8). Al premier, dalla stampa anglosassone, un unico consiglio: lanciare un'offensiva fiscale, meno tasse, più investimenti pubblici, con la "copertura" della Ue. Primo atto, il vertice a tre Renzi-Merkel-Hollande di lunedì a Ventotene. Per Repubblica (p.6) Renzi chiederà ancora flessibilità sui conti pubblici, 10 mld che servono per un intervento sulle pensioni. In cambio Renzi sposerà la linea tedesca sulla Brexit, ovvero rallentare le manovre d'uscita del Regno Unito alla Ue. Al contrario, per il Messaggero (p.5) non si parlerà di flessibilità per l'Italia ma di difesa rafforzata e di Europa a due velocità "con chi ci sta". Attali a QN (p.3): "L'Italia non è la malata d'Europa, il referendum non va drammatizzato. Renzi deve restare anche se vince il no". "Giusto non personalizzare – dice il viceministro Zanetti al Corriere (p.8) – ma se vince il no Renzi dovrà lasciare. Il no coinciderebbe con il fallimento della legislatura e avrebbe un effetto disastroso sul 2017. Ma anche se vincesse il sì non si potrebbe considerare un successo di Renzi". Continua intanto la corsa ai testimonial eccellenti per il "sì". Vittadini (Cl) non si schiera. "Il voto è un fatto personale e di coscienza", dice al Corriere (p.9) alla vigilia del Meeting di Rimini. "Ci sarà un dibattito equilibrato, per capire le ragioni nel merito". E sul governo: "Non siamo filogovernativi ma siamo preoccupati che l'Italia si impoverisca. L'azione sulle scenario internazionale è giusta ma Renzi sbaglia quando dice: "Tutto risolto, gli altri erano cattivi". Nessuno può risolvere da solo i problemi di questo Paese. Quando la barca affonda bisogna che tutti collaborino". Per il Fatto (p.2) neanche Renzi si schiererà per il "sì". L'ex premier sarebbe tentato da "No" ma teme che la sua opinione destabilizzerebbe troppo i mercati e l'Europa.

EUROPA
"L'Europa decide la stretta su WhatsApp e Skype" (Corriere in prima e a p. 33). La Commissione Ue prepara una stretta sui servizi online attraverso una proposta per riformare le norme che regolano le telecomunicazioni. L'obiettivo è da un lato quello di aumentare la protezione del consumatore con una maggiore protezione della privcay e della sicurezza, dall'altro quello di evitare una distorsione della concorrenza.  I big delle tlc lamentano una concorrenza sleale da parte di Facebook,  Microsoft e Google. La Commissione sta valutando "in che misura adattare le regole Ue che si applicano agli operatori tradizionali a WhatsApp, Skype e similari per garantire una concorrenza equa" ha spiegato il portavoce Christian Wigand. Da Londra, effetto Brexit sui prezzi,  l'inflazione britannica sale più del previsto (Corriere p. 33 e su altri). Ma è presto per capire se sarà un bene o un male. Da Francoforte. La Bundesbank in pressing sul governo: tedeschi in pensione più tardi (Sole p. 6), a 69 anni entro il 2060 "perchè il sistema previdenziale tedesco sia sostenibile". Ma l'appello difficilmente sarà raccolto dal governo di Angela Merkel che, avendo già previsto da qui al 2029 di andare in pensione a 67 anni, vuole evitare provvedimenti impopolari alla vigilia delle elezioni regionali, locali e soprattutto politiche nel 2017.


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