Commentario del 5.07.2016

IN PRIMA PAGINA
I 24 arresti per tangenti nei ministeri (Messaggero), l'assedio alle banche italiane (Corriere) e la sfida di Renzi al Pd - "Se vince il no, anche il Parlamento a casa" (Sole) - sono le notizie del giorno. Su Messaggero e Foglio le trattative Roma-Bruxelles sugli aiuti di Stato. Sulla Stampa il piano del governo per salvare Mps. Il Messaggero: dare a Roma quello che è stato dato a Berlino. Ancora in primo piano anche la strage di Dacca: ostaggi sgozzati nei primi minuti (Messaggero). La Farnesina: "Altri attentati" (Tempo). Sul Corriere parla Vittore Beretta: "Mio genero viveva per sua figlia". Sul Giornale dove gli italiani sono bersagli dell'Isis. Spazio anche a Brexit. Prodi al Mattino: "Berlino marginalizza l'Ue". S&P: con Brexit il Pil europeo perderà lo 0,8% in due anni (Sole). Trichet alla Stampa: "Brexit, impatto minimo sull'Ue". Sul Sole Italia e Germania insieme per lo sviluppo di Industria 4.0. Sempre sul Sole le sei priorità di Biella per accelerare la ripresa. Un piano industriale per rilanciare il Canavese. Su Italia Oggi la "fuga" degli italiani: in 10 anni emigrati all'estero in 896 mila. E il flusso sta crescendo.

ITALIA-ECONOMIA
Mps crolla in Borsa (-14%) e trascina Piazza Affari (-1,7%) dopo l'ultimatum della Bce su 10 mld di sofferenze da cedere in fretta rivelato ieri da Repubblica. Pronto lo "scudo" del governo: per il Sole (in apertura e a p.2) l'unica strada percorribile è quella della ricapitalizzazione precauzionale a carico dello Stato, nel caso di aumento di capitale non coperto dal mercato. Ma il nodo – scrivono Repubblica p.11 e Messaggero p.7– è la condivisione del sacrificio economico, con le regole europee che prevedono il "contributo" di azionisti e obbligazionisti con bond junior, e il governo che punta a tutelare tutti gli obbligazionisti. Ne scrive anche Fubini sul Corriere (p.6) che parla però di trattativa in fase di stallo, con la Commissione disposta a salvaguardare i titolari di obbligazioni subordinate ma con la ricapitalizzazione pubblica che colpirebbe gli investitori istituzionali (assicurazioni, banche o fondi) e sul punto il governo ha detto no, temendo il precedente del Novo Banco portoghese. Di certo c'è che si lavora al rafforzamento del fondo Atlante, per interventi di acquisto di crediti deteriorati dai portafogli delle banche più fragili, Mps in primis (Sole p.2). Anche la Stampa (in apertura e a p.3) parla di un piano di salvataggio del Mps nel rispetto delle direttive Ue: il Tesoro potrebbe lanciare dei Padoan bond sul modello dei Monti bond del 2012, e accompagnare ad esse un intervento del Fondo Atlante per non meno di 3 miliardi. Ma l'ultima parola spetta a Juncker e Draghi. La Germania tace, ma per Repubblica (p.11) non si opporrà al piano italiano. Fubini sul Corriere (p.6) parla invece di "scarsa simpatia" per un intervento pubblico su Mps da parte non solo della Germania ma anche di Spagna, Francia e Olanda, per la sfiducia verso la politica economica italiana, giudicata priva di strategia e di credibilità. "Pesa anche il sospetto che in Europa si voglia mandare Mps in liquidazione ordinata e l'Italia al fondo salvataggi europeo, per gestire una volta per tutte la questione bancaria sotto il controllo della Troika". Palazzo Chigi intanto ha smentito il Ft, che ieri parlava di governo pronto a una iniezione unilaterale di miliardi di euro nelle banche in caso di grave pericolo: "L'unica sfida all'Europa è quella su crescita e investimenti" (Sole p.5). Ma nella serrata trattativa in atto tra Roma e Bruxelles (di cui danno conto anche Messaggero e Foglio) Bruxelles avrebbe chiuso ad aiuti di Stato e a soluzioni straordinarie.

ITALIA-POLITICA
Pd, Renzi sferza la minoranza - "Mi volete fuori? Vincete il congresso" – e lancia un messaggio al Paese: se al referendum di ottobre vince il no "anche le Camere lascino" (Sole p.11). Non passa il documento della minoranza per chiedere pari legittimità a comitati per il "no". Ma la vera stoccata a Renzi arriva da Franceschini, che rilancia sulle modifiche all'Italicum: "L'unico modo per contrastare i populismi è coinvolgere varie forze e ridare spazi per le coalizioni. Dopo il referendum ne parliamo". Per il Messaggero (p.5) una sorta di autocandidatura del ministro per il dopo Renzi in caso di flop. Renzi in allarme: "Il vero obiettivo di alcuni è cacciarmi da Palazzo Chigi e riprendersi il partito" (Repubblica p.7). Con il premier schierati Orfini e Delrio, ma in caso di sconfitta del "no" si torna a parlare di "Renxit", con un governo di larghe intese a guida Padoan. Fassino, vicino a Franceschini, al Corriere (p.13) dice: "La riforma costituzionale è strategica e decisiva, una eventuale sconfitta avrebbe effetti anche in Europa. Ma ora serve una strategia sul fronte sociale". Sole (p.11) molto critico sul messaggio uscito dalla direzione del Pd: uno scontro tra duellanti incuranti delle fibrillazioni indotte dalla Brexit e delle banche italiane sotto scacco. "Sentire parlare di modifiche elettorali nelle ore dei crolli dei titoli bancari è sembrata la premessa di un declino". Sul Giornale (p.8) l'ultimo sondaggio sul referendum: 34% contrari, 28,9% a favore, il resto indecisi se andare a votare e come. In base agli schieramenti il no vincerebbe 54,1% a 45,9%. E con l'uscita di Berlusconi dall'ospedale, anche da Fi spinta ai comitati per il No (Giornale p.9). Oggi riunione dei senatori azzurri: smentite le voci di un Nazareno-bis.

EUROPA
"Europei a rischio espulsione" (Repubblica p.17): dalla ministro degli Interni May, favorita nella corsa alla successione di Cameron, il monito sui cittadini Ue nel Regno Unito. "Ci sarà un negoziato su come risolvere la questione dei cittadini europei che vivono nel Regno Unito, al momento non ci sono cambiamenti nel loro status e nei loro diritti ma sarà un elemento che farà parte delle trattative con la Ue". Intanto nuova scossa a Londra: Farage lascia la guida dell'Ukip, ufficialmente per tornare a vita privata dopo aver raggiunto il suo scopo. Ma per il Corriere (in prima e a p.7) forse perché a corto di idee su come governare la Brexit e per le divisioni interne al partito. "Farage lascia l'Ukip ma non l'euro-stipendio" attacca il Giornale (p.7). Londra non è la sola a veder cadere uno dopo l'altro i leader pro e contro i referendum. Prodi, in un'intervista al Mattino (p.11) lancia l'allarme sul futuro di Bruxelles: "Credo che da parte della Germania sia in atto un tentativo di marginalizzare la Commissione Europea". "L'Italia deve imprimere una sterzata alla politica europea ma non può farlo da sola: deve dar vita a una forza che comprenda Francia e Spagna". Sul Sole (p.6) l'allarme di S&P's: Brexit frenerà Eurolandia, il pil crescerà lo 0,8% in meno nei prossimi due anni. L'ex presidente della Bce Trichet è di un altro parere: "La Brexit? Uno spreco, ma l'impatto sulla Ue sarà minimo".

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