Commentario del 26.07.2016

IN PRIMA PAGINA

Esteri in primo piano con l'attentato ad Ansbach, in Germania, rivendicato dall'Isis. L'attentatore era un immigrato siriano che ha giurato fedeltà al Califfato (su tutti). Weber (Ppe) al Corriere: "I profughi sono vittime però vanno controllati". "E' internet il mercante di armi" titola l'Unità. Intanto ieri una falsa bomba ha bloccato Milano. Mondo nel panico, "terrorismo psicologico" (Giornale). Spazio ancora alla questione bancaria. Mps, soluzione in cda mentre Bce prende tempo (Sole). Per Montepaschi pronto Atlante 2 (Corriere). Giornale parla di "salvataggio difficile": Mps e governo sull'orlo del baratro. Si torna a parlare anche di spending review, previsti tagli ai prezzi del 30% negli acquisti della Pa (Sole). "Ora possiamo cambiare questo Paese" ribadisce Boschi all'Unità  parlando di referendum costituzionale. Fatto attacca Confindustria per il vademecum sul referendum definito "il Bignami del Si". Spazio anche al vertice Parisi-Berlusconi sul futuro di Fi: l'ex candidato sindaco di Milano coordinatore del partito. E a fine anno via al nuovo partito (Corriere). Stipendi Rai: il 94 superano quota 200mila euro (Messaggero). 250 mila italiani pagano il canone per mantenere 94 paperoni (Fatto).  Polemiche anche sulla cannabis libera: il Pd si spacca. Ora la legge rischia il flop (Repubblica). Libero e Avvenire: "Il Paese crolla e i politici pensano alle droghe". Su tutti la decisione di Exor di spostare la sede in Olanda.

 

ITALIA-ECONOMIA

Salvataggio Mps (che ieri ha perso l'8,4%) ancora in evidenza. Cda esamina cessione Npl e aumento, mentre il governo aspetta il pacchetto di mercato, ma prepara un piano di intervento pubblico, anche se resta il nodo delle perdite per gli istituzionali (Sole in prima e p.3). Intanto l'Esma vede per Mps "circostanze eccezionali" che legittimano l'intervento pubblico. Ma la cessione degli Npl e la ricapitalizzazione resta la via principale. Bufacchi (Sole p.2) analizza le opzioni dell'intervento pubblico: esclusa la garanzia sugli Npl della tranche mezzanine, c'è la Gacs sulla tranche senior e la garanzia sul bridge loan. Con la garanzia pubblica tutelati solo i piccoli risparmiatori (Sole p.2). Nella frattempo l'assemblea Adepp dà il via libera all'investimento in Atlante 2(Messaggero p.8 e altri), la cui nascita è definita "una svolta" dal Corriere (in prima e p.17): fondo da 4 mld per le sofferenze che potrebbe rappresentare un passo in avanti decisivo per Mps e il sistema italiano. Fatto (p.6) polemico: per salvare Mps si mettono a rischio le nostre pensioni. Fubini (Corriere p.17) parla di "trattativa al buio" sui crediti di Mps. L'incertezza è dovuta al nodo della stima dei crediti dubbi: un valore troppo basso porterebbe forti perdite, ma Atlante non intende spendere 1,7 mld su debiti in parziale default senza un giudizio di solidità, che però richiederebbe tempistiche di cui non si dispone. Ora la Bce sta per imporre a Mps di rafforzare in fretta il patrimonio, ma i vincoli all'intervento pubblico scoraggiano gli investitori e rendono difficile la ricapitalizzazione. Sole (in prima e p.3) analizza il doppio binario dell'intervento di mercato: operazione garantita da JP Morgan e Mediobanca, oppure aumento a carico di un partner, sperando nel coinvolgimento di Ubi. In entrambi i casi resta l'ipotesi di intervento dello Stato con una forma di "backstop pubblico" sulla ricapitalizzazione. Intanto ieri seduta prudente delle Borse, gli stress test fanno meno paura, con Piazza Affari che cede mezzo punto (Sole p.5). I test hanno dato parere positivo per Intesa Sp (sopra quota 10%) e Banco Popolare. Big italiane che segnano exploit dell'indice patrimoniale, solo Mps accusa l'inattendibilità (Messaggero p.8).

Pa e spending review, il commissario Gutgeld in vista della stabilità lavora a consistenti risparmi dall'analisi dei prezzi dei prodotti acquistati dalla pubblica amministrazione. "Prezzi giù del 30% con gare centralizzate" (Sole in prima e p.11). Nel mirino lo spettro "troppo ampio" per comprare gli stessi prodotti. Intanto, sempre in vista della Stabilità, Roma punta sulla flessibilità Ue per compensare la minore crescita: è di circa 6 mld lo scarto che dovrebbe essere coperto con la flessibilità Ue da invocare facendo leva sulle circostanze eccezionali (Sole p.11).


ITALIA-POLITICA

"Il referendum è la nostra grande occasione non possiamo fallire": l'Unità (in prima e p.8) intervista il ministro Boschi, frasi raccolte il 24 luglio alla festa del l'Unità. "Spersonalizzare" il voto perchè "più entriamo nel merito, più aumentano i consensi intorno al Sì" dice. Tra i vantaggi della riforma, cita "la riduzione della frammentazione, la maggiore chiarezza e la semplicità". Su Italia Oggi (in prima e p.5) parla Mannherimer: "Pd e M5S sono stabili al 30%", ma il dato più significativo è quello che riguarda il referendum: "il 50% degli italiani non sa neanche cosa sia, quindi è difficile dire chi sia in vantaggio tra il Sì e il No". Nel frattempo, dopo l'uscita del "vademecum" di Confindustria in favore del "Sì" al referendum, Fatto (in prima e p.5): "Gli industriali hanno il loro catechismo del Sì: una sorta di Bignami che però omette alcune precisazioni e non tiene in conto delle variabili in campo". Tra le variabili anche le possibile modifiche alla legge elettorale. Sul Fatto (p.4), Borghese (Youtrend) minoranze dem e centristi ne vogliono una nuova per evitare la vittoria del M5S. Ma i sondaggi dicono che con il "sistema greco" proposto da Orfini ci sarebbe l'ingovernabilità, e anche con il Bersanellum non ci sarebbe una maggioranza. Sala, sindaco di Milano, intervistato da Cerasa sul Foglio (p.1-2): "Condivido l'appello di Napolitano sulla necessità di un patto per l'Italia. A prescindere dal referendum, serve che maggioranza e opposizione si mettano insieme per un percorso condiviso che approvi in fretta le riforme necessarie". Intanto lo sfidante sconfitto a Milano da Sala, Parisi, è il nuovo coordinatore di Fi: ieri vertice con Berlusconi (Corriere in prima e p.15 e tutti). A fine anno il congresso per la nascita di un nuovo soggetto politico. Per Sorgi (Stampa p.9) Parisi si propone come uomo per il governo. Ma la Lega continua ad essere contraria al "dentro tutti". Franco sul Corriere e Folli su Repubblica evidenziano l'affanno nei partiti dopo Amministrative e Brexit che costringe a ripensare  strategie fino al referendum.

Rai, online la lista degli stipendi. In 94 superano quota 200 mila (Repubblica in prima e p.13 e altri). Scontro politico Pd -M5S. Secondo Meli (Corriere p.13) e Gentili (Messaggero p.5) Renzi irritato. "La norma sulla trasparenza l'abbiamo voluta noi, come possono attaccarci?". Ma quello che a Renzi non va giù è la tempista dei vertici, che hanno messo online stipendi ora che gli italiani devono pagare il canone. "Così la gente si incavola". Per Meli è solo l'ultimo episodio che ha portato Renzi ad allontanarsi da Dall'Orto. Metà governo e il Pd vogliono la testa del dg (Fatto p.3).

 

EUROPA

"Giuro fedeltà all'Isis": sul telefonino dell'attentatore di Ansbach trovato un video che confermerebbe la matrice islamica dell'attentato (Corriere in prima e p.2 e tutti). L'uomo era un immigrato siriano. "Non possiamo dare la colpa ai profughi" specificano da Berlino, ma il ministro dell'Interno De Maizière, ammette: "Sono decine quelli sospettati" (Corriere p.5). E sotto accusa finisce la Merkel per le politiche di accoglienza (Repubblica p.3). "Rifugiati vittime del terrore ma vanno controllati" dice, intervistato da Fubini (Corriere in prima e p.5), il capogruppo Ppe Weber. "Serve una riposta europea, per esempio un corpo di cyber-polizia per l'Ue". Cyber sicurezza sempre più importante dopo che le indagini hanno dimostrato come, attraverso una rete criptata, il Califfo riesca a comunicare con i lupi solitari (Repubblica p.3). Polemica anche per la facilità con cui si possono reperire le armi sul web (Unità in prima e p.3). Negri (Sole p.8) parla di "Europa disarmata" di fronte alla minaccia terroristica, e analizza le cause della guerra "in casa" che deriva da fatto che l'Occidente è in guerra fuori su diversi fronti. Corriere (p.3) analizza la nuova strategia del Califfato: un'infinita serie di attacchi minori e poco costosi da realizzare in Occidente con un alto impatto sulla società. Su tutti i quotidiani l'accusa di Ankara sul colpo di Stato: la Cia "ha organizzato il golpe". Secondo media filo-governativi, un generale Usa avrebbe distribuito dollari per corrompere i militari turchi, Nel frattempo arriva la pace tra Erdogan e gli oppositori. Intanto dal bunker Usa dove si trova, Gulen dice: "Accusarmi del golpe è un insulto" (Stampa p.5).

 

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