Commentario del 14.07.2016

IN PRIMA PAGINA
Una telefonata sbagliata, poi la strage (Corriere): "Quel treno non doveva partire" (Repubblica). Il disastro ferroviario di Andria ancora in primo piano su tutti, con i primi indagati e le prime accuse. "Strage per i fondi mancati" (Messaggero). Saviano: "Hanno dimenticato il Sud" (Repubblica). Sul Sole i guai del "federalismo ferroviario". Su Repubblica e tutti "la Spoon River degli ulivi": le storie dei 23 morti, la rabbia dei parenti. In primo piano anche la scomparsa di Provenzano, morto con i suoi segreti (Corriere). Il Fatto: ha finito di trattare. Repubblica: oggi nella mafia comanda Palermo. Spazio anche alla politica: sì a 580 mila firme, no sotto le 300 mila (Unità). Bazoli al Corriere: "Perché voterò sì". Economia, a giugno grandi città in deflazione. Calo record dei prezzi a Milano e Torino (Sole). Oggi il via libera alla riforma delle partecipate, partono le dismissioni (Sole). Sul Messaggero il via alla trattativa per il contratto sugli statali. Da Bruxelles la Ue offre agli Stati 10 mila euro a profugo (QN). Il Giornale: "una follia". A Londra May premier e agli Esteri Johnson. Ma la Sturgeon avverte: "La  Scozia vuole stare in Europa" (QN). Il Corriere: tocca all'Europa determinare tempi e modi della Brexit.

ITALIA-ECONOMIA
Crack bancari, dopo 8 mesi partono i rimborsi: ai risparmiatori fino all'80% (Corriere p.28). Intanto a Bruxelles si continua a trattare sulla crisi del Mps e di altre banche italiane in difficoltà, vista l'apertura della Germania. Konig, presidente dell'Autorità di risoluzione europea, per il Mps evoca la ricapitalizzazione preventiva prevista dal bail-in. Dombret, della Bundesbank, insieme a Angeloni (Bce) la pensa diversamente: "Fermare il tentativo di Renzi di salvare le sue banche sarebbe un errore. Per Mps non vedo la necessità di applicare il bail in" (Stampa p.21). Negli ambienti comunitari si scommette su un accordo imminente. A Piazza Affari ancora prudenza sulle banche ma corre Mps.
Oggi dal consiglio dei Ministri via libera dl governo alla riforma delle partecipate pubbliche: una versione soft per il Sole (p.8) ma che conferma l'impianto di fondo, che punta alla chiusura o alla vendita di aziende piccole e che offrono servizi diversi da quelli pubblici. Sulla gestione degli esuberi spazio alle Regioni. Ieri dall'Istat i dati sui prezzi al consumo: anche a giugno in deflazione 12 capoluoghi su 19, Milano e Torino in primis. A Venezia i prezzi più cari. Tasso tendenziale di inflazione –0,4%. Consumatori e Coldiretti: serve attenzione sulle speculazioni (Sole p.12, Corriere p.29  e altri) . Da Eurostat il dato, pure negativo, della produzione industriale dell'eruozona, in calo dell'1,2% nel mese di maggio rispetto ad aprile.


ITALIA-POLITICA
"Non è stato un incidente": dal blog Grillo attacca il governo per la strage di Puglia. Nel mirino il ministro Delrio, ieri in aula per riferire: "Dal governo 9 mld per la rete ferroviaria, di cui 4,5 mld per la sicurezza. Ora altri 1,8 mld per le reti regionali". Ma resta la rabbia "perché i fondi c'erano ma sono rimasti bloccati". Lotti attacca invece la Regione Puglia per le lentezze passate. Vendola: "L'odore della morte attira sciacalli" (Corriere p.8). D'Ambrosio (M5S) al Fatto (p.7): "Governo ed enti locali, tutti colpevoli. Da tre anni faccio interrogazioni sui ritardi per il doppio binario della tratta Andria-Corato, nessuno mi ha mai risposto. Delrio primo responsabile di questa tragedia". Sul Corriere (p.8) quello che non torna nella risposta del governo: come tollerare che ci sia un sistema di sicurezza di serie A e uno di serie B? Il governo faccia un decreto legge e allarghi la competenza dell'Agenzia per la sicurezza ferroviaria a tutta la rete con quel che ne consegue.
Ieri intanto governo al riparo delle imboscate, grazie al Ncd: passa le legge sugli enti locali. Palazzo Chigi: smentiti i gufi. Bersani: "Nessuno vuole che il governo cada" (Corriere p.13 e tutti). Nel centro sinistra mossa di Zedda e di fuoriusciti da Sel contro Sinistra Italiana: "Errore strategico dividere la sinistra" (Unità in prima e a p.3). Rompendo col Pd "si consegna il Paese ai populismi, alla xenofobia, ai partiti mediatici". Fratoianni a Repubblica (p.14): "Zedda sbaglia, questo governo va sconfitto, lo snodo è il referendum costituzionale. Zedda come si schiererà?". Sul Corriere (p.15) la scelta di Bazoli: "Al referendum meglio votare Sì o dovremo dire addio alle riforme. Con la bocciatura un'impasse istituzionale drammatica". Ma lo snodo resta Berlusconi, conteso da renziani e minoranza dem: Renzi – scrive Verderami sul Corriere p.13 – confida in un no "intelligente". Berlusconi dopo il referendum è pronto a tornare al Nazareno per un nuovo patto.

EUROPA
Sistema di asilo comune (Sole p.23, Stampa p.16): dalla Commissione Ue arriva un progetto legislativo per tentare di armonizzare il diritto d'asilo in Europa e quindi regole simili su permessi di soggiorno, accesso ai servizi pubblici, welfare così da scoraggiare gli spostamenti di immigrati verso quei Paesi in cui è più facile veder accolta la propria richiesta. Il sistema sarà varato non come direttiva ma come regolamento, e quindi sarà più vincolante per gli Stati. Ma l'Ungheria già annuncia un referendum a riguardo. Nel pacchetto delle proposte della Commissione anche lo stanziamento di 10.000 euro per ogni persona che necessita di protezione internazionale e viene reinsediata in uno Stato membro (QN in prima e a p.13). . "Ecco l'ultima follia europea" titola il Giornale in apertura. "Bruxelles finanzia l'invasione. Ci guadagna solo chi lucra sull'accoglienza".  Ma i dati del ricollocamento dei rifugiati continuano a deludere: rispetto all'obiettivo di 160mila persone da ricollocare nel biennio 2015-2017, i migranti ridistribuiti sono stati solo 3.056 (Sole p.23). Su tutti l'insediamento di Teresa May, accompagnato dal colpo di scena dell'affidamento a Johnson del ministero degli Esteri. "Terremo testa alla sfida che ci aspetta. Lasceremo l'Unione Europea ma sapremo trovare un nuovo ruolo positivo nel mondo facendo della Gran Bretagna un Paese che guarda a tutti". Ma da Edimburgo la premier Sturgeon avverte: "La mia Scozia vuole restare nell'Ue. Chiederò a Theresa di ripensarci" (QN p.11). Critico anche il regista Ken Loach: "Non credo alla premier, con lei ha vinto la destra pura". Nel governo ci sarà un super-ministero per sciogliere i legami con Bruxelles (Sole p.2). Moavero Milanesi sul Corriere (in prima e a p.27): "Tocca all'Europa determinare i tempi e i modi della Brexit".

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