Commentario del 16.07.2016

IN PRIMA PAGINA
Turchia nel caos: "E' golpe", annunciano i militari. Erdogan chiama il popolo alla resistenza. Obama e Merkel sono con lui: rispettate il governo eletto (Repubblica, Sole). Nella notte l'annuncio del governo: colpo fallito (Corriere). In Francia si piangono i bambini morti nella strade di Nizza e si comincia a parlare di guerra civile (Repubblica). In Italia giro di vite sulla sicurezza. Pinotti al Corriere: "Livello di guardia altissimo". Letta: "Va cambiato modo di vivere, come in Israele". Salvini a Libero: "Questo è il prezzo dell'immigrazione". Quirinale preoccupato per la tenuta del Paese (Corriere). In primo piano anche economia e finanza. Bankitalia rivede al ribasso la crescita, sotto l'1% (Messaggero, Sole). Cairo batte Bonomi e conquista Rcs. Il Corriere ha un nuovo padrone (Repubblica). Intanto per l'incidente ferroviario in Puglia finiscono indagati i vertici della società di Ferrotranviaria (Repubblica, Messaggero).

ECONOMIA
Bankitalia taglia le stime di crescita: pil 2016 sotto l'1% (Sole p.12). Pesa l'effetto Brexit, seppur ancora difficile da valutare. L'impatto proseguirà nel 2017, col pil all'1% invece che l'1,2% stimato in precedenza. Tasso di disoccupazione generale stabile, in miglioramento l'occupazione, in diminuzione la disoccupazione giovanile. Per le banche problemi accentuati da un "elevato livello di crediti deteriorati". Intanto Mps finisce sotto la lente di Moody's: possibile un taglio del rating (Corriere p.42). In miglioramento il mercato europeo dell'auto, trainato dall'Italia: in giugno vendite a +6,5%. Si va verso il recupero dei livelli precrisi (Corriere p.41). Sul fronte finanziario la notizia del giorno è la vittoria di Cairo nella battaglia per la conquista di Rcs: all'opas dell'editore aderisce il 48,8% dei titoli, l'opa di Bonomi e soci storici si ferma al 37,7% (Corriere p.40 e tutti). "E' stato capito il mio messaggio, ora bisogna agire con rapidità" (Corriere p.40). Soddisfatto anche Messina (Intesa): "Premiato un disegno industriale". Repubblica (p.25): da Intesa una lezione alla rivale Mediobanca. Per Pons è stata la disfatta dell'ultimo salotto buono. "Rottamato il salotto, Cairo si prende il Corriere", scrive il Fatto (p.14). Con lui – scrive Giovanni Valentini – vince l'editoria contro la finanza. Ma già si profilano contromosse: entro il 30 luglio la firma della accordo tra Elkann e De Benedetti per "Stampubblica" (Fatto p.15): ma solo nel 2017 si capirà quale sarà il vero potere del presidente Fiat.

POLITICA
"Reagire, un dovere morale" la linea di Renzi dopo l'ennesimo attentato in Francia (Sole p.7 e su tutti). Mattarella: "Non cederemo alla cultura della morte". Ieri il giro di vite del Viminale: misure speciali su città, litorali, aeroporti (Corriere p.18). Pinotti al Corriere (p.19): "Livello di guardia altissimo, contro una guerra ibrida e asimmetrica bisogna affinare gli strumenti. Più intelligence per prevenire e sulle strade 7 mila soldati". Salvini a Libero (p.4): "Questo è il prezzo dell'immigrazione. Non dobbiamo dare più diritti ma chiedere più doveri. E vanno evitate le concentrazioni di islamici". Letta al Corriere (p.22): "Alzare i muri non serve quando la minaccia è interna. Dobbiamo parlare di guerra civile europea. Dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere, e continuare a lavorare per l'integrazione". Quirinale in allarme: un eventuale attentato in Italia troverebbe un Paese spaccato – scrive Verderami sul Corriere (p.22) – gli anticorpi in politica si sono indeboliti, il sistema non si identifica nella coesione nazionale. Lunedì Renzi riunirà di nuovo i capigruppo parlamentari ma Lega e Fi già si sfila. Anche i quotidiani divisi sulla linea da tenere. "Rispondere alla paura", chiede Calabresi su Repubblica (in prima e a p.29), con una politica di sicurezza accompagnata da una politica di inclusione, senza fare sciacallaggio. Cazzullo sul Corriere (in prima e a p.29): "Un'illusione pensare di essere al sicuro, ne possiamo uscire se non perderemo la testa, non confondendo terrorismo e immigrazione ma nemmeno sottostando al ricatto di considerare xenofobo chi chiede controlli o l'impegno dei musulmani contro il terrorismo". "Non tolleriamo oltre", l'editoriale di Sallusti sul Giornale: il terrorismo islamico uccide e la Boldrin, il Papa, il Tg3 della Berlinguer parlano di "fanatismo feroce". Sono i " negazionisti di casa nostra" (Giornale in prima e a p.4). Anche per Feltri (Libero in prima e a p.3) il marchio della strage è islamico:l'Europa continuerà a subire finché non sarà colpita la Germania.

EUROPA
Turchia nel caos (Repubblica in apertura e a p.2). Parte dell'esercito tenta il golpe, carri armati occupano tv, strade e i ponti sul Bosforo. Erdogan chiama il popolo alla reazione, la gente invade le strade provando a fermare i militari; anche l'opposizione condanna il golpe. Il tentativo di ribellione di parte delle forze armate innescato dalla svolta islamista del governo e dal voltafaccia con le scuse a Mosca (Repubblica p.5). Nella notte il governo annuncia: "La situazione sta tornando alla normalità" (Corriere in apertura e a p.2). Mondo sotto choc. L'America e la Nato si schierano con Erdogan: "Noi con il governo democratico" (Corriere p.3, Repubblica p.4). Idem Russia – "Si torni sul sentiero della stabilità politica" – e la Ue: "Rispetto per la democrazia". La Turchia è infatti un tassello cruciale nella gestione dell'immigrazione e nella lotta contro l'instabilità in Medio Oriente (Sole p.2). Italia sulle stesse posizioni (Messaggero p.3). Il tentato golpe in Turchia mette in secondo piano la strage di Nizza: 84 le vittime accertate, 50 tra la vita e la morte. Su tutti i giornali il ritratto del "killer anonimo", più balordo che islamista (Repubblica p.12, Corriere p.14, Sole p.4,Messaggero p.8 e tutti), le falle nella sicurezza (Repubblica p.14, Messaggero p.6), le prime crepe nell'unità nazionale francese (Corriere p.16). Hollande sotto attacco, annuncia nuovi raid in Siria: "La Francia è forte e lo sarà sempre di più" (Sole p.5). Valls: dietro l'assalto l'Islam radicale (Corriere p.16). La Le Pen: "O uccidiamo l'islamismo o è lui che ucciderà" (Corriere p.17). Lunedì a Bruxelles vertice Ue sull'emergenza terrorismo (Sole p.6). Molte le analisi e le interviste. Sul Sole (in prima e a p.4) gli interrogativi della Francia di nuovo in guerra: lo stragista è da considerarsi un terrorista o un pazzo criminale? Rivendicazioni da Isis o al Qaeda non ce ne sono state ma le autorità francesi hanno classificato la strage come attacco terroristico. Per Parsi (Sole p.7) prende sempre più corpo una "guerra civile europea" alla quale tutti, italiani compresi, dovranno cominciare ad abituarsi". Galli della Loggia sul Corriere (in prima e a p.29): "Non riusciamo a metterci d'accordo su nulla, la sconfitta che incombe sull'Europa è prima di tutto intellettuale". Grossman a Repubblica (p.17): "Le democrazie europee perderanno l'innocenza". Pben Jelloun alla Stampa (p.17): "L'integrazione è fallita. Ora ripartiamo da zero". Paolo Flores d'Arcais: "L'Occidente chiude gli occhi e fa affari con i fondamentalisti" (Stampa p.16).

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