Commentario del 21.07.2016

IN PRIMA PAGINA
La politica torna in primo piano, con Berlusconi "salvato" in Senato sulle intercettazioni e Parisi che si candida a guidare il centro destra: "Convention a settembre". Web e nuovo nome della futura Forza Italia (Messaggero, Foglio). Anche il Pd in fibrillazione dopo l'intervista di Napolitano sulla riforma dell'Italicum. Il Fatto: è tornato l'inciucione. Sul Corriere e Stampa l'incontro tra Di Maio e cento lobbisti. Il Giornale: il buonsenso al potere. In primo piano anche Mps, col piano di salvataggio in dirittura d'arrivo (Sole, Corriere). Il governo: soluzione di mercato (Repubblica). Bce preoccupata: "Se va male può contagiare il sistema (Stampa). Intanto il Tar stoppa gli aumenti di luce e gas (Stampa). E il Corriere boccia il nuovo Codice degli appalti: 181 errori in 202 articoli. Libero e Giornale tornano sul rischio terrorismo: "Imparare da Israele a difendersi". Su tutti lo stato d'emergenza per tre mesi e nuove epurazioni in Turchia. Erdogan: "Paesi stranieri coinvolti nel golpe" (Repubblica, Corriere). Il Sole: noi, complici delle dittature. Negli Usa la Convention incorona Trump candidato repubblicano.

ITALIA-ECONOMIA
Crisi delle banche ancora in primo piano: per il Mps pronto un piano per lo smaltimento delle sofferenze con l'intervento di Atlante e l'aumento di capitale di cui lo Stato sarebbe solo potenziale garante (Corriere p.33 e tutti). Renzi: "Nessun intervento dello Stato, l'operazione va affidata alle regole di mercato. Per Repubblica (p.24) ci sarebbe l'intesa con Bruxelles per salvaguardare gli obbligazionisti. Il Sole (p.3): pubblica o privata, che sia una soluzione definitiva alla crisi del Mps. Vita (Unicredit) a Repubblica (p.25): "Sui crediti deteriorati serve l'aiuto pubblico e meno regole dalla Ue". Oggi giornata cruciale anche per le 4 banche "salvate" a ottobre, per le quali si attendono offerte vincolanti di acquisto. Ma si è presentato solo il Fondo Apollo, e il rischio è perdere un miliardo, scrive il Giornale (p.6). Sul Corriere (p.33) un nuovo caso di "malavigilanza": la funzionaria Consob che è riuscita a vendere le azioni di Veneto Banca prima del tracollo,
Dalla finanza all'economia reale. Scontro sulla bolletta elettrica, il Tar accoglie il ricorso del Codacons e sospende i rincari di luglio (Corriere p.32 e tutti). Dall'Authority per l'Energia immediata istanza di revoca: nel ricorso un'erronea rappresentazione degli elementi di fatto e di diritto". Anche il ministro Calenda aveva giudicato gravi i costi del dispacciamento gestito da Terna. Sul Corriere (in prima e a p.23) Gian Antonio Stella boccia il nuovo Codice degli appalti: 181 errori su 220 articoli di una legge che doveva "far ripartire l'Italia". Per quasi tre mesi gli operatori hanno avuto a che fare con un codice difficilmente leggibile: "ma questo è il modo di legiferare?". Sullo sfondo uno scontro "termonucleare" tra le burocrazie del Ministero delle Infrastrutture e quella di Palazzo Chigi. Intanto al Senato nuovo stop al ddl Concorrenza: in aula solo a settembre (Sole p.28).

ITALIA-POLITICA
Parisi scende in campo per guidare il centrodestra: "Mi candido a dare una mano" dice in un'intervista alla Stampa (p.9). "Voglio provare a rigenerare il centrodestra con un programma politico liberale e popolare, alternativo al centrosinistra e concorrente con i Cinque stelle. A settembre, in una convention programmatica, raccoglieremo idee e proposte".  Per Berlusconi Parisi immagina un ruolo da padre fondatore. E al referendum voterà no, contro un referendum sbagliato "nel metodo e nel merito". Ma "qualunque sia l'esito del voto il governo non deve cadere. Tutte le forze politiche dovrebbero approvare una legge costituzionale che sostituisca il Senato con un'assemblea costituente".
Referendum e Italicum le partite (ri)aperte anche dall'intervista di Napolitano ieri sul Foglio, nel quale il presidente emerito suggeriva di cambiare la legge elettorale. Alfano d'accordo, Renzi prende tempo, Toninelli attacca: "Cancellare il ballottaggio serve solo per non far vincere i 5S" (Corriere p.13). Per Repubblica (p.9) riservatamente alcuni renziani lavorano a modifiche pesanti dell'Italicum, con la reintroduzione degli apparentamenti e il ballottaggio a tre. Ma niente cambierà prima del referendum. Serracchiani a Repubblica (p.9): "Discutiamo, ma alla fine ci sia un vincitore certo". Violante al Corriere (p.13): "Appello giusto, con il tripolarismo è cambiato tutto. Il ballottaggio produce danni. Se Renzi desse una disponibilità chiara aiuterebbe a rendere meno conflittuale il clima". "Napolitano rottama l'Italicum per fermare i Cinque Stelle" l'attacco del Fatto (p.2).
Sul Corriere (p.15) e Stampa (p.8) la svolta di Di Maio, che rivaluta le lobby e e accetta di incontrarle: "Ma bisogna regolarle con una legge". Iacoboni, sulla Stampa: "Capriole per aspiranti premier". Per Massimo Franco, con la stagione di Renzi che sembra al tramonto, l'Italia del trasformismo già bussa alla porta del M5S per conoscere Di Maio. E dopo i lobbisti sarà il turno dei gesuiti, col placet del Vaticano. Sul Giornale (in prima e a p.10) "il buonsenso di archiviare i no" dei sindaci grillini: dopo la piazza e i vaffa, ora per governare le città serve altro, ed è qui che il M5S si gioca il futuro. "Se vogliono davvero sfidare Renzi non possono fallire a Roma e a Torino".

EUROPA
Erdogan evoca "mani straniere" sul tentato golpe in Turchia e proclama lo stato d'emergenza. "Non cerco la vostra approvazione, state fuori dai nostri affari", il messaggio neanche troppo in codice ai leader europei (Corriere in prima e a p.2 e su tutti). La Merkel: "Preoccupati". Negri sul Sole (in prima e a p.8) parla piuttosto di complicità: "Accettiamo autocrati e dittatori perché ci servono e così diventiamo complici". In Francia Hollande ha esteso lo stato d'emergenza per altri sei mesi (Corriere  p.6). Sulla Stampa (p.10) l'allarme dell'Europol: "Sempre più attacchi ma i lupi solitari non sono guidati dall'Isis". 151 le vittime del terrore nel 2015, 360 i feriti, 211 gli attacchi ma in quelli solitari non ci sarebbe coinvolgimento diretto dell'Isis ma solo l'esultanza finale. Torna in cronaca la Brexit, dopo l'incontro tra May e Merkel: "Non prima di fine anno l'avvio dei negoziati per Brexit" (Sole in prima e a p.4). E la Merkel concede tempo. Critico il Sole (p.4): "Se Brexit significa Brexit il ritardo è ingiustificabile". Oggi la visita della May a Parigi mentre non c'è traccia di una missione italiana: per la Stampa (p.21) non è solo una caduta di stile della premier inglese ma anche la conferma della difficoltà di Roma di congiungersi all'asse franco-tedesco.

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