Commentario del 17.07.2016

IN PRIMA PAGINA
Il golpe turco fallito, il pugno di ferro di Erdogan, la tensione tra Ankara e gli Usa in primo piano su tutti i giornali. Migliaia gli arresti, 280 le vittime. Obama: "Rispettare lo Stato di diritto". Europa, inchino al contro golpe di Erdogan (Fatto). E non mancano i dubbi su un colpo di Stato anomalo. Il Sole: Erdogan più forte, Turchia più debole. Libero: E' andata male alla Turchia e a noi. Intanto l'Isis rivendica la strage di Nizza. Ancora 20 gli italiani "dispersi" (Messaggero e tutti). Già riaperta la Promenade dell'orrore. Sul fronte interno sale il pressing dei sindaci su Renzi: basta migranti (Stampa). Su QN il sondaggio sull'integrazione degli islamici: impossibile per il 54% degli italiani. Il Corriere: la paura non diventi una resa. Su tutti il caso dei Cinquestelle "condannati" a reintegrare 20 espulsi. Fico a Repubblica: "Non canti vittoria chi è stato cacciato". Su tutti anche gli sviluppi dell'inchiesta sul disastro ferroviario in Puglia: verbali truccati per nascondere un errore (Stampa). Su Repubblica il salto di troppo che ha tradito Tamberi: per l'azzurro niente Olimpiadi. Sul Fatto il dossier "spese pazze" al Sole 24 Ore.

ITALIA-ECONOMIA
Borse europee, rimbalzo alla prova-Turchia (Sole in prima e a p.5): attesa per la riapertura dei mercati, dopo un fine settimana scandito da attentati e golpe. Dal post Brexit recuperati 466 mld  di ricapitalizzazione, ma Milano è ancora indietro, zavorrata dalle banche. Cresce sempre di più la variabile geo-politica sui mercati (Sole p.5). Con la Turchia il legame dell'Italia è forte, sia sul piano industriale che finanziario (Sole p.4): 1.200 le aziende presenti, banche in testa. Nel 2015 l'export è cresciuto del 2,8%. Le tensioni geopolitiche potrebbero mettere a rischio 3 mld di esportazioni. Dagli scenari internazionali al piano interno: sul Sole (p.7) il "rating" alle riforme: dopo la legge di Stabilità attuazione al 72,6%; mancano all'appello ancora 303 decreti sui 1.104 previsti. Sul Messaggero (p.18) l'obbligo anche per gli enti locali di far ricorso agli acquisti centralizzati per i servizi, di pulizia, manutenzione e altro, un volume di spesa di 12,8 mld che si vuole tagliare col sistema degli aggregatori di spesa. Spazio anche a finanza e editoria: su tutti i giornali i piani di Cairo su Rcs. Cairo al vertice entro luglio, scrive Repubblica (p.23), Della Valle secondo azionista, Mediobanca lascia, Intesa torna ad avere un ruolo centrale. Per il Fatto (p.18) alla direzione del Corriere resterà Fontana. Il Giornale (p.20) parla del ritorno di De Bortoli alla presidenza. Ma  Da Bazoli (ex Intesa) segnali rassicuranti a Renzi. Sul Corriere (p.33) intervista a Del Fante (Terna): "Pronti 6,6 mld di investimenti per lo sviluppo della rete elettrica". Obiettivo: "Bilanciare il mercato e minimizzare il costo della bolletta".

ITALIA-POLITICA
M5S nella bufera: il Tribunale di Napoli ha sospeso le espulsioni di 23 attivisti, bollando come nullo il "Non Statuto" del Movimento adottato nel 2012. Per i giudici il M5S può considerarsi a tutti gli effetti un partito politico e come tale deve garantire il dissenso interno (Stampa p.15 e tutti). Fico a Repubblica (p.15): "Valuteremo eventuali modifiche, anche alla luce della nuova legge elettorale. Ma a Napoli non cantino vittoria: il M5S è nel giusto e lo dimostrerà". L'ex grillino Artini a QN (p.15): "La sentenza può costare molto cara al Movimento ma loro se ne fregheranno allegramente. Ma rischiano una marea di ricorsi e cause civili per danni".
Pd ancora alle prese con il caso Zanetti. Orfini a Repubblica (p.14): "Verdini non entrerà nella maggioranza. Zanetti deve chiarire questa inutile turbata. Governo e Pd stanno risanando il Paese, operazioni come questa provocano sconcerto". Attesa per la proposta di una nuova legge elettorale da parte della sinistra dem. E' il "Bersanellum", e cambierebbe l'Italicum con l'ex di Renzi (Corriere p.23): sarà presentata martedì e punta a tenere insieme rappresentatività e governabilità. Di ispirazione maggioritaria, non dovrebbe prevedere ballottaggio, che per il Pd col M5S sarebbe fatale.

EUROPA
Turchia, scatta la vendetta di Erdogan (Stampa, Repubblica in apertura e tutti): "Puniremo i traditori del popolo". Stroncato nel sangue un golpe che molti osservatori definiscono anomalo, è l'ora della rappresaglia su forze armate e magistratura. Alta tensione con gli Usa (Sole in apertura e tutti), a cui Ankara chiede la consegna di Gulen, l'ex predicatore islamico accusato di aver ispirato il golpe. Berlino contro il putsh, ma ora la Merkel teme una svolta autoritaria (Repubblica p.5). La Ue: "Sostegno al governo democraticamente eletto ma ritorni l'ordine costituzionale" (Sole p.2). Renzi: "Ok alla stabilità democratica, ora rispetto dei diritti" (Sole p.2). "Erdogan più forte, Turchia più debole", l'analisi di Negri sul Sole (in prima e a p.3). Rampoldi, sul Fatto (p.4): "L'Occidente a scelto ancora il male minore". QN (p.11): "L'Europa, notte da Ponzio Pilato". Il Fatto (p.12): "Italia faccia di sfinge, vediamo sempre chi vince". Per il Giornale l'Isis festeggia due volte: per il golpe fallito e per l'attentato rivendicato in Francia (su tutti). Su Stampa (p.7) e Repubblica (p.8) i contatti dell'attentatore con il network di jihadisti. Con la strage salta anche l'unità nazionale: "Hollande dica che è una guerra". La Le Pen chiede le dimissioni del ministro dell'Interno, Sarkozy chiede che chi ha sbagliato paghi. Hoellebeck: "In Francia il jihadismo sta prendendo piede. L'avvenire in Europa non è prevedibile" (Repubblica p.8). 

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