Commentario del 28.07.2016

IN PRIMA PAGINA

La Bce alza il velo su Mps, ecco il piano per Atlante 2 (Sole). Sul Corriere parla il nuovo ad di Unicredit, Mustier: "Doppio choc per l'Italia, ma il sistema sta reagendo". Ampio spazio agli esteri, con il terrorismo in primo piano. "Il mondo è in guerra, la religione non c'entra" è il messaggio del Papa (su tutti). Polemico il Foglio: "Papa immobile di fronte al jihad". Bagnasco al Corriere: "Il mondo musulmano condanni senza ambiguità". "Ci hanno divisi, poi le coltellate" dice una testimone dell'attentato di Rouen (Corriere). Nel mirino gli 007 francesi, i killer erano schedati (Messaggero). In Italia cresce la sorveglianza su chiese e spiagge (Stampa). Allertato l'esercito, forze speciali nelle città italiane (Giornale). Fatto polemico: 210 mln promessi e mai visti per la sicurezza. In politica in evidenza le parole di Mattarella sul referendum: "Un dibattito da Pokemon" (Su tutti). Fatto all'attacco del governo che "non c'è più": attività paralizzata, si ricomincia dopo il referendum.

 

ITALIA-ECONOMIA

Mps, pronto il piano, che non prevede alcun intervento pubblico: si attende il verdetto Bce (Sole in prima e p.3). Cartolarizzazione delle sofferenze - con un ruolo primario di Atlante 2 - e aumento di capitale – in pista 6 banche – sono le linee guida del salvataggio da 5 mld, di cui 2 serviranno ad aumentare le copertura sui deteriorati, che resteranno in pancia all'istituto senese, e 1,6 a coprire le minusvalenze sui 26,6 mld di crediti ceduti ad Atlante. Gli altri 1,4 mld serviranno per ricapitalizzare Spv. Per Fubini (Corriere p.28) arriva il disgelo sull'aumento di Mps, con il primo Sì  al bilancio, anche se resta il nodo dei 20 mld di crediti difficili che restano al Monte. Centrale il ruolo di Atlante 2, il cui business plan – rivelato dal Sole (in prima e p.3) – prevede l'acquisto degli Npl fino al 32% del valore di libro affidandosi ad una "potenza di fuoco" che oscillerà tra i 1,25 mld e un massimo di 5 mld. Secondo Padoan il sistema italiano è solido e se le soluzioni di mercato sono efficaci  è anche merito del governo, che ha messo in campo "strumenti, come la Gacs e l'accelerazione delle procedure concorsuali", affiancate da "strumenti privati come Atlante" (Sole p.3). Intanto si attendono i risultati degli stress test. "Non sono una sentenza ma una scelta di chiarezza" dice a Repubblica (p.11) il presidente dell'Eba, Andrea Enria, che sul sistema bancario italiano, dice: "I dati su tassi di crediti deteriorati sul totale degli attivi, il return on equity e coefficiente di patrimonializzazione degli istituti italiani, in media sono peggiori rispetto alle altre banche europee. Perciò il sistema sta facendo progressi, ma le banche italiane sono più deboli".

Sul Corriere (p.29) parla il nuovo ad di Unicredit, Mustier: "I problemi del sistema bancario italiano si devono in parte ai crediti deteriorati, e qui hanno influito la lunga crisi economica e la mancanza di supporto pubblico. Ma penso che il problema sia assolutamente affrontabile". In merito all'impegno di Unicredit in Atlante, dice: "Abbiamo preso un impegno (1 mld) e lo rispetteremo fino in fondo, ma non ci sarà altro".Questione bancaria che non è solo italiana: sul Sole (p.2) focus sul credito tedesco, con Deutsche Bank che vede gli utili crollare del 98%: da gennaio bruciato in Borsa il 45% del suo valore rispetto all'indice settoriale. Per Repubblica (p.10) il governo tedesco si muove, voci di una parziale nazionalizzazione dell'istituto. Necessario un'iniezione di risorse per 9 mld entro il 2018.

 

ITALIA-POLITICA

"Il dibattito su data e spacchettamento del referendum è surreale come una caccia ai Pokémon": l'avvertimento arriva da Mattarella, che chiede di evitare i sentieri delle polemiche con le istituzioni (Corriere in prima e p.12 e tutti). Per Folli (Repubblica p.16) l'uscita del capo dello Stato è un modo per richiamare alla serietà tutte le forze politiche, ma anche il sintomo che Mattarella abbia avuto la necessità di rivolgersi direttamente agli italiani. Secondo Marzio Breda (Corriere p.12) le parole del presidente della Repubblica rappresentano un auspicio affinchè il confronto si svolga sul merito, con consapevolezza della posta in gioco, evitando di personalizzare. Ora Renzi su questo fronte tace – scrive Breda -, un segno che forse questa raccomandazione l'ha raccolta. La nuova linea di Renzi sul referendum è indicata dalla Meli sul Corriere (p.13): farne una questione di importanza nazionale, e non una bandiera del Pd. Ma – scrive Meli – nonostante l'intenzione di spersonalizzare il voto, il premier è pronto a lasciare in caso di sconfitta. All'attacco Quagliariello, che al Fatto (p.9) parla di "legge caotica e discutibile nel merito, un obbrobrio nel metodo". E sulla data, spiega: "Prima sembrava si votasse a Ferragosto, ora a Natale. Forse fisseranno una data quando un sondaggio dirà che vince il Sì". Campagna per il No confermata, invece, dal centrodestra. Fitto (Conservatori e Riformisti) al Corriere (p.15): "Chi sta nel centrodestra guarda solo da una parte: no alle riforme di Renzi". Sul futuro del centrodestra, Fitto propone "una coalizione aperta ad ogni contributo ma senza nomi calati dall'alto. Il leader – spiega – scelto con primarie". Riferimento a Parisi, difeso da Tajani (Fi) a QN (p.14): "Sarebbe un buon candidato. Anche Toti è stato calato dall'alto". Dello stesso avviso De Girolamo al Tempo (p.10): "Non mi pare che in passato le scelte siano state fatte diversamente. Non capisco le polemiche, Berlusconi ha i voti, decide solo lui". Parisi, dopo aver accettato l'investitura di Berlusconi ma non il ruolo di coordinatore del partito, ieri ha avuto i primi incontri a Roma con esponenti di Fi. Il clima nel partito resta teso (Sole p.13) e per QN (p.12) i forzisti temono l'incubo rottamazione. Berlusconi però è convinto che il modello Milano sia vincente, anche se i suoi colonnelli non sarebbero dello stesso avviso.

 

EUROPA

"Tempi certi su Brexit" dice Renzi a Theresa May in visita a Roma. "Ci vorranno 5-6 mesi per attivare l'articolo 50" replica il primo ministro inglese, che rassicura i circa 600 mila italiani residenti in Gb: "Manterranno tutti i loro diritti" (Sole in prima e p.9 e tutti). E il premier italiano ricorda "la necessità di mantenere il rapporto culturale e istituzionale tra i due Paesi". Intanto l'Ue salva Spagna e Portogallo sul deficit: flessibilità e niente sanzioni la scelta della Commissione, che rappresenta un segnale positivo anche per l'Italia (su tutti).

"Il mondo è in guerra ma le religioni non c'entrano" avverte Papa Francesco alla GmG in Polonia (su tutti). Polemico il Foglio: "Un Papa immobile di fronte al jihad". Secondo Franco sul Corriere (p.11) il Pontefice è "aperto" e naviga controcorrente. Intanto polemiche in Francia dopo l'attentato nella chiesa a Rouen. La giustizia francese se li è fatti sfuggire: "falle" nel sistema di sicurezza e ira dei francesi che chiedono misure speciali (Messaggero p.3 e tutti). Entrambi i killer erano "noti", ma hanno potuto preparare l'attacco indisturbati. L'opposizione, contro il governo, invoca misure più dure. Cazeneuve: "Non usciremo dallo Stato di diritto" (Corriere p.6). Allerta nelle chiese, il vescovo di Rouen, Lebrun, a Repubblica (p.5): "Giusto avere paura ma la risposta è dialogo e preghiera, non chiese militarizzate". Allerta anche in  Italia, dove è pronto un piano di intervento per blindare le città più a rischio (su tutti). "Prevenzione in rete e operatività per battere i terroristi sul tempo" dice al Giornale (p.3) il generale Cabigiosu. Nuovi arresti nei giorni scorsi, espulso l'imam marocchino che predicava contro l'Occidente. Il politologo Luttwak al Messaggero (p.7): "Tedeschi e francesi seguano l'esempio italiano sugli arresti dei sospettati di terrorismo". E Mattarella avverte: "Il bisogno di sicurezza fa parte delle dimensione civica. Non possiamo consentire che il Paese entri nell'età dell'ansia" (Corriere in prima e p.12 e tutti).

 

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