Commentario del 25.07.2016

IN PRIMA PAGINA
"Banche italiane, non c'è rischio": su Messaggero e Corriere le rassicurazioni di Padoan e Visco dal G20 ma sulla cura per Mps il governo è diviso (Stampa). Attesa per la riapertura dei mercati. Su tutti i maxi stipendi Rai, che per il Giornale si mangiano metà del canone. Il Pd attacca i vertici: "Tetto di 240 mila euro per tutti" (Repubblica). Fico al Fatto: "Sprechi Rai colpa del governo". In primo piano ancora gli esteri con gli sviluppi dell'inchiesta su Monaco: il killer aveva un complice sedicenne (Corriere, Stampa). Su tutti la "vendetta" francese per Brexit: la coda infinita di Dover. Su Repubblica l'appoggio a sorpresa di Bloomberg alla Clinton contro Trump. Sul Messaggero il via libera del Cio alla Russia ai Giochi di Rio. In prima pagina anche il dibattito sulla legalizzazione della cannabis. Saviano su Repubblica:serve a fermare le mafie. Favorevole anche Mieli sul Corriere. Contro l'ex commissario Onu Costa: "No al libero mercato". La Camera verso il rinvio (Messaggero). Su Repubblica il primo sì fra due donne, nel bolognese. Orlando: "Ora le adozioni".

ITALIA-ECONOMIA
Padoan e Visco sulle banche: "I risparmiatori non rischiano", "quello delle banche non è un problema di sistema" (Corriere in prima e a p.8). Ma l'attenzione è sul Mps, dopo le anticipazioni del Sole di ieri sull'esito negativo degli stress test dell'Eba. La Stampa (p.4) parla di governo diviso sulla cura per Mps, con Renzi che propende per una soluzione totalmente privata e Padoan favorevole, come Bankitalia, a un intervento statale. Un piano definitivo per risanare la banca ancora non c'è – scrive Fubini sul Corriere (p.9) – ma un mosaico contraddittorio di regole e organismi in Europa rischia di portare l'istituto di Siena in un labirinto invece di trovare un accordo per evitare guai peggiori per tutti. Renzi è entrato direttamente nella partita, deciso a evitare qualunque salvataggio pubblico che porterebbe banca e governo in un vicolo cieco. Ma con Bruxelles che chiede di colpire gli obbligazionisti nessun privato vorrà partecipare all'aumento di capitale del Mps. Risultato: se c'è un piano sull'alleggerimento dei crediti inesigibili (che prevede l'azzeramento degli inesigibili, la cessione ad Atlante di quelli mezzanini, a Jp Morgan dei migliori, non c'è ancora accordo su un aumento di capitale adeguato.
Il governo rivedrà le stime del Pil (Repubblica p.4): "Valuteremo il nuovo quadro di fronte al rallentamento globale" dice il ministro Padoan dal G20. Dall'1,4% previsto per il 2017 si scenderà probabilmente intorno all'1%, stimato da Ocse e Bankitalia e questo comporterà un rilancio della spending review e della revisione delle agevolazione fiscali. Resta aperto il nodo della crescita e delle risorse da indirizzare verso consumi e investimenti, a partire dalla conferma del taglio dell'Ires e del superammortamento sugli acquisti di nuovi macchinari; per il taglio dell'Irpef se ne parla nel 2018. Morando a Repubblica (p.4): "Se non acceleriamo con le riforme strutturali l'Italia rischia uno zero virgola permanente". Morando rilancia anche sulla necessità di investimenti e spending review ma il governo "non rinuncerà a una finanziaria espansiva: superammortamento e credito di imposta automatico per il Sud le vorremmo riconfermare. E poi dobbiamo puntare sull'edilizia. Faremo di sicuro l'Ape. Per il rilancio del Paese dobbiamo concentrarci su produttività e cuneo fiscale".

ITALIA-POLITICA
"Tratto con Forza Italia ma via Salvini" (Repubblica p.18, Unità p. 9). Alfano ci riprova: coalizione senza Lega (Tempo in prima e a p.4). Gli azzurri: prima molli il Pd (Giornale p.6). Ira leghista (Corriere p.11). "Bobo, Stefano e Forza Italia. Vedo tanti errori": in un'intervista a Libero (in prima e a p.11) Salvini contro tutti. Per Salvini "è impensabile un'alleanza nazionale replicando il modello Milano. A Ferragosto lancerò a Ponte di Legno il progetto leghista su identità, sovranità, comunità. Il tutto in un'articolazione federale, come sosteneva Miglio. E da Pontida lancerò la battaglia nazionale: dire basta a Bruxelles. Fi scelga con chi stare, ma sappia che tra poco vedremo il disfacimento di questa Unione". Intanto Berlusconi va avanti su Parisi: nuovo summit ad Arcore con i vertici del partito. Ne scrivono Corriere (p.11) e Stampa (p.8). Sulla Stampa (p.8) intervista a Parrini, l'esperto di sistemi elettorali del Pd: "L'Italicum è una buona legge ma si può cambiare". E lancia il sistema mutuato dalle Province, ieri evocato dal Corriere. Il Corriere torna sulle strategie dem per il referendum costituzionale. Dal guru Messina la lezione ai big renziani: "Per vincere il referendum dobbiamo spiegare agli italiani che sarà un momento storico per il futuro del Paese senza personalizzare sul governo". E questo con una campagna dal basso, puntando tutto o quasi sul porta a porta. Bisognerà convincere gli indecisi, trascurando i contrari convinti. Serviranno migliaia di volontari ma il Pd è indietro con la formazione dei comitati.

EUROPA
Strage di Monaco, il killer aveva un complice, giovanissimo come lui, e preparava l'attacco da almeno un anno (Corriere in apertura e su tutti). Ieri in Germania un nuovo caso di sangue: un rifugiato ha ucciso una donna con un machete. Sviluppi anche per la strage di Nizza. Una poliziotta municipale accusa il governo di pressioni nella stesura del rapporto sulla notte della strage. Sandra Bertin al Corriere (p.6): "Non ho visto agenti della Polizia sulla Promenade, solo la Municipale. Un funzionario del governo mi ha detto cosa scrivere nel rapporto finale". Il ministro dell'Interno la querela per diffamazione. Tra le autorità è tutti contro tutti. Ma la foto del giorno è il gigantesco ingorgo di Dover: ore di attesa per imbarcarsi per la Francia per i controlli voluti da Parigi. Sul Corriere (p.4) e tutti la rabbia degli inglesi: "E' una vendetta dei francesi per la Brexit". Severgnini: "Uscire dall'Europa per gli inglesi è stato facile. Più difficile rientrarci".

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