Commentario del 23.07.2016

IN PRIMA PAGINA
Esteri di nuovo in primo piano per l'attacco a Monaco. Incertezza sulla matrice: estrema destra o jhiad (Stampa, Messaggero). Libero: maledetti terroristi. Il Fatto:il terrore stavolta è razzista. In difficoltà la leadership della Merkel (Sole). L'allerta all'Italia: "Anche gli agenti nel mirino" (Messaggero). In Gran Bretagna Brexit frena l'industria inglese: mercati in fuga dalla sterlina. Negli Usa Trump promette legge e ordine e vola nei sondaggi. Kaine favorito come vice-Clinton (Sole, Repubblica). Spazio anche alla politica italiana, con Parisi braccio destro di Berlusconi ma tra i mugugni (Libero). Sul Foglio Parisi racconta il centrodestra che sarà. A Roma Raggi in Procura per gli incarichi Asl. "Ho chiarito" (Sole, Fatto). Su Corriere e Messaggero il duello sullo sciopero aereo, poi sventato dal governo. Delrio al Corriere: "Basta ricatti". Sul Giornale Confindustria contro lo scoglio della nautica. Sulla Stampa la scommessa di Amazon sull'Italia: investirà 150 milioni tra Roma e Torino.

ITALIA-ECONOMIA
Doccia fredda sull'industria a maggio (Sole p.11), "ora è più difficile la crescita del Pil" (Repubblica p.22): calano fatturato (-2,7%) e ordinativi (-4,2%), unica eccezione: auto e farmaceutica. Dati, quelli dell'Istat, che gelano le speranze di ripresa e confermano le difficoltà del sistema industriale, alle prese con la frenata della domanda internazionale e una domanda interna che si sta infiacchendo. Segno meno anche per l'export: in sei mesi persi 3,6 mld (Sole p.11). In frenata anche al vendite al dettaglio, con un calo tendenziale dell'1,3%. Il Sole (p.11): tre notizie congiunturali negative in un giorno, insistere su politiche economiche restrittive sarebbe un autogol, servono politiche espansive e misure mirate per far ripartire i consumi. Il Corriere (p.19) aggiunge un quarto dato negativo, quello del debito che torna a salire: "ora è al 135% del pil", con l'Italia terza in Europa dopo Bulgaria e Belgio. Italia indietro anche nella classifica europea sul funzionamento del sistema giudiziario. La Bce: "Giustizia italiana troppo lenta, frena il credito" e zavorra le aziende rispetto alle concorrenti. Le misure approvate in aprile dal governo aiutano ma non risolvono il problema dei vecchi default.
Intanto il piano di salvataggio di Mps resta "appeso" alle decisioni della Vigilanza Bce: il via libera atteso ieri non è arrivato e il 29 luglio, il giorno della pubblicazione dell'esito degli stress test, si avvicina (Sole p.8). Sul Corriere (p.18) le procedure di vendita delle 4 banche "salvate": solo due offerte e a valori stracciati per la loro acquisizione, 600 milioni contro 1,6 mld spesi per il rilancio. Maccarone (Fondo di Garanzia) al Corriere (p.18):"Il momento è difficile ma i risparmiatori devono stare tranquilli. Ci sono gli strumenti per affrontare la situazione".

ITALIA-POLITICA
"Forza Italia più forte col contributo di Parisi" (Giornale p.13): Berlusconi insiste con Parisi e sul "no" al referendum (Sole p.14 e tutti). Gelo dei colonnelli forzisti (Messaggero p.9). Dal vertice di Arcore arriva un imprimatur "soft" a Parisi e la conferma del "no" al referendum, per allontanare i sospetti di intesa occulta con Renzi. In prima pagina sul Giornale il silenzio di Renzi, che sa di ritirata strategica. "Mi danno per morto troppo presto, e sbagliano" dice Renzi nel "retroscena" del Corriere (p.15). La Meli parla di "strategia del sommergibile" per difendere la riforma e vincere il referendum. Nelle prossime settimane il premier tacerà: nelle rilevazioni del Pd il Sì e il No non sono più appaiati ma l'onda favorevole alla riforma avanza e più il premier non entra nella contesa e meglio è. Dunque silenzio, lasciando che a parlare e a esporsi siano personalità di altri mondi. Stessa linea sull'Italicum: "I miei avversari vogliono cambiarlo solo per crearmi difficoltà", ma ufficialmente non parlerà. Rughetti al Corriere (p.15): "Dopo Matteo c'è solo Matteo. I complottasti si mettano tranquilli perché sponde nella maggioranza del Pd non ne troveranno. La minoranza? Sono patetici". Quanto al referendum "se vince il No il governo ne deve prendere atto: non ci sono alternative a Renzi". Ma l'eventuale ascesa di Parisi in Forza Italia sarebbe un bene per Renzi, scrivono Folli su Repubblica e Signore sul Giornale: sarebbe un elemento stabilizzatore dell'intero quadro politico. Anche il M5S in fibrillazione: al via il cambio di statuto, malumori tra gli eletti (Repubblica p.12). Repubblica (p.13) torna anche sull'incontro di Di Maio con i lobbisti alla FB&Associati. "Di Maio? – dice Fabio Bistoncini - Con noi a suo agio, è un politico che fa i conti con la realtà. Con il M5S siamo d'accordo sulla necessità di una regolamentazione chiara della rappresentanza di interessi. La proposta di legge che presenteranno non credo sarà penalizzante per noi". Per Bistoncini il M5S non è una forza antisistema ma "una normale forza di opposizione che dopo le vittorie a Roma e Torino si sta attrezzando per diventare forza di governo nazionale. Naturale che ci sia interesse verso di loro". Ma l'Economist boccia il M5S: "E' impreparato a governare" (Libero p.12)

EUROPA
L'attacco a Monaco – "almeno 9 morti" per il Sole (p.3) – in primo piano su tutti i giornali, divisi sulla matrice dell'attentato. "Maledetti terroristi", per Libero. "Il terrore stavolta è razzista", l'apertura del Fatto. Il dubbio, per Stampa, Messaggero e tutti, è se si tratti di gruppi neonazisti o foreign fighters islamisti. Per la Merkel terremoto in vista, scrive il Sole (p.2): nel Paese si è riaccesa la controversia sulla possibilità che la Germania insieme ai rifugiati stia importando potenziali terroristi, con Alternative fuer Deutschland che cresce nei consensi di elezione in elezione. E la Baviera, teatro dell'attentato, è un crocevia politico decisivo per la Merkel, con i cristiano sociali assai critici con la sua politica. Il governatore Seehofer ha chiesto un tetto agli mmigrati minacciando l'uscita dal governo (Repubblica p.5). Intanto in Francia Hollande difende il governo e conferma il ministro dell'Interno, accusato di errori e scarsa trasparenza: "Faremo chiarezza" (Sole .5). "Serve sicurezza tra Francia e Germania, al voto nel 2017" scrive Tramballi sul Sole (p.2). Idem Repubblica (p.4): tra attentati, allarmi e panico le polizie d'Europa prigioniere del caos. In Italia intanto mobilitazione di agenti senza precedenti: 30 mila tra carabinieri, poliziotti, finanzieri e soldati, loro stessi primi potenziali obiettivi, come avverte il prefetto Gabrielli (Sole p.3 e altri).

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento