Commentario del 01.09.2015


IN PRIMA PAGINA
Merkel: sui migranti l'Italia va aiutata (Stampa, QN). Ue contro lo stop di Londra ai migranti comunitari: "Basta muri, nessun limite a Schengen". Si va verso un nuovo diritto d'asilo. Intanto il Viminale cerca altri ventimila posti per i migranti (Corriere): in Sicilia, Lombardia e Lazio le quote più alte". Ma scoppia il caso del profugo ospite del Cara di Mineo sospettato di aver ucciso una coppia catanese. La figlia: "Colpa dello Stato, Renzi spieghi". Salvini accusa il governo. Il Pd: sciacallo (Repubblica). "Il governo complice degli immigrati assassini" l'apertura di Libero. Il Giornale parla di naufragio del buonismo. Su tutti anche le rivelazioni di Odevaine sul Cara di Mineo: gare pilotate per favorire coop e politici (Corriere). Sempre in primo piano anche Roma, con le dichiarazioni di Gabrielli: "Il sindaco è uno solo ma posso sciogliere il Comune" (Messaggero). E di Marino: "Lo sento fra un'immersione e l'altra" (Corriere). Dagli Usa il sindaco risponde a Proietti: "Caro maestro, non mi sento affatto dimezzato". Sui conti del Campidoglio torna a vegliare la Scozzese: "Guardo con rigore il debito di Roma" (Messaggero). Dall'estero la nuova escalation in Ucraina, con l'assalto al Parlamento dei nazionalisti. Sul Corriere la nuova festa di Pechino per rinsaldare la presa sul Paese.

POLITICA
"Pronto al dialogo ma il via libera del Senato ci sia entro settembre": questa per Repubblica (p.12) la road map di Renzi, che vuole il voto delle riforme prima dell'inizio della sessione di bilancio ma teme dissidenti anche tra le fila del Ncd. Per la Stampa (p.6) settembre sarà decisivo per salvare la legislatura: tra unioni civili, nuovo Senato, economia, immigrati e Giubileo Renzi si gioca tutto, e prima o poi dovrà tornare a patti, o con Berlusconi o con Bersani. Mucchetti al Corriere (p.11): "Il sì all'elezione diretta del Senato non è un voto di sfiducia al governo. Ci fosse stata una negoziazione avremmo parlato, ma al momento vedo solo il tentativo di una forzatura". E se passasse il sì all'elezione diretta dei senatori "non verrebbe meno la riforma e non credo che Renzi si dimetterebbe. Se ne farebbe una ragione". Anche da Romani arriva un nuovo stop: "Premier sordo, Forza Italia dirà no e lui rischia di tornare al punto di partenza" (Repubblica p.12). "Se Renzi ritiene di avere la maggioranza e vuole andare avanti a botte di forzature non vale la pena neanche trattare". Anche Corriere (p.10) e Stampa (p.8) parlano di aut aut di Berlusconi a Renzi: "Trattiamo solo se riapre sull'Italicum. Se non ci ascolta non avrà i nostri voti sulle riforme". Berlusconi duro anche con Salvini:sì al dialogo ma no al blocco dell'Italia. La Lega resta un alleato strategico ma il dna liberale di Fi non va tradito. Su Repubblica (p.13) lo sfogo del cavaliere: "Loro aggrediscono e crescono, noi rimaniamo al 10%". Di qui la scelta di una "guerriglia mediatica" contro il Carroccio per evitare l'estinzione e soprattutto stoppare le pretese di Salvini su Milano. Intanto il presidente Grasso smentisce quanto scritto ieri da Repubblica di aver deciso di rimettere al voto l'articolo 2 delle riforma sulla elettività dei senatori: una decisione a riguardo non è stata ancora presa.

ECONOMIA
Bruxelles fredda su deficit e flessibilità (Corriere in prima e a p.15): sulla legge di Stabilità ancora non ci sono valutazioni, per il semplice fatto che non è stata presentata ma le indiscrezioni sui quotidiani e le dichiarazioni di Renzi vengono registrate con "perplessità", sia nella sostanza che sul metodo. L'annunciato taglio di Imu e Tasi va in direzione opposta alle raccomandazioni dell'Ecofin all'Italia, per il quale la priorità è alleggerire le tasse sul lavoro. Per Bruxelles annunciare tagli di tasse per 35 mld significa rischiare l'aumento de deficit e in un momento in cui serve meno stimolo pubblico. Non sarà semplice neppure strappare altra flessibilità. Flessibilità che il Sole (p.6) stima in 6mld per il 2016. Su Repubblica (p.9) nuove anticipazioni sulla manovra: in arrivo un piano famiglia per sostenere la natalità (dagli asili nido ai bambini poveri ai nuclei numerosi), la conferma e forse l'ampliamento al settore pubblico del bonus casa oltre all'abolizione della Tasi sulle prime case, l'Imu agricola e sugli "imbullonati". Ma è caccia a 15 mld  di coperture. Ieri la circolare della Ragioneria con l'obbligo per i ministeri di fare acquisti tramite la Consip (Messaggero p.6 e su tutti). Intanto dall'economia arrivano dati contrastanti: l'inflazione risale dello 0,2% ma le vendite al dettaglio restano sotto le attese (Corriere p.14). Sul Foglio (p.3) "l'insensata reazione del governo al collasso delle Regioni": di fronte ai bilanci incostituzionali di Piemonte e di quasi tutte le altre Regioni, il governo invece di sanzionare e richiamare gli amministratori all'applicazione della legge sul pareggio di bilancio introdotta nel 2012 sta cercando di azzerare divieti e vincoli contabili. "Così facendo il governo ci comunica che il suo spirito riformatore si è esaurito", scrive Nicola Rossi: "arrivato alle soglie delle riforme che contano, sui veri costi della politica, sui rapporti tra amministrazione pubblica e cittadino, sulla presenza dello Stato nell'economia non si è solo fermato ma si è girato su se stesso ed è tornato indietro".  Sul Messaggero (p.6) le ultime sul Jobs Act: il governo conferma la linea dura sui controlli a distanza

EUROPA
L'Ue bacchetta Londra sulla stretta all'ingresso di comunitari "la libera circolazione dei lavoratori è il cuore dell'Europa e del suo mercato unico" - la Merkel evoca una giusta suddivisione di profughi in Europa: "L'Italia deve essere aiutata o Schengen rischia di saltare" (Stampa in apertura e a p.2 e su tutti). Per il vice presidente della Commissione Ue Timmermans servono regole europee comuni sulle richieste d'asilo. Ma l'Austria ha reintrodotto il controllo passaporti alla frontiera (Corriere p.2). Ian Bremmer al Corriere (p.5): "I muri sgretolano i valori europei. Serve una leadership coerente ma l'Unione non imploderà". L'Europa e Berlino battono un colpo sull'immigrazione anche se il vertice del 14 settembre sarà solo un consiglio straordinario tra ministri dell'Interno e non un summit vero con i leader, rinviato a novembre. Nel frattempo si cerca di costruire una trama comune. Boldrini al Corriere (p.2): "Giusta la proposta di Renzi sul diritto d'asilo. Ora standard comuni". Sulla Stampa (p.3) come cambieranno le regole. Si ragiona su un codice comune per l'asilo: :accoglienza comune in cambio di controlli di Bruxelles su arrivi ed espulsioni. Intanto il Viminale cerca 20 mila nuovi posti per i migranti (Corriere in prima e a p.3). In Sicilia, Lombardia e Lazio le quote più alte. Nel 2015 già 686 sbarchi, che hanno portato in Italia 116.127 persone e il sistema di accoglienza è saturo. Sul Giornale (p.5) la reazione dei sindaci del nord: si parla di 10 mila nuovi profughi, col sindaco di Padova Bitonci che guida il fronte del no. Latorre al Messaggero:"Accogliere tutti produce disastri, si valuti bene chi è davvero profugo". Sul Messaggero (p.3) il timing delle operazioni anti-scafisti. La Ue dovrebbe dare il via libera a metà settembre a missioni congiunte ma solo in acque internazionali. La guida sarà affidata all'Italia.

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