Commentario del 25.09.2015

IN PRIMA PAGINA
Scandalo auto, l'Europa trema (Messaggero). Berlino: anche nell'Ue le Volkswagen truccate. Via ai controlli in Italia (Stampa, Avvenire). ). Un milione di auto truccate, controlli a campione in Italia (Repubblica, Qn). Bmw nel mirino, ma Fca perde più di tutti in Borsa (MF). Del caso fa discutere anche l'addio della ad: il signor Volkswagen va via con 60 milioni (Tempo). Una "buonissima uscita" per la Stampa. In primo piano anche il discorso del Papa al congresso americano: America terra dei liberi ma basta armi e pena di morte (Stampa, Repubblica, Messaggero).Diversi i giudizi dei quotidiani; "Il Papa li fa a stelle e strisce". Il Giornale: "Il papa fa l'americano e delude gli anti-capitalisti". Sul Foglio il Papa, politico corretto. Su tutti anche ltrage di pellegrini nella calca alla Mecca (Corriere e altri): migliaia calpestati, oltre 700 vittime (Repubblica). Da Bruxelles: arrivano le "otto priorità" per i migranti concordate al vertice Ue (Corriere).Mogherini a Repubblica: "Così cambieremo il diritto d'asilo". Sul Nuovo Senato, voto il 13 ottobre. Ancora scintille Grasso-governo (Avvenire). Grasso:non sarò il boia della Costituzione (Repubblica, QN). E l'elezione dei senatori è già un rebus (Sole). Tensione anche sui tagli alla sanità: sciopero più vicino (Notizia Giornale). Lorenzin: non è guerra contro i medici (QN). "Senza analisi inutili tagliamo gli sprechi e le liste d'attesa" (Messaggero). Su esodati e pensioni, Padoan apre sulla flessibilità (Sole, QN, Avvenire, Unità). Sull'Espresso "il vero volto dei Casamonica" tra cocaina,usura e pestaggi. Un clan potente e violento che a Roma controlla il territorio.

POLITICA
Nuovo Senato, alta tensione Pd-Grasso (Sole p.11, Corriere p.10, Messaggero p.11 e su tutti): Zanda chiede di calendarizzare il voto finale sulla riforma l'8 ottobre, Grasso lo fissa al 13 agosto. Durissimo lo scontro tra i due con Zanda che evoca la fiducia – "per il 15 la riforma deve essere approvata" – e Grasso che replica: "Non faccio il boia della Costituzione" (Repubblica p.12). E su sua pressione Sel e Lega ritirano milioni di emendamenti. Il Giornale (p.6) parla di bluff: tutto è rimasto come prima. QN (p.11) di illusione: l'intesa in realtà ha salvato i nominati. Sul Sole (p.11) anche Alimonte mette in dubbio il teorema dell'elettività dei senatori: l'emendamento che rimanda a future leggi elettorali regionali su cui si è trovato l'accordo nel Pd "vuol dire tutto e niente". E comunque agli italiani della riforma non importa nulla: secondo il sondaggio di Italia Oggi (p.5) solo il 4% è interessato alla riforma e solo il 30% dichiara di averla capita. Perl'82% degli italiani ciò che interessa sono gli immigrati. Al contrario, per l'Unità (p.6) le riforme spingono il Pd al 35,8% (sondaggio SWG).
In FI alta tensione contro gli azzurri in fuga (Repubblica p.14) – Folli su Repubblica (p.15) scrive di vassalli della destra alla corte del nuovo re - ma il Corriere (p.11) rivela una cena segreta tra Verdini e Romani e contatti tra lo stesso Romani e la Finocchiaro: per entrambi lo stesso messaggio, un voto favorevole di FI alla riforma del Senato in cambio della riapertura del dossier Italicum, con l'introduzione del premio di coalizione. Riprende così quota anche l'ipotesi che in realtà la "scissione" verdiniana sia stata concordata con Berlusconi, per evitare il voto anticipato.
Intanto nel centro destra Salvini "rottama" Berlusconi: "Rispetto per lui ma bisogna guardare avanti" (Sole p.11, Corriere e Repubblica p.13 e su tutti) dice ad un convegno a Roma con Fitto e Ronchi sul futuro del centrodestra (Messaggero p.13). Il leader della Lega conferma il sì alle primarie e il no al Ncd; imminente l'incontro con il Cavaliere.

ECONOMIA
Industria, balzo degli ordini interni (+14,4% a luglio) trainati dal settore auto (Sole in prima e a p.13). Ma lo scandalo Volkswagen contagia il settore e affossa le Borse: anche Bmw nel mirino ma in Borsa chi perde più di tutti è Fca, che ha lasciato sul campo il 7,5% (MF in prima e a p.2). La Procura di Torino apre un'inchiesta e Delrio annuncia controlli su mille auto di tutti i marchi. Elkann: "Fatto grave che riguarda una società, non il settore" (Sole p.2). Intanto Moody's vede al rialzo le stime sulla crescita (a 0,7% quest'anno e non oltre l'1,2% nel 2016), spinge su riforme e abbattimento del debito ma boccia la scelta di tagliare la Tasi (Sole p.8). Segnali positivi anche dalle vendite al dettaglio (+1,7% a luglio) e dalle compravendite di immobili (+8,2% nel secondo trimestre) (Sole p.15). Da Padoan e Poletti, ieri alla Camera, apertura su  pensioni anticipate per le donne e esodati, ma ci vorrà una norma che autorizzi nuova spesa senza intaccare i saldi del Def (Sole p.8 e su tutti). Il tema sarà affrontato in seno alla legge di Stabilità, scelta che non convince i sindacati. Boeri: "Agli uomini assegni più elevati" (Messaggero p.8). Sul Corriere (p.43) parla il presidente di Conserve Italia Gardini: "Pronto a utilizzare la flessibilità in uscita per fare un po' di staffetta generazionale. Il taglio dell'assegno? Lo rimborsiamo noi". Altro dossier caldo, il Mezzogiorno:all'esame del governo il taglio dell'Ires al Sud ma solo per chi investe (Sole p.6). Così l'aiuto fiscale si tramuterebbe in bonus produttivo e passerebbe più facilmente "l'esame" di Bruxelles. La riduzione riguarderebbe le pmi di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Allo studio anche investimenti fino a 3 mld e un credito di imposta per le imprese che creino occupazione al Sud. Da Confindustria, ieri a raccolta a Taranto, il pressing delle imprese per il credito d'imposta (Mattino p.2 e altri) e per il rilancio dell'Ilva (Sole p.7). De Vincenti al Mattino (in prima e a p.3): "In tre anni avremo un altro Sud, misure e piano sono nella manovra".

EUROPA
Migranti, soddisfazione della Mogherini per l'accordo raggiunto al vertice Ue sulla redistribuzione obbligatoria di 160 mila rifugiati: "La Ue sa decidere e ha a disposizione gli strumenti per farlo". In un'intervista a Repubblica (in prima e p.21) parla di "grande passo avanti che ha permesso di superare le divisioni". Parlando degli accordi di Dublino dice "vanno superati" perchè "nati in un altro tempo". Di Dublino parla anche il vicepresidente della Commissione Ue, Timmermans, alla Stampa (p.13): "Lo riformeremo il prossimo anno, per anni l'Italia ha chiesto aiuto ed è stata lasciata sola. Quanto alla redistribuzione è stato fatto il primo passo, ora bisogna applicare i controlli cominciando dalla costituzione degli hot spot".  Intanto dal vertice di Bruxelles sono emerse le priorità del piano europeo: tra cui rafforzamento delle frontiere e aiuti alla Turchia (Corriere p.6) dalla quale si attendono 7 milioni di profughi (Stampa p.12 e altri). Non si placano le tensioni col fronte dell'Est. Napolitano chiede all'Ue di "operare unita" e accusa: "Non si possono tollerare i muri che ricordano l'epoca nazista. Sorgono anche interrogativi sul 'grande allargamento' dell'Unione nei primi anni 2000" (Corriere p.13 e altri). Ieri annunciato il via il 7 ottobre alla fase due della missione antiscafisti, denominata Sofia. Mogherini a Repubblica: "La Libia resta un corridoio aperto e incontrollato verso l'Ue, almeno finchè non si ricostruirà uno Stato. E dietro alla Libia c'è un intero continente in fermento, l'Africa. Perciò non basterebbe, per risolvere il problema migranti, stabilizzare la situazione in Siria dove si sovrappongono 2 guerre: quella civile e quella contro Daesh". Atteso un summit a Parigi tra la Mogherini e delegati francesi, tedeschi e inglesi per parlare di Iran, Siria e Libia: polemica per l'esclusione italiana. La Stampa (p.13) parla di una "telefonataccia" di Renzi alla Mogherini.

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