Commentario del 15.09.2015

IN PRIMA PAGINA
"Salta l'accordo" (Messaggero) "Torna l'Europa delle frontiere" (Corriere), "Schengen vacilla" (Stampa) e "l'Italia è in balia degli immigrati" (Giornale) con l'Europa che "rifila all'Italia sei campi profughi" (Libero): ancora battaglia nella Ue sulle quote, nessuna intesa nel vertice di ieri. Olanda e Francia minacciano di blindare i confini. Ira dell'Italia: subito rinforzi al Brennero. Ma sulla lotta agli scafisti "c'è l'ok all'uso della forza nel Mediteranno". Per l'economia, "Manovra con tagli alla sanità. Pil in crescita e cala il debito" (Messaggero): Renzi a La 7 annuncia una crescita all0 0,9%, misure per 27 miliardi nella Stabilità e dal 2017 una digital tax per i colossi del web. Il Sole apre con il piano per il sud: sgravi e bonus occupati e con la flessibilità sbloccati 3 miliardi di investimenti. Il Fatto attacca la "casta": "dopo il SuperJet, le auto blu: costeranno 26 milioni in più". Su tutti la nuova "svolta" del Papa - "giusta l'Imu quando i conventi diventano hotel" (Repubblica) – e le foto del disastro a Piacenza e in Liguria, con un morto e due dispersi dopo i nubifragi: "la terra fragile dell'Emilia finita sott'acqua" (Corriere), "Prove d'autunno. Vittime e danni nel Centro-Nord" (Avvenire).

POLITICA
Renzi sfida Grasso: "sull'articolo 2 decide lui ma io non cambio idea" (Repubblica p.6 e tutti): in un'intervista a La 7, Matteo Renzi è tornato a parlare anche della riforma del Senato e della battaglia nel partito, annunciando che rimarrà segretario, "mi considerano un usurpatore ma ho vinto le primarie: il Pd è al doppio di come lo lasciò D'Alema". Sul Senato, secondo Repubblica (p.6) ci sarebbe anche un 'piano B': "tratto fino alla fine ma se vado sotto si vota". Secondo il Fatto (p.4) Renzi "conta già sull'aiutino di B". Per il Corriere (p.16), invece, sull'ipotesi di voto anticipato, l'ex Cav avrebbe suggerito ai suoi: "no a inciuci ma non diamo pretesti". E continua il pressing della Lega di Salvini che non si fida dei forzisti: "FI decida con chi stare" (Avvenire p.8) mentre in Ncd la Lorenzin pensa al Pd, già dalle amministrative. "Non abbiamo in mente le elezioni anticipate" afferma il vicesegretario dem, Guerini, intervistato dalla Stampa (p.7) che agli alleati Ncd ricorda che sull'Italicum già si fece un trattativa. Sull'aiuto di Berlusconi per la riforma del Senato: "i senatori di FI hanno già votato questo identico impianto, ognuno farà le sue valutazioni...".  Il Pd Rosato sul Corriere (p.12) aggiunge: "si possono dare competenze più centrali. La Camera era stata drastica. Per il rapporto con gli elettori agiamo su altri articoli. Ci sono mediazioni interessanti". Dagli azzurri parla il governatore Toti: "FI pronta all'intesa con un nuovo Italicum" (Repubblica p.7): "a Salvini dico basta con le scaramucce, ragioniamo sui candidati alle comunali a cominciare da Milano". Intanto, diversi quotidiani parlano di un "asse tra premier e Mattarella" sulle riforme "perno della legislatura" (Messaggero p.7): ieri l'incontro tra i due. Secondo Breda (Corriere p.13) il Quirinale "confida in un'intesa che spegna i fuochi parlamentari".

Nel M5S si ragiona sulla condanna a un anno a Grillo per diffamazione. Il leader genovese: "andrò in prigione come Mandela e Pertini. Hanno paura di noi al governo".

Oggi riprende alla Camera il Ddl sul processo penale: "intercettazioni e indagini, lo scontro va in Aula" (Sole p.24). Dal Pd ok al carcere per le registrazioni fraudolente: torna la norma D'Addario. E c'è la mossa di Orlando: "sulle intercettazioni consulterò i pm" (Repubblica p.10), ipotesi Pignatone e Bruti per la commissione ma i 5Stelle promettono battaglia. Il viceministro della Giustizia, Costa (Ncd) al Sole (p.24): "i magistrati paghino per l'ingiusta detenzione. A me interessa che si accenda un faro su questi numeri così preoccupanti". Replica Carbone (Anm): "giudici più condizionati se aumentano le sanzioni" (Sole p.24).

"Ritorno in classe con i supplenti, 4 neoassunti su 5 restano a casa" (Repubblica p. e tutti): rischio caos per i trasferimenti rinviati. L'esodo dei 9mila immessi in ruolo evitato grazie ad un escamotage. La Gelmini al Tempo (p.9): "solo uno spot elettorale che per tre anni getta l'istruzione nel caos.
 
ECONOMIA
"Crescita allo 0,9%, manovra da 27 miliardi" (Corriere p.9 e tutti): le dichiarazioni di Renzi ieri a La7 riprese da tutti i quotidiani. 17 miliardi arriverebbero dalla flessibilità Ue "ma non li useremo tutti, niente tagli su sanità ed esodati". Pesole sul Sole (p.4) sostiene però che la partita con la Ue sia "in salita per riforme e investimenti": lo spazio negoziale esiste ma va conquistato attraverso un confronto a tutto campo "e l'esito non è scontato". Il premier ha annunciato anche che dal 2017 arriverà la digital tax. Intanto arriva la proroga di un mese sul rientro dei capitali (Corriere p.9 e tutti) con un gettito atteso dalla voluntary tra 1 e 5 miliardi. Renzi ha annunciato che il taglio delle imposte sulla casa vale 3,5 miliardi e può aiutare il mercato immobiliare e l'edilizia. D'accordo il presidente dell'Associazione Nazionale costruttori edili, De Albertis, che firma un intervento sul Corriere (p.31): "meno tasse sulla casa per aiutare la ripresa". Buone notizie anche sul fronte del debito che cala sotto quota 2200 miliardi grazie al secondo calo mensile (Sole p.4 e tutti). Il Fatto (p.2) all'attacco sull'appalto Consip per lo Stato: 106 milioni per 6mila auto. Su tutti "il richiamo di Francesco sui conventi: chi lavora come un hotel paghi le tasse" (Corriere p.21). "Chiesa e Imu, evasi 19 milioni solo a Roma. Il Papa: si paghi" (Messaggero p.8).

EUROPA
Migranti, effetto domino sull'Ue: Schengen vacilla (Stampa in prima e p.2 e tutti) mentre la Ue resta divisa sulle quote: ieri vertice dei ministri degli Interni che ha stabilito la ripartizione di 160 mila profughi ma mancano i criteri (Messaggero p.2). C'è l'accordo "politico" ma le quote sono in forse per le resistenze dell'Est che impediscono il sistema vincolante: piano rimandato ad ottobre (Corriere p.2). Polemica per la chiusura delle frontiere tedesche che - per effetto domino - ha prodotto la sospensione di Schegen anche in Olanda e Slovacchia (su tutti). Anche l'Italia prepara un piano per le frontiere: pronti i rinforzi di polizia (Corriere p.3) ma con i nuovi controlli ai confini, Roma teme di dover gestire da sola i clandestini (Stampa p.4). Cerretelli sul Sole (in prima e p.7): "Doveva essere l'inizio di un nuovo corso, invece sarà ricordato come il giorno dell'implosione dell'ordine di Schengen, del principio della fine di 20 anni di spazio senza frontiere né passaporto per i cittadini europei". Critiche alla Merkel: Taino sul Corriere (in prima e p.2) parla di "dubbi" sulla linea della cancelliera mentre per Feltri (Giornale in prima e p.4) "finalmente la Merkel archivia il buonismo". Mastrobuoni sulla Stampa (p.3) attribuisce la retromarcia tedesca "all'effetto aspirapolvere". La Merkel avrebbe sottovalutato gli effetti di frasi e immagini di accoglienza. Ma Berlino assicura: "Nessuna retromarcia" (Sole p.4). Intanto al vertice di Bruxelles sono stati ratificati gli accordi sugli hotspot: Italia obbligata alla apertura dei centri di smistamento ma il Viminale avverte: "Servono quote e rimpatri" e Alfano attacca: "Andremo avanti solo se ci sarà aiuto" (Stampa p.4). Bagnasco (Cei) ad Avvenire (p.4): "Servono risposte incisive da Ue e Onu. Per affrontare l'emergenza servono intelligenza, prudenza e generosità". Ieri deciso intanto anche il via libera alla missione antiscafisti: intelligence e abbordaggi per fermare i barconi (Repubblica p.2): interventi con aeronautica e marina ma per le incursioni serve via libera Onu. Carlotta Sami (Unhcr) a Repubblica (p.3): "La lotta agli scafisti deve essere affiancata da un meccanismo di accoglienza che funzioni. Fondamentali i visti umanitari".

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