Commentario del 02.09.2015

IN PRIMA PAGINA
I dati a sorpresa su Pil e occupazione in apertura su tutti i quotidiani. "L'Italia cresce di più" (Corriere), "Pil e lavoro meglio del previsto" (Messaggero), "La ripresa c'è, risale il Pil disoccupati ai minimi" (Repubblica), "Istat: disoccupati in calo e Pil rivisto al rialzo" (Sole), "Segni incoraggianti" (Stampa), "La Cina frena, l'Italia accelera" (MF): il premier Renzi esulta e parla di un "Paese che si è rimesso in moto", confermando poi l'abolizione di Imu e Tasi, sulla quale però è scontro con Bruxelles che preferibbe un alleggerimento della pressione fiscale sulle persone. Ancora in primo piano il dramma dei migranti. "Caos a Budapest. 'Tutta colpa della Merkel" (Stampa), "Quei treni fermi a Budapest, capitale assediata dai migranti" (Corriere), "Il grande assedio dei migranti. A Budapest gas sui profughi" (Repubblica). In evidenza anche le parole del Papa in vista del Giubileo. "Tutte aperte le porte della misericordia" (Avvenire): l'indulgenza plenaria pure in carcere e in tv ai malati, perdono per l'aborto. "Governo colto di sorpresa. Esclusi atti di clemenza" (Corriere).

POLITICA
"L'Is è una minaccia reale. Guai a tagliare la Difesa" avverte il ministro Pinotti in un'intervista ad Avvenire (p.11) nella quale spiega però che "i terroristi non arrivano sui barconi. La Ue si sta svegliando e sta cominciando a capire che l'egoismo la condanna a morte. Ora si superi Dublino e si marci a tappe forzate per una politica d'immigrazione e un diritto d'asilo europeo". Pinotti parla anche del Cara di Mineo: "accorciare i tempi delle pratiche". "Il Cara di Mineo sarà ridotto" assicura il prefetto Morcone, capo del Dipartimento immigrazione, in un'altra intervista ad Avvenire (p.6). Mentre il Corriere (p.8) annuncia che "il Viminale commissaria Mineo". Pinotti ha parlato anche di temi di politica interna come le unioni civili - "si faranno e subito dopo aiuti alla famiglia e piano vero per la natalità" - e la riforma del Senato: "vitale, se salta si va al voto". La riforma di Palazzo Madama ancora centrale nel dibattito politico. Per il Messaggero (p.10) "si salda l'asse Forza Italia-ribelli Pd", "in arrivo 2800 emendamenti sui senatori eletti" (Corriere p.11): la maggioranza a lavoro per trovare "5 sì per ribaltare la partita" (Repubblica p.13) ma la sinistra Dem potrebbe decidere di non partecipare al voto per poi tentare la spallata al referendum insieme alle opposizioni. E intanto i bersaniani pensano al congresso 2017 e il toscano Rossi apre: "io candidato leader? Perché no".
I Grillini riflettono sul futuro e, forti dei sondaggi – sul Fatto (p.3) e la Stampa (p.7) il 'boom' nelle ultime rilevazioni dell'Istituto Piepoli secondo cui il M5S sarebbe primo partito  – lavorano ad un restyling delle candidature. "Basta candidati fai da te in Rete" dice il capogruppo a Bologna, Bugani, a QN (p.14). "Adesso premieremo i più coerenti" esulta Fico su Repubblica (p.15), soddisfatto Pizzarotti: "finalmente Beppe l'ha capito, con la Rete non si risolve tutto" (Stampa p.7).
Il Foglio (in prima) intervista il nuovo dg Rai, Campo Dall'Orto: "Porterò discontinuità". Ma già si rischia un ritorno ai vizi del passato (Messaggero p.10) con il primo Cda che tenterà di riappropriarsi di deleghe affidate ai vertici.
Il Papa ieri, in vista del Giubileo, ha parlato di assoluzione per l'aborto e di "opportunità di una grande amnistia": "gelo del governo" (Messaggero p.9 e altri), "esclusi atti di clemenza" secondo il Corriere (p.12). Sull'ipotesi clemenza, "Lega all'attacco, sì Ncd-FI e Pd diviso" (Sole p.12).

ECONOMIA
"Più crescita e più lavoro" (Avvenire p.9), "l'Italia cresce più del previsto" (Messaggero p.2 e tutti): nel secondo trimestre dell'anno il Pil sale dallo 0,2% allo 0,3%. Disoccupazione ai minimi da 2 anni, 44 mila posti in più, la metà ai giovani. Crescono gli over 50 al lavoro ma aumentano anche gli inattivi. "Il Paese si è rimesso in moto, l'Italia nel gruppo di testa dell'Europa" commenta Renzi (Corriere p.3 e tutti). E "scatta anche il Sud" segnala Pietro Reichlein sull'Unità (p.4) mentre il Mattino (prima e p.3) anticipa il piano del governo per il Mezzogiorno: "credito d'imposta e meno burocrazia. Ogni ministero ha indicato al premier idee e progetti". Ma Laterza (Confindustria) frena gli entusiasmi e, al Mattino (p.3), spiega che è stato il turismo a trainare la "ripresina ma lo sviluppo si fa solo con gli investimenti". Anche Squinzi frena: "E' solo merito del petrolio e della Bce" (Messaggero p.2 e altri), "serve ripresa vera, lo 0,3% non basta" (Sole p.5).
"Ora l'1% non è solo un miraggio" sostiene il prof. Quadro Curzio intervistato da Avvenire (p.10) parlando di una "ripresa che si irrobustisce" e di un Jobs Act che funziona: "ora insistere sul lavoro e far ripartire gli investimenti. Taglio delle tasse sulla casa? Non è la priorità". "Sono solo decimali ma è ripresa" conferma l'economia Deaglio intervistato da QN (p.2) anch'egli convinto del Pil all'1% quest'anno. Secondo Pesole (Sole prima e p.2), invece, è "più vicino" il target dello 0,7%. Anche "il falco" Schauble ci promuove: "segni di fondamentali miglioramenti" (Stampa p.3). I nuovi dati potrebbero rappresentare "ossigeno per i conti, in gioco una dote di 9-10 miliardi" (Messaggero p.3): maggiore crescita e minori interessi si aggiungerebbero alla flessibilità Ue in vista della manovra. Sul taglio delle tasse, però, "Bruxelles fredda" (Corriere p.5) e, anziché la Tasi, suggerisce di allentare il carico fiscale sulle persone. "E' lite con la Ue" (Messaggero p.5) ma "Nessun passo indietro" assicura il premier (Corriere p.5 e altri): "Avremo la flessibilità Ue" (Avvenire p.8). Delrio, intervistato da QN (p.4), rilancia: "Il lavoro riparte, è la strada giusta. Via la tassa sulla casa. Finalmente aumentano i posti in edilizia. Ecobonus per i capannoni".
Al Corriere (p.3) parla il ministro Poletti: "Pensioni, la riforma non è a costo zero. Penalizzazioni più leggere per la flessibilità. Presto un unico dato sul lavoro tra ministero, Istat, Inps e Inail. Il tempo indeterminato deve essere il modo ordinario di assumere".

EUROPA
Migranti, cresce la tensione in Europa. In vista del vertice del 14 settembre l'Italia avverte l'Ue: "Più redistribuzione o non collaboriamo" (Corriere p.9): confermata dal governo la linea dura, Italia pronta a non aprire le strutture di smistamento chieste da Bruxelles mentre Bruxelles chiede il conto di 60mila migranti "spariti", entrati nel Paese e mai identificati parlando di "violazione degli accordi europei" (Stampa p.8). Sul vertice interviene il presidente del Parlamento europeo, Schulz, alla Stampa (p.8): "Mi aspetto misure sulle quote per la distribuzione, sui finanziamenti e sui rimpatri. Basta con gli egoismi nazionali, questa è una Non-Europa. Anche gli accordi di Dublino vanno rivisti". Per quanto riguarda l'accoglienza Schulz sottolinea che "serve una corsia preferenziale per quelli che fuggono dalla guerra". Intanto sale la tensione a Budapest dove migliaia di migranti hanno preso d'assalto i treni per Berlino al grido di "Germania, Germania". Polemica con la Merkel: per l'Ungheria "il caso dei migranti è colpa sua" (su tutti) ma lei nega ogni "corresponsabilità" (Repubblica p.4). Per Beda Romano (Sole in prima e p.11) "si apre il solco tra la vecchia e la nuova Europa: i Paesi dell'est, economicamente più deboli, non intendono accettare la redistribuzione voluti dagli Stati storici" e per Attilio Geroni (Sole in prima e p.11) "la Merkel è diventata madre dei profughi siriani: la disponibilità della Germania ad accogliere è una novità dirompente per gli equilibri geopolitici e non a caso è avversata dall'Est". Per Danilo Taino (Corriere in prima e p.27) "la volontà di guidare l'Ue verso una politica comune fondata sul diritto d'asilo è un atto di responsabilità della Merkel che segna una nuova fase della sua leadership". Nel fine settimana, intanto, è atteso il via libera Ue alla fase operativa della missione EuNavForMed che darà la caccia alle imbarcazioni sospette che vengono dalla Libia (QN p.6-7). La Pinotti ad Avvenire (p.13): "L'Isis è una minaccia reale, ma i terroristi non arrivano sui barconi".

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