Commentario del 23.09.2015

IN PRIMA PAGINA
"Putin smetta di sostenere Assad. Aiuta gli estremisti": il segretario di Stato americano Kerry parla alla Stampa e ribadisce, "vogliamo distruggere l'Isis". In un'altra intervista al Corriere, Kerry definisce "il Papa un argine contro le forze del caos. E l'America è con lui". Proprio Francesco è giunto in Usa "primo leader mai arrivato direttamente da Cuba" (Repubblica). "Non sono comunista" (Stampa) ha spiegato Francesco ai giornalisti nel volo verso gli Usa. Quasi tutti i quotidiani, comunque, aprono con lo scandalo Wolkswagen: "La truffa mondiale dell'auto" (Repubblica), "Merkel sapeva" (Messaggero), "Wolkswagen crolla ancora. Truccate 11 milioni di auto" (Sole): un documento accusa il governo sui test truccati, il titolo perde un altro 19,82%. In bilico il ceo Winterkorn. Per la Ue in evidenza "il sì ai ricollocamenti. Ma i Paesi dell'Est votano no" (Stampa) mentre per la politica interna tutti sottolineano che sul Senato è i"ntesa vicina nel Pd" (Messaggero).

POLITICA
"L'intesa c'è, negoziato finale nel Pd. Oggi l'emendamento della 'pace'" (Corriere p.10): non più di 5 dissidenti per il no. Nuovo summit oggi tra minoranza e vertici Dem. E Renzi già "prepara il tour per il referendum: andrò in tutta Italia" con l'obiettivo di portare a votare un cittadino su due (Corriere p.11). "Il listino è la soluzione più semplice. I punti deboli del testo sono altri" spiega Violante intervistato dal Corriere (p.11): in particolare le competenze di Stato e Regioni vanno definite "e non funziona il sistema di elezione del Presidente". Per il Fatto (p.3) "la minoranza si squagli e Grasso è pronto al disarmo". "Stavolta il premier si è mosso bene, ecco perché diciamo sì al Tatarellum" amette Zoggia dalla minoranza dem al Messaggero (p.8). Proprio il Messaggero (p.9) sostiene che il via libera alla riforma sia arrivato dopo un lungo colloquio tra Grasso e il ministro Boschi, "il patto di palazzo Giustiniani". Intanto, sia la Stampa (p.11) che il Messaggero (p.8) evidenziano che i sondaggi "tornano a sorridere" per Renzi che passa dal 32 al 39% nell'indice di fiducia. E "la svolta è solo l'inizio" dice ai suoi il Premier.
Forza Italia "perde pezzi e accusa: mercato delle vacche" (Corriere p.13 e tutti) e, secondo il Sole (p.25), torna in campo direttamente Berlusconi "per frenare l'uscita di senatori FI". Ma intanto abbandona anche il Senatore, Auricchio, che segue Verdini e a Repubblica (p.13) dice: "il vero capo di Forza Italia è lui". C'è anche un ritorno però tra gli azzurri: si tratta dell'ex ministro De Girolamo, pronta a candidarsi a sindaco di Benevento (Mattino p.7).
Per il governo esplode un'altra polemica: "Bavaglio a giornali e talk show" (Fatto), "Ok della Camera alla legge bavaglio" (Repubblica p.14). Arriva, infatti, il "sì ai paletti" per le intercettazioni e scoppia l'ira di M5S (su tutti): per la Fnsi è minacciato il diritto di cronaca. Orlando: non è vero. Ora la delega passa al Senato. "Stupefacente la linea Pd, così punisce la stampa e esautora il Parlamento" attacca Giulia Bongiorno su Repubblica (p.14).

ECONOMIA
"La frenata della spending review. Saltano i tagli a detrazioni e bonus" annuncia il Corriere (p.37) ma arriva comunque la "stretta sugli esami clinici inutili", 208 prestazioni per le quali i cittadini ora dovranno pagare (Repubblica p.20). Secondo il Fatto (p.15) il taglio delle tasse sarà coperto da Renzi con altre tasse. Repubblica (p.26) segnala che il governo frena sul ritorno della Robin Tax "ma le imprese non si fidano" e inatnto sul fisco vengono concesse "nuove rate a chi ritarda i pagamenti" mentre arrivano pene più leggere per l'evasione (Repubblica p.26 e altri): via libera ai 5 decreti fiscali mancati. Ok al monitoraggio annuale del tax gap e delle agevolazioni. Ma sempre secondo Repubblica (p.27) dalla Ue arriva un duro monito a Padoan: "Avete deviato, giustificatevi". Oggi vertice a Bruxelles con il premier che chiederà più flessibilità per le spese dovute ai migranti ma c'è il gelo di Dombrovskis e si annuncia battaglia sul taglio delle tasse. Anche il Sole (p.11) parla di una Ue "cauta" sul deficit: la Commissione aspetta di valutare la manovra. E MF (p.4) annuncia che la bad bank slitta al prossimo anno poiché il braccio di ferro con la Ue sulla garanzia di Stato sulla vendita dei crediti "sembra essere arrivato ad un punto morto". In un commento, il Foglio (p.3) sottolinea che tra Italia e Bce "c'è un problema": differenze di vedute su ricapitalizzazioni, bad bank e defitcit. La Orlandi (Entrate) in un'intervista a Italia Oggi (p.27) parla anche della proroga della voluntary: "gli uffici continuano a lavorare intensamente. Si è registrata nelle ultime settimane un'intensificazione delle istanze, arrivate a 19 mila". La Stampa (p.11) intervista il sottosegretario Zanetti: "Ci sono state tante pressioni sull'esecutivo per sanare gli 800 dirigenti delle Entrate. Ora un'indagine sulle voci del crollo del gettito dell'evasione. Arrivati al momento di decidere qualcuno ha diffuso la notizia di un buco di 1,5 miliardi. Il Def invece certifica l'opposto. Alla fine ha vinto la trasparenza ma ora occorre fare chiarezza".
In primo piano anche il nodo previdenza: "Pensione anticipata, soglia a 63 anni" annuncia il Sole (p.12), nella Stabilità prime norme mirate ad alcune categorie o il prestito previdenziale. Platea circoscritta a categorie come disoccupati over 62 senza ammortizzatori. Su tutti i quotidiani anche il bonus di 500 euro ai prof per la formazione.
"Popolare di Vicenza, indagato Zonin" (Repubblica p. e tutti): l'imprenditore del vino e presidente dell'istituto accusato dai pm di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Nel mirino anche l'ex dg e sei funzionari.

EUROPA
Mentre in Europa continua a tenere banco la questione della redistribuzione dei profughi, prosegue il dialogo a distanza tra Russia e Usa per una possibile soluzione della questione siriana. Il segretario di Stato americano, Jhon Kerry alla Stampa (in prima e p.2-3): "Vogliamo distruggere l'Isis. La Russia non può continuare a sostenere il regime di Assad". Kerry parla anche del problema immigrazione in Ue: "E' nel cuore delle nostre priorità comuni comuni per i diritti umani. L'emergenza europea richiederà la cooperazione con la comunità internazionale per questo abbiamo deciso di aumentare il numero di profughi siriani che accetteremo ma serve aumentare il sostegno anche all'assistenza umanitaria per coloro che non scappano dai loro Paesi". Intanto Bruxelles ha superato il blocco dell'Est: il piano profughi passa a maggioranza (Corriere p.20 e tutti): saranno 120 mila i migranti da ripartire tra i 28 ma il fronte dell'Est non ci sta: "Non li prenderemo" (Repubblica in prima e p.10). E anche il ministro degli Esteri inglese, Philip Hammond, a Repubblica (p.11) torna a fare polemica: "Non si può accogliere tutti quelli che arrivano". Carlo Jean sul Messaggero (in prima e p.): "Il problema continua a far scricchiolare la Ue che si conferma un'unione 'da tempo sereno' incapace di fronteggiare situazioni di crisi". Al via la prossima settimana il piano di redistribuzione, le prime partenze vedranno come mèta dei profughi Spagna e Svezia (Messaggero p.6). MA Juncker definisce "ridicolo" il numero di rimpatri di cui si sta discutendo "rispetto all'entità del problema" (su tutti) mentre Alfano accusa: "Piano in ritardo di due anni". Oggi previsto un summit Ue. Intanto è pronta una procedura Ue per un pacchetto di infrazioni, che riguarda anche l'Italia, per i ritardi nella costituzione degli hotspot. Alfano: "Credo che la vera procedura che l'Europa debba aprire nei confronti dell'Italia è quella di ringraziamento per quello che abbiamo fatto" (Messaggero p.6).

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