Commentario del 17.09.2015

IN PRIMA PAGINA
Riforme, Renzi sfida tutti gli oppositori. Legge subito in aula (Stampa). Comincia la caccia ai voti (Mattino). Senato come il grande Suk, titola QN. Sul Corriere parla la Boschi: "Sul Senato non ci sono rischi. Abbiamo i voti". I ribelli dem aggrappati a Grasso: ferma Matteo e prendi il suo posto (Libero). In primo piano anche l'economia con Padoan che promette: "Via la Tasi anche per gli inquilini" (Sole). L'Ocse alza a 0,7% la stima sul pil 2015 ma abbassa la previsione 2016 (1,3%) (Sole). Oggi però l'attesa è per le decisioni della Fed sui tassi Usa. Borse in rialzo, scommettendo sul rinvio. E la Bce prepara contromosse (MF). Sul fronte immigrazione l'escalation in Ungheria: lacrimogeni sui migranti (Corriere). Profughi verso la Croazia, allarme per le mine (Sole, Repubblica). Intesa Italia-Austria: l'Ue ci aiuti (Stampa). In Italia fanno discutere le parole di Squinzi: "Prima gli italiani" (QN, Giornale). Visco al Corriere: "Più Europa, i Paesi superino le diffidenze". Sul fronte siriano, via a trattative tra Usa e Russia per l'alleanza anti Isis (Messaggero, Corriere). Ma Sofri su Repubblica parla di "grande bugia" sulla guerra all'Is. A Roma opere per il Giubileo a rischio caos (Messaggero). Intanto il Qatar compra anche a Roma, l'hotel Excelsior passa di mano per 222 milioni (MF).

POLITICA
Riforma del Senato subito in aula: il governo vince il primo round (Stampa p.2) incassando un'ampia maggioranza sulla decisione ("uno spread di 77 voti") ma sale il livello dello scontro con le opposizioni e la tensione col presidente Grasso. E Renzi lascia trapelare "il piano B": abolire Palazzo Madama (Corriere p.9). "Se Grasso riapre le votazioni su tutto l'articolo 2 allora si rimette tutto in gioco. E io abolisco il Senato e ci faccio il Museo delle istituzioni della Repubblica" (Stampa p.3).  La Boschi al Corriere (p.7): "Avanti perché non abbiamo paura. Grasso? Aspettiamo la sua scelta". "Abbiamo l'esigenza di rispettare la data del 15 ottobre: l'Europa ci riconosce flessibilità se in cambio facciamo le riforme. La sola clausola delle riforme vale 8 mld  da spendere", dice la ministro. Quanto a Grasso "vedremo cosa deciderà: la Finocchiaro ci ha già dato l'interpretazione secondo la quale non si può rimettere in discussione la doppia lettura conforme. La riforma non sarà stravolta". La Boschi nega che sia pronto un nuovo ddl che abolisce il Senato con un solo articolo "ma se si apre il principio della doppia conforme è chiaro che tutto può essere messo in discussione, anche quello". Con la minoranza dem la resa dei conti sarà lunedì alla direzione del partito (Corriere p.9). Renzi: "Ho i numeri ma voglio portare tutto il partito con me" (Repubblica p.2). Per il Messaggero (p.7) Renzi cercherà piuttosto di stoppare tentativi di formare altri governi. Nel frattempo al Senato "si apre il grande suk" (QN in prima e a p.6), ovvero la compravendita dei voti dei senatori tra favori, promesse di incarichi e di rielezione, minacce.
Sul Tempo (p.8) il sondaggio Datamedia: Pd stabile al 32,8%, grillini vicini all'exploit del 2013 al 24,3%, rallenta la Lega (15,4%), Fi all'11,4%, Fdi al 3,9%, Sel 3,8%, Udc 2,6%. Renzi stabile al 32%. "La destra rinasce a Milano": sul Foglio (p.5) lunga intervista a Maroni, che boccia Del Debbio candidato sindaco e propone per la città "un modello che qui funziona: l'alleanza tra Lega, FI, Ncd e la componente civica". Ma il fattore tempo gioca contro il centrodestra. Quanto a Salvini "è duttile e capace: sa che a destra la leadership deve conquistarla, non per andare da solo ma per ottenere la golden share dell'alleanza"

ECONOMIA
E' il "d-day" della Fed, che oggi decide sui tassi del denaro Usa (Sole p.2 e su tutti). Consiglio diviso tra "attendisti" e chi vorrebbe agire subito. Borse in rialzo, si scommette sul rinvio (Sole p.3). Un rialzo dei tassi americani potrebbe avere effetti devastanti sui Paesi emergenti. Bce pronta alla contromossa: aumentare il suo quantitative easing (MF p.2). Intanto "Padoan svela la manovra" (Giornale p.9): abolizione di Imu e Tasi anche per gli inquilini e nessun intervento sulle pensioni, e soprattutto trattative con la Ue per strappare ulteriori margini sui conti. Così il ministro, alla vigilia della presentazione del Def, che dovrebbe fissare l'indebitamento a quota 2,6% nel 2015, il pil in rialzo allo 0,9% nel 2015 e all'1,6% nel 2016. L'Ocse rialza la stima 2015 ma taglia sul 2016, col pil all'1,3% nel 2016 (Sole p.5 e su tutti). Il Corriere, nell'editoriale di Enrico Marro (in prima e a p.31) richiama il governo "alla dura realtà del deficit italiano". "Può un Paese con un debito pubblico di oltre il 130% del pil, che ogni anno si presenta sui mercati per chiedere circa 400 mld di prestiti, finanziare quasi due terzi della manovra in deficit?". Per Marro il rischio speculazione potrebbe riaffacciarsi con manovre fatte "con il passo più lungo della gamba". Anche il Sole (p.5) solleva dubbi sugli sconti Ue – peraltro formalmente ancora non richiesti – e considera prioritario mettere mano ai tagli di spesa. Sul Corriere (p.2 e 3) lunga intervista al governatore Visco, che chiede "visione lunga" nell'affrontare il tema su globalizzazione e migrazioni e dell'Italia dice: "Le riforme che servono sono note – una giustizia civile che funzioni, una burocrazia efficiente, un ambiente favorevole alle imprese e rispettoso della legalità – e vanno collocate in un orizzonte organico e attuate nei tempi previsti". Quanto alle imprese "sono troppo dipendenti dal credito bancario e hanno una scarsa patrimonializzazione. Avrebbero bisogno di più capitali dal mercato ma anche dagli imprenditori". Sul Foglio (p.3) l'intervento del dg del Mise Firpo sul ritorno della politica industriale: non basta tornare a investire di più, bisogna investire meglio di quanto non si sia fatto, sull'esempio della legge Macron, abbandonando la stagione degli incentivi a tutti e premiando gli imprenditori che innovano e rischiano.

EUROPA
Migranti, proseguono gli scontri al confine tra Ungheria e Serbia: 300 feriti e 29 arresti. Usati manganelli e lacrimogeni contro i profughi. Ue: "inaccettabile" (Repubblica in prima e p.6 e tutti). Mattarella dall'Austria lancia un monito all'Europa - "Serve un piano complessivo" - e conferma l'impegno dell'Italia ma chiede che Roma non venga lasciata sola (Su tutti) ma prosegue il braccio di ferro sugli hotspot: "parte della soluzione, ma non sono sufficienti" commenta Mattarella mentre Alfano annuncia: "Sono pronti ma partiranno se c'è ricollocazione. Vogliamo tempi rapidi per i rimpatri" (Sole p.9 e tutti). Pronta a partire la procedura di redistribuzione: precedenza alla Grecia dove la maggior parte hanno diritto all'accoglienza, in Italia serve più tempo per potenziare il meccanismo di rimpatrio visto che gran parte sono clandestini (Stampa p.4). Per fermare il fenomeno migratorio siriano intanto è in arrivo "un'alleanza mondiale contro l'Isis" (Messaggero p.17). Trattativa Usa-Russia per concordare un'offensiva militare. Il Cremlino offre un'intesa ampia e "alternativa" con un ruolo per Assad (Corriere p.13 e altri) e secondo indiscrezioni della Casa Bianca "Obama è pronto ad incontrare Putin" (Stampa p.7) mentre il leader russo si prepara anche a parlare all'Onu. Valentino sul Corriere (p.13) analizza "il grande gioco di Putin" e spiega perchè è in Siria: "Lo Zar si è mosso dopo gli allarmi degli 007,vuole evitare ad Assad la sorte di Gheddafi e offrire una sponda a Obama". Intanto il presidente siriano sfida la Ue: "Il caos migranti è colpa vostra, basta con gli aiuti ai terroristi" (Stampa p.6) ma per Negri (Sole in prima e p.9) "Assad omette che anche lui ha dato un contributo decisivo con la repressione sanguinosa". Su tutti i quotidiani le indiscrezioni di possibili manipolazioni dei report militari sui raid anti-isis che avrebbero ingannato anche Obama (messaggero p.17) mentre per Repubblica (p.10) "le notizie sono state edulcorate per placare l'opinione pubblica, l'esercito è impreparato".

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