Commentario del 26.09.2015

IN PRIMA PAGINA
"Un disastro morale e politico" (Stampa): su tutti i giornali il mea culpa di Volkswagen, che ora si affida a Muller. Weidmann: "Compromesso il made in Germany" (Sole). In Svizzera stop alle vendite delle auto truccate, in Italia via ai controlli e timori per l'automotive. Da New York l'appello del Papa all'Onu - "Terra, lavoro e casa per tutti" (Stampa, Repubblica, Sole) – e il patto sul clima tra Obama e Xi Jinping (Corriere): "tra Usa e Cina la pace verde" (Repubblica).  Intanto la ripresa Usa spinge le Borse (Sole): rimbalzo sull'annuncio della Yellen di un imminente rialzo dei tassi. Da Soros endorsement a Renzi: "Con le riforme l'Italia crescerà più del resto d'Europa" (Corriere). In arrivo fisco più leggero sulle partite Iva (Corriere) e la pagella per gli statali (Messaggero). Ma tra Squinzi e Camusso volano scintille:"sulla riforma dei contratti è un dialogo tra sordi" (Sole). Sul Giornale il sondaggio di Mannheimer: per un italiano su due i sindacati sono un ostacolo. Premier in partenza per gli Usa, dove vedrà i Clinton, Obama e Ban ki-moon (Stampa), sicuro della maggioranza sul Senato. Centro destra in subbuglio per l'esodo di azzurri verso Verdini e per Maroni e la Meloni che chiedono primarie per la leadership. Oggi Berlusconi ad Atreju, la festa di Fratelli d'Italia. Salvini al Foglio: "L'Italia deve portare l'esercito in Siria per sterminare l'Isis".

POLITICA
Renzi vola negli Usa ospite della Fondazione Clinton: incontrerà Obama e Ban Ki Moon (Stampa p.11), convinto che sulla riforma del Senato la strada sia in discesa e i tempi rispettati. Obiettivo: incassare 184 sì (Messaggero p.9). Ma resta l'incognita Grasso - il presidente deciderà sull'emendabilità dell'articolo 2 solo lunedì – e voto segreto. Renzi: "Politici preoccupati, ma io vado avanti" (Corriere p.13). E la Boschi rilancia sulla rottamazione: "Alle ultime elezioni c'erano Bersani, Berlusconi e Monti. Alle prossime avremo Renzi, Salvini e Di Maio" (Corriere p.15). Più agitate le acque nel centrodestra, per l'esodo degli azzurri verso Verdini (e i contatti segreti tra Verdini e Romani) e le mosse di Salvini. Su Repubblica (p.15) l'opa di Salvini sul centrodestra: il futuro è Lega Italia, insieme a Fdi, Destra e chi di FI ci starà, e il premier sarà Zaia. Maroni, dal palco di Atreju, lancia il ticket Salvini-Meloni alle politiche (Giornale p.8): "Credo che l'alleanza con Fi sia fondamentale. Poi, con le primarie, si sceglierà il candidato premier". Anche la Meloni "archivia Berlusconi": "Tocca a un'altra generazione" (Libero p.8). Ma Berlusconi gela tutti: "Non c'è nessun leader oltre a me" (Stampa p.10, QN p.12). Attesa per il suo intervento oggi ad Atreju. Toti al Corriere (p.13): "Forza Italia sta cambiando pelle, non si può rimanere ancorati al passato, la gente chiede cambiamento. Il ruolo di Berlusconi lo decide lui: speriamo che continui a favorire l'ascesa di una classe dirigente rinnovata". E sulle riforme dice: "Siamo pronti a tornare a discutere ma a condizione che si riveda davvero l'elettività dei senatori, si riapra la legge elettorale tornando al premio di coalizione e si cambi il titolo V sulla suddivisione dei poteri tra Stato e Regioni". Sull'Unità parla Alfano (p.7): ""Il nostro ruolo è di spingere le riforme. Noi nel Pd? Accusa lunare". Ma la De Girolamo è ormai fuori dal coro di Alfano: "Lui canta meno male che Renzi c'è. Il progetto del Ncd è fallito, dovrebbe cambiare nome in Ncs".

ECONOMIA
"Yellen riporta il sereno sulle Borse europee" (Sole p.3): il pil Usa accelera, la Fed lascia intendere l'aumento dei tassi entro l'anno, rimbalzo delle Borse. Milano migliore in Europa con +3,68%. Ieri l'asta CTz, con rendimenti in calo; lunedì il test sui Bot, 6,5 mld in asta; attesi tassi in aumento (Sole p.3). Soros al Corriere (p.11): "Se il premier porta a termine le riforme l'Italia crescerà più del resto d'Europa". Ma "auto e Germania fanno traballare Padoan e le sue previsioni di crescita" (Fatto p.8): una flessione del 30% di vendite della Volkswagen negli ultimi mesi dell'anno causerebbe un buco al Fisco di 700 milioni oltre a conseguenze dirette sull'automotive italiano. Squinzi si dice preoccupato: "Prima o poi ci andranno dentro tutti" (Giornale p.11). Meno Ghizzoni (Unicredit): "Ancora presto per parlare, se ci saranno conseguenze non saranno evidenti". Prosegue intanto la marcia di avvicinamento alla legge di Stabilità. Sul Corriere (in apertura e a p.46) il fisco leggero sulle partite Iva: allo studio una semplificazione delle misure per favorire piccoli professionisti e start up fino a 30 mila euro. Sul Sole (p.8) focus sulla spending review. Almeno 4,5 mld il recupero previsto dalla sanità e dagli acquisti della pubblica amministrazione, dubbi sui tagli ai ministeri. In un'intervista al Tg5, Renzi apre ai medici, in rivolta contro il decreto taglia-esami:"Dobbiamo tagliare gli sprechi, se i medici hanno modi diversi per farlo siamo qui ad ascoltarli senza arrivare allo sciopero. Noi stiamo mettendo più soldi nella sanità, non meno". Sul Giornale (p.6) il richiamo della Corte dei Conti: "Stretta su sanità e pensioni". In allarme anche il comparto difesa, per tagli alle spese per 500 milioni. Crosetto (Aiad): "A rischio la sopravvivenza della nostra industria" (Sole p.8). Sul Messaggero (in apertura e a p.2) la "pagella" per gli statali: a valutare i dipendenti pubblici non sarà più l'Anac ma il Dipartimento della Funzione pubblica.

EUROPA
Volkswagen: "Dieselgate è disastro morale e politico": mea culpa dell'azienda che avvia una rivoluzione interna con cambi al vertice. Via il vecchio ad Winterkorn e dentro Muller, presto anche un nuovo presidente (Repubblica in prima e p.5 e tutti). Il ministro dei Trasporti tedesco Dobrindt, intanto, spiega i numeri: "I veicoli truccati da noi sono 2,8 mln" e in Svizzera arriva il blocco dell'ufficio federale delle strade alle vendite delle autovetture Vw con i motori fuori norma (Sole in prima e p.5). Per il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, "lo scandalo compromette il made in Germany, ma avrà un impatto pesante anche sull'Europa visto che quando vengono esportate macchine tedesche vengono esportate anche parti fatte in Italia o in Spagna" (Sole in prima e p.27 e tutti). Il ministro Poletti sminuisce parlando di "effetti minimi" sull'indotto che vale 1,5 mld mentre Renzi chiede severità: "E' una truffa, l'Italia chiede che sia punita" (Sole p.5 e altri) mentre il ministro Delrio annuncia: "Entro tre mesi l'esito dei controlli realizzati in Italia" (Repubblica p.3) ma si teme il calo delle vendite (Messaggero p.7)

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