IN PRIMA PAGINA
"Annegati o marchiati" (Avvenire): il tema dei migranti e le
reazioni europee in prima su tutti i quotidiani, insieme alla foto simbolo
della tragedia sulla spiaggia di Bodrum in Turchia con un poliziotto che
raccoglie il corpo di un bambino di uno o due anni. "Alleanza per l'asilo
europeo" è l'apertura del Corriere: patto tra Roma, Parigi e Berlino.
Controlli al Brennero nonostante Schengen. La Ue pensa ad un nuovo piano:
"multe ai Paesi che non accolgono" (Messaggero). E intanto c'è il
caso dei migranti marchiati dalla polizia ceca: "I marchi della
vergogna" (Repubblica). La Commissione Ue quadruplica le quote da
redistribuire per aiutare Italia, Grecia e Ungheria. L'altro tema principale
del giorno è l'economia, con l'abolizione della Tasi: "Renzi sfida
l'Europa" (QN), sul taglio delle tasse "Decidiamo noi, non
Bruxelles" (Stampa), la Ue replica: "valutazioni a ottobre"
(Sole). Sulla Stampa intervista a Moscovici: "l'Italia deve rispettare le
regole". Su tutti i quotidiani le 38 mila assunzioni nella scuola e i
settemila prof che si sposteranno dal Sud al Nord. Per la politica, il Corriere
intervista D'Alema: "Una rottura sentimentale tra Pd ed elettori".
POLITICA
"Renzi danneggia il partito rinnegando la storia comune":
Massimo D'Alema torna all'attacco del premier con un'intervista sul Corriere
(p.15) in cui si definisce "sprezzante ma non cattivo. C'è stata una
rottura sentimentale tra il Pd e parte degli elettori. Io coperto di insulti.
Per ordine dall'alto è iniziato contro di me un linciaggio di tipo staliniano.
Scissione? Io mi occupo di politica internazionale. Non ho problemi, non cerco
cariche. Mi fa un certo effetto di tristezza vedere molti miei ex collaboratori
schierati con il premier. La legge elettorale rischia di diventare una trappola
mortale. Il ballottaggio sarebbe tra Renzi e Grillo, dubito che i leghisti
voterebbero per noi". Ma Renzi assicura: "l'Italicum non
cambierà" (Repubblica p.16) e rilancia sulle riforme: "non sono un
Monopoli, niente scambi con FI" (su tutti). Per il Messaggero (p.13)
"la sinistra Pd fa retromarcia" sulle riforme, con Bersani che non
sarebbe convinto dello spazio politico per una formazione autonoma e il Foglio
(prima e p.4) sostiene che "la sinistra Pd si porta avanti con il lavoro e
prepara già il congresso". Di retromarcia si parla anche in relazione alle
vicende M5S, con Grillo che corregge il tiro e conferma che le parlamentarie
sul web verranno utilizzate ancora: "Selezione in rete come nel 2013"
(QN p.13 e altri).
Sulla riforma del Senato "Grasso sotto pressione" ricorda il
Corriere (p.14) sottolineando che il Presidente di Palazzo Madama invita a
ricercare un accordo politico.
Sulle Unioni Civili, spunta la "strada della formazione
sociale" (Corriere p.17): questa definizione ha messo d'accordo le varie
anime del Pd, sprint in Commissione dove sono stati esaminati 150 emendamenti
ma Ncd si astiene e Alfano parla di "libertà di coscienza ma contrari
all'adozione dei figli". "Renzi: ok in due settimane. Altolà
Ncd" per il Messaggero (p.13).
Sulla Rai, ieri il voto "compatto" del cda: superdeleghe alla
Maggioni (Corriere), "il ticket Maggioni-Campo Dall'Orto fa il pieno di
deleghe" (Messaggero p.13).
Panorama (p.60) pubblica un sondaggio Euromedia Research che vede il
ticket Cav-Salvini in vantaggio sul Pd, "parte dal 33%". Libero
(p.10) considera raggiunta l'intesa FI-Lega per scendere in piazza insieme a
novembre.
Il Pd intanto esulta per il "boom di donazioni: meglio di qualunque
sondaggio" (Corriere p.14 e altri): 5 milioni e mezzo di euro dal 2 per
mille.
ECONOMIA
Tasse da tagliare? "Decidiamo noi": le parole del premier
Renzi in relazione ai dubbi di Bruxelles sul taglio della Tasi su tutti i
quotidini. "Io vado avanti, il 16 dicembre funerale delle imposte sulla
prima casa". Prevista una riduzione dell'Ires nel 2017 e degli scaglioni
Irpef nel 2018. Il taglio sulla casa è "un sogno da 4,3 miliardi"
(Giornale p.9) ma "si rischia una nuova stangata fiscale per reperire le coperture".
Il Mattino (p.6) parla di un risparmio di 204 euro a famiglia "ma su ville
e castelli si arriva a 2000". Ma il "duello" (Corriere p.11) con
Bruxelles prosegue e la Ue avrebbe dubbi soprattutto sui tempi degli sgravi: "la
legge di Stabilità verrà valutata" a ottobre. "Così Renzi farà la
fine di Tsipras" titola QN (p.3) raccontando la "tensione" che
si respira nei corridoi di Bruxelles. Per Tajani "un Paese non può
prendere impegni e poi non rispettarli". Secondo Repubblica (p.7), invece,
l'Europa "abbassa i toni" ma "la partita è ancora aperta" e
Renzi dovrà trattare con Juncker. Alla Stampa (p.7) parla il commissario
Moscovici (Economia): "L'Italia deve rispettare le regole. La flessibilità
se riforma e investe. Bruxelles non dorme mai, su nessun dossier. Sino a che lo
sforzo di riforma strutturale dell'Italia continuerà sono fiducioso che ci
siano soluzioni per ogni problema". Di Vico (Corriere p.11) spiega perché
"il mercato immobile pesa più delle aliquote". . "Aumentare ancora
il deficit? I margini sono molto stretti": il Corriere (p.8) intervista
Giuseppe Pisauro, presidente dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, che invita
alla prudenza. "L'estero dà un apporto negativo alla crescita, l'import
supera l'export. Sul fronte esterno, il fattore più rischioso è il commercio
mondiale che è negativo. Presto per dire che siamo davanti a una ripresa
solida".
Intanto il governo lavora anche sul fronte tagli. Il Messaggero (p.3)
annuncia una nuova stretta sulle partecipate: "ogni Provincia avrà un
tetto" con vincoli numerici su base territoriale finalizzati ad eliminare
le municipalizzate inutili. Renzi annuncia anche vincoli stringenti per
amministratori e revisori. Il Sole (p.4) annuncia anche l'ipotesi del taglio
Ires per il Sud: da valutare però un eventuale negoziato con la Commissione Ue
in tema di aiuti di Stato. Possibile riduzione dell'aliquota dal 27,5% almeno
al 25%. La Cisl presenta la sua riforma fiscale: "bonus di 80 euro per i
redditi fino a 40mila" e misure anche per pensionati e autonomi, insieme
ad una patrimoniale al di sopra dei 500 mila euro (Mattino p.7 e altri)
L'Unità (p.8) intervista Poletti: "Stiamo riducendo la precarietà.
Il contratto a tempo indeterminato sta diventando la normalità. Il taglio delle
tasse sulla casa aiuterà anche l'edilizia. L'Ue ha poco da insegnare, qui la
riduzione della pressione fiscale su impresa e lavoro è già in atto". Ma
intanto proseguono le polemiche sul Jobs Act. "Sanzioni con i controlli a
distanza" (Repubblica p.11): oggi vertice Renzi-Poletti per sciogliere gli
ultimi nodi, mancano ancora 4 decreti attuativi. Passa la linea meno garantista
sull'utilizzo di telecamere e smartphone per interventi disciplinari sui
dipendenti. "Se non ci ascoltano, leggi delega inutili" afferma
Damiano (Presidente Commissione Lavoro Camera) intervistato da Repubblica
(p.11) proprio sul Jobs Act. Su Panorama (p.52,53) Tiraboschi all'attacco dopo
"l'imbarazzante balletto di cifre" sui nuovi occupati: "Renzi
farebbe bene ad aspettare per vedere se la riforma sarà un successo. Intanto è
certo che costerà comunque troppo". "Senza investimenti non c'è
ripresa" attacca Landini (Fiom) intervistato dall'Unità (p.9): "Renzi
la coalizione l'ha fatto con Confindustria. Il taglio della Tasi è una mossa
elettorale. Quei soldi vanno utilizzati per creare lavoro".
Sui mercati globali, "Bce pronta a rafforzare il QE" (Sole
p.3 e altri): oggi da Draghi indicazioni sulle misure per far fronte a nuovi
scenari. Previsto un abbassamento delle stime sull'inflazione per il triennio.
Francoforte potrebbe essere disponibile a prolungare o potenziare gli acquisti
di titoli.
EUROPA
Nel giorno in cui la foto di un bimbo siriano trovato morto sulla
spiaggia di Bodrum sconvolge l'Euopa (su tutti) nasce l'asse
italo-franco-tedesco sulle regole comuni per l'asilo Ue (Stampa in prima e p.3
e tutti): in una lettera alla Mogherini i ministri degli Esteri di Roma, Parigi
e Berlino chiedono di mettere in agenda la revisione di Dublino, la discussione
di una equa ripartizione tra i 28, l'elaborazione di un più efficiente sistema
di asilo europeo unito ad una più efficace politica dei rimpatri degli
irregolari. Infine, secondo i ministri degli Esteri di Italia, Francia e
Germania, occorre creare un sistema integrato di gestione delle frontiere
esterne dell'Ue. Nel documento anche la richiesta di lavorare alla
pacificazione delle Libia per frenare i flussi degli sbarchi (Messaggero p.2).
Per l'ex premier D'Alema al Corriere (p.15) è apprezzabile il tentativo
italiano di internazionalizzare il problema dei migranti. Intanto Bruxelles sta
elaborando un piano per ridistribuire 120 mila profughi (Repubblica p.2) basato
su quote obbligatorie e multe in denaro per chi non accoglie (Messaggero p.2).
Nel frattempo proseguono le tensioni in Ungheria ed è polemica in Repubblica
Ceca per i numeri scritti a penna sulla pelle dei rifugiati (su tutti).
Tensioni anche ai confini: al Brennero l'Italia aumenta i controlli su
richiesta della Germania mentre a Calais si fermano i treni per non travolgere
i migranti (su tutti). Intanto nuova bocciatura della Corte Ue all'Italia:
"Permessi di soggiorno troppo costosi" (Sole p.8 e altri), per
Strasburgo è eccessivo il contributo che va ta gli 80 e i 200 euro, scoraggia
l'integrazione.
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