Commentario del 08.09.2015

IN PRIMA PAGINA
Profughi, il piano Ue: metà saranno accolti in Germania e Francia (Sole, Messaggero). In 40 mila lasceranno l'Italia (Repubblica). E per i Paesiche rifiutano le quote previste sanzioni (Corriere). Asse con Merkel,resta il noto hot spot (Sole). Fischer: "Merkel mi ha sorpreso.
Orgoglioso del mio paese" (Corriere). Sawiris al Foglio: "Caro Renzi,vendimi un'isola e accoglierò lì 100 mila migranti". Sul Giornale l'appello "surreale": l'Onu chiede ai ricchi italiani di mantenere gli immigrati. Su Libero intervento del sindaco di Londra Boris Johnson:"Soltanto i profughi vanno accolti. E guerra all'Isis". Su Avvenire "gli accoglienti": la Cei: "Con Francesco per un Vangelo vissuto". Su QN ilfronte del no ai profughi in parrocchia. Intanto Parigi lancia i raid anti-Isis (Messaggero). Hollande pronto a bombardare in Siria ma "Hassaddeve andare via" (Sole). Roma si sfila: solo uno spot (Messaggero, QN).
Sul fronte interno, economia in primo piano, col Corriere che rivela: Governo pronto a migliorare le stime sulla crescita. Su tutti l'intervento di Renzi ieri a Porta a Porta: ai sindaci promesso quanto tolto con Imu e Tasi, un bonus investimenti per il Sud ma niente interventi sulle pensioni. Ma sugli immigrati volano insulti: alle "bestie" di Renzi segue il "verme" di Salvini. A Napoli, la guerra dei boss ragazzini (Corriere). A Roma atto di fede di monsignor Fisichella: "Anno Santo, Roma sarà pronta. Apertura l'8 mattina (Avvenire).

POLITICA
Alta tensione sui migranti. A Renzi che domenica aveva definito "bestie"chi respinge gli immigrati ieri ha replicato Salvini dandogli del "verme" per aver utilizzato la foto del bambino morto per fare campagna elettorale. Contro Renzi anche la Meloni: "Se per Renzi difendere il proprio popolo è da bestie allora siamo bestie" (Corriere p.9). Ma Forza Italia prende le distanze dalla Lega: la Stampa (p.8) parla di berlusconiani inorriditi dal linguaggio di Salvini e disgustati dagli eccessi di retorica anti-immigrati. Feltri sul Giornale (in prima e a p.6): Renzi si scusi per gli insulti nazisti e si esca tutti dallo zoo. Ma il vero terreno di scontro per il premier è tutto interno al Pd e riguarda la riforma costituzionale. A Porta a porta Renzi apre sui poteri del Senato ma dice no a "ripartire daccapo" (Sole p.10 e altri). "L'Italia sta ripartendo, di tutto abbiamo bisogno tranne che tirarci i capelli su un emendamento". Per il Sole (p.10) la mediazione resta quella dei "listini di consiglieri". Il Messaggero (p.8) parla invece di un altro escamotage: lasciare a ogni Regione il potere di decidere come eleggere i consiglieri-senatori, fermo restando che a fronte della doppia funzione sarà elargito un solo stipendio. Nei prossimi giorni le audizioni di Chiamparino e Maroni. Ma la minoranza dem insiste a chiedere l'elettività dei senatori. Chiti: "L'intesa si fa solo se cambia l'articolo 2" (Repubblica p.10). "La minoranza sta sbagliando – dice Chiamparino a Repubblica (p.11) – Incomprensibile l'elezione diretta". Idem Violante al Sole (p.10): "Sull'elezione diretta la minoranza sbaglia. Se i futuri senatori devono rappresentare le Regioni devono essere letti dai consigli regionali". "La riforma Boschi deve essere portata avanti, il processo non si può fermare". Oggi l'incontro con i senatori dem. Obiettivo: chiudere entro il 15 ottobre (Corriere p.12). Resta l'incognita Grasso. Per il Corriere (p.12) il presidente del Senato sarebbe pronto ad aprire alle correzioni. "Le mie scelte saranno tecniche, è alla politica che spetta trovare le soluzioni per uscire da questo cul de sac".

ECONOMIA
L'Italia rivedrà al rialzo le stime sul Pil: per il Corriere (p.11) il governo le previsioni per il 2016 passerebbero dall'1,4 all'1,6%, mentre per il 2015 dallo 0,7% allo 0,8%. Una revisione al rialzo che non sarebbe solo un segnale politico e di fiducia ma migliorerebbe i saldi di finanza pubblica rafforzando la dote che il governo chiede a Bruxelles in termini di flessibilità, dando al governo più risorse per i tanti interventi annuncianti nella legge di Stabilità. Intanto Renzi a "Porta a porta" conferma gli impegni sul taglio delle tasse e promette: "Ridaremo ai Comuni i soldi dell'Imu" (Corriere p.10, Sole p.4). E per il Sud spunta un bonus investimenti: un credito d'imposta da 2 miliardi riservato alle sole regioni meridionali (Sole p.5). Ma sulla "flessibilità" delle pensioni Renzi frena: "Solo a costo zero" (Repubblica p.14, Messaggero p.2), confermando quanto anticipato ieri da Repubblica e cioè che la riforma delle pensioni esce dalla manovra (Avvenire p.12). Morando: "C'è l'esigenza di non determinare un ulteriore squilibrio a favore della spesa previdenziale rispetto ad altre necessità sociali". Per il Messaggero (p.3) l'ipotesi sul tavolo sarebbe quella di permettere la flessibilità in uscita solo a chi non ha lavoro, e quindi esodati o disoccupati e questo avrebbe un costo prossimo allo zero. Contrari i sindacati e, sia pure con toni più felpati, Squinzi (Avvenire p.12). "Niente promesse da Tsipras" scrive Zacché nell'editoriale del Giornale. Dal mondo delle imprese: Fca rilancia Mirafiori e polo del lusso (Sole p.11). Ieri nello stabilimento torinese via alle prime produzioni del suv Levante a marchio Maserati. A Taranto scatta il dissequestro per l'altoforno 2 dell'Ilva, ma con una serie di obblighi da adempiere entro ottobre (Sole p.12). E al tavolo del Ministero la Telecom conferma 3000 esuberi ma blocca i licenziamenti: tra mobilità volontarie, prepensionamenti e contratti di solidarietà verranno "gestiti" nell'arco di tre anni. Telecom non licenzia ma congela le 4000 assunzioni promesse: nei decreti del Jobs Act non c'è la cosiddetta solidarietà espansiva, che avrebbe reso più conveniente per l'azienda far lavorare meno i dipendenti per assumerne di nuovi.

EUROPA
Profughi, arrivano le quote Ue: la maggioranza dei rifugiati tra Germania, Francia e Spagna che accoglieranno circa 70 mila persone. Multe fino all'1% del Pil per chi si chiama fuori (Su tutti). Saranno 40mila i rifugiati che lasceranno l'Italia ma l'Ue avverte Roma: "Road map sull'accoglienza o niente partenze per 3 mesi" (Corriere p.2 e altri). Per il Messaggero (p.6) i conti dell'accoglienza non tornano: porte aperte solo a chi fugge dalle guerre mentre gli immigrati "economici" vanno rimpatriati e l'Italia paga il prezzo più alto e per Manzione, sottosegretario al Viminale a Repubblica (p.3) "questo è un limite del piano". Esulta Pittella (Pse) al Corriere (p.9): "No alle polemiche sul numero di migranti che lascerà l'Italia, quote sono una vittoria del governo. Finalmente Dublino non c'è più". Fubini sul Corriere (p.5), analizzando la tendenza demografica, spiega: "Ora i Paesi europei competono tra loro per accogliere i rifugiati che più gli servono: laureati, ingegneri, medici, tecnici o interpreti che in Occidente non sempre si trovano". Secondo Repubblica (p.8-9) i rifugiati finanziano l'Europa grazie a lavoro e figli. In Italia senza di loro il governo sarebbe a caccia di 7 mld per la legge di Stabilità ed entro il 2060 servono 250 mln di arrivi per salvare le nostre pensioni. "Gli immigrati potrebbero rimpiazzare i molti italiani che lasciano il Paese (110 mila nel 2014, il doppio dei richiedenti asilo): vari studi dimostrano che gli immigrati stimolano la crescita con lavoro e consumi per questo servono politiche di immigrazione lungimiranti" commentano su Repubblica (p.9) Anelli e Peri, economisti della Bocconi e dell'Università della California ma il politologo Luttwak al Giornale (in prima e p.2) avverte: "Se l'Ue apre le porte verrà conquistata dall'Islam". Intanto cresce la tensione sulla questione siriana. Hollande annuncia "raid contro l'Isis" e Cameron spiega: "Già colpito l'Is" (su tutti) ma l'Italia si sfila: "Serve un progetto ampio" (Repubblica p.2) e denuncia "iniziative spot" (Messaggero p.4). Il governo italiano aspetta le mosse di Obama: il caos in Siria potrebbe aggravarsi e Washington pensa di lasciare alla Russia il compito di sostenere damasco (Messaggero p.5). Per Jean-Vincent Brisset, ex generale francese, "l'iniziativa della Francia rischia di rafforzare Assad ma giova all'Eliseo" (Messaggero p.4). Intanto in Germania la Merkel spiega: "L'arrivo degli stranieri cambierà il Paese, sapremo integrarli" e l'ex ministro degli esteri, Fischer, al Corriere (p.3) si dice "orgoglioso, rendo onore al coraggio di Angela". Dall'Egitto arriva la proposta del tycoon Sawiris per l'accoglienza: "Datemi un'isola italiana o greca, e accoglierò 100mila migranti. Non è una boutade" (Foglio in prima e p.6).

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