Commentario del 29.06.2022

PRIME PAGINE
Un tetto per gas e petrolio Draghi-Putin, tensione G20 (Messaggero). Erdogan toglie il veto: Finlandia e Svezia nella Nato (Repubblica). Draghi-Putin, scontro sul G20 Italia, 10mila soldati alla Nato (Stampa). Draghi, è scontro con Mosca (Corriere). Scontro Draghi-Putin (Avvenire). Rinasce la Nato (e la Russia ora ha paura). Tra Draghi e Putin volano gli stracci (Libero).
Il piano di Di Maio: ripartire in autunno con la rete dei sindaci e l'agenda Draghi (Messaggero). La sfida della cittadinanza (Repubblica). "Draghi chiede a Grillo di fare fuori Conte" (Fatto).
Intervista a Elena Bonetti sul Foglio: "Adesso basta litigi, la bussola del centro è il metodo Draghi".
M5s in uscita dal governo? Dai che ci liberiamo della piaga grillina (Libero).
Economia. Superbonus, dal governo stop alle proroghe ma meno vincoli alle cessioni dei crediti (Messaggero). Stop alla proroga sul superbonus, la rabbia di Conte "Vogliono il Mes" (Stampa). Superbonus, stop del governo: no alla proroga (Corriere). Ufficiale: addio superbonus (Giornale). Cessione crediti allargata (Italia Oggi). Il governo cancella il superbonus e meno male che era il momento di dare e non di togliere (Notizia). Stop del governo al superbonus casa (QN). Risparmio Ue, 600 miliardi a rischio (Sole).
Criptovalute, truffa con il passaparola, trema Roma Nord (Messaggero).

ECONOMIA
Basta soldi per il Superbonus 110%, finora già spesi 33 miliardi: non ci sono nuovi margini per proroghe, di nessun tipo, neanche quelle chieste per "salvare" migliaia di crediti incagliati (Repubblica p.30 e tutti): il governo non cede: "non ci saranno nuove proroghe", ed esclude l'ipotesi di prorogare il maxi incentivo. Partiti in pressing per dare più tempo ai cantieri ma il governo sbarra la strada, "soldi finiti", allo studio solo una norma per le cessioni dei crediti (Stampa p.10). Anche Giornale (prima e p.14) evidenzia, "ufficiale, addio superbonus, stop incentivi alle ristrutturazioni, troppi imbrogli". Stop a proroghe e nuovi fondi ma non ci sono neanche i soldi per finanziare i progetti già approvati, si rischia il caos – scrive Libero (prima e p.9) mentre Notizia (prima e p.8) critica: il governo cancella il superbonus, e meno male che era il momento di dare e non di togliere.
Intanto oggi (o al più tardi domani), l'Autorità per l'energia comunicherà i nuovi importi delle bollette per il terzo trimestre e secondo le previsioni, alla luce dei fortissimi aumenti che si sono registrati negli ultimi tempi, si profila un nuovo salasso. Stando a Nomisma, l'energia elettrica potrebbe infatti aumentare del 17% ed il gas del 27%. I 3,3 miliardi stanziati la settimana scorsa per prorogare sino a tutto settembre gli sconti sulle bollette insomma potrebbero non bastare (Stampa p.2)
La proposta tedesca per ammorbidire lo stop ai motori tradizionali su Repubblica (p.28), Corriere (p.30 e altri): auto, biodiesel oltre il 2035, da Berlino un assist all'Italia. Il ministro Cingolani: "Siamo d'accordo", si tratta nella notte. Timmermans: "Questa è la Ue, nessuno se ne andrà senza un po' di dolore".
Inflazione, in Europa, allarme risparmio: 600 miliardi a rischio – segnala Sole (prima e p.3): l'associazione degli asset manager, l'evoluzione dei prezzi è già costata 800 miliardi dal 2016, ma ora il conto è destinato a impennarsi. I risparmiatori europei hanno perso l'abitudine di parcheggiare
nei depositi delle banche quantitativi elevati di denaro. Il "vizietto" potrebbe costare piuttosto caro in termini di erosione di potere d'acquisto da parte dell'inflazione, che nel frattempo, ha ripreso a galoppare, oltre 1.400 mld nell'arco dell'ultimo quinquennio.
I falsi giovani di cinquant'anni che tolgono il futuro a quelli veri, titola l'analisi di Ilvo Diamanti su Repubblica (p.29). Una generazione con più insicurezze e che si aspetta di vivere con meno risorse
dei propri genitori. Nei Paesi europei considerati nella ricerca ci si definisce giovani fino a 40 anni, in Italia, oltre i 50. Al tempo stesso, la vecchiaia si allontana. Comincia a 68 anni nei Paesi analizzati, per gli italiani sale a 74 anni.

POLITICA
Centrodestra, tensioni sul vertice. Meloni: vogliamo stare uniti o no? (Corriere p.8-9). La leader: Tosi non vuole FdI, Forza Italia dica se è la sua linea. Salvini vuole un confronto al più presto. Tajani: "Vogliamo darci un progetto e Berlusconi sarà il mediatore. Basta litigare su chi è il capo, prima vinciamo le elezioni". Anche il Messaggero (p.10) parla di divisioni nel centrodestra. Lega e FI contro Meloni: "una leader non fa così". La rabbia per le scelte di FdI a Verona: "Sbagliato il candidato, come a Roma". Tajani chiede a Berlusconi di "essere il federatore". Per la Stampa (p.8), il centrodestra è in tilt. La sconfitta delle amministrative divide gli alleati. Berlusconi prende tempo, FdI non vuole l'incontro ad Arcore. Ronzulli: "Basta con le ambizioni personali, ora con Giorgia ci vuole un chiarimento".
Al Messaggero (p.8) parla Francesco Boccia: "Un patto di coalizione per unire i progressisti". Il responsabile degli Enti locali del Pd: "Conte e Di Maio possono coesistere. Calenda? Chi va da solo aiuta la destra, e se Renzi mette veti si auto-esclude". Sempre il Messaggero (p.9) riporta anche le mosse dopo la scissione di Di Maio: spinta in autunno puntando sui sindaci. Il nuovo partito del ministro si organizza. Due le priorità: il Pnrr e l'agenda Draghi. I contatti con Sala, Pizzarotti e De Luca provando a coinvolgere anche Carfagna e Giorgetti. Nei Cinque Stelle torna l'incubo del Mes, Grillo: "Draghi vuole che molli Conte" (Stampa p.11). Il garante insiste: "Avanti con il sostegno al governo". Ma all'interno del Movimento cresce il malcontento nei confronti dell'Elevato.
Per Libero (p.2-3) invece Conte impone a Grillo un'altra giravolta: il M5S pensa di uscire dal governo Draghi. Il comico pensa all'appoggio esterno, mentre Conte precisa: "Nell'esecutivo solo se ci ascoltano".
Riparte intanto la sfida per la cittadinanza: riforma in aula, la destra fa muro (Repubblica p.8-9). Chiuso l'esame in commissione alla Camera, oggi la norma sullo ius scholae approda a Montecitorio. E' corsa contro il tempo per l'approvazione entro la fine della legislatura. Lega e Fdi: "La bloccheremo, la sinistra vuole la sharia", ma FI si spacca. Si tratta di un'attesa lunga più di 10 anni: quasi un milione di studenti aspetta di diventare italiano. Il dibattito sulla cittadinanza ai figli di immigrati è iniziato già nel 2008. In Veneto il numero più alto di minori stranieri. Anche Stampa (p.14) parla di braccio di ferro alla Camera sullo Ius scholae: la destra fa ostruzionismo, Forza Italia vacilla. Cittadinanza e populismo, Letta ripete la solita litania, attacca invece il Giornale (p.11). Galvanizzato dalle Comunali ora prova a dettare la linea al governo.
La Stampa (p.9) parla anche dell' "enigma Lombardia". Scontro per la Regione, Moratti lancia la sfida a Fontana ma Forza Italia la scarica: noi sosterremo Attilio, e ora i dem pensano al ribaltone con Sala o Cottarelli.

ESTERI
Finlandia e Svezia entreranno nella Nato. Niente più veti da parte della Turchia. Ankara ha ritirato il suo "no" in cambio delle garanzie richieste, e i tre Paesi hanno firmato un memorandum di intesa tra il presidente turco Erdogan, e gli omologhi dei due Paesi nordici, Niinisto e Andersson, a margine del summit dell'Alleanza atlantica a Madrid (Messaggero p.5, Repubblica prima e p.2-3 e tutti). Giornale (prima e p.6), parla di "svolta in Occidente – rinasce la Nato, (e la Russia ora ha paura).
Il G7 sulle Alpi bavaresi si è concluso, ieri, con la fumata bianca sul price cap energetico, una formulazione di compromesso che accontenta tutti e che tiene insieme il petrolio, su cui gli Stati Uniti erano in pressing da settimane, e il gas, iniziativa invece guidata dall'Italia con la sponda della
Francia tanto in Europa quanto fra i Sette Grandi. Lo scopo della misura, è contenere i guadagni di Mosca, spinti dall'aumento dei prezzi all'ingrosso, e alleviare i costi finali per le famiglie che sono
pure responsabili dell'inflazione record "mentre eliminiamo gradualmente il petrolio russo dai nostri mercati" - si legge nel documento finale del G7. Intanto il premier ha imposto un'accelerazione sul price cap facendo squadra con gli Usa. Draghi l'ha spuntata. Ieri è infatti riuscito a far rientrare dalla finestra il tetto al prezzo del gas via tubo importato da Mosca. (Messaggero p.2-3). Draghi-Putin, scontro sul G20 Italia, 10mila soldati alla Nato – evidenzia Stampa (prima). Il premier: "escluso che partecipi" ma il Cremlino replica: "non decide lui". E Biden attacca: "è la lotta fra democrazie e autocrazie". Su Corriere (prima e p.7), mentre il G7, in Germania, ribadisce il sostegno totale all'Ucraina e afferma che le "sanzioni sono necessarie per la pace e spingere la Russia a trattare", Draghi scatena l'ira del Cremlino per questa frase: "Putin al G20? Forse da remoto".
 Roma garantirà 10 mila soldati, decreto per altri cannoni all'Ucraina (Stampa p.5): Draghi fa sponda con Sanchez per rafforzare il fronte Sud e non dimenticare il Nord Africa, la guerra e la crisi alimentare rischiano di scatenare un'ondata migratoria senza precedenti.
Intanto salgono a 19 i morti nel centro commerciale di Kremenchuk colpito da un razzo russo. I feriti sono 101, 28 i dispersi (Repubblica p.4, Stampa p.6 e altri). I dubbi Usa sulla strategia di Kiev, "La guerra rischia di durare troppo", Washington preoccupata sulla capacità degli ucraini di riprendersi i territori, Draghi: "è Zelensky a decidere la pace, ma tenere aperta la possibilità di negoziare" (Stampa p.3). E dopo la ritirata da Severodonetsk sembrava che la liberazione
del centro a est di Odessa fosse vicina. Ma gli invasori resistono e ogni chilometro guadagnato costa moltissimo in uomini e mezzi (Corriere p.7).

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