Commentario del 09.06.2022

PRIME PAGINE
Patto Draghi-Macron: "Più fondi contro la crisi" (Stampa). I due leader: "Nuovo recovery anti crisi energetica" (Repubblica). Ma l'Agenda verde spacca l'Ue (Repubblica). Svolta verde solo per le auto (Messaggero). Stop alle auto diesel e benzina (Corriere). La Stampa intervista Letta: "Stop ai diesel e alla benzina dal 2035, il Pd sta con Bruxelles". Giornale attacca: Il Pd rottama l'auto italiana. Descalzi (Eni): "Serve il tetto al prezzo del gas" (Sole).
Guerra in Ucraina. Vertice Russia-Turchia: fumata nera sul grano. L'Onu: "Negoziare ancora" (Repubblica). Fallisce la mediazione sul grano, il ricatto del Cremlino: togliete le sanzioni (Corriere). Il Foglio: viva il dialogo, ma solo la forza può aiutare a fermare Putin. Intanto, secondo il Fatto, Zelensky è in affanno e ora medita la ritirata.
Italia-Economia. Cuneo fiscale, 5 mld per il taglio (Sole). L'intervento di Tridico sulla Stampa: il salario minimo aiuta la crescita e crea nuovo lavoro". In Germania torna l'incubo Isis (Messaggero).
Italia-Politica. Candidato di Fi a Palermo al telefono con il boss (Repubblica e altri). "Forza Mafia" titola il Fatto.
Esteri-Germania. Berlino, con l'auto sulla folla nel luogo della strage di Natale (Repubblica).

ECONOMIA
Draghi-Macron, patto sul nuovo Recovery, e Parigi avvisa: Italia a rischio senza il premier (Repubblica p.12). I due Paesi al lavoro per prestiti anti crisi energetica. Distanze su Kiev nell'Ue. Anche Stampa (p.2-3) parla di asse sull'energia tra Draghi e Macron. Patto tra i due leader per avere nuovi fondi comuni e favorire l'indipendenza dalla Russia.
Messaggero (p.15) intervista il ministro Garavaglia: "Stagionali anche con il Reddito, costretti per salvare il turismo". Il ministro: "Alberghi e ristoranti chiudono parte dell'attività perché non trovano più il personale. Con 300mila posti vuoti servono scelte pragmatiche per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro". Poi sull'inizio della stagione estiva: "Giugno è partito bene e le prenotazioni sono al massimo, c'è però il rischio che una parte di esse vada perduta".
Sul salario minimo per legge arriva la frenata di Giorgetti intanto, ed il ministro Orlando parla di "compromesso" (Messaggero p.16). Dopo l'ok alla direttiva Ue, la questione tiene banco all'assise di Confcommercio. Sangalli: "No a scorciatoie, serve un patto". "Terziario a rischio, pesa l'inflazione", anche il Sole (p.6) riporta quanto emerge dall'assemblea di Confcommercio. Riviste al rialzo stima Pil a +2,5%. Il presidente Sangalli: "Se non ripartono i servizi non riparte l'Italia. Serve un patto per i salari". Il presidente dell'Inps Tridico, in un intervento sulla Stampa (in prima e e p.13) scrive: il salario minimo aiuta la crescita. La questione dei salari bassi nel nostro Paese non è nuova. Ma oggi appare irrinunciabile e urgente: non solo alla luce della fiammata inflazionistica e non solo per migliorare le condizioni dei lavoratori, ma anche per incentivare l'offerta di lavoro.
Per il Giornale (p.4) la guerra "fucila" la ripresa: Pil +2,5% e l'Ocse punta il dito contro i bonus. L'inflazione vola al 9%, gli aumenti dei salari non basteranno. Arriva l'invito a rimuovere con gradualità gli stimoli fiscali. Sugli stipendi intanto Orlando chiama imprese e sindacati , si cerca un'intesa per superare i veti del centrodestra (Stampa p.12). La strategia del ministro che stringe sui tempi: sforbiciata ai contributi e giro di vite sui contratti pirata. Per il Sole (p.5) il governo apre il dossier cuneo: la dote è da almeno 4-5 miliardi. Prime valutazioni su un intervento strutturale da inserire in legge di bilancio. Allo studio dei tecnici una misura concentrata sui redditi medio-bassi sotto i 35 mila euro. "L'accordo si può fare, ora tagliamo il cuneo fiscale e portiamo il tetto a 9 euro", così Laura Castelli intervistata da Stampa (p.12). La viceministra all'Economia: "Basta concorrenza a colpi di ribassi, c'è un problema di equità per stage e tirocini, bisogna intervenire".

POLITICA
Transizione ecologica: stop Ue alle auto diesel e benzina dal 2035, ma si registra un duro scontro popolari-socialisti a Bruxelles sulle quote di emissioni di CO2. L'ambiente spacca la maggioranza Ursula che guida l'Europa: il dibattito politico si accende anche in Italia e sotto accusa finisce Enrico Letta, sponsor del piano (Libero in prima e p.6 e altri). Il segretario dem alla Stampa (in prima e p.15) dice: "Noi coerentemente a favore di un impegno straordinario contro il cambiamento climatico. E sosteniamo le iniziative europee che vanno in questa direzione, mantenendo la necessaria attenzione ad alcune delle principali specificità italiane. La destra italiana si è mossa esattamente nella direzione opposta preferendo il fossile al green". Il Giornale (in prima e p.3) però attacca la "sbornia ecologista" di una sinistra che sbanda e mette fuori gioco l'industria italiana dell'auto. Tajani, coordinatore di FI, avverte: "Saranno a rischio migliaia di posti di lavoro". E anche la Meloni va all'attacco: "Sinistra ideologica e contro il clima". La controreplica di Letta a Repubblica (p.3): "Le destre italiane ed europee hanno votato per metter da parte il tema della sostenibilità. Noi abbiamo scelto il futuro. Noi accusati di penalizzare l'industria italiana? Non è così, perché alla base di tutto il piano europeo post pandemia c'è l'idea di tenere insieme le due sostenibilità: quella ambientale e quella sociale. Nel negoziato sono state inserite una serie di cose che difendono le nostre imprese, come l'emendamento per tutelare la Motor Valley italiana".
Si avvicina l'appuntamento elettorale di domenica. Salvini e Meloni in piazza insieme a Verona dopo gli scontri dei giorni scorsi (Giornale p.12 e altri). Tra FdI e Lega però è sfida in tutto il Nord, con il partito della Meloni che si appresta al primo test tra volti nuovi e amministratori (Corriere p.13). L'avvicinamento alla tornata elettorale è però scosso dalle vicende di cronaca. Arrestato un candidato di Forza Italia a Palermo, Pietro Polizzi (su tutti). "L'ombra della mafia" titola la Stampa: l'arresto per voto di scambio dopo le intercettazioni in cui diceva: "Se sono potente io, lo siete anche voi". Libero (p.14) intervista il candidato sindaco del centrodestra, Roberto Lagalla: "Con me la mafia fuori da Palermo. Niente strumentalizzazioni dalla sinistra". Il coordinatore di Fi in Sicilia, Miccichè, al Giornale (p.12): "La candidatura di Polizzi è un errore, non certo un suggerimento da parte della mafia. Siamo pronti a costituirci parte civile. Spero che nessuno approfitti di questa vicenda per strumentalizzarla, sarebbe vergognoso".

ESTERI
L'Europa si divide sulle emissioni ma passa lo stop a diesel e benzina (Corriere p.2 e tutti). Spaccatura anche sulla carbon tax e il mercato delle emissioni. Duro scontro popolari-socialisti sulle quote di emissioni di CO2, così la riforma verde viene affossata. Timori per una transizione troppo veloce. Dal 2035 non si venderanno più vetture inquinanti, esclusi i produttori di lusso. L'automotive in allarme: "In Italia sono a rischio 70 mila posti di lavoro". Roberto Cingolani a Repubblica (p.4) dice: "Basta con la propaganda su rinnovabili e auto". Poi aggiunge: "La bocciatura della proposta di riforma del mercato Ets dimostra che la transizione ecologica è complessa, perché interseca giustizia sociale ed emergenza ambientale".
Fumata nera al vertice in Turchia: il grano ucraino resta a Odessa. "Prima via le sanzioni" (Corriere p.6, Stampa p.3 e tutti). Il piano sui cereali concordato ad Ankara tra Cavusoglu e Lavrov non convince Kiev. Non c'è ancora un accordo politico tra Mosca e Kiev. Putin ricatta: "Togliete le sanzioni". Lavrov: "E' Kiev a frenare lo sminamento". Appello di Onu e Fao: "Crisi alimentare senza precedenti". Di Maio: "Così ci saranno milioni di affamati".
Sul fronte di guerra, intanto, Kiev arretra nel Donbass. Severodonetsk, pioggia di fuoco: "Controllo russo quasi totale". (Corriere p.5, Repubblica p.9 e altri). Colpita anche la città "sorella" Lysychansk, ultimo ostacolo per la conquista del Donbass.
A Repubblica (p.11) e Corriere (p.10) parla il presidente georgiano  Salomé Zourabichvili: "Fateci entrare in Europa prima che l'esercito di Putin, che ha già perso molto, se la prenda con la Georgia" Poi aggiunge:  "Bisogna smettere di pensare a come reagirà la Russia. Dall'Italia è arrivato un grande sostegno. Il futuro democratico è l'Europa. Per questo il nostro posto è all'interno dell'Unione. Certo, siamo coscienti della grande responsabilità di aver chiesto l'accelerazione del processo di ammissione: dobbiamo velocizzare le riforme interne. Ma non si può girarci intorno: c'è una questione sicurezza che riguarda l'intera regione".

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