Commentario del 15.06.2022

PRIME PAGINE
Politica. M5S, Conte minaccia la crisi, "Ce lo chiedono i cittadini" (Stampa). Lo strappo di Salvini (Repubblica). Lega, è tensione, primi scossoni per il governo (Corriere). Un anno per vincere (Giornale). Si apre la caccia a Giorgia (Libero). È l'ora dell'antimelonismo (Tempo). Secondo tempo (Manifesto). C'erano una volta Lega e Cinque stelle (QN). Il finto exploit di Calenda pompato dai giornali amici per un successo che non c'è (Notizia).
Economia. Spread, scudo della Bce, i tassi dei mutui al 2% (Repubblica). "Luce e gas, sconto in bolletta" (Messaggero). Contratto sanità, incarichi con bonus fino a 20mila euro (Messaggero). 500mila aziende in rosso e 770mila poveri in più (Fatto). BTp, tassi ai massimi da 10 anni meno gas per l'Europa e il prezzo vola (Sole). Semplificazioni fiscali al via (Italia Oggi). La Bce non frena lo spread (MF).
Gentiloni (Corriere): "La recessione non è inevitabile chi attacca la Bce si fa del male".
La guerra ci fa poveri (Avvenire). Ucraina, torna l'incubo evacuazioni (Manifesto).

ECONOMIA
Pa, allarme Pnrr. Su Stampa (p.26), servono 1,3 mln di assunzioni in 6 anni per il Recovery,
età media alta e appena 40 euro a testa per la formazione, il Forum Pa: "Attirare i giovani o falliremo gli obiettivi Ue". All'Italia arriveranno ben 484 mld, "una quantità di risorse senza precedenti - rileva il rapporto - che dovrà essere coordinata da una Pa non in ottima salute". I dipendenti pubblici italiani sono infatti fermi a 3,2 milioni, mentre oltre 3 milioni sono quelli andati in pensione. Concorsi pubblici a rilento, così la Pa non può ringiovanire. L'obiettivo di Brunetta richiede 200 mila assunzioni l'anno, la replica: "Dati errati" (Repubblica p.32).
"Alziamo i salari, tagliamo il cuneo e la Bce non pensi solo ai prezzi - è il messaggio di Marco Tronchetti Provera, ad Pirelli, a Stampa (p.17) - il voto conferma la stabilità di governo, ma ora si rischia una crisi severa". Salario minimo, partenza per gradi dai settori più poveri (Repubblica p.33): il ministro Orlando guarda alla legge tedesca, che è partita nel 1997 dagli edili per arrivare nel 2015, a una paga base per tutti. E il Ministro Giovannini parla al Sole (p.6): "Codice appalti in vigore per parti, stabilizzerà le innovazioni del Pnrr".  
Spread, la Bce rassicura "Impegno senza limiti", corrono i tassi dei mutui (Repubblica p.14, Sole p.5): Schnabel, membro dell'esecutivo di Francoforte, tenta di rassicurare: "Contro le emergenze useremo nuovi strumenti", ribadendo l'impegno a combattere la "frammentazione" dei mercati.
Il Commissario Gentiloni parla al Corriere (p.11): "La recessione si può evitare – dice – Bce e spread, in Italia reazioni incomprensibili. Basta scostamenti di bilancio, non aggravare il debito".
Per le tariffe di gas e luce si va verso un nuovo sconto per i consumatori a luglio (Messaggero prima e p.6). Trasmesso al governo il dossier dell'Arera sui contratti gas, i prezzi possono scendere e intanto è allarme benzina. Il costo ha superato i 2 euro come prezzo medio dell'ultima settimana, con un ulteriore crescita di 7 centesimi – segnala Repubblica (p.14). Trichet, ex governatore della Bce a Repubblica (p.15): "Per superare la crisi l'Europa deve realizzare il mercato unico dell'energia".
Infermieri, incarichi pagati con bonus fino a 20mila euro – segnala Messaggero (prima e p.16) - la novità nel nuovo contratto di lavoro che potrebbe essere firmato già oggi, gli stipendi saliranno di 170 euro, permessi a ore nell'ambito della legge 104.
500mila aziende in rosso e 770mila poveri in più, sono i costi della guerra riportati da Fatto (prima e p.4): su 5,16 milioni di imprese italiane, la guerra ne manderà in rosso oltre 495 mila in più.

POLITICA
Gli effetti del voto delle amministrative in primo piano. Salvini resta nel governo ma ora va in pressing sulla giustizia (Messaggero p.2). Al Senato scontro sulla giustizia (Corriere p.2, Stampa p.8 e altri): la Lega non ritira gli emendamenti alla riforma Cartabia e vota anche quelli presentati da Italia viva e FdI. Letta avverte: "Di questo passo bisognerà mettere la fiducia". Per Repubblica (p.2) Salvini reagisce al voto con la guerriglia sulla riforma del Csm. Ma il leader del Carroccio al Corriere (p.3) dice: "Nessuna guerriglia, voteremo alcuni emendamenti ma non metteremo a rischio la riforma". E mentre si apre la rivolta dentro la Lega, con mezzo partito che chiede di andare via dal governo (Stampa p.11, Libero p.4 e tutti), Salvini spiega: "Abbiamo deciso di appoggiare il governo perché era necessario non lasciare il Paese nelle mani di Pd e 5S che lo stavano sfasciando. Ora tutti quei dirigenti e militanti che credevano in Draghi e in questo governo, col perseverare degli errori, mi chiedono di rifletterci bene... Il 18 settembre torneremo a Pontida, entro quella data vogliamo risposte". Secondo Repubblica (p.3) nel Carroccio c'è l'idea di strappare a Pontida, ma ora i governisti vogliono commissariare il leader.
Anche Conte ora minaccia la crisi: "Non staremo zitti e buoni" (Stampa p.10 e altri). Il leader del M5S per ora frena sull'ipotesi di uscire dalla maggioranza: "Noi siamo responsabili". L'analisi del flop grillino alle urne: il campo largo non incide, un elettore 5S su due non è andato a votare (Corriere p.6). E nel Pd crescono i dubbi sulla tenuta del M5S. Con Letta che si chiede: come arrivano al 2023? (Corriere p.5). La strategia del segretario dem è di lavorare su sei punti per unire Calenda e Conte (Stampa p.12). Ma dentro il Nazareno crescono i dubbi sul campo largo, in molti chiedono di rompere con il M5S e aprire al centro (Messaggero p.4). Ma Calenda è sicuro: "Il Pd non molla il M5S, vado al voto da solo" (Repubblica p.8). Al QN (p.7) Calenda dice: "Mai con il Pd a trazione grillina. Renzi? Cerca solo qualche seggio". Renzi alla Stampa (p.15) dice: "Un Centro riformista che dica no ai sovranisti e ai populisti è non solo possibile ma strettamente necessario". Ma a corteggiare i centristi è Berlusconi, che dice: "Venite nella nostra coalizione". L'analisi di Concita De Gregorio sulla Stampa (p.7) evidenzia la grande corsa verso il Centro, il fallimento degli schieramenti e l'obiettivo dei leader che diventa quello di coalizzarsi con i moderati e ostacolare la Meloni. Il Fatto (in prima e p.8-9) però segnala: è un "falso" il boom di Renzi & Calenda perché valgono solo lo 0,5%. I dati del voto certificano il successo di FdI: la Meloni si porta via un voto leghista su tre (Messaggero p.3 e altri). FdI ha occupato lo spazio della Lega, Pd primo partito nei Comuni al voto: questa la sintesi delle mappe di Ilvo Diamanti su Repubblica (p.6). La Meloni detta la linea con gli alleati: l'obiettivo è portare il centrodestra a vincere. E per ora non fa pesare la vittoria a Lega e Fi (Corriere p.4). Ma la presidente di FdI avvisa gli alleati: "Chiarezza o ognuno per sé" (Libero p.3). Meloni, attaccata su fondi russi, xenofobia e rigurgiti fascisti: calunnie e vecchie accuse, la sinistra affila le armi (Tempo p.3, Libero p.2 e altri). Lei replica: "Vogliono fermarci, ma lo spettro dell'uomo nero adesso non funziona più". Guido Crosetto al Messaggero (p.2): "Giorgia deve allargare la coalizione: così potrà arrivare a Palazzo Chigi".

ESTERI
Tra i temi in primo piano l'imminente visita di Draghi ed i leader Ue a Kiev: mostriamo al Cremlino che l'Europa è compatta (Repubblica p.17 e altri). La trasferta è anche un segnale agli Usa: alleati ma con una autonomia strategica. Biden parla di "silos di grano al confine" e con lo stallo di Odessa si pensa a corridoi di terra. Draghi va ad Odessa dopo Kiev: "Corridoi sicuri per il grano", titola Stampa (p.20). Il premier in Israele per una soluzione alla vigilia del viaggio in Ucraina. Il colloquio del premier con Bennett trova spazio anche sul Corriere (p.17): "Pace, crisi del grano e Ucraina nella Ue", in Israele Draghi si prepara per Kiev. "Le priorità: trattative quanto prima e sblocco del grano". Poi la firma di cinque accordi con la Palestina. Anche per Libero (p.12) l'Ucraina si lamenta e chiede l'invio di armi. Intanto il Papa attacca sia la Nato che Putin. Zelensky chiede l'artiglieria più moderna: fino ad ora arrivato il 10% di quanto promesso. Così secondo Kiev il conflitto si prolungherà. Francesco avvisa: è la terza guerra mondiale.
Guerra in Ucraina, inferno Lysychansk: i russi avanzano (Corriere p.14-15 e altri). Non si ferma l'assedio di Severodonetsk mentre trema anche la città gemella. I civili pro-Mosca: date troppo ascolto a Zelensky e alla sua propaganda, qua a sparare sono gli ucraini. Il sindaco di Leopoli Sadovyi: "Senza l'argine ucraino la guerra dilagherà". E aggiunge: "Vado a funerali tutti i giorni. Putin è come un orso impazzito, impossibile trattare. Chi punta ad un compromesso con lui sia pronto a cedere pezzi di casa sua". Si riapre il fronte Kharkiv, i russi oltre il Donbass, titola invece il Messaggero (p.9-10). Pronti nuovi battaglioni da schierare ad Est. Gli Usa: "Putin vuole ancora tutto il Paese". Mosca offre un corridoio umanitario per i civili di Severodonetsk ma Kiev non si fida. Gli Stati Uniti sono pronti a fornire nuove armi: "Non abbandoniamo l'Ucraina" (Repubblica p.18). L'ambasciatrice americana Smith: "La Nato si rafforzerà ad Est, Mosca non è seria nei negoziati". Il capo del Pentagono Austin oggi a Bruxelles per il vertice dei ministri alleati sugli aiuti a Kiev.
Intanto però Gazprom blocca il metano: taglio del 40% a Berlino e grande balzo del prezzo (Messaggero p.7). Il pretesto: la turbina Siemens è ferma in Canada per effetto delle sanzioni. La quotazione alla Borsa di Amsterdam è tornata oltre i 100 euro al megawattora. Secondo Repubblica (p.16) Putin mette pressione a Berlino e taglia il gas del Nordstream. Alla vigilia della visita a Kiev di Scholz, Macron e Draghi l'avvertimento di Mosca alla Germania. Ridotto del 40% il flusso di metano per far salire ancora i prezzi: è una minaccia per l'inverno.

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