Commentario del 02.06.2022

PRIME PAGINE
Scontro sui missili di Biden (Corriere). Mosca esclusa dal 2 giugno (Messaggero). Orbán difende Kirill, slittano le sanzioni Ue (Repubblica). Orban blocca le sanzioni, "Nessuno tocchi Kirill" (Stampa). Missili Usa per Kiev, sale la tensione (Sole). Europa in croce (Manifesto). Fermare gli utili idioti del putinismo (Foglio). La pace di Mattarella: "Putin deve ritirarsi" (Fatto). Pane e non armi (Avvenire).
La benzina verde oltre i 2 euro al litro, un piano di aiuti (Corriere). Benzina e latte ecco la stangata, Colao: più salario a giovani e statali (Stampa). Riforma fiscale, tutte le novità su lotta all'evasione e flat tax (Sole). Rincari a orologeria (Tempo). Benzina alle stelle, governo disarmato (QN). Elettroshock per le aziende (MF).
Un figlio costa 640 euro al mese, la difficile sfida della denatalità (Corriere). Il boom del precariato (Repubblica). Record di precari dal '77, hanno smantellato il decreto dignità ed ecco i risultati (Notizia).
Maturità, gli scritti decisi dalle scuole "Così sarà caos voti" (Messaggero). Salvini alla guerra, "Vogliono farmi fuori" (Libero).

ECONOMIA
Non si ferma l'impennata dei prezzi di diesel e benzina. Ieri la verde, in modalità self, ha superato 1,90 euro al litro, mentre il diesel è arrivato a 1,831 euro al litro, il governo è pronto a nuovi aiuti. La sottosegretaria, Guerra: "Molto probabile un intervento sulle accise" (Corriere p.19, Messaggero p.6 e tutti). Lo sconto di 30 centesimi non basta più, il governo teme un'estate fuori controllo, sei miliardi per prorogare le agevolazioni fino a Natale, ma il conto rischia di salire (Stampa p.12). E poi c'è la crisi del mare – segnala Messaggero (p.7) – i pescherecci non escono, spigole e triglie su del 30%, per Fedagripesca il settore ha perso da febbraio ad oggi, 200 milioni di euro, scontri in piazza a Roma. E Stampa (p.13) parla anche di stangata del latte, in sei mesi, il costo di un litro all'ingrosso è volato da 36 a 60 centesimi. Rincari a orologeria – titola Tempo (prima) e QN (prima), benzina alle stelle, governo disarmato. Feltri su Libero (prima e p.11): "se i prezzi salgono, devono salire anche gli stipendi".
Il boom del precariato, evidenziano Repubblica (prima e p.2), Stampa (p.26 e tutti): per l'Istat, salgono solo i posti temporanei, arrivati a quota 3 milioni e 166 mila, in aumento anche gli inattivi. Draghi chiama sindacati e imprese: "un tavolo per la difesa delle buste paga". Dopo due mesi di forte crescita, ad aprile l'occupazione frena in tutti i segmenti, dati negativi per le donne, saldo positivo per i lavoratori over 50. Ad aprile battuta d'arresto per l'occupazione, persi 12 mila posti, prosegue la corsa dei contratti a tempo, dietro il boom di inattivi cresce il "nero" (Stampa p.26). Garnero (Ocse) a Repubblica (p.2) dice: "L'economia si sta fermando, l'inflazione pesa e le imprese non assumono, in Italia siamo ai primi posti in quasi tutte le classifiche peggiori".
Tavolo con sindacati e imprese, Draghi apre il dossier salari (Repubblica p.4). Il premier convocherà le parti sociali per promuovere un patto su lavoro, contratti e retribuzioni, Bombardieri: "Svolta positiva". Ma le posizioni sono distanti: i nodi, stipendio minimo e precariato. Notizia (prima e p.5) parla di "record di precari dal '77, hanno smantellato il decreto dignità che i 5S chiedono di ripristinare, ed ecco i risultati".
Luigi Sbarra (Cisl) nel suo intervento su Stampa (p.12), parla di "metodo Ciampi del '93 per difendere i salari - ha detto bene Draghi, in questa difficile fase sindacati, imprese e Governo devono lavorare insieme".
"Salari più alti per gli statali, basta approfittarsi dei giovani", è l'avviso del Ministro Colao (Stampa p.15), investire sulle competenze o la pa non sarà competitiva".
"Sta diventando irritante il luogo comune secondo cui i giovani non accettano i lavori perché vogliono fare la bella vita – scrive Linda Laura Sabbadini su Repubblica (p.32) – sulla ristorazione, ad esempio, si evince una realtà durissima. Secondo i dati di Contabilità Nazionale dell'Istat, è uno dei settori dove il lavoro irregolare è più diffuso - la dignità del lavoro al primo posto".
Stipendi, la battaglia degli aumenti, Orlando e Landini per il salario minimo (Corriere p.33). Dopo l'allarme di Visco, Guerra: "i tempi sono maturi". Il leader Cgil: "tanti poveri pur lavorando".  
Denatalità, un figlio costa 640 euro al mese. Di Vico, su Corriere (prima e p.30) fa un'analisi del costo di un figlio che nel Sud è inferiore rispetto al Centro-Nord ma il dato è influenzato dai prezzi delle case, sensibilmente diversi.
"Le rinnovabili crescono a velocità raddoppiata, semplificare? Funziona", parola del Ministro Cingolani che, intervistato dal Corriere (p.11), aggiunge "anche i privati hanno iniziato a capire che investire sulla sostenibilità conviene. Con il tetto al gas e fonti pulite anche i prezzi dell'energia scenderanno".
Su Corriere (p.17), Sole (prima e p.2-3) un vademecum su cosa cambia con la riforma del fisco, dall'Irpef al catasto, passando per il cash back automatico.

POLITICA
"C'è un linciaggio a reti unificate da tre giorni per la sola idea di portare a Mosca e poi a Kiev
una proposta di pace. E allora lavorerò via telefono". Matteo Salvini archivia così, l'idea di volare a Mosca, il sottosegretario Gabrielli: "l'iniziativa spetta al capo del governo" (Corriere p.12, Stampa p.10 e tutti). Fontana, vicesegretario leghista, al Corriere (p.13) dice: "Gli dissi dei rischi, poi lui non è andato, il segretario si è confrontato con il partito, non so con chi altri. Capuano? Mai visto".
Anche su Libero (prima e p.2) l'attacco a Salvini in evidenza: "vogliono farmi fuori", il leader si difende sui contatti coi russi.
Intanto il Copasir chiede una relazione al Governo per capire se informazioni classificate siano finite nelle mani di persone non autorizzate. E Salvini sempre più sulla difensiva (Repubblica p.15).
Amministrative e politica estera pesano sulla tenuta del leader leghista, dopo l'addio di Damilano al centrodestra, c'è chi parla di scissione (Stampa p.11).
Berlusconi non si è presentato in Olanda, al congresso del Ppe, salvo inviare nel pomeriggio
la registrazione dell'intervento (Corriere p.8). Era atteso martedì a Rotterdam ma pare la festa per il suo Monza in serie A gli abbia fatto dare forfait.
Secondo Cassese (Corriere p.30), i partiti stanno vivendo un declino: "essi servono perché
la società possa dialogare con il governo, ma debbono ridiventare forze vive– scrive – ora cambino".  
"L'Italia lavora a una via d'uscita", il discorso ai diplomatici del presidente Mattarella in occasione della festa della Repubblica, il russo e il bielorusso non invitati, in linea con la Ue, "in Ucraina serve il ritiro delle truppe occupanti" (Corriere p.9 e altri). Ambasciatori non invitati al 2 giugno
il Colle esclude Russia e Bielorussia (Repubblica p.14 e tutti). Mattarella: "La guerra ci riporta all'Ottocento, Mosca lasci l'Ucraina (Messaggero p.2).
La maturità torna alla vecchia maniera ma non del tutto: la seconda prova scritta, infatti, non sarà nazionale ma verrà preparata dai singoli istituti (Messaggero p.9 e altri).

ESTERI
Intervista alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese: "Migranti e lavoro ampliamo i flussi con più stagionali" (Repubblica p.5). Lamorgese annuncia l'ampliamento di canali d'ingresso legali in Italia. "Il governo è al lavoro per varare il prossimo decreto flussi che dovrà tenere conto delle crescenti esigenze di vari comparti economici. A giugno via ai corridoi umanitari per 1200 afghani".
Petrolio, Budapest blocca le sanzioni: "La Ue non colpisca il patriarca Kirill" (Repubblica p.8, e tutti). L'ambasciatore ungherese mette il veto alla difficile intesa raggiunta dai leader. Mentre gli ambasciatori europei stavano ieri lavorando alla formalizzazione dell'intesa varata nel summit di lunedì e martedì, il rappresentante ungherese ha bloccato tutto con la richiesta di far rimuovere il capo della Chiesa ortodossa russa, il Patriarca Kirill, dalla lista nera dell'Ue.
Rabbia delle capitali: "Orbán ci sta ricattando andiamo avanti da soli" (Repubblica p.9). Il leader vuole poter rivendere per almeno tre anni il prodotto raffinato. A Bruxelles prende piede l'idea di adottare le ritorsioni contro Mosca a 26, senza l'Ungheria: sarebbe un passo verso il suo addio alla Ue.
Opec, i signori del greggio tendono una mano ai russi (Repubblica p.8). Lavrov vola a Riad e ottiene garanzie: Mosca resterà nel sistema delle quote ma l'embargo fa ancora paura.
Missione Onu a Mosca per un vertice sul grano tra Russia e Ucraina. Intesa tra Erdogan e Putin per riaprire la via del grano. (Repubblica p.11, e altri). L'operazione sotto l'ombrello dell'Onu ma serve l'ok russo al Consiglio di sicurezza. Il Cremlino apre: "Possibile un incontro tra Putin e Zelensky".
La Danimarca ha detto sì: stravince il referendum per aderire alla Difesa Ue (Repubblica p.11, Corriere p.7). Il 66,9% dei cittadini si è infatti pronunciato a favore nel referendum sull'adesione del Paese alla politica di difesa e di sicurezza comune dell'Unione europea.
Il ministro finlandese: "Pensavo a tempi più rapidi per l'ingresso nella Nato. Giochi politici in atto alle nostre spalle" (Corriere p.7). Il titolare degli Esteri: "Alcuni membri, a cominciare dalla Turchia, hanno espresso riserve. Noi li stiamo cercando di convincere che Finlandia e Svezia porterebbero benefici.
Nella Ue c'è un caso Berlino: Olaf Scholz (Corriere p.6). Il Paese non sembra più in grado di esercitare la leadership come con la Merkel. Bacchettato da Draghi, criticato dai Paesi dell'Est che vogliono emanciparsi, alle prese con una coalizione eterogenea. Ma c'è chi dice: "Ha solo bisogno di tempo".
Nuovi lanciarazzi per Zelensky, l'America manda gli Himars (Repubblica p.10, e tutti). Biden: "Non cerchiamo una guerra tra Mosca e la Nato, ma Putin la deve pagare". Lavrov: "E' benzina sul fuoco. Una provocazione per coinvolgere l'Occidente nel conflitto".
A Severodonetsk la Russia sfonda: "Intrappolati 13 mila civili". Ma è una guerra di lunga durata (Corriere p.3-5, Stampa p.6).  
La guerra cyber adesso è mondiale. Gli Usa: "Combattiamo con Kiev" (Repubblica p.10). Sul fronte parallelo all'invasione, è in corso la battaglia per distruggere reti internet e server e bloccare le comunicazioni.

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