Commentario del 05.06.2022

PRIME PAGINE
Esteri. Contrattacco nel Donbass (Corriere). Riscossa ucraina a Severodonetsk. Il riarmo dell'Europa ingrassa l'America (Fatto). Battaglia del grano fra Mosca e Kiev (Repubblica)
Italia-Economia. Ue e Pd impongono il salario minimo. Per cartelle e sanzioni i trucchi del fisco (Giornale). Il caro prezzi nel piatto degli italiani (Repubblica). Aumenti fino al 70% per i beni alimentari. Intervista ad Ignazio Visco: "Tasse e salario minino, è l'ora di agire" (Stampa).
Brunetta: no al salario minimo per legge (Sole). Dai sindacati aperture al taglio del cuneo.
Italia-Politica. I politici italiani spiati e ricattati (Libero). Amato: "Armare Kiev rispetta la Costituzione" (Stampa).

ECONOMIA
Non solo guerra, così lo shock dei prezzi ci arriva nel piatto (Repubblica p.2-3). Il conflitto in Ucraina ha aggravato la crisi di materie prime e agroalimentare: rincari fino al 70%. Ma pesano anche siccità, trasporti e speculazione. Una tendenza destinata ad inasprirsi.
Tra i temi in primo piano c'è il salario minimo. Il Messaggero (p.2-3) segnala lo scontro e il governo spaccato, con l'altolà di Brunetta. La misura voluta da Pd e M5S divide, Forza Italia: non si fa per legge. Bankitalia apre: ma va studiato bene. Cautela da Palazzo Chigi. Su Stampa (p.4) arrivano le parole di Ignazio Visco: "Su tasse e salario minimo è l'ora di agire, i partiti devono attuare il Pnrr". Il governatore di Bankitalia: "I rincari vanno pagati e a farlo deve essere chi è più ricco". Il dopo Draghi? Gli obiettivi sono quelli previsti dal Recovery e non cambieranno". Poi sul debito pubblico: "No ad altri scostamenti di bilancio. Italia sotto osservazione? Sotto la mia di certo". Al Messaggero (p.3) parla il vicepresidente di Confindustria Stirpe: "Gli stipendi possono salire se aumenta la produttività". E aggiunge: "Bisogna ridurre il cuneo fiscale di cinque punti. Attraverso la contrattazione collettiva non avremmo bisogno della paga minima". Anche secondo il Sole (p.2-3) sul taglio del cuneo si registrano nuove convergenze tra sindacati ed imprese. Sbarra e Bombardieri dicono "sì a detassazioni e decontribuzioni". Per il Giornale (p.5) tra cartelle inesigibili e sanzioni ingiuste l'Erario ci tratta come sudditi da spremere. I funzionari insistono pure quando hanno torto, tanto loro non pagano.
Su Sole (p.3) intervista a Renato Brunetta: "Un errore il salario minimo per legge, l'extra Iva per calmierare i prezzi". Secondo il ministro "un intervento legislativo non è la soluzione, mortifica la contrattazione che è il cuore del sistema italiano. Anche le indicazioni dell'Europa tutelano i contratti. Una nuova scala mobile? Sarebbe solo una tragica follia".

POLITICA
Asse Pd-Lega post voto: "Mai più larghe intese". Salvini rinuncia a Mosca (Messaggero p.6). I partiti: no ad un altro governo di unità nazionale. Ma Calenda è scettico: "Tutte bugie". Sulla missione in Russia il segretario fermato dai governatori del Carroccio. Il QN (p.4) parla di maggioranza sempre più in crisi: le comunali misurano la febbre.
overno a rischio in Parlamento sull'Ucraina. Il 12 giugno al voto 9 milioni di italiani: un test per la tenuta dei partiti. Anche il Messaggero (p.7) parla di bivio delle Comunali. Salvini gioca una doppia partita tra referendum e sfida interna con Meloni. FdI punta a diventare il primo partito, i nodi dell'alleanza Pd-M5S e le tattiche del Cav. Per Libero (p.3) Draghi ha perso contatto con i partiti della maggioranza. Non c'è solo il centrodestra a voler rottamare SuperMario, anche dal Pd dicono stop ai governissimi. Tra il premier e le forze che lo sostengono è un dialogo tra sordi, il Parlamento rivendica centralità.
Per Repubblica (p.16) spunta la tattica anti-flop: Lega e M5S al voto ma camuffate o senza simbolo. Da Nord a Sud l'operazione per mascherare difficoltà e risultati negativi. In Sicilia il nuovo logo del Carroccio è presente solo in 8 comuni su 102.
Tra Letta e Salvini però è scontro a tutto campo: accordo solo sul no a larghe intese. Il leader dem lo accusa: "Fai il male dell'Italia", e lui replica: "Sei tu che tradisci il popolo italiano". Ma Salvini precisa: la mia guida non è in gioco. Il segretario della Lega smentisce dissensi dentro al suo partito, come riportato dal Corriere (p.9).
Su Stampa (p.6) le parole di Giuliano Amato, ospite al festival di Torino: "Armare Kiev rispetta la Costituzione, serve un patto sociale anti-crisi come nel 1992". Il presidente della Corte: "L'Italia non ripudia la guerra di difesa e ha doveri di solidarietà. Sono esplose le diseguaglianze, ora tocca alla politica mediare tra sindacati e imprese per difendere i ceti più deboli".
Intanto Libero (p.2-3) parla di spie straniere in azione per condizionare le elezioni del 2023: sarà un anno di veleni, titola il quotidiano. Hanno iniziato gli 007 italiani con le soffiate sugli incontri tra il capo leghista e i russi, ma il sospetto è che anche dalla Cina arrivino dossier.

ESTERI
Kiev contrattacca: "Ripresa una parte di Severodonetsk" (Corriere p.2-3 e tutti). Le truppe di Zelensky danno battaglia nel Donbass: distrutta la 35sima armata russa. Putin minaccia: "Schiacceremo come noci le armi Usa". Bombe sul santuario cinquecentesco. L'Armata russa sembra vicina al proprio limite, è caduta nella trappola ucraina? La guerra d'attrito provoca una dinamica ad elastico: un giorno si guadagna un chilometro, il successivo lo si perde. Volontari stranieri con Kiev, molti morti tra ceceni e Wagner. Intanto l'Ucraina annuncia: niente dialogo senza una nuova avanzata, e Mosca rilancia e parla di "offensiva finale". I negoziatori di Zelensky: "Con le nuove armi avremo una posizione di forza". Raid aerei e artiglieria: cambio di strategia per concludere prima la partita nel Donbass (Messaggero p.4). L'Onu intanto prova a tessere la sua tela per salvare il grano, ma è scontro Kiev-Mosca (Repubblica p.6-7). Porti aperti in cambio della revoca di sanzioni su export di cereali e fertilizzanti. No ucraino al passaggio in Bielorussia. Ed è lite con la Francia. Il Giornale (p.8) parla di bluff di Putin sul grano. Restano 20 giorni per evitare la catastrofe alimentare. L'offerta dello Zar è una trappola e serve soltanto per ribaltare sull'Occidente le accuse di affamare un terzo del pianeta. Secondo il Corriere (p.10) sul grano Erdogan tratta con il Cremlino. La Turchia parla di "possibile soluzione via mare entro breve". La Farnesina chiede di sbloccare 20-30 milioni di tonnellate. Martedì prossimo previsto un incontro con i Paesi del Mediterraneo.
Intanto Usa e Ue studiano una tregua, ma per Kiev "non è tempo di trattare". "Sbagliato umiliare la Russia", scontro tra Macron e Kuleba, sottolinea anche la Stampa (p.11). Washinghton si muove nel pericolo tra Cina e Russia: la strategia di Biden per la sicurezza degli Usa. Il documento è stato aggiornato dopo l'inizio dell'offensiva russa contro l'Ucraina.

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