Commentario del 28.06.2022

PRIME PAGINE
Amministrative, dopo i ballottaggi resa dei conti a destra (Repubblica, Messaggero, Corriere). Pd avanti senza M5S, il centrodestra resta diviso (Sole). "Sveglia centrodestra" titola il Tempo. Batosta elettorale, rissa nel centrodestra (QN). Libero: lacrime di coccodrillo nel centrodestra. Alla Stampa parla Enrico Letta: "Nuovo Ulivo contro il populismo". Il Giornale attacca: il paradosso dei dem, esultano senza vincere. L'analisi del voto del Fatto: vincono i sindaci lontani dai partiti.
G7, Draghi e Biden ok al tetto sul petrolio (Repubblica). Il G7 a Zelenky: sostegno fino alla fine (Stampa).
Ucraina, l'ultima strage di Putin: missili sul centro commerciale di Kremenchuk, 13 morti (Stampa).
Italia-Economia. Crescita robusta del Pil, possibile superare il 3,1% (Sole). Taglio del cuneo, partiti d'accordo. Ma è scontro sui bonus da eliminare (Sole).
Energia. La crisi del gas riaccende le centrali a carbone (Sole).
Del Vecchio, addio al grande visionario del Made in Italy (Repubblica e tutti). Piazza Affari perde il Re (MF). L'italiano globale: dai Martinitt a Luxottica, Generali e Mediobanca (Sole). "Orgoglio italiano" (Messaggero). Da "Martinitt" al tetto del mondo, addio a Del Vecchio, re degli occhiali (Stampa).

ECONOMIA
Crescita italiana tra speranze e dubbi. Crescita robusta del Pil, possibile superare il 3,1% (Sole): per il Mef con i dati del secondo trimestre l'economia si dimostra più vivace delle attese. Per questo diventa plausibile raggiungere, se non andare oltre, l'obiettivo del Def di aprile. Boeri e Perotti su Repubblica (p.32), analizzano i dati Istat relativi al Pil e quanto sostenuto dal numero uno di Confindustria, Bonomi in merito. "Sull'elaborazione dei dati Istat si dovrebbe andare cauti – scrivono – non vorremmo che qualcuno iniziasse a raccontarci che sta andando tutto bene".
Si torna a parlare di stop alla vendita delle auto a benzina e diesel in Europa al 2040 su Repubblica (p.30): l'Italia tira dritto, sperando che la Germania riveda la propria posizione e decida di appoggiare il documento presentato dal nostro governo insieme a Romania, Bulgaria, Portogallo e Slovacchia per rinviare lo stop. Oggi a Lussemburgo, durante la riunione dei ministri all'Ambiente
dei Paesi, toccherà però ai tedeschi fare da ago della bilancia sulla scelta di imboccare la strada dell'elettrico già nel 2035, o attendere.

POLITICA
Le reazioni del mondo della politica sulle vittorie del centrosinistra ai ballottaggi su tutti, il day after è il tutto contro tutti a destra.  La vittoria di Tommasi a Verona su Messaggero (p.9 e altri). Fenomenologia Tommasi - titola Stampa p.12) mentre Repubblica (prima e p.13) parla di "resa dei conti a destra". "Una vittoria contro il populismo ma adesso serve un nuovo Ulivo, giù le tasse sul lavoro e Ius Scholae" sono le parole del segretario del Pd, Letta a Stampa (prima e p.8): "questo capitale fiducia guadagnato, i dem vogliono investirlo in quella che chiamano 'agenda sociale'". Su Stampa (p.9), Carratelli analizza il fenomeno astensionismo ai ballottaggi: il crollo dell'affluenza alle urne ha penalizzato il centrodestra, sul "campo largo" pesa l'incognita M5S". E scatta l'allarme 2023 per il centrodestra: e se Verona e Catanzaro fossero solo l'inizio – riporta Stampa (p.10) - il dubbio si insinua, facendo salire la tensione nel centrodestra in vista delle politiche, secondo Meloni e Salvini serve un vertice, Berlusconi però vuole un conclave. "Sveglia centrodestra", titola Tempo (prima), Libero (prima) scrive: lacrime di coccodrillo, i tre leader parlano di pace, ma subito dopo il voto ripartono le polemiche tra i partiti, però i giallorossi festeggiano per niente, hanno preso 500mila voti meno degli avversari. Giornale evidenzia il paradosso dei Dem: "esultano senza vincere".    Resa dei conti a destra, si parte dalle Regionali: tensione Lega-Moratti (Messaggero p.6, Repubblica p.2 e altri): in Lombardia Salvini ripropone Fontana ma l'assessora non ritira la sua candidatura. Scontro anche su Musumeci in Sicilia, Berlusconi: "Si vince coi profili moderati". E intanto ora Meloni (FdI) punta i piedi: "Unità, ma leadership a me - convocherò un vertice con Salvini e Berlusconi, ma basta litigi – per le politiche, se ci dividiamo, rischiamo di perdere". Anche Lollobrigida (FdI) al Messaggero (p.7), commenta la sconfitta di Verona: "FdI ha dimostrato tra il primo e il secondo turno, di essere la forza trainante del centrodestra – poi sulla Meloni – guiderà il centrodestra e non serve allargarci al centro". Meloni vuole un vertice "risolutivo in un senso o nell'altro" ma Salvini replica: "tocca a lei convocarlo" (Corriere p.3). Letta invece vuole ripetere lo schema di Verona: intesa larga su un candidato forte (Messaggero p.8). "Alle prossime politiche – ripete Calenda intervistato da Repubblica (p.12) – andremo indipendenti dai due poli – i nostri voti determinanti per i successi a Verona, Monza e Alessandria", delusione invece per la sconfitta a Lucca (Messaggero p.11). Lupi a Repubblica (p.2) dice: "ha ragione Meloni – smettiamola con le divisioni se vogliamo battere la sinistra". Il centrodestra in Veneto si risveglia stordito e spossato, il colpo da ko ricevuto a Verona con il fallimento di Sboarina e la batosta di Padova, compongono un mosaico da incubo (Repubblica p.4), ora a rischio il Veneto, i fedelissimi di Zaia avvisano: "senza una seria riflessione andiamo a sbattere". Zaia al Corriere (p.4) parla di risultato pesante ma solo a Verona. La Lega? Nei partiti le identità contano" dice. Provenzano a Repubblica (p.9): "grazie a noi l'Italia non finirà nelle mani del populismo, mai più larghe intese", Bonaccini avvisa: "basta inseguire i grillini e niente alleanze costruite a tavolino, il Pd sia il perno dei riformisti". Corriere (p.5) evidenzia il flop del centrodestra a Monza, città portata in seria A, delusione di Berlusconi, la Lombardia si colora di rosso. Il Ministro Orlando al Corriere (p.9) si dice soddisfatto per il risultato positivo e confortante, "dobbiamo puntare sui temi sociali, su risposte più radicali", dice.   
L'analisi di Ilvo Diamanti su Repubblica (prima e p.6): "se vogliamo utilizzare il concetto di "campo largo" coniato da Letta – scrive - possiamo dire che in queste elezioni amministrative si è verificato un sostanziale equilibrio. L'impressione è che l'astensione, abbia penalizzato soprattutto il Centro-Destra". Per il centrodestra è arrivato il momento di un brusco risveglio – scrive Folli (Repubblica p.33). Secondo Franco (Corriere p.6) il fatto che sia tornato Berlusconi nelle vesti di mediatore tra FdI e Lega, è un brutto segnale per il centrodestra. Palmerini su Sole (p.13) analizza: "Letta, Salvini, Meloni, dalle urne problemi più che successi. I semplici numeri raccontano poco, vanno fatte analisi più profonde".  
Grillo tenta di salvare il M5s (Stampa p.13 e altri), riunione e vertice con Conte ed esorta le truppe alla compattezza: "Chi ci crede deve farlo fino in fondo, io non abbandono nessuno", dice a tutti.

ESTERI
L'invasione dell'Ucraina avanza su Messaggero (p.12 e tutti). Bombardato dai russi un centro commerciale nell'entroterra ucraino, "Mille civili all'interno". Terrore a Kremenchuk, due razzi causano almeno 10 morti e 40 feriti, arriva la condanna del G7, "crimine di guerra", trovati altri 100 corpi a Mariupol. Intanto gli Usa inviano missili anti-aerei a Kiev, a est la Nato schiererà 300mila uomini. Strage russa al supermercato – titola Stampa (p.2) - Zelensky: "bilancio inimmaginabile, è barbarie". Raid anche su Kharkiv, bambini feriti. Intanto il G7 riarma Zelensky (Stampa p.4): gli Usa rispondono al leader ucraino, in arrivo anche missili anti-aerei: "Con Kiev fino a quando sarà necessario", la Nato porta la sua forza di reazione rapida da 40 a 300 mila uomini. Gli Usa: "Putin dev'essere escluso dal G20". Zelensky al G7 ribadisce: "La guerra deve finire entro l'inverno" (Repubblica p.16 e altri), su spinta di Biden, i Sette aprono al tetto al prezzo del petrolio. Draghi insiste per includere il gas. Il presidente ucraino chiede aiuto al G7 per vincere la guerra prima di Natale. Putin lancia oltre 60 missili su obiettivi civili, ben fuori dal Donbas – scrive Foglio (prima) – "In Ucraina la Russia non ha regole né confini, punta a intimidire e creare panico a Kyev e in tutto l'occidente". Anche su Sole (p.6) dal G7 arriva il sostegno all'Ucraina, allo studio il tetto ai prezzi di petrolio e gas russo. Petrolio, verso l'ok al tetto, si punta all'intesa sul gas (Messaggero p.15): il ministro Cingolani avvisa: "siamo al 55% degli stoccaggi, la trattativa tra i grandi per decidere nuove sanzioni contro il Cremlino".  
La ministra degli esteri britannica, Truss, intervistata da Repubblica (p.19) dice: "Pronti a tutto
in Europa e a Taiwan, e Putin la pagherà – continuiamo ad armarla, così l'Ucraina potrà riconquistare il Donbass e tutte le zone attualmente occupate.  Se l'Ucraina non vincerà, a rischio ci saranno i Paesi vicini". Per gli Usa la Russia è in default - segnala MF (p.8), la Casa Bianca annuncia il terzo fallimento del Paese dopo quelli del 1917 e del 1998, le sanzioni hanno impedito di ripagare 100 milioni ai creditori, anche se Mosca ha cassa.
"Non ho mai consigliato a Kiev di cedere territorio, ma bisogna affrontare la questione della fine del conflitto in termini di scopi politici, non si può continuare a combattere senza un obiettivo", sono le parole di Kissinger, ex segretario di Stato Usa al Corriere (p.13) che guarda oltre le ostilità.  

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