Commentario del 16.06.2022

PRIME PAGINE
La Russia taglia il gas all'Italia (Messaggero). Il ricatto del gas (Repubblica). L'Europa da Zelensky, "Adesso tratti con Putin" (Stampa). Ora serve lo scudo contro il caro gas (QN). Eurocaccia al gas, chiunque lo venda (Manifesto). Putin ci taglia il gas (Libero). La guerra va sempre peggio e la Nato invia armi pesanti (Fatto).
Grazie signora Lagarde (Stampa). "Scudo anti-spread". E la Borsa vola (Corriere). Fisco, ecco le nuove scadenze (Sole). Marcia indietro della Bce (MF).
Salvini e il governo "Rischia sul fisco" bufera Meloni per le parole a Vox (Stampa). Draghi ha perso l'immunità (Tempo). Con Draghi siamo arrivati a 5,6 milioni di poveri e vogliono pure togliere il reddito di cittadinanza (Notizia). Miseria e povertà (Manifesto). Poveri in assoluto (Avvenire). L'Europa bolla Fdi e Lega come estrema destra (Libero). Il centrodestra si allarga (Giornale).
Il Po è in secca, acqua razionata e autobotti (Corriere). La grande siccità, il Lazio è a rischio (Messaggero). Siccità record, si comincia a razionare l'acqua (Repubblica).

ECONOMIA
Scudo Bce, lo spread scende, la Fed alza i tassi ma i listini salgono (Corriere prima e p.2-3, Messaggero p.5 e tutti): Sarcina racconta della staffetta tra Francoforte e Washington per arginare l'aumento degli "spread" in Europa e la tumultuosa corsa dell'inflazione negli Stati Uniti. La Bce è tornata sui suoi passi, annunciando l'introduzione di "uno scudo" per evitare i "rischi di frammentazione". Fubini (Corriere p.3), parla della svolta di Lagarde, ora si apre la partita sulle condizioni per gli interventi.
Savelli (Corriere p.5), su Gazprom e primo taglio alle forniture all'Italia, "Roma per l'inverno, punta su rigassificatori e import da altri Paesi – scrive - in Italia siamo in una situazione di pre-allerta da quando è cominciata l'invasione russa ma il ministro Cingolani tranquillizza: "al momento, nessuna criticità, ma monitoriamo i flussi costantemente". Offensiva russa sul gas, pesanti tagli nella Ue, all'Eni il 15% in meno (Messaggero p.2), da oggi lo stop complessivo sale al 60% degli approvvigionamenti, continua intanto la corsa del metano. Il ricatto del gas – titola Repubblica (prima) - Mosca taglia del 15% le forniture all'Italia e di un altro 33% alla Germania.  Per l'Italia sollievo sui conti pubblici ma il premier teme un autunno caldo (Stampa p.3).
Rampini su Corriere (p.32) parla di "stretta contro l'inflazione ma le sanzioni non c'entrano – scrive - le tensioni economiche erano cominciate molto prima del conflitto e delle misure contro la Russia, le fiammate di rialzi sui prezzi del gas, per esempio, risalgono a un anno fa".
Aria condizionata e consumi, primi sacrifici già in estate (Messaggero p.3): timori per l'accumulo delle riserve, possibile l'anticipo dei razionamenti, lampioni spenti e temperature più basse mentre il prezzo potrebbe toccare 200 euro. E c'è l'allarme di Confindustria (Messaggero p.3), "sull'Italia il caro-bollette pesa più che nel resto d'Europa. Siamo a livelli insostenibili – avvisa Regina - urgente un tetto del prezzo oppure una piattaforma sovranazionale".
Il sottosegretario all'Economia, Freni parla al Messaggero (p.15): "Fisco, sconto sulle cartelle
per chi rinuncia al ricorso, misura per chiudere le liti fiscali tra i contribuenti e l'Agenzia delle entrate, in arrivo un nuovo decreto aiuti fino a 7 mld con il taglio delle accise e lo sconto nelle bollette" annuncia.
Approvate ieri dal cdm, alcune norme del decreto legge sulla semplificazione fiscale: l'aumento delle risorse in favore delle famiglie con figli disabili viene rivendicato dalla ministra Bonetti, per i disabili 120 euro in più al mese (Corriere p.35, Messaggero p.15 e altri). E in Italia 5,6 mln di poveri, povertà assoluta stabile ma ai massimi storici e l'inflazione li farà aumentare – Repubblica (p.30 e altri) – i dati Istat riportano che un altro mln rischia di cadere nell'indigenza, dal Reddito un aiuto durante la crisi Covid".  Linda Laura Sabbadini (Repubblica p.34) avverte: "i poveri sono tanti, troppi, da troppo tempo, ignorare è colpevole, ma abituarsi è peggio. 5 mln 600 mila poveri assoluti in un Paese avanzato sono troppi". Su Stampa (p.15), l'indagine di Freeda Media racconta una nuova generazione di donne indisponibili a sacrificare carriera e affetti, interessate ai diritti di tutte le minoranze. Notizia (prima e p.2-3) attacca: "con Draghi siamo arrivati a 5,6 mln di poveri e le destre vogliono pure togliere il reddito di cittadinanza" mentre Manifesto (prima) parla di rapporto choc dell'Istat con i 6 mln di poveri, lo stesso livello del 2020, la crisi economica peggiorerà senza una riforma radicale del Welfare. Lina Palmerini (Sole p.11), parla di Salvini e delle sue proposte del taglio delle tasse, "c'è una realtà italiana pesante – scrive - ma per evitare un autunno caldo, serve un Governo compatto non chi soffia sul fuoco sapendo di chiedere ciò che non si può avere, se non a debito".

POLITICA
L'esito delle amministrative non avrà nessun effetto sul governo Draghi: questo il parere del 65% degli italiani, secondo il sondaggio della Ghisleri sulla Stampa (p.17). L'analisi sulle intenzioni di voto vede FdI al primo posto con il 22,5%, seguito da Pd (22,3%) e Lega (15,3%). La Meloni deve però fare i conti con l'aumento delle polemiche dopo il suo discorso al convegno del partito di estrema destra spagnolo Vox: aumentano – secondo la Stampa (p.20) – i dubbi sulla sua credibilità dopo le grida contro diritti civili, Ue e immigrazione. E parte la gara di insulti a sinistra per linciare la Meloni, che ha preso il posto di Salvini come nemico dei radical chic (Giornale p.10). "Il nemico era Salvini – dice Crosetto alla Stampa (p.20) -: prima si parte con le accuse di fascismo e conflitto di interesse, poi parte la magistratura. Giorgia sbaglia i toni, non i temi".
Intanto, prosegue il pressing della Lega sul governo: il Carroccio non cede sulla giustizia ma va ko nel voto segreto (Giornale p.8 e tutti). Bocciati gli emendamenti alla riforma Cartabia. Nessuno immaginava che la Lega, pur in cerca di riscatto per il voto in calo e per il flop dei referendum, provasse a mettere sotto scacco la riforma del Csm chiedendo un voto segreto (Corriere p.10). Ora però Salvini prova a rilanciare: "Giù le tasse e via la Fornero, altrimenti questo governo rischia" (Stampa p.18 e altri). Salvini attacca su tasse e pensioni ma rinuncia allo strappo sulla giustizia (Sole p.11). Salvini pone le condizioni a Draghi, sottolinea come "sia dura stare al governo" ma i suoi smorzano le ipotesi di uscita dal governo e avvertono: "Non ci sarà un Papeete bis" (Messaggero). Secondo Repubblica (p.13) Salvini prepara alcune trappole per il governo, dall'autonomia alla concorrenza. Ai ministri e ai governatori non piace la linea "ribelle", ma incalzano sull'autonomia (Corriere p.11). Intanto Letta replica alle parole di Salvini: "Le sue minacce? Una pistola giocattolo che però fa danni all'esecutivo" (Stampa p.19). Il segretario dem avverte la Lega: "Non faccia pagare al Paese la batosta al referendum". Letta guarda al voto nelle città e scommette sui 13 ballottaggi: "Possiamo vincere" (Corriere p.15). Il Pd, nel frattempo, riapre i giochi sulle alleanze, rimandando il discorso a dopo i ballottaggi (Messaggero p.7): Letta prova a mediare tra i centristi e chi insiste per il campo largo con il M5S. Ma Emma Bonino al Corriere (p.15) avverte: "Il campo largo dei dem è pura aritmetica. Un errore saldarsi al M5S". Per quanto riguarda il Movimento, il Tribunale dà ragione a Conte (Stampa p.19 e tutti): resta presidente, respinto il ricorso contro lo statuto. Giornale (p.12) attacca: Conte insediato dai giudici ma "sfiduciato" dai suoi. Il deputato grillino Gubitosa al Messaggero (p.6): "E' evidente che in termini elettorali, il Movimento stando all'esecutivo, ha pagato il prezzo più alto. Ma sarebbe assurdo far saltare un governo per una tornata delle amministrative andata male".

ESTERI
Draghi cerca l'unità della Ue con Macron e Scholz, pressing per negoziare con Mosca (Repubblica p.4, e tutti). Il viaggio dei leader da Zelensky e la visita a Irpin sono un segnale a Putin ma restano divisioni su adesione e pace.
Metano israeliano dall'Egitto. La Ue firma un "accordo storico" (Repubblica p.2, Stampa p.4). La Von der Leyen al Cairo sigla il memorandum d'intesa. L'Ue cerca nuovi alleati e per vincere la battaglia dell'indipendenza energetica da Mosca, ottiene la sponda di Israele ed Egitto. Ieri la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, ha firmato un Memorandum d'Intesa trilaterale con Il Cairo e Gerusalemme per maggiori forniture di metano all'Europa.
Ankara boccia le carte di Svezia e Finlandia (Corriere p. 9, Stampa p.8). I documenti inviati da Svezia e Finlandia per la loro candidatura nella Nato "non sono all'altezza delle aspettative della Turchia". È un giudizio pesantemente negativo quello del ministro degli Esteri turco sulla domanda di adesione alla Nato di Helsinki e Stoccolma.
Xi a Putin: "Invoca una soluzione responsabile" (Repubblica e Corriere p.4, e altri). Telefonata tra i due leader: ribaditi "i rapporti solidi e pragmatici tra Cina e Russia di fronte alle turbolenze" ma il presidente cinese teme le sanzioni.
Biden dà un altro miliardo a Kiev (Corriere p.7, e altri). La prima risposta è di Biden. Telefonata con Zelensky, poi l'annuncio: "Forniremo ancora artiglieria, munizioni e missili". Gli Usa hanno già dato 5,6 miliardi di dollari all'Ucraina e una legge ne prevede altri 40.
Guerra lunga e rischio di attacco da Minsk. Dalla Nato nuove armi all'Ucraina (Repubblica p.5). Il mancato accordo sul grano fa temere un'escalation russa. Parte la "Fase 2" della guerra in Ucraina.
"Due ex marines americani catturati in un'imboscata russa a Kharkiv" (Repubblica p.6, e altri). Secondo il Telegraph si tratterebbe di Drueke e Huynh, dati per dispersi in combattimento.
Il Cremlino: "Va tutto bene" ma le sanzioni colpiscono duro (Corriere p.4). "Sorridete, gente", ha dichiarato ieri il premier Mishustin all'apertura del Forum Economico di San Pietroburgo: "Stiamo dimostrando di avere risorse per continuare il nostro sviluppo, ignorando tutti i tentativi di frenarci".
Ricompare Navalny: "Sono in un carcere duro, qui torturano" (Repubblica p.9 e Stampa p.8).

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