Commentario del 07.06.2022

PRIME PAGINE
Tensione fra Roma e Mosca (Corriere). Russia-Turchia, il patto del grano (Stampa). Pronto un corridoio per il grano di Odessa (Repubblica). Un grano di speranza (Avvenire). Il sacco del grano (Manifesto). La guerra che Putin non può vincere (Foglio). "Missili a Kiev, sarà escalation" (Giornale).
"Salario minimo per tutti" (Repubblica). L'Europa pronta al salario minimo, Orlando: vietato perdere l'occasione (Stampa). L'Europa fissa il salario minimo (ma non sarà obbligatorio) (Corriere). Col reddito di cittadinanza Renzi pensa di dare 200 euro a tutti i lavoratori è più bravo in inglese che in matematica (Notizia). Stipendi, il vero cuneo fiscale è al 60% (Sole). Tasse sul lavoro verso il taglio (Messaggero).
Cingolani: "Sul tetto al prezzo del gas, siamo noi a guidare l'Europa" (Repubblica). Caldaie, l'Europa frena sull'imposta svolta green al palo (Messaggero). Addio alle automobili diesel e a benzina (QN).
Il Copasir non sa nulla dei pizzini del Copasir (Fatto). Il Copasir: "Quella lista non è nostra" (Manifesto). Caso Giletti, siamo liberi di non essere comunisti (Libero). I migranti molestano la sinistra li difende (Giornale). Amministrative rischiatutto (Tempo).
Fiducia a Johnson ma non è una festa (Messaggero).

ECONOMIA
L'Europa verso il salario minimo, fissa i criteri, ma non l'obbligo su Corriere (p.10 e tutti). Ma Landini parla di "situazione esplosiva. In Italia ci sono 3milioni di lavoratori poveri". Mossa Ue: scala mobile per il salario minimo, sdoganato anche il Rdc (Repubblica prima e p.2): la direttiva sarà operativa probabilmente da metà giugno. Questa settimana (o la prossima), il Parlamento europeo dovrebbe dare l'ultimo via libera. L'obiettivo è la ratifica da parte del Consiglio dei ministri Ue del Lavoro convocato per il 16 giugno in Lussemburgo. Un atto che punta a introdurre in tutti i Paesi dell'Unione un salario che non scenda al di sotto di una soglia, della decenza e della sopravvivenza. "Salari bassi, precarietà nel lavoro e nella vita, incertezza, insicurezza", sono la miccia di una "situazione sociale esplosiva. Ora ascoltiamo l'Europa". Lo dice Landini (Cgil) che alza i toni per sovrastare il rumore delle polemiche.
"Penso che sul salario minimo bisogna intervenire ora e per farlo, bisogna legarlo comparto per comparto ai contratti maggiormente rappresentativi, mi sembra la soluzione più a portata di mano". E' il pensiero del ministro Orlando, che definisce la direttiva europea, "un assist per i lavoratori" (Corriere p.11). Sbarra (Cisl), intervistato da Repubblica (p.4), "paga minima utile ma con i contratti nazionali, su questo sindacati uniti, la proposta di Orlando sui trattamenti economici
complessivi è interessante, aspettiamo il tavolo del governo". Le mosse sul lavoro, Orlando: "È urgente migliorare le paghe", giù le tasse, si tratta (Messaggero prima e p.2).
Roberto Mania su Repubblica (p.35), parla del salario minimo: "Lavoriamo tanto, spesso male e siamo retribuiti malissimo - scrive - c'è una stretta correlazione tra pessime retribuzioni e instabilità del rapporto di lavoro. Chi investe nel capitale umano remunera adeguatamente i propri dipendenti,
chi non lo fa applica la regola inversa". Stipendi, il vero cuneo fiscale è al 60% - segnala Sole (prima e p.2-3), su 300 miliardi annui di salari lordi, 100 mld di contributi e 80 di Irpef.
La sfida di Cingolani, "Tetto al prezzo del gas, l'Italia traina l'Europa" (Repubblica p.22 e altri): il ministro della Transizione ecologica, dal festival Green & Blue, "sulle rinnovabili posizioni indifendibili. Se cambiare fosse facile, l'avremmo già fatto, stiamo lavorando per non dipendere più da Mosca grazie agli accordi siglati con sei Paesi africani, ci riusciremo nell'inverno 2024, 2025". Altolà alla svolta green, l'Ue pronta a bloccare la "tassa" sulle caldaie (Messaggero p.6), l'Europarlamento contro le misure anti-inquinamento per case e auto.
Figli carissimi – Stampa (p.11) – i conti di Banca d'Italia: "oltre 640 al mese", il 60% delle spese destinato a istruzione, abbigliamento e cibo, record al Centro Nord". 399mila i nuovi nati nel 2021, un traguardo così negativo non si era mai verificato prima.
Notizia (prima e p.2-3) attacca Matteo Renzi, l'inglese lascia a desiderare, ma in matematica va pure peggio. Renzi vuole abolire il Reddito di cittadinanza per aumentare di 200 euro al mese le buste paga dei lavoratori, un'operazione che costa molto più del sussidio ai poveri.

POLITICA
Letta: il voto un test per il campo largo (Corriere p.23). "Quello che guido io è un partito contrario all'idea di autosufficienza", mano tesa a Conte in Sicilia. Calenda: "Solo un polo di centro all'8% costringerà Pd, Forza Italia e Giorgetti ad andare avanti con Draghi - e aggiunge - senza larghe intese il Paese va a sbattere. Renzi? E' poco chiaro". Per il Giornale (p.12) Letta lancia le nozze con i 5S, ma lo segue solo Franceschini.
Sul voto per i Comuni i partiti si pesano: test sulle coalizioni guardando al 2023, titola invece Repubblica (p.12). Domenica alle urne in 26 capoluoghi. Election day coi referendum: destra davanti 18 a 5. Nel centrodestra, secondo il Messaggero (p.9), Meloni punta alla vittoria a Rieti per ipotecare le regionali. Il favorito Sinibaldi (FdI) sfida Petrangeli. La leader in prima fila. In campo anche la lista "ConTe" con un logo simile al M5S, ma l'ex premier precisa: non c'entro. La Stampa (p.12) racconta invece de "i tormenti di Salvini". Se domenica FdI vincerà anche nelle città del Nord per il leader leghista sarà la tempesta perfetta, e il Carroccio riaprirà il dibattito sulla leadership. Le partite decisive per il primato nella destra si giocano a Como, Alessandria e Verona. Ma su amministrative e referendum la destra rischia l'implosione. Il duello tra Meloni e il segretario della Lega per guidare la coalizione porterà a sconfitte. Nel centrosinistra il Pd tiene, i Cinque Stelle sono in calo e Renzi è imperscrutabile.
E proprio Conte a Palermo in un bagno di selfie: sfila nelle borgate il "patrono dei sussidi" (Repubblica p.13). Applausi e molti fan per il leader 5S in visita nel capoluogo a sostegno del candidato sindaco Miceli. In periferia difende Superbonus e reddito di cittadinanza: "E' indegno che ad attaccarlo siano i politici che guadagnano 500 euro al giorno".

ESTERI
Di Maio convoca l'ambasciatore russo Razov: "Irricevibili lezioni di libertà". La reazione: "Accuse inaccettabili" (Repubblica p.10, e tutti). L'ambasciatore russo ribadisce la linea: "dai media italiani propaganda ostile contro di noi". Prima le accuse di dubbia moralità e di "russofobia". Quindi il report del ministero degli Esteri russo - postato sui social dell'ambasciata - per rincarare gli insulti e denunciare una presunta campagna russofoba condotta nel nostro Paese a suon di discriminazioni e "mancanza di informazioni obiettive" sulla guerra in Ucraina. Razov: "Gli italiani hanno dimenticato il nostro aiuto nel 2020.
"C'è una guerra ibrida contro Roma" (Stampa p.7). Il Copasir denuncia la disinformazione e la propaganda del Cremlino, ma dice no "alle liste di proscrizione". C'è un problema di permeabilità alla propaganda russa. E c'è l'intervista al presidente del Copasir, Adolfo Urso su Repubblica (p.11): "Guerra e Covid, i russi provano a influenzare l'Italia". "La macchina di disinformazione è attiva da almeno 10 anni, è un elemento fondamentale della cosiddetta "dottrina Gerasimov" resa pubblica nel 2013, a ridosso della prima invasione russa dell'Ucraina".
Italia convocata dal governo turco (Corriere p.6). L' ambasciatore d'Italia ad Ankara Giorgio Marrapodi è stato convocato dal ministero degli Esteri turco a causa di una manifestazione a favore del gruppo curdo armato Pkk che si è tenuta di recente a Roma.
"Prima intesa sul grano di Odessa". Ma il piano turco non convince Kiev (Repubblica p.6 e altri). I militari turchi dovrebbero sminare le acque e scortare le navi con i cereali. La notizia riportata dai media non viene confermata dagli ucraini che restano cauti. Kiev chiede il coinvolgimento dei britannici e teme che i russi possano ancora attaccare Odessa.
Zelensky sulla linea del fuoco: "Sono più forti ma resisteremo" (Stampa p.3, e altri). Il presidente a 20 chilometri dalle posizioni russe conforta e premia i soldati. I russi riprendono a bombardare il Sud.
L'Europa stoppa Lavrov diretto a Belgrado: "È un disinformatore". Ira del Cremlino: "Reagiremo" (Repubblica p.6, e altri). Salta la visita in Serbia. Ira del ministro russo al quale Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro hanno negato lo spazio aereo.
Intervista a Vladimir Milov, braccio destro di Navalny: "Le sanzioni funzionano" (Corriere p.15-16). "Stanno degradando il tenore di vita e il futuro dell'industria in Russia. Restituiti i morti di Azov, ma ora scatta l'allarme colera (Repubblica p.9, Stampa p.3). I vivi restano nella colonia penale n°52 di Olenivka, al momento non risulta che siano stati torturati.

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