Commentario 13.06.2022

PRIME PAGINE
Il voto in primo piano. Urne vuote, affonda il referendum (Corriere e tutti). Vince chi non vota, resta la malagiustizia (Libero). E Giornale scrive: magistrati intoccabili, vincono i sabotatori. Referendum flop, avanza la destra (Stampa). Centrodestra avanti nelle città, la Lega fallisce i referendum (Repubblica). Genova e Palermo verso il centrodestra (Giornale). Il centrodestra prenota la prime quattro città. E a Verona può farcela (Libero).
Guerra in Ucraina. Allarme Usa: i russi stanno per sfondare (Corriere). Draghi giovedì a Kiev con Scholz e Macron: l'Ue apre i corridoi per vendere il grano (Stampa). Biden tentato di mollare Kiev. E Mosca celebra l'autarchia (Giornale). Di Maio, in un intervento sulla Stampa, scrive: con con la Stampa diciamo basta agli attacchi russi.
Energia: Draghi da Bennet per negoziare il gas israeliano (Repubblica).
Italia-Economia. Sbarra (Cisl) a Libero: "Col salario minimo lavoro nero ai massimi".
Francia, legislative: per Macron cammino in salita, ora Mélenchon è sopra di un punto (Messaggero). Macron regge, un testa a testa con la sinistra di Mélenchon (Corriere). Maggioranza a rischio (Repubblica). La Francia svolta, sorpasso di Mélenchon: col primo turno inizia l'assedio all'Eliseo (Stampa).

ECONOMIA
Salari più alti per quattro mesi, le risorse dall'aumento della tassa sui super utili (Messaggero p.10 e altri). Un decreto a luglio per contrastare gli effetti dell'inflazione sugli stipendi. Benefici di 50-70 euro in busta paga per i redditi non superiori a 35 mila euro. Per il Giornale (p.10) il caro-energia pesa in tavola, con una stangata da 8,1 miliardi. Secondo l'analisi di Coldiretti al top l'aumento della verdura (+2 miliardi), poi pane e pasta (+1,5 miliardi). E la carne è un lusso. "Col salario minimo "nero" ai massimi", così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Libero (p.13): "Il sindacalista avverte: "Una paga stabilita per legge significa l'uscita di milioni di lavoratori dal perimetro dei contratti. Servono più controlli e si scopriranno sommerso e sfruttamento. Poi ridurre le tasse sul lavoro e puntare sulla produttività".
Il Sole (p.3) segnala avvio lento per il nuovo Catasto: Imu, Iva e registro a 35,5 miliardi. La tassazione sul processo e le compravendite immobiliari nel 2021 ha raggiunto il massimo dall'addio all'Ici. Prelievo basato sugli estimi attuali anche con le nuove rendite dal 2026. Acconto dell'imposta municipale da 10 miliardi il 16 giugno.
La prova dello spread intanto agita Piazza Affari, e negli Usa la Fed accelera il rialzo dei tassi. Mercoledì la decisione della banca centrale americana: si va verso il terzo aumento da almeno mezzo punto.
Sul Reddito di cittadinanza niente stretta per chi rifiuta il lavoro, segnala il Messaggero (p.11). La decurtazione di 5 euro non scatta: le Regioni non hanno ancora fornito i dati. L'altro nodo è la mancanza del tracciamento delle offerte dai Centri per l'impiego.
Sul fronte del lavoro la Stampa (p.24-25) segnala il boom dei medici a gettone. Gli ospedale ormai ne impiegano 15mila per un totale di 18 milioni di prestazioni l'anno. Allarme dei colleghi: "Costi esorbitanti. E spesso non hanno adeguata professionalità".

POLITICA
Flop referendum in evidenza su tutti i quotidiani. Astensionismo record: alle urne uno su cinque, mai così pochi votanti (Stampa p.2 e tutti). Poco coinvolgenti i quesiti sui magistrati. Quorum lontano, su due quesiti i No oltre il 40% (Repubblica p.6): sull'abrogazione della Severino e la limitazione della custodia cautelare molti voti contrari nelle città dove si è votato anche per le amministrative. Pagnoncelli sul Corriere (p.3) analizza le ragioni del fallimento del referendum sulla giustizia: quesiti poco comprensibili, "usura" dello strumento e scarsa mobilitazione. Mentre per il Giornale (p.2) la colpa del "boicottaggio" è di sinistra, toghe e voto in un solo giorno. "L'Italia rinuncia a votare: ha vinto chi non ha votato" titola Libero (in prima e p.2-3). Per il Fatto (in prima e p.2) il flop del voto referendario è la disfatta di Salvini, Renzi & Co. Il leader della Lega, amareggiato, dice: alla giustizia ci penseremo noi al governo (Corriere p.4).
Il voto nelle città: Genova e Palermo verso il centrodestra. Sorpesa Verona: centrosinistra avanti (Stampa p.6 e altri). Dai dati degli Exit poll Bucci vede il bis al primo turno a Genova, così come Lagalla a Palermo, mentre Biondi allunga a L'Aquila. A Verona avanti il centrosinistra guidato da Tommasi. Per Libero (p.9) il centrodestra prenota 4 città: Genova, Palermo, L'Aquila e Catanzaro. A Verona derby Sboarina-Tosi per il ballottaggio. Ma il voto nelle città apre la resa dei conti nella coalizione di centrodestra: la Lega "nazionale" ora è a rischio (Corriere p.13). Un sorpasso della Meloni sul Carroccio pregiudicherebbe – secondo Verderami – il disegno di Salvini di guidare il centrodestra alle Politiche del 2023. E all'interno del partito ci sarebbe l'obbligo di cambiare. Il Messaggero (p.7) segnala il doppio obiettivo della Meloni: superare Salvini al Nord e prendersi la leadership. Secondo la Stampa (p.7) Salvini e Meloni sono costretti all'unità: nelle città in cui la coalizione non si è presentata unita i candidati hanno faticato. Letta invece testa il campo largo Pd-M5S: "Solo uniti si può vincere" (Messaggero p.6 e altri). L'asse dem-grillini tiene, ma non decolla.

ESTERI
Viaggio di Draghi tra Israele e Turchia: due tappe chiave per la missione a Kiev. Subito gas israeliano per il fabbisogno dell'Italia (Repubblica p.12-13, Stampa p.14 e altri). La visita del premier ha come obiettivo interrompere la dipendenza da Mosca. Centralità del Mediterraneo, sicurezza e nuove rotte del gas. Il bilaterale con Bennet anche in previsione del viaggio in Turchia e della creazione di un gruppo di garanti nel dialogo Ucraina-Russia. Tappa a Ramallah. Roma e Gerusalemme intendono collaborare su tutti i dossier decisivi: dalle tecnologie alla sanità. E proprio il premier Draghi sarà a Kiev giovedì. Visita assieme a Macron e Scholz: apertura sull'ingresso nell'Unione. Intanto, l'Ue apre i corridoi del grano (Stampa p.18): i cereali passeranno via treno attraverso la Polonia e la Romania. Grano, due rotte via terra e c'è un piano per Odessa (Messaggero p.9). L'Ucraina: export da Polonia e Romania. Idea di sfruttare il delta del Danubio. L'Ucraina cerca ogni strada possibile per riprendere le esportazioni del grano, e ha creato due corridoi terrestri attraverso la Polonia e la Romania. Kiev è anche in trattativa con gli stati baltici per aggiungere un terzo corridoio per le esportazioni alimentari. Non sarà un lavoro facile, ma il presidente turco Erdogan ha annunciato di voler risentire, già in settimana, Putin e Zelensky.
Sul fronte di guerra. Battaglia dell'Azot. L'Ucraina rivive l'incubo dell'Azovstal. Gli Usa: "I russi sfondano in 7 giorni" (Repubblica p.14, Corriere p.18, Messaggero p.8). Kiev: "Resistiamo". Ma per l'intelligence Severodonetsk ha le ore contate. Migliaia di soldati ucraini e 800 civili bloccati nell'impianto chimico. Sulla Stampa (in prima e p.13) l'intervento del ministro Di Maio a difesa de La Stampa e del giornalismo italiano dagli attacchi russi: qualsiasi provocazione rivolta ai media italiani, con l'intento di screditare il nostro Paese, è da rispedire al mittente – scrive il ministro -. Non sono tollerabili ulteriori attacchi a chi con professionalità svolge il suo lavoro.
Usa, svolta per le armi: c'è intesa bipartisan al Senato. "Controlli sugli under 21, basta stragi" (Repubblica p.19, Corriere p.25 e tutti). Dopo 26 anni di paralisi al Senato c'è la maggioranza per aumentare i controlli.
Sul voto in Francia si abbatte il ciclone Mélenchon: per Macron maggioranza in bilico.  In gioco anche la leadership in Europa (Repubblica p.18, Corriere p.24, Stampa p.23, Messaggero p.13). L'unione delle sinistre potrebbe ottenere oltre 200 deputati. Risultato modesto per Le Pen. Eliminato l'estremista Zemmour. Astensionismo record. Mélenchon vince la scommessa politica nel primo turno delle legislative, portando la coalizione di sinistra tra 25 e 26% delle preferenze, alla pari o in lieve vantaggio, a seconda delle prime proiezioni, col blocco di Macron. "Un risultato storico", esulta Mélenchon che si immagina premier: "Le pensioni? Decido io". Le proiezioni per il 2° turno però danno l'Assemblea al capo dello Stato. Il 19 giugno secondo turno delle legislative.

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