Commentario del 08.06.2022

PRIME PAGINE
Odio e minacce dalla Russia (Corriere). Medvedev contro l'Occidente: "Vi odio, voglio farvi sparire" (Repubblica). Delirio Medvedev: occidentali vi odio (Stampa). L'odio (Manifesto). Mosca getta la maschera "Morte agli occidentali" (Libero). Mosca parla come l'Isis (Giornale). Parole pericolose (Avvenire).
Economia. La direttiva Ue, l'intervista al Ministro Orlando: "Ora un patto per i salari" (Repubblica). Bonomi (Confindustria): "Salario minimo per i più fragili, serve un patto reddito-lavoro" (Corriere). "Salario minimo un atto di civiltà" (Stampa). Infermieri, ecco il contratto con aumenti fino a 170 euro (Messaggero). Salario minimo, rivoluzione a metà (QN). Pil 2022 a +2,8% ma con rischi di ribasso bene l'edilizia, l'industria cede lo 0,9% (Sole). Aiuti Ue, proroga in arrivo (Italia Oggi). L'auto elettrica divide la Ue (Messaggero).
Politica. Conte: "Noi distanti dalla Lega, nessuno vuole far cadere il governo" (Repubblica). Tutti contro tutti e vince Draghi (Tempo). Gli italiani se ne fregano dei referendum di Salvini e lui scarica la colpa su mascherine al seggio e finte censure (Notizia). Lo scandalo dei dossier investe il Dis e il governo (Fatto).

ECONOMIA
Raggiunto l'accordo tra il Parlamento Ue e gli Stati membri sui salari minimi adeguati nell'Unione, proposta dalla Commissione nell'ottobre 2020. Un negoziato durato oltre un anno e mezzo. "Le nuove regole tuteleranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro paghi", ha commentato Von der Leyen, il ministro Di Maio ha parlato di "accordo storico" e Giorgetti spera che "non danneggi la contrattazione" (Corriere p.14 e tutti). Ma Bonomi, presidente di Confindustria, intervistato dal Corriere (prima e p.15), frena: "Va bene ma soltanto per i lavoratori più fragili – dice - il salario minimo in genere c'è dove le paghe orarie sono basse, non è il caso dei contratti nazionali di Confindustria. Ci vuole un patto sociale, Draghi ci convochi per la politica dei redditi". Il salario minimo europeo legato al costo della vita "ma sarà l'Italia a decidere", ha detto il Ministro Orlando (Messaggero p.7). Ma l'Istat rivede l'indice Ipca alla base dei rinnovi contrattuali, che sale al 4,7%. Ma per Cgil, Cisl e Uil è insufficiente a contrastare l'inflazione. Dal commercio al turismo: 6,8 mln di lavoratori con accordi collettivi scaduti (Repubblica p.2). E il Ministro Orlando a Repubblica (prima e p.3): "Entro l'estate una spinta ai salari bassi poi giù il cuneo fiscale - ho proposto ad aziende e sindacati di applicare come salario minimo, le paghe dei contratti più rappresentativi, ora dipende da loro. Le accuse di Bonomi? Vuole solo fare polemica". Secondo QN (prima e p.4), è una rivoluzione a metà, l'Europa fissa i criteri e lega gli stipendi ai prezzi ma la contrattazione resta e non c'è obbligo per l'Italia. E c'è il no di commercianti e artigiani al salario minimo (Stampa p.10): "Prima tagliare il cuneo fiscale – dicono Confartigianato e Confesercenti - intervenire sulle buste paga e sui rinnovi". Il vicesegretario Pd, Provenzano a Stampa (p.13) dice: "L'Ue vuole rivoluzionare il lavoro, adesso l'Italia non resti indietro". E Cottarelli su Stampa (p.29), scrive: "è stato raggiunto un accordo preliminare, ma è comunque un segnale importante che l'Unione ritenga che il salario minimo sia una cosa positiva ma ci sono dubbi come per il fatto che, trovandoci in un Paese con così differenti livelli di produttività, un salario minimo nazionale dovrebbe essere calibrato sui livelli di produttività e di salario del Sud. Ben venga dunque – conclude Cottarelli – se ben studiato come dice Visco". Su Foglio (prima), Di Vico scrive: "gli slogan sul salario minimo ricordano la fine della povertà".
Marro e Querzè, sul Corriere (p.17), parlano di stipendi, e di "cosa cambia con l'ipotesi dei 9 euro del salario minimo". "In Italia – scrivono - 935 contratti fissano i minimi, qui non c'è il salario minimo legale perché è molto diffusa la contrattazione. I contratti nazionali stipulati da sindacati e imprese coprono, secondo l'Inapp, l'88,9% dei dipendenti di imprese del settore privato extra-agricolo con almeno un dipendente.
Il Pil italiano cresce ma rallenta, con le stime ritoccate al ribasso di ben due punti a causa del conflitto (Messaggero p.21, Sole prima e p.2 e altri). Forti rischi al ribasso, Pil +2,8%. L'Istituto segnala che pesano la guerra in Ucraina e l'inflazione, per il 2023 l'incremento stimato per l'Italia è dell'1,9%, fissato al 4,7% per l'anno in corso il nuovo indice di riferimento per l'adeguamento degli stipendi.
L'auto elettrica divide la Ue – evidenziano Messaggero (prima e p.4-5), Repubblica (p.28 e altri) - oggi il voto sul taglio delle emissioni entro il 2035 in un Europarlamento spaccato. Si vota per tagliare del 55% le emissioni inquinanti, il centrodestra: "con lo stop ai motori termici a rischio mezzo milione di posti di lavoro". A rischio 70mila posti in Italia, "oggi il gasolio inquina meno" (Messaggero p.5): tempi troppo stretti per la transizione all'elettrico, industria nazionale in affanno.
Infermieri, nel contratto aumenti fino a 170 euro (Messaggero prima e p.9): incarichi retribuiti fino a 20 mila euro, riparte la trattativa tra Aran e sindacati, le Regioni sbloccano i nuovi fondi per il rinnovo. Tre anni di arretrati.
Dataroom di Gabanelli e Ravizza (Corriere prima e p.27) parla di referti medici online: "un'Italia a due velocità". "Fascicolo sanitario, 10 anni di illusioni – scrivono – su 100 prestazioni eseguite, l'Emilia-Romagna ne pubblica 91, la Lombardia 31, il Lazio 19".  

POLITICA
Nella maggioranza di governo continuano le divisioni riguardo l'invio di armi a Kiev. Nel suo colloquio con Repubblica (p.11), Conte ribadisce il "no al riarmo", e aggiunge: "siamo distanti dalla Lega, non faremo cadere Draghi, nessuno ha voglia di mettere in crisi il governo, guai a confondere le nostre posizioni con quelle strumentali di altri". "Il 21 non vogliamo fare prove di forza in Parlamento, ora un negoziato di pace", a ribadire al Corriere (p.11) la posizione del M5S è la capogruppo al Senato Mariolina Castellone, che sottolinea: stiamo lavorando a una risoluzione di maggioranza per trovare una sintesi con la nostra posizione.
Nel centrodestra invece è scontro tra Salvini e Meloni, come riporta la Stampa (p.14): "FdI favorisce il centrosinistra". Divisi alle comunali, la Lega accusa l'alleato. Ma lei non ci sta: "Serve prudenza". Non è previsto nessun comizio congiunto dei leader della coalizione. Anche il Giornale (p.13) parla di scintille tra Salvini e Meloni, poi riporta l'appello di Berlusconi: "votate il referendum". Appello accorato del Cavaliere: "il tema giustizia è fondamentale".
Anche Repubblica (p.14) ricorda il referendum sulla giustizia di domenica: partiti divisi, la vera sfida è sul quorum. Comunali e consultazione lo stesso giorno: cinque schede per cinque colori, dalla cancellazione della legge sulla incandidabilità dei condannati alla separazione delle funzioni. La polemica: Lega e FdI denunciano la "cappa di silenzio", appello a Draghi e al Colle.
L'analisi del Messaggero (p.13) analizza oggi la situazione a Viterbo. Il centrodestra si fa in tre ed il Pd sogna il colpaccio. FdI è con Allegrini, Lega e parte di FI con Ubertini. E Sgarbi sostiene Frontini. Divergenze anche nel centrosinistra: Fioroni non sta con la candidata ufficiale.
Repubblica (p.12) si concentra invece su Genova, dove è duello Bucci-Dello Strologo. Scintille durante e dopo il confronto di Repubblica fra il candidato del centrodestra, che parte favorito, e quello di centrosinistra. Bucci, Genova per lui, titola invece la Stampa (p.15). Il sindaco resta il favorito e può imporsi al primo turno. Il grande rischio è l'astensione: cinque anni fa superò il 50%.
Si discute sull'uso delle mascherine ai seggi, e il caso finisce al Tar (Libero p.11). Il leader della Lega, Salvini fa ricorso contro l'obbligo del bavaglio: "anche a scuola è inutile".
Sul Corriere (p.9) sondaggio sulla guerra: cresce tra gli italiani, l'area di chi non si schiera. Tra Russia e Ucraina non prende posizione il 44%, più 6% rispetto alla precedente rilevazione del 17 marzo. Calano i favorevoli alle sanzioni contro Mosca dell'8%.

ESTERI
Attacco di Medvedev su tutti i quotidiani: "Occidentali vi odio vivo per farvi sparire". La parabola dell'ex presidente, diventato un falco per riaccreditarsi con Putin. Rimosso Hilarion, vice del patriarca Kirill: era stato tiepido sull'Ucraina. "Li odio. Sono bastardi e degenerati, vogliono la morte della Russia. Finché sarò vivo, farò di tutto per farli sparire", ha scritto l'ex premier Medvedev, oggi vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, senza specificare l'obiettivo. Di Maio: "Affermazioni gravissime e pericolose". Condanna di Salvini.
Draghi e Macron: visioni diverse sull' Ucraina nella Ue. Intesa sull'economia. "Allarghiamo l'Europa a Est" (Repubblica p.11, Stampa p.8). Stasera all'Eliseo l'incontro bilaterale, il nodo della concorrenza nel mercato della Difesa. Il premier cerca una sponda sul tetto al prezzo dell'energia.
Mattarella: "Sì alla Georgia in Ue. Insieme contro la guerra" (Repubblica p.11, e altri). "La Georgia con la sua storia millenaria, ha contribuito alla famiglia della civiltà europea. L'Italia ne sostiene il percorso di entrata nella Ue". Ha detto il Capo dello Stato incontrando la presidente della Georgia Zourabichvili.
Razov contro Repubblica: "Articoli ingiusti e parziali" (Repubblica p.6). L'ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, se l'è presa di nuovo con la stampa italiana: è stata "ingiusta e imparziale", dice, nel riportare i contenuti dell'incontro in cui il ministero degli Esteri gli chiedeva conto ufficialmente del suo paradossale attacco rivolto proprio alla stampa italiana, accusata di fare campagna d'odio.
Erdogan tenta il colpo: salvare il grano di Kiev e attaccare in Siria (Repubblica p.8, e altri). Oggi Lavrov a Istanbul: possibile patto Russia-Turchia sui cereali di Odessa, ma manca l'ok ucraino.
E la fame in Africa ora scuote l'Occidente (Stampa p.4). Molti Paesi subsahariani e asiatici rischiano la rivoluzione per la mancanza di cibo.
Angela Merkel: "Da Mosca violazioni ingiustificabili. Non mi rimprovero il dialogo con Putin" (Corriere p.8, Messaggero p.3). Prima intervista dell'ex cancelliera tedesca: "Non sono stata equidistante tra Russia e Ucraina, il mio cuore ha sempre battuto per Kiev".
Zelensky chiede aiuto alla Cina: "Dica a Mosca di fermare la guerra" (Repubblica p.8, e altri). Il presidente lo dice in una conferenza organizzata dal Financial Times e per la prima volta, chiede che la Cina usi "la sua influenza sulla Russia per porre fine a questa guerra".
Denuncia degli orrori di Kherson: "Nelle camere di tortura 600 civili" (Repubblica p.9, e altri). Kiev: "In condizioni disumane giornalisti e militanti che hanno soltanto protestato". Molti sono stati trasferiti dai russi in Crimea.
Caccia ai collaborazionisti: "Passano informazioni ai russi" (Corriere p.4). Circa 1.500 "traditori" rischiano il carcere per aver aiutato l'Armata. Per i russi gli ucraini disposti a cooperare sono preziosi alleati.

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