Commentario del 12.06.2022

PRIME PAGINE
Superbonus, piano salva-lavori (Messaggero). Aiuti per famiglie e imprese, scudo anticrisi da 12 miliardi (Stampa). Intervista a Landini: "Basta con i bonus, è ora di alzare i salari" (Repubblica). Risparmi e mutui, ecco come difendersi (QN). Trasporti al collasso, merci bloccate (Sole).
Mosca, volo pagato a Salvini (Repubblica). Salvini porta in tribunale chi gli dà del russo (Libero).
Oggi quasi 1000 Comuni al voto. Palermo, la campagna dei boss scarcerati (Repubblica). Giustizia e sindaci, l'Italia ritorna alle urne (Messaggero). Referendum, la sfida del quorum (Corriere). 5 "sì" contro l'ingiustizia (Giornale). Se il referendum fa flop vincono questi qui (Libero). Test a test (Manifesto). Al voto col rebus Lazio (Tempo).
O mente il governo o mente il Corriere (Fatto).
Esteri. Biden a Zelensky: ignorò l'allarme e lui: gli aiuti tardi (Corriere). Alta tensione tra Biden e Zelensky (Giornale). Obiettivo la tregua (Avvenire).
Il deserto del Po (Stampa).

ECONOMIA
Superbonus, è in arrivo la norma salva-crediti, più tempo per le cessioni (Messaggero prima e p.4, Stampa p.24 e altri). Proroga di un anno per girare alle banche le somme scontate in fattura ai clienti, la platea degli acquirenti può estendersi anche alle partite Iva sopra i 50 mila euro. Nel decreto aiuti, che la prossima settimana entrerà nel vivo della discussione alla Camera, potrebbe essere approvata una norma per consentire alle imprese di "conservare" i crediti nei propri cassetti fiscali in attesa di trovare un compratore. Intanto, per il taglio al cuneo fiscale, il governo cerca 7 mld, incontro con le parti sociali. Contratti disdetti e stop delle grandi banche, ora per le famiglie il maxi-incentivo è a rischio, gli edili chiedono subito un intervento del governo (Stampa p.24). Il decreto di luglio potrebbe raddoppiare da 0,8 a 1,6% lo sgravio temporaneo per 13,8 mln di dipendenti sotto i 35 mila euro. Risorse dall'extra gettito Iva poi si valuterà se renderlo strutturale (Repubblica p.10). Di scudo anticrisi parla Stampa (p.2): dall'energia al taglio del cuneo fiscale, il decreto può arrivare a 12 mld, la Lega chiede lo scostamento di bilancio. Draghi: "basta toni anti-europei". Signore, su Giornale (prima e p.7) scrive: "ora Draghi teme lo spread, la 'tempesta' punta l'Italia. Il premier è preoccupato dall'impennata dello spread dovuta alle mosse della Bce.
E dopo la stretta della Banca centrale europea e il crollo della borsa di venerdì scorso, occhi puntati, domani, sulla riapertura dei mercati; Trincea del governo sullo spread, "no a nuovo deficit", titola Corriere (p.15), Brunetta: "Francoforte? Lagarde impari da Draghi".  
Landini, a Repubblica (prima e p.11) dice, "basta con i bonus, c'è un'emergenza sociale e il governo non lo capisce - le una tantum – dice - sono inutili, ci vuole un taglio strutturale delle tasse su lavoro e pensioni finanziato con imposte su extra profitti e rendite".
Giovanni Baroni, presidente Piccola Industria e vice presidente di Confindustria, in un'intervista al Messaggero (p.7) va all'attacco della decisione del Parlamento europeo che blocca le auto a benzina e a metano dal 2035, privilegiando solo le vetture elettriche: "Rischio bomba sociale senza filiera dell'auto, la Ue non ha considerato l'impatto economico, in pericolo migliaia di posti se si punta solo sulle vetture elettriche". Ma la Germania è divisa sullo stop nel 2035, il Ministro Cingolani apre: "possibile ripensarci".
Sistema Trasporti al collasso, merci bloccate, export e forniture a rischio – segnala Sole (prima e p.3) - infrastrutture ferme, autisti introvabili, ferrovie saturate, il sistema è travolto. I prezzi sono alle stelle e lungo l'intera filiera logistica i ritardi aumentano velocemente.

POLITICA
E' election day, oggi si vota dalle 7 alle 23. Alle urne per 978 sindaci, tensione nelle coalizioni, si rinnovano le amministrazioni di 26 capoluoghi, in 9 milioni ai seggi, il centrodestra spesso in ordine sparso, alla prova elettorale il campo largo di Letta (Messaggero p.2 e tutti). Le sfide chiave a Genova, Palermo e Verona, i due leader che si giocano l'osso del collo sono Salvini e Conte, ma l'election day di oggi, che accorpa referendum e amministrative, sarà un test anche per le due coalizioni (Stampa p.6). E poi c'è il referendum: Giustizia, 5 sì per cambiare ma c'è l'incognita del quorum (Messaggero p.3, Corriere p.2 e tutti). A favore Lega, FI, Iv, Azione e radicali, M5S è per il no, il Pd lascia libertà di voto. Lo stupore del Quirinale per gli inviti di Salvini a schierarsi contro l'astensione. Un'occasione storica per cambiare la giustizia, si infiammano i sostenitori del Sì. Modifiche pasticciate, inutili o dannose, ribatte il fronte del No. Libero (prima) riporta le foto di Davigo, De Benedetti, Conte, Littizzetto e Travaglio e titola: "Se il referendum fa flop vincono questi qui - stare a casa significa schierarsi con chi vuole che le cose restino come sono".
Massimo Giannini su Stampa (p.25), "Italia al voto: spread, mafia e un passato che non passa – scrive – sarebbe servita una Politica capace di sfruttare la doppia finestra, aperta dalla lunga epoca dei tassi zero e dalla lunga parentesi dei governi tecnici, per rifondare i due poli e per riformare il Paese. Non l'hanno fatto e adesso che la finestra si sta richiudendo, maledicono Lagarde e boicottano Draghi".
Salvini la bufera russa (Stampa p.10): si riaccende la polemica per la missione, poi annullata, l'ambasciata di Mosca: "Viaggio pagato da noi", il Carroccio prova a smentire: "Non c'è nessun biglietto omaggio". La sfida del Pd: "Adesso basta bugie". Si arricchisce di risvolti
misteriosi e inquietanti, il viaggio di Salvini in Russia per discutere del "suo" piano di pace. L'ambasciata russa inguaia Salvini "Biglietti per Mosca pagati da noi - evidenzia anche Repubblica (p.2) – in una nota ufficiale, Mosca conferma le indiscrezioni pubblicate da "La Verità", Pd e M5s chiedono immediatamente conto a Salvini di quello che era accaduto in questo "viaggio Papeete-Mosca". E sul caso, Calenda parla a Repubblica (p.2): "Draghi lo convochi, senza un chiarimento politico la Lega esca dal governo - Salvini è una persona pericolosa" attacca.
Maturità, il rebus mascherine, segnala Stampa (p.17 e altri): la mascherina si conferma il simbolo della confusione nella gestione della pandemia. Per accedere ai seggi elettorali è raccomandata, ma non obbligatoria mentre per gli esami di terza media e di maturità resta necessaria allo scritto e si può togliere all'orale. Il sottosegretario Costa promette: "L'aboliremo".

ESTERI
Von der Leyen apre a Kiev nella Ue: "Insieme per la rinascita". Draghi-Scholz-Macron presto a Kiev (Repubblica p.12, e tutti). La presidente della Commissione europea vola a sorpresa da Zelenksy: "Siete sulla strada giusta per entrare nell'Ue. È il momento decisivo, entro la fine della prossima settimana arriverà la valutazione della Commissione sullo status di Paese candidato.
La candidatura dell'Ucraina rischia di spaccare l'Unione (Stampa p.13, Messaggero p.9). Polonia e Paesi Baltici favorevoli, Francia e Germania scettiche.
Da Biden critiche a Zelensky: "Non credette all'invasione. Non ci avete ascoltati" (Repubblica p.13, e tutti). "Avevo informazioni per prevedere l'aggressione di Putin, non avevamo alcun dubbio. Putin aveva già deciso di invadere l'Ucraina e di attaccare Kiev il 18 febbraio". Il portavoce del presidente ucraino: "Chiedemmo subito sanzioni preventive e non ci ascoltarono. Gli aiuti sono arrivati in ritardo".
Gas e petrolio, entrate record per Putin (Corriere p.12). Il gettito da materie prime è salito del 90% nei primi 4 mesi dell'anno. La deputata ucraina, Klymenko: "L'Europa paga per la nostra morte". Con il tesoretto Mosca potrebbe coprire la spesa militare per tutto il 2023 o tagliare le forniture al Vecchio Continente. C'è l'ombra dei fondi neri.
Mosca, addio alle "Z". Ora il governo vuole nascondere il conflitto (Repubblica p.14). Le autorità russe iniziano a rimuovere le insegne patriottiche perché l'operazione è sempre più lunga. Ira dei nazionalisti. I cartelloni "patriottici" stanno scomparendo: rimossi dalle autorità locali, ufficialmente su richiesta degli stessi moscoviti.
Scandalo dell'Osce: "Ha abbandonato lo staff ucraino nelle mani russe" (Corriere p.13). Decine di denunce all'Organizzazione per la sicurezza in Europa: interpreti finiti in carcere nelle Repubbliche filo-Mosca, persone morte sotto le bombe o arrestate.
La battaglia del grano non è solo nei porti: "Bombardano i campi" (Messaggero p.9). Intere distese di grano distrutte dai proiettili incendiari. La guerra dei russi contro gli ucraini passa anche per questo.
Donbass. Battaglia strada per strada: in fiamme l'Azot dopo i raid (Stampa p.14, Messaggero p.8). Incendio nell'impianto chimico di Severodonetsk dove si nascondono 800 civili. Iniziata la distribuzione di passaporti russi nei territori occupati.

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