Commentario del 20.06.2022

PRIME PAGINE
Politica-Italia: M5S, processo a Di Maio, ira del ministro (Corriere). M5S, processo a Di Maio, il ministro: "Quanto odio" (Repubblica). Psicodramma Cinque Stelle (Tempo). I grillini mettono alla porta Di Maio (QN). Le idi Di Maio (Giornale). Armi: scontro Draghi-Conte, 5S: Di Maio sempre più solo (Fatto).
Giovannini (Messaggero): "Gas, stop agli speculatori".
Renzi: "I 5Stelle non romperanno sulle armi a Kiev" (Messaggero). Il piano Ue: più armi all'Ucraina (Stampa). Zelensky difende il Sud e il Donbass si allontana (Giornale).
Politica-esteri: Crollo di Macron: persa la maggioranza, impresa di Le Pen (Corriere). Tonfo Macron, sale Le Pen: Francia al bivio (Messaggero). Macron perde la maggioranza del Parlamento, exploit di Le Pen (Repubblica). Crolla Macron, Francia ingovernabile (Stampa).
Economia: Affitti, partite Iva e risparmi: le flat tax salgono a 19 miliardi (Sole). Crisi, riscossione forzata (Italia Oggi). Attacchi hacker, Nessuno è al sicuro (A&F).
Covid, la nuova ondata: Torna ma è influenza (Libero).

ECONOMIA
Eni accelera sul gas, intesa con il Qatar, "Alleanza strategica", investimenti per 28,7 miliardi, produzione entro il 2025 (Corriere p.13, Messaggero p.8 e tutti). L'Eni accelera sulla diversificazione energetica del nostro Paese, mentre si entra nella settimana in cui il governo valuterà se alzare il livello di crisi del gas anche sulla base di quello che farà la Russia, che per la prima volta da mercoledì scorso ha cominciato a tagliare le forniture decidendo di non soddisfare completamente le richieste di Eni. Il piano per l'emergenza su Stampa (p.13), il dossier di Monticelli: sul tavolo del governo il protocollo in caso di crisi, aria condizionata limitata in abitazioni e uffici, grandi aziende costrette a ridurre la produzione. Se la Russia nei prossimi giorni confermerà i tagli ai flussi del gas, il ministero della Transizione ecologica potrebbe decidere di alzare il livello di crisi da "preallarme" ad allarme. In questo caso, le imprese che sfruttano più energia sarebbero costrette a ridurre i consumi.
Più sconti su benzina e diesel, il Tesoro a caccia di 7 miliardi. Su Messaggero (p.8), la cifra della "lista della spesa" del ministero dell'Economia, che si avvicina ai 7 mld, in vista del prossimo decreto di aiuti. La nuova corsa verso l'alto dei prezzi di benzina e diesel ai distributori non lascia margini di manovra al governo, che a questo punto ha una sola opzione: confermare fino a settembre, l'attuale taglio delle accise, che garantisce uno sconto di 30 centesimi al litro, ed anzi se possibile, rafforzarlo.
Il Ministro Giovannini al Messaggero (prima e p.9), conferma: "Fermeremo gli speculatori, aiuti a famiglie e aziende - nel mirino i comportamenti non corretti, serve il tetto al prezzo del gas, il Governo più vicino a chi è in situazioni di grande disagio, valutiamo nuovi interventi".
Affitti, partite Iva e risparmi: le flat tax salgono a 19 miliardi – evidenzia Sole (prima e p.3). Valgono 18,9 miliardi le tasse piatte che la riforma fiscale promette di lasciare invariate. Il disegno di legge delega è atteso oggi al voto dell'Aula di Montecitorio.
Di "acqua salata" parla Stampa (p.24), anche la minerale va infatti verso rincari del 10%. E per i temi del lavoro, invece, c'è il ritorno dei contratti stabili (Sole p.4): il saldo degli impieghi recupera nei primi quattro mesi dell'anno i livelli pre-pandemia e si rafforza il peso dei rapporti a tempo indeterminato. Migliora dunque il mercato del lavoro e il trend positivo avviato nel 2021 prosegue anche nel 2022.

POLITICA
Scintille tra i 5Stelle su Di Maio, ma l'espulsione per ora non c'è (Corriere p.2-3). Consiglio nazionale animato con i big, Conte vuole una "soluzione politica". Il quotidiano racconta come, un passo alla volta, il ministro ha cambiato rotta: "abbiamo responsabilità, non potevo tacere". L'ex capo politico: "se mi cacciano non è un mio problema". Per il Messaggero (p.2-3), nel M5S lo scisma è rinviato, e Di Maio accusa: "Odio contro di me". Al consiglio nazionale il processo al ministro, ma nessun provvedimento. Il ministro accusa: "Siete immaturi, mettete in difficoltà l'Italia in Europa". Lo stesso Di Maio e un drappello di fedelissimi ragionano su una formazione governista. Per il 2023 si pensa a un'area più ampia contro il populismo e orientata alle riforme.
Draghi in Senato, il no del governo a nuovi voti sulle armi a Kiev, scrive Repubblica (p.4-5). Braccio di ferro con il M5S sulla risoluzione di maggioranza da approvare dopo il discorso del premier domani in Aula. I grillini chiedono che in futuro si esprima il Parlamento. Ma il Pd ha un'altra grana nella coalizione. Letta: "Parlerò con Conte e Di Maio". Il segretario dem vuole tenere un profilo basso sulla contesa grillina, ma nel partito c'è chi tifa per il ministro degli Esteri. Si registra anche un caso a Strasburgo: il M5S entra nel gruppo progressista all'assemblea del Consiglio d'Europa tra i malumori di molti dem. La Stampa (p.3) riferisce invece di un Grillo preoccupato per lo strappo: "Ma Conte non vuole ricucire". L'ex capo politico pensa alla exit strategy dal Movimento, tentato da un nuovo polo di centro. Il progetto ruoterebbe intorno al sindaco di Milano, Sala ma lui per ora temporeggia. Cosa succede nella maggioranza? Si chiede proprio la Stampa (p.4). Lo scontro interno mette a rischio la tenuta del governo, Letta prova a mediare tra i Cinque Stelle. Salvini: "Se litigano ancora è un problema". Renzi: "Nessuno è così pazzo da far cadere Draghi adesso".
Anche nel centrodestra emergono però problemi. Dopo Verona, Genova: la coalizione più forte lacerata da zuffe suicide, titola Libero (p.2-3). Nella città veneta, in vista del secondo turno, niente accordo tra le liste. Mentre nel capoluogo ligure, dopo il trionfo, già si scontrano per i posti in giunta. Mentre il centrodestra litiga la sinistra gli ruba il centro. Quando a sfidarsi sono due poli antitetici, è nell'area della moderazione che si conquista la maggioranza. Il Pd di Letta ha già cominciato a lavorare in questo senso. Devono iniziare a farlo anche i conservatori. Al Messaggero (p.5) arrivano le parole di Matteo Renzi: "5Stelle, lite per le poltrone: nessuna rottura sulle armi. Di Maio se ne va? Meglio tardi che mai, ma non sarà leader del Centro. L'area moderata sarà decisiva per l'esito del voto, ma ora non parliamo di nomi".

ESTERI
Il tracollo di Macron, grande sconfitto, su tutti i quotidiani: è primo ma non ha la maggioranza, Francia al bivio. La sinistra di Mélenchon prima forza di opposizione. Le Pen trova la rivincita, timore di Bruxelles: "La Ue è più debole nella partita con Mosca". L'incertezza di Parigi una zavorra per l'Europa (Repubblica p.6-7, e tutti). Il voto per il Parlamento consegna una Francia frammentata e un leader azzoppato. Cadono i ministri dell'Eliseo: ora servono nuovi alleati. Mélenchon prima forza d'opposizione.
Ultimatum di Draghi. No del governo a nuovi voti sulle armi a Kiev. Timori di Palazzo Chigi per la credibilità dell'Italia (Repubblica p.4, e tutti). Oggi il vertice con i capigruppo sul testo della risoluzione. Il premier domani terrà un discorso per spazzare via i dubbi sulla linea ma se mancasse la maggioranza sulla politica estera, il governo cadrebbe. L'invio di armi è già stato autorizzato dal primo decreto votato a maggioranza. Tra i temi anche l'energia, il grano e il prossimo incontro con Erdogan. Su Stampa (p.10), dai territori occupati partono navi con i beni ucraini in direzione Latakia, Siria, dove Mosca tenta di venderli, tra le merci sottratte anche metalli destinati all'Italia. Mosca avrebbe già inviato in Siria 180 mila tonnellate di grano dai territori occupati.
Allarme della Nato: "La guerra durerà anni" (Stampa e Corriere p.8, e altri). Zelensky: non cederemo il Sud a nessuno. "Dobbiamo prepararci al fatto che questo conflitto potrebbe durare anni". Il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, lancia un avvertimento chiaro ai Paesi occidentali che vogliono la pace e stanno lavorando per la fine della guerra, per fermare l'emorragia in termini di vite umane e sacrifici economici. "Non dobbiamo smettere di sostenere l'Ucraina. Anche se i costi sono alti, per il supporto militare e l'aumento dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari".
Piano di Bruxelles: "Ulteriore sostegno militare all'Ucraina" (Stampa p.6). "L'Unione europea resta fermamente impegnata a fornire ulteriore sostegno militare per aiutare l'Ucraina": è questo l'impegno che i 27 leader Ue saranno chiamati a sottoscrivere al Consiglio europeo in cui dovrà decidere se rifinanziare il fondo per le armi a Kiev.
Medvedev contro l'Ue: "Potrebbe sparire prima che entri Kiev" (Repubblica p.8 e tutti). "Quando l'Ucraina avrà finito il processo di adesione forse la Ue sarà già sparita". I comandanti del battaglione Azov, che avevano difeso Mariupol, portati in carcere a Mosca. I russi per ora li interrogheranno, poi è da attendersi un processo politico che sarà drammatico.

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