Commentario del 19.06.2022

PRIME PAGINE
Scontro sulle armi a Kiev (Repubblica). Caos M5S, scissione più vicina (Corriere). Di Maio: "Noi con la Nato". Il gelo M5S: "Non ci rappresenta" (Messaggero). M5S sfiducia Di Maio, ora il governo rischia (Stampa). Di Maio insulta il M5S e rischia l'espulsione (Fatto). Il vicepresidente M5S Ricciardi a Repubblica: "Valutiamo l'espulsione di Di Maio". Un vaffa a Di Maio (Giornale). Lo sfogo del ministro: "Non potevo tacere" (Stampa). La scissione nel Movimento ora è più vicina (Libero). Il Fatto: gli altri frenano sulle armi, in Italia è vietato parlarne.
Guerra, Mosca: "L'Ucraina ora dimentichi i vecchi confini" (Corriere).
Energia, tempesta perfetta sull'Italia (Giornale). Gas, piano per gli stoccaggi (Messaggero). Caldo e crisi elettrica: primi blackout (QN). Caro energia, dai conti semestrali 5-6 mld per prorogare gli aiuti (Sole).
Italia-Economia. Pil, allarme delle imprese: crescita incerta, pesa il rischio tassi (Sole).
Mercati. Pinto (Jp Morgan) al Sole: "Bene lo scudo della Bce, le banche Usa e Ue sono solide". L'intervento del ministro Brunetta sulla Stampa: "Vi spiego perchè lo scudo anti-spread non serve al Paese".

ECONOMIA
Gas, il piano Cingolani: stoccaggi obbligatori e ipotesi razionamenti (Messaggero p.2-3 e altri). Nel vertice di martedì le misure per far fronte alla stretta di Mosca. Gli operatori dovranno assicurare scorte adeguate per tutto l'inverno. Anche la Stampa (p.6) riporta il piano per le scorte sul gas. Depositi pieni al 54%, bisogna arrivare al 90%. Il governo preme su Snam per aumentare acquisti e stoccaggi. Per Repubblica (p.6) c'è il gas algerino contro i razionamenti: il piano Eni-governo. L'ad Descalzi: "Anche con lo stop del metano russo supereremo l'inverno". Pressing sulle aziende per gli stoccaggi, con Draghi che vedrà i ministri e valuta incentivi.
Cresce ancora il prezzo di gasolio e benzina, ormai alle stelle: il Tesoro studia uno sconto (Messaggero p.3). Sicura la proroga fino a settembre, ma l'obiettivo è ampliare il ribasso. La speculazione ha spinto i prezzi dei carburanti oltre la soglia dei 2 euro. L'aumento del carburante mette taxi e camion in ginocchio, scrive Libero (p.3). Il trasporto su gomma rischia di fermarsi: costi già lievitati del 30%. Anche i pescherecci in rivolta: "Con questi prezzi si lavora in perdita". Le categorie implorano un tetto ai prezzi del carburante.
Per il Sole (p.6) dai conti del primo semestre arrivano 5-6 miliardi per benzina e bollette. Il Governo sta lavorando al nuovo decreto con l'aggiustamento dei conti entro fine mese. Sul tavolo proprio lo sconto delle accise fino a settembre e la proroga del taglio degli oneri di sistema. Libero (p.2-3) prova a stilare un elenco delle aziende destinate a "spegnersi" con i razionamenti. Acciaierie, cartiere, cementifici: in cambio di sconti, hanno firmato contratti che prevedono la sospensione delle forniture quando l'Italia alzerà la soglia di allarme.
Su Stampa (p.7) l'intervento del ministro Brunetta: "Non ci servono scudi anti-spread, il Paese cresce con Pnrr e riforme". Poi parla di "scenario lontano dalla crisi del debito: l'economia è solida e non c'è un 'caso-Italia'. La Bce diventi la banca della nuova Europa, non siamo più divisi tra formiche e cicale. Il Tesoro rilancia intanto il Btp anti-inflazione: rendimenti del 4% per i risparmiatori (Stampa p.24).
Emergenza siccità, il governo: "Stato di crisi inevitabile". L'allarme lanciato dal ministro Patuanelli. La Coldiretti parla di "situazione drammatica". Stop notturno in alcune zone del Nord, le cisterne vengono rifornite da autobotti. Anche Repubblica (p.18) riporta l'allarme del ministro: "Mesi senza pioggia, lo stato di crisi è inevitabile".

POLITICA
Il no alle armi a Kiev manda in tilt i 5Stelle: Di Maio si dissocia (Corriere p.2-3 e tutti). Trapela una bozza, l'ex capo politico attacca: a rischio la sicurezza. Gubitosa: da lui fango. Ora conte vuole "processarlo", ma il ministro è tentato dall'addio.
Per Repubblica (p.2-3) Razov e parte del M5S chiedono lo stop delle armi all'Ucraina. Martedì Draghi va in Senato e l'ambasciatore russo in Italia spinge: "Alcuni partiti sono contrari a nuove forniture". La risoluzione di un gruppo di senatori grillini. Petrocelli: "Da Mosca mi mandano auguri". Per il M5S è finale di partita, titola la Stampa (p.2). Gubitosa: "La Luigi inaccettabili falsità, ha pianificato la sua uscita". E proprio a Stampa (p.3) arrivano anche le parole di Luigi Di Maio: "Ormai non potevo più tacere, è una questione di sicurezza nazionale". L'ex capo politico spiega: "Non avevo scelta, perché i 5S non capiscono che la Russia è pronta a saltare sulle nostre divisioni". Cresce la preoccupazione anche da Palazzo Chigi: "Se il Movimento provoca una crisi politica il governo cade, niente appoggio esterno.  Anche per il Giornale (p.3) gli amici di Conte si preparano a cacciare Di Maio, ma lui studia l'uscita. Il ministro degli Esteri medita l'addio portandosi dietro l'esercito di parlamentari in cerca di rielezione.
Arriva anche il messaggio del Pd all'alleato: niente fughe in avanti. Ma si lavora a un'intesa sulla risoluzione. Palazzo Chigi non esclude una mediazione: però l'esecutivo non può essere commissariato.
Nel centrodestra invece tiene banco la questione Verona: Tosi apre a Sboarina, ma la spaccatura resta. Salvini parla di "errore madornale" (Repubblica p.13). Il sindaco uscente, sostenuto da FdI e Lega, respinge l'apparentamento con l'ex primo cittadino, ora in FI. Meloni: "Uniti al di là dei tecnicismi". La Stampa (p.15) parla invece di ultimo appello di Tosi a Sboarina: "Basta con queste prove di arroganza". Anche a Catanzaro e Parma niente apparentamenti. Giornale (p.6) parla di tensioni nel centrodestra e il matrimonio a Verona ancora non si celebra.

ESTERI
Guerra in Ucraina, Zelensky arriva al fronte: "Contrattacco, poi dialogo" (Messaggero p.4-5 e tutti). Il presidente a sorpresa tra le truppe in prima linea a Mykolaiv: colloqui ad agosto. Mosca: "I confini della vecchia Ucraina non esisteranno più". Anche Repubblica (p.8) riporta la visita di Zelensky ad Odessa: "Lottiamo per vincere". Ma arrivano nuove minacce da Mosca. "Negoziati solo a fine agosto", Kiev vuole prima la rivincita, titola la Stampa (p.10). Per sedersi a un tavolo necessario recuperare più territori possibile. Trattative dopo la controffensiva. E rispunta la proposta di Istanbul.
Colera e brodo di piccione: così si vive a Mariupol dopo la caduta dell'Azovstal (Messaggero p.5). Cadaveri ancora ammassati per le strade, medicinali esauriti e code per cibo e acqua. Per avere condizioni di vita più tollerabili gli ucraini devono rinunciare al passaporto.
"Possiamo ancora fermare i russi", il Corriere (p.6) propone un viaggio in prima linea lungo il Donets. Con i militari della 103sima brigata schierata tra Sloviansk e Severodonetsk: "Il nemico è mal addestrato, ma la sua forza sono i numeri". Nelle baracche si combatte anche al computer.
Elezioni in Francia. Macron-Melenchon, l'ora della verità. Secondo turno alle legislative: il presidente spera nella maggioranza assoluta, il rivale nella "coabitazione". Generazione Melenchon, titola invece la Stampa (p.16). Il 70enne leader della gauche punta su giovani e outsider: dal panettiere filo-immigrati al ventunenne star di twitter. Per Repubblica (p.14) Macron teme il sorpasso e sfida Melenchon: "Serve stabilità". Oggi il secondo turno, è testa a testa con la sinistra: ma c'è l'incognita affluenza.

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