Commentario del 31.07.2019

Primo Piano Rassegna Stampa
Mercoledì 31 luglio 2019

IN PRIMA PAGINA
Lite Lega-5 Stelle sull'autonomia. Mossa di Conte (Corriere). Scacco ai 5Stelle, Salvini punta al Sud (Repubblica). Di Maio ricatta il Nord: "Se volete l'autonomia pagate il Mezzogiorno" (Libero). La Lega vuole abolire la Tasi e boccia il piano Giustizia M5S (Messaggero). Tensioni sulla riforma della Giustizia, oggi resa dei conti a Palazzo Chigi (Repubblica). Caso Bibbiano, Di Maio: basta soldi a coop e onlus (Stampa). Salvini figlio scorrazza sulla moto della Polizia, che invoca la privacy (Fatto, Giornale e altri). La Boschi al Tempo: "Il Pd si rassegni: resto qua".
Moscopoli, Savoini, 150 mila euro dal Marocco caduti nel cesso (Fatto). Via i migranti dal Moi: la Calais italiana svuotata senza ruspe (Stampa).
Allarme: pure in Lombardia l'industria sta rallentando (Giornale). Lombardia, la locomotiva rallenta (Sole). L'ultimo mistero: il carabiniere ucciso era senza pistola (Corriere). Disarmato contro la morte (Repubblica). Senza pistola davanti al killer (Messaggero). L'Arma senz'arma: Rega si era scordato la pistola (Fatto). Un militare indagato e arriva il legale del caso Cucchi (Tempo). Terrore in autostrada, scontro fra Tir, poi le fiamme: un morto (Corriere, Messaggero e tutti).
Giochi, allarme sul divieto di spot (Messaggero). L'azzardo di AgCom (Avvenire). Infrastrutture, mozione sì-Tav di Zinga per inguaiare il governo (Tempo).
Suicidio assistito, primo "si" che divide (Corriere). Il comitato di bioetica: "Il suicidio assistito non è eutanasia" (Messaggero). Si ai suicidio assistito, l'ultimo parere riapre il dibattito (Giornale). Menzogne per far passare leggi sul suicidio assistito (Verità).
Iran-Russia, manovre congiunte per sfidare gli Usa (Stampa). Giallo a Mosca, Ekaterina, la stellina del web trovata morta in una valigia (Messaggero). Europa in crisi, l'Italia arranca ma anche gli altri non ridono più (QN). In Germania cittadinanza vietata agli eredi degli ebrei scampati ai lager (Fatto). I servizi segreti denunciano: "C'è la Merkel dietro le bravate di Carola" (Libero).
Carige, Malacalza verso il sì al piano di salvataggio (MF).

ECONOMIA
L'economia italiana di nuovo bloccata e la frenata in Europa affonda le Borse (Messaggero p.11). E la gelata dell'economia non è solo italiana. Rischiamo di tornare in recessione ma da Berlino a Parigi ognuno ha le sue grane. Siamo ultimi o penultimi nell'Unione per crescita, disoccupazione, investimenti, livello del debito pubblico. Sapelli avverte: l'Ue cambi verso. «I tedeschi pagano i propri errori». L'economista teme il contagio nell'Eurozona: servono investimenti. Draghi ha fatto più danni che altro. Certo, ha salvato le banche. Ma ha commesso un errore: ha diviso il debito sovrano dall'offerta di credito (Qn p.4).
Necessario un cambio di passo per tornare alla crescita. L'Italia è ancora una nazione avanzata, ma il divario fra imprese vincenti e perdenti si va allargando e fra le vincenti qualcuna potrebbe decidere di andarsene. Lo squilibrio del bilancio pubblico è un tema assai importante, ma non è quello decisivo. Correggere l'ecosistema normativo e anche fiscale in cui sono immerse le imprese. Salvatore Rossi sul Corriere in prima e a p.28
Effetto incertezza, spread fino a 203. Borsa giù dell'1,99% per la Fed. Atteso per oggi il taglio dei tassi negli Usa. Riesce a chiudere sotto la soglia dei 200 punti base — a quota 197 — lo spread tra Btp e Bund, al termine di una giornata in cui il differenziale di interesse tra il decennale italiano e il suo omologo tedesco ha oscillato al di sopra di questa barriera psicologica, arrivando a toccare i 203 punti. Un rialzo che vanifica solo in parte il calo delle ultime settimane (Corriere p.31).
Tasse casa, taglio nella manovra ma Lega e M5S sono lontani. Il partito di Salvini vuole abolire Tasi (1,1 miliardi) e Imu sugli immobili sfitti e promette una nuova pace fiscale. Di Maio punta a unificare e ridurre le imposte (Repubblica p.21).
Draghi batte i falchi tedeschi. La corte federale: «Unione creditizia legittima». Respinti i ricorsi contro l'azione della Bce. La Corte costituzionale federale tedesca ha sancito la legittimità dell'Unione bancaria, fortemente voluta dal presidente uscente (Giornale p.17).
Il governo sta cercando una banca per il Sud e non sa di averla già. È un istituto controllato da Invitalia, società del ministero dell'Economia, che lo comprò due anni fa dalle Poste. Sergio Rizzo su Repubblica (p.21).
Salari fermi al palo da 25 anni: volano solo i superstipendi. La curva dei redditi da lavoro cresce dagli anni Settanta fino al 1992, grazie anche alle lotte sindacali. Ma dopo l'accordo sulla scala mobile inizia la grande stagnazione. La flessione più marcata si è avuta nel settore dei servizi di rete dove le società per azioni hanno preso il posto delle aziende pubbliche. Il Rapporto annuale dell'Inps (Fatto p.15).

POLITICA
Fumata nera sull'autonomia, l'ira della Lega (Sole p.5). Intesa lontana. Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna non si terranno il famigerato "extragettito". I governatori: "Così niente firma". Lo stop su fondi e scuola potrebbe spingere Zaia e Fontana a dire no e aspettare il prossimo giro (Fatto p.4). L'ira dei governatori. Conte: la porterò a termine. Regioni contro Di Maio e il governo. Vertice a Palazzo Chigi: ma sulle risorse intesa lontana (Corriere p.8). Il M5s si vendica del Tav. Fontana: presa in giro. Anche Tria a difesa del fondo di perequazione nazionale. I «governatori» leghisti: accordo entro la settimana o basta (Manifesto p.4).
«Per avere l'autonomia dovete pagare il Meridione». Di Maio chiede garanzie e Tria lancia la Banca del Sud, riedizione della vecchia Cassa. Scontro su Beni culturali ed extragettito e saltano le audizioni dei ministro. O la borsa o la vita. Così i grillini vogliono ricattare il Nord. Il Movimento dice di non essere contrario all'indipendenza economica del Settentrione ma pensa di trasformarla in un obolo assistenzialista: un modo per conservare i suoi consensi e condannare il Paese all'immobilismo (Libero p.2 e 3).
Riforma della giustizia. La Lega boccia Bonafede. "Poco coraggio, riveda la sua riforma". Per Giulia Bongiorno servono nuove norme su intercettazioni e misure cautelari (Repubblica p.2). Bongiorno: "La legge non è stata condivisa" (Stampa p.6). Muro leghista sulla riforma dei 5Stelle (Messaggero p.8). Il testo verso un binario morto ma Matteo non vuole la guerra. Dalla delega escono separazione delle carriere e intercettazioni. I leghisti: «Proposta timida». Il Carroccio considera scivoloso l'argomento e teme di concedere spazio all'alleato o al Pd (Messaggero p.9).
Al Senato è battaglia su Tav e sicurezza i numeri della maggioranza sono in bilico (Messaggero p.8).
Tav, la Lega non sa che fare. Il Pd "verde" dice ancora sì. Sulle mozioni del 7 agosto è caos: il Carroccio prima annuncia che non ne voterà nessuna, poi precisa che boccerà quella del M5S. I dem presenteranno un testo a favore (Fatto p.5). Delrio: "Sulla Tav nessun tatticismo Saremo in aula contro i 5 Stelle" (Repubblica p.8). Meloni e Fdi: «Decreto Sicurezza, pronti al sì. Ma non sosterremmo la fiducia, è l'occasione per votare subito. Se la maggioranza si divide diventa dura andare avanti» (Corriere p.6).
«Matteo romperà». La certezza dei leghisti. Ma il leader aspetta. I suoi: non darà il via libera a una manovra senza crescita (Corriere p.7). Le manovre per il voto in primavera. La confidenza di Salvini: «Romperò sulla flat tax». L'idea di correre da solo alle elezioni. Dallo sfogo di Renzi alle mosse di Cairo, i segnali dei preparativi. La trappola grillina sulla manovra. Le resistenze di chi non vuole lasciare la poltrona: almeno 70 «responsabili» pronti a sostenere l'attuale governo. Augusto Minzolini sul Giornale (p.8) Le quattro maggioranze possibili. Le convergenze possibili in Aula Lega con il Pd per il sì alla Tav. Sulla sicurezza anche Forza Italia potrebbe aiutare i gialloverdi. I rebus: regionalismo e giustizia. Quattro materie, quattro maggioranze possibili. Nei prossimi giorni il Parlamento dovrà affrontare alcuni voti fondamentali per il prosieguo del governo e della legislatura. E l'alleanza gialloverde—con i suoi 164 senatori,106 M5S e 58 Lega— rischia di scricchiolare, magari sostituita da altre possibili maggioranze (Corriere p.9).
Berlusconi stufo di Toti e Carfagna, ora pensa a un nuovo predellino. «Che delusione», ripete da giorni Silvio Berlusconi scorrendo i lanci d'agenzia che raccontano un partito in pezzi, attraversato da risse e faide interne (Repubblica p.8).
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi spiega perché il M5s è come la Lega. "Dialogo o alleanza? Vorrebbe dire essere subordinati ai Cinque stelle. Dobbiamo costruire un'egemonia diversa" (Foglio p.3).
Il carabiniere disarmato "Ha dimenticato la pistola". Ritrovata nel suo armadietto. "E se il collega avesse sparato ai due in fuga ora sarebbe sotto inchiesta". Il procuratore: "Ancora punti oscuri". Lo stupore dei giovani arrestati: "Ma davvero è morto?" (Repubblica p.4). Nell'ordinanza si copre con un «omissis» il contenuto del borsello che era stato rubato al mediatore. Il procuratore: «Punti oscuri». Telecamere, «copertura» e auto incustodita: i dubbi che rimangono. L'ipotesi che il carabiniere ucciso fosse fuori servizio. Indagato il carabiniere che ha bendato l'americano. L'analisi delle celle telefoniche per capire chi era presente nella stanza (Corriere p.2). La benda sugli occhi? Indigna solo l'Italia. Dalla Francia agli Stati Uniti, l'utilizzo dei cappucci è una prassi di sicurezza (Giornale p.4). Gli uomini dello Stato muoiono perché hanno paura di difendersi. Maurizio Belpietro sulla Verità in prima. Tanti errori non fanno un intrigo Alessandro Sallusti sul Giornale in prima. È cattivo chi vuole giustizia o chi usa la foto infame per non parlare del delitto? Prima di prendersela con chi inveisce sui social e si fa forcaiolo, affrontiamo il senso di insicurezza della gente e di impunità dei delinquenti. È la vera origine della rabbia. Marcello Veneziani su Libero (p.11).

ESTERI
Iran e Russia, patto anti-Usa. "Manovre navali congiunte". Le esercitazioni nello stretto di Hormuz, teatro della crisi delle petroliere. Gli Stati Uniti provano a rispondere con una coalizione internazionale (Stampa p.12).
Con l'iniziativa su Hormuz, Londra svela che sulla sicurezza vuole guidare l'Europa. Il commento di Stefano Stefanini sulla Stampa (p.26).
Brexit. Campbell lascia il Labour: "Corbyn ci porterà a picco". Dopo Mandelson se ne va anche l'ex spin doctor di Tony Blair. La sinistra sempre più divisa dalla Brexit (Repubblica p.11).
L'eroina del MeToo cinese. "Il mio caso aprirà la strada ad altre donne". Zhou Xiaoxuan ha raccontato gli abusi subiti da un presentatore tv. Ora si aprirà il processo, il primo per molestie sessuali nel Paese. "Voglio che le vittime di violenze capiscano che non è colpa loro" (Repubblica p.13).
Romania. Il ministro dell'Interno si dimette dopo le proteste per la tragedia di Alexandra. «Mi dimetto per salvare il prestigio di questa istituzione, colpita dalle carenze di alcuni suoi uomini». Le dimissioni di Moga arrivano dopo lo scandalo della 15enne Alexandra Macesanu, rapita violentata e uccisa la scorsa settimana e che la polizia non aveva soccorso in tempo (Repubblica p.18).

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