Commentario del 11.07.2019

PRIME PAGINE
In primo piano la bufera sulla Lega per i finanziamenti dalla Russia (Sole). Un audio da Mosca: "Fondi alla Lega". E' scontro con i 5S (Corriere, Messaggero e tutti). Ombre russe sulla Lega (Repubblica): tra i contatti di Salvini anche l'oligarca russo sanzionato da Usa e Ue (Stampa). Salvini: "Falso, querelo tutti" (Giornale).
Migranti, Conte frena: "Non basta solo il Viminale" (Corriere).
Economia: l'Italia non cresce. E l'Europa preme: ora manovra giusta (QN). La Lega sul salario minimo: sì all'intesa se sterilizza i costi per le imprese (Sole).
Scuola, allarme ignoanza: un ragazzo su tre non capisce i testi in italiano (Giornale). Per 1 studente su 3 l'italiano è troppo difficile (Sole). E i lavori rifiutati dai giovani sono un caso (Messaggero).
Meteo: tornadi e grandine, colpito l'Adriatico (Corriere e tutti). Riviera devastata (QN).
Fincantieri, allarme lavoro: mancano 6 mila tecnici (Sole).
Alitalia, Atlantia entra in partita con Toto o Efromovich (Sole, MF). Benetton pronti all'offerta. Di Maio: "No a pregiudizi" (Stampa).

ECONOMIA
Salario minimo verso l'intesa. Conte: priorità al taglio del cuneo. Le misure sul lavoro. L'annuncio di Di Maio: accordo nella maggioranza. Durigon: la condizione è che il costo non ricada sulle imprese. Nei 9 euro compresi anche la tredicesima e forse il Tfr (Sole p.2). Più scettici Corriere e Repubblica: Cuneo fiscale, salta l'intesa sul taglio (Corriere p.10); Maggioranza divisa, la Lega blocca l'intesa sul salario minimo (Repubblica p.23). Oltre a salario minimo e cuneo fiscale, c'è la riforma fiscale: tecnici grillini al lavoro per sfidare la Lega: tre scaglioni e costo di 3,5 miliardi. Fino a mille euro i risparmi previsti per la classe media. Già incassato il via libera del premier Conte. Taglio Irpef. Il piano dei 5 Stelle per archiviare la flat tax. Il viceministro del Carroccio Bitonci: il M5S copia la proposta di Tria (Stampa p.8). Il sottosegretario Bitonci al Corriere (p.10) parla della nuova proposta di pace fiscale: «Non ci sarà una rottamazione quater delle cartelle. Ci sarà, invece, il potenziamento di alcuni istituti già previsti, come l'accertamento con adesione e la conciliazione, che consentono di chiudere i conti con il Fisco quando il contenzioso è partito da accertamenti di tipo presuntivo o induttivi puri, come i vecchi studi di settore. In questo caso sarà possibile chiudere il contenzioso senza versare interessi e sanzioni e tagliando una percentuale, ancora da definire, dalla somma dovuta". Dalla riforma atteso un incasso di 21 miliardi di euro, per il Carroccio l'abbattimento dei contributi potrebbe andare di pari passo con il riassetto irpef (Messaggero p.9). Piano per conciliare flat tax e taglio al cuneo. L'esecutivo medita di ridurre il costo del lavoro fino a 25.000 euro di reddito familiare alzando gli stipendi netti del 5%. Aliquota unica al 15% fino a 50.000 euro. I nuclei con figli perderebbero però le detrazioni: a loro converrà l'opzione mista con imposizione al 20% (Verità p.13).
Ma l'Italia non cresce, maglia nera d'Europa. Male anche la Germania. «Il reddito spinge il Pil, ma la fiducia è in calo» (Qn p.9). Le previsioni di Bruxelles. La Commissione Ue: Italia ultima per crescita (Repubblica p.22). Chiesta al nostro Paese una finanziaria 2020 di riforme e taglio al debito (Sole p.16). L'Italia è in recessione: -0,7% nell'industria. Aumentano gli occupati ma non le ore lavorate. Vendite giù dello 0,3% (Giornale (p.9). La produzione sale, ma è solo un rimbalzo - scrive Di Vico sul Corriere (p.28) -. Non cambia il trend. L'incremento è stato nettamente superiore alle aspettative eppure non ci sono le condizioni per inquadrare il +0,9% della produzione industriale di maggio come un'inversione di tendenza. Gli analisti sono portati a considerarlo «un rimbalzo» dovuto a fattori climatici e di calendario.

POLITICA
Bufera sulla Lega per i finanziamenti dalla Russia (su tutti). Scoop del portale Usa Buzzfeed news: incontro a Mosca tra l'«emissario» leghista Savoini e i russi. Dall'audio pubblicato i presunti fondi alla Lega attraverso forniture di petrolio. Salvini minaccia querele: «Io non c'entro». Di Maio: «Non ci riguarda». Il Pd: «Venga a riferire in parlamento». La notizia ha scatenato i titolisti: "Rubli alla Lega", "Ombre russe", "Dalla Russia con gasolio", "Zitti e Mosca". BuzzFeed conferma lo scoop dell'Espresso (Repubblica p.2). Ma il leghista sotto accusa, Gianluca Savoini, alla Stampa (p.4): "Non riconosco le mie parole, è una trappola contro Salvini. Se serve un colpevole mi offro, ma ogni partito sarebbe meglio guardasse a casa propria, non vadano a fare le verginelle. E' lo stesso sito che attaccò Trump. Una manovra politica sporca a distanza di mesi".
Il direttore dell'Espresso Damilano, che aveva parlato degli incontri durante la visita di Salvini a Mosca: "Mai querelati per quella notizia" (Repubblica p.2).
Le (strane) analogie con il caso Strache e il peso del duello Mosca-Washington il retroscena di Verderami sul Corriere (p.9). "Un'altra trappola come in Austria: vogliono fregarci". La voce del "Savo" e la teoria del complotto che al Carroccio fa tornare in mente Strache (Fatto p.3).
La Lega teme la mano degli Usa. E nella Ue resta a secco di posti. L'audio sui finanziamenti di Mosca peggiora l'immagine internazionale del Carroccio, che a Strasburgo non elegge nemmeno un vicepresidente di commissione. Salvini: "Contro di noi razzismo vergognoso" (Repubblica p.4).
Sui migranti, tensioni fra la ministra Trenta e Salvini. Il leghista: "Allo studio controlli preventivi della Marina su navi delle Ong" (Stampa p.8). Trenta: "Blocco navale? Il Viminale non me ne ha parlato" (Fatto p.8). Il leader leghista rilancia: "Controlli preventivi sulle barche Ong, i militari difendano i confini". Conte ai ministri: "Coordiniamoci di più, basta zuffe".  Il premier al Corriere (p.5) avverte il Viminale: «Non si può fare tutto da soli e per i rimpatri serve di più. Il problema non si risolve con multe e super poteri". "Niente blocco dei porti", l'Ue chiede i salvataggi in mare (Giornale p.6). Bruxelles apre: accolta la richiesta di Italia e Malta: si discuterà di quote al Consiglio del 15 (Messaggero p.4).
Rimpasto di governo per Ue e famiglia. I 5Stelle: non si tocca altro. Staffetta leghista: Fontana va agli Affari europei, al suo posto Locatelli (Messaggero p.4). Fontana, il pioniere sovranista scelto per dialogare: "Ma l'Europa ascolti" (Stampa p.7). Il flop leghista sulla famiglia, Fontana se ne va e con lui un anno di annunci solenni rimasti sulla carta (Foglio p.3). «Ora dialogo concreto con la Commissione non siamo di serie B». Un falco capace di trattare, amico personale di Salvini: «Eliminare il cordone sanitario anti-Italia» (Messaggero p.4). Giura al Colle la sceriffa anti-migranti. La leghista Locatelli ministra della Famiglia. Voleva togliere le foto di Mattarella (Repubblica p.6). In bilico quattro sottosegretari 5 Stelle. Nel mirino Crippa, Dell'Orco, Micillo e Pesce: tensione al summit con Di Maio. E il deputato Galantino passa al Misto (Corriere p.6).
Spadafora a Di Maio "Dobbiamo essere alternativi alla Lega". Dopo lo scontro sul linguaggio sessista di Salvini, il sottosegretario riceve attacchi social ma anche la solidarietà di molti 5S. "Mai pensato di dimettermi" (Repubblica p.7).

ESTERI
Commissione Ue, si complica l'elezione di von der Leyen. È ancora a caccia di voti (Repubblica p.4). "Ue, parità di genere e salario minimo" La candidata presidente presenta novità a raffica. Ma la fiducia è a rischio (Stampa p.10 e altri). Le promesse di von der Leyen non conquistano i socialisti. Intanto, Tajani e Gualtieri presidenti di commissioni all'Europarlamento (Sole p.16). Il sì di von der Leyen spacca i giallo-verdi (Messaggero p.9).
«Sto molto bene». Ma il tremore della Merkel è ormai un caso politico. Dopo il terzo episodio: «Dovrò conviverci per un po'» (Corriere p.12). Dubbi sulla leadership. Lei: «Mi sto curando». I medici: «Deve elaborare psicologicamente il primo evento». Spuntano anche altri episodi. La cancelliera: «Vado avanti» (Messaggero p.12).
Donald vince la partita: cacciato l'ambasciatore britannico. Kim Darroch si dimette: nei report riservati aveva definito il presidente Usa un «inetto» (Giornale p.13). Bersagliato da Trump, scaricato da Johnson. Darroch si dimette nonostante la difesa di May (Repubblica p.13). Trump affonda l'ambasciatore britannico. Bufera Tory su Johnson: «L'ha scaricato» (Messaggero p.12). L'ambasciatore britannico a Washington: "Impossibile lavorare così" (Stampa p.10).
Libia, scoperti tre missili Javelin anti-carro a Gharian, strategica postazione vicino Tripoli da poco persa dal generale cirenaico (Manifesto p.8). Parigi ammette: nostri, ma fuori uso. Sospetta violazione dell'embargo Onu. Le armi sono di fabbricazione Usa ed erano state comprate nel 2010. Le unità di Sarraj hanno trovato anche droni cinesi e artiglieria degli Emirati (Stampa p.11). Tutto l'imbarazzo di Parigi. La furia di Roma: «Chiarire» (Giornale p.6).

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