Commentario del 04.07.2019

PRIME PAGINE
L'Italia la scampa, niente infrazione (Repubblica). Stop alla procedura Ue, spread sotto 200 (Sole). L'Italia la sfanga (MF). Conte: "Così ho convinto l'Europa" (Corriere). L'euroricatto era un bluff (Verità).
Nomine Ue: Bce a guida Lagarde, una politica monetaria sulle orme di Draghi (Sole). Sassoli (Pd) eletto nuovo presidente dell'Europarlamento (Sole). L'ira di Salvini: "Non doveva andare così" (Stampa). Fra i due sovranisti gode la sinistra (Giornale).
Politica, la Lega ottiene il ministero degli Affari europei (Sole). Caso Sea Watch, Salvini: "Cambieremo questa Giustizia". Bonafede frena (Repubblica). Giornale segnala le 5 bugie del giudice per liberare Carola. Per Libero c'è un risvolto paradossale: Salvini sotto accusa e Carola se la svigna. Altre Ong pronte a fare come la Sea Watch (Verità).
Esteri-Russia, Corriere intervista Putin: "Io, Trump e Putin". Putin in Italia tra i timori degli Stati Uniti (Stampa).
Libia, bombe sui migranti: 60 morti (Repubblica e tutti).
Stromboli, la grande paura sotto il vulcano (Repubblica): eruzione, un morto e turisti in fuga (Corriere e tutti).

ECONOMIA
Conti, l'Europa grazia l'Italia. Stop alla procedura sul debito. Il governo taglia solo 2,5 miliardi, il resto sono entrate una tantum. Lo spread a 200 punti, il rendimento del Btp a due anni è negativo. Borsa su (Stampa p.4). La Commissione: "L'Italia ha rispettato le condizioni". Decisiva la promessa di non violare le regole anche l'anno prossimo. Ma sarà autunno caldo con l'Ue e nel governo la sfida è solo rinviata. L'ipotesi di elezioni a settembre si allontana. Bruxelles però avverte che valuterà il rispetto del patto di stabilità nella prossima manovra (Repubblica p.3). Conte: numeri italiani in ordine. "Siamo partiti svantaggiati. Ma ha vinto l'Italia del dialogo – dice il premier,  intervistato dal Corriere (in prima e p.3) –. I risultati scongiurati. Bisogna conoscere la posta in gioco. Ho respinto il dogmatismo rigorista. Non si devono vedere soltanto i risultati ottenuti ma anche quelli scongiurati".
Moscovici: la correzione dello 0,42% è molto, molto significativa. Lunedì la ratifica dell'Ecofin. Per il 2020 la commissione chiede un aggiustamento di 11 miliardi. Deficit all'1,9%, tagli ai bonus e spending per blindare il 2020. E Salvini frena sulla flat tax. Il leader della Lega: «Il taglio si farà senza dubbio, ma non per tutti e non subito» (Sole p.3). Tria festeggia: «Una bella giornata». Ma il conto è solo rinviato (Giornale p.10)
Quei quaranta miliardi che ancora ci separano da Bruxelles (Stampa p.21). Arriva un «commissariamento soft», ma coi sovranisti sarebbe stato peggio (Giornale p.10). L'Europa cambia idea sui conti. E c'è chi parla di «miracolo economico». All'improvviso l'Italia diventa esempio di virtù. Per la Commissione e i mercati non siamo più sull'orlo del baratro (Libero p.7).
Il Paese senza bambini. Il rapporto Istat: persi in un anno 18mila neonati. «Si è ridotta la platea delle potenziali mamme». La popolazione diminuisce senza sosta dal 2015: primo «calo demografico» degli ultimi 90 anni (Corriere p.21). Italia in declino demografico. In 4 anni è sparita una città. Dal 2014 al 2018 persi ben 677 mila abitanti mai così poche nascite nella storia del Paese. L'eccezione di Bolzano: cresce la natalità e nuovi residenti dalla migrazione interna. L'anno scorso quasi 157mila persone si sono trasferite all'estero: 2mila in più rispetto al 2017. Dietro la crisi l'anomalia degli assegni per i figli: i più bassi in tutta la Ue (Messaggero p.15).

POLITICA
Su Conte ira dei vicepremier. I due partiti di maggioranza non hanno gradito la gestione delle nomine europee. E nel Carroccio ora affiorano i dubbi sul siluramento di Frans Timmermans (Messaggero p.3). Conte, il vincitore è più solo. Il gelo dei vice per il premier. Il presidente del Consiglio ha schivato la procedura d'infrazione, ma Salvini e Di Maio contestano le nomine (Fatto p.7). Ma Conte, nell'intervista al Corriere (in prima e p.3) difende le sue scelte: "Un portafoglio economico meglio del posto della Mogherini, ci permetterà di incidere sulle scelte". Poi Conte, sulla prospettiva di Salvini a Palazzo Chigi, dice: "È ministro dell'Interno e leader di un partito, ha già un compito e una responsabilità molto assorbenti (Corriere p.3). Ma Salvini critica Conte: la carta di Giorgetti è stata giocata male. Non è per nulla detto che all'Italia toccherà il commissario alla Concorrenza. Una casella di pregio nel board dell'esecutivo europeo che difficilmente può finire nelle mani di chi, come la Lega, ha sempre votato contro le decisioni di Bruxelles in materia e che sembra destinato a Giorgetti. Ma Salvini ha in mente anche il ministro dell'Agricoltura Gianmarco Centinaio (Stampa p.3). E non solo. Per Stefano Feltri (Fatto p.4) Giorgetti e la Lega hanno il loro candidato per la Commissione: l'ex ministro Siniscalco. Da dieci anni banchiere per Morgan Stanley, è molto vicino al sottosegretario. Ha organizzato il viaggio del leghista negli Usa, nei giorni scorsi è già salito al Quirinale. Il Corriere invece (p.4) parla di ipotesi Tremonti e Massolo per il posto da Commissario europeo mentre Panetta (Bankitalia) andrebbe al board Bce.
Toto nomi anche per il Ministro agli Affari europei: spunta l'anti Ue Bagnai dice il Corriere (p.4). a cui il Mesasggero (p.3) aggiunge Fontana e Borghi. Ma per la Stampa (p.3) Salvini ha un solo candidato. Ed è Lorenzo Fontana, attualmente alla Famiglia. Il ministro non ha mai nascosto l'insoddisfazione dovuta anche alle polemiche con i 5 Stelle e andrebbe volentieri agli Affari europei anche per poter rimanere spesso a Bruxelles dove vivono moglie e figli.
Autonomia, c'è un'intesa sulle risorse. Vertice notturno con mezzo governo. E Salvini apre a una successiva discussione alle Camere (Corriere p.14). Ma il vertice non sblocca lo stallo. Primi fondi al Sud. M5S: sistema perequativo per le risorse. Lezzi: «Rispettiamo la Costituzione»(Messaggero p.6). I Cinque Stelle temono che la Lega favorisca le Regioni del Nord (Stampa p.4).
Caso Sea Watch, Salvini spara contro i giudici: "la sentenza sulla Rackete è scandalosa". Le toghe: basta con gli insulti. Bonafede: parole sbagliate. I giudici: intervenga il Csm (Giornale p.3). La sfida di Salvini. "Cambieremo questa giustizia". Sea-Watch: "Decisione politica" (Repubblica p.6) «Il giudice di Carola si candidi col Pd». Alleanza giudici-Cinquestelle per mettere all'angolo Matteo. Grillini schierati con l'Anm: «Non si attacca un magistrato» (Libero p.3). La Capitana non può essere espulsa. Ira di Salvini: «Basta politica dai giudici». Cinque bugie in una sentenza – scrive il Giornale (p.3) -. L'impunità oggi è «umanitaria». La capitana giustificata in punta di diritto «per aver agito in adempimento di un dovere». Ma la realtà è diversa. Parte l'arrembaggio alle coste italiane. Il documento che ha liberato la Rackete è un assist della magistratura a tutte le altre Ong che perlustrano il Mediterraneo (Verità p.3).

ESTERI
Sassoli guiderà l'Europarlamento. Eletto con 345 sì: «Spero che l'Italia sia contenta» (Corriere p.5). La Lega vota contro. Eletto presidente al secondo scrutinio con il sì di socialisti, popolari e liberali. I complimenti di Mattarella, esulta il Pd. Castaldo (M5S) sarà vice, ira di Salvini per la mancata elezione di una vicepresidente della Lega (Messaggero p.4).
I socialisti perdono le elezioni ma Sassoli vince l'europoltrona. La sinistra è stata la grande sconfitta del voto, eppure nella logica di spartizione del potere, all'ex giornalista democratico è andata la presidenza del Parlamento (Libero p.6). Tajani: troppe ingerenze degli Stati. Non potevamo votare un socialista. «Sassoli persona perbene che stimo, ma metodo sbagliato» (Corriere p.2).
Molto critico nei confronti del governo l'ex premier Enrico Letta che in un'interviatra alla Stampa spara a zero: "Il governo gialloverde esce con le ossa rotte. Finirà per rimpiangere Juncker e Moscovici. Salvini a Bruxelles non conta nulla, l'Italia non è mai stata così irrilevante come oggi nei tavoli delle scelte Ue" (Stampa p.5). Altrettanto critici Il Giornale e il Foglio: Vince l'asse Macron-Merkel. Per i sovranisti è una disfatta Salvini assicurava l'eurorivoluzione: ma nelle nomine non ha toccato palla e l'Italia oggi è ancora più debole (Giornale p.7). Misurare la sconfitta dell'Italia in Europa. Alleanze sbagliate, tattica suicida, assenza di visione. I conti non tornano (Foglio p.3).
Putin arriva in Italia per una visita lampo preceduto – come si fa in questi casi – da un suo scritto sulla Stampa e da un'intervista al Corriere. Ma è Repubblica che "svela" il vero motivo della missione: "Tornare in Europa, via Roma. Putin punta a ridurre le sanzioni". Oggi valzer di incontri nella città blindata. Dieci ore tra Vaticano, Quirinale e la cena con il governo. L'obiettivo è riaprire i canali con la Ue. Vedrà "l'amico" Berlusconi, niente invito in Russia per il Papa (Repubblica p.10). «Io, Trump e Salvini» è il titolo del Corriere all'intervista a Putin di Fabrizio Dragosei e Paolo Valentino. «Siamo pronti a riannodare il filo strategico con l'America». Il presidente russo sulle relazioni con l'Occidente: «Apprezziamo l'impegno dell'Italia per rafforzare la reciproca comprensione nell'area euro-atlantica. Difficile l'interazione con gli Usa nella riduzione degli armamenti strategici». Nel suo intervento sulla Stampa (in prima e a p.11) Putin scrive che "i sovranisti guideranno l'economia. L'Occidente ha perso potere e lancia guerre economiche. La globalizzazione è in ritirata e ci vuole più rispetto per le sovranità nazionali. Perfidamente il direttore della Stampa Molinari, bilancia l'intervento di Putin con un'intervista a Vladimir Kara-murza il leader dell'opposizione democratica russa avvelenato due volte: "Putin ci ha trasformato da una debole democrazia in una spietata dittatura. L'ammirazione di Salvini per lo zar? Mi chiedo cosa prova per centinaia di dissidenti imprigionati" (Stampa p.10)
Bombe sul campo profughi strage di migranti a Tripoli. L'aviazione di Haftar colpisce un centro di detenzione: almeno 60 morti. Fra di loro immigrati che avevano cercato di arrivare in Italia ma erano stati respinti. Riunione di emergenza all'Onu. Il generale contro il presidente ma l'ultimo attacco potrebbe svegliare l'Europa (Repubblica p.8). «Colpito per errore dai caccia di Bengasi»
(Messaggero p.12). Bombe sui profughi. Ma l'obiettivo siamo noi. Adesso sarà caos (Giornale p.5).
Missione libica, il Pd si astiene Addio alla linea di Minniti (Corriere p.13). "Non finanziamo le navi libiche". Il Parlamento approva la missione. Tra i dem scontro Renzi-Gentiloni (Stampa p.9). Minniti: "Chiudere i porti cancella le missioni comuni. Ora però in quel Paese la situazione è cambiata. Non è vero che il Pd ha stracciato la mia linea sulla immigrazione. Quel sistema di soccorso non c'è più anche per colpa del governo" (Repubblica p.9).

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