Commentario del 12.07.2019

PRIME PAGINE
Politica, in primo piano su tutti l'inchiesta sui presunti finanziamenti alla Lega dalla Russia di Putin. Fontana: "Schiaffo violento al nostro popolo, reagiremo" (Corriere); Repubblica parla di vera e propria "Moscopoli", basata su petrolio e tangenti, e dà ampio spazio al "mondo occulto della Lega"; il Giornale invece ricorda che "anche la sinistra nasconde i rubli", dato che Mosca ha sempre finanziato il Pci; per il Fatto "l'affare russo s'ingrossa" e riporta l'indagine su Savoini, "l'uomo di Salvini". Verità accusa "la manina renziana dietro la panna montata dei soldi di Putin alla Lega". Intanto ci sono nuovi strappi in seno al Governo. Autonomia: è rottura sulla scuola e lite sul Dl sicurezza (Sole, Messaggero); ma Tria nell'intervista in apertura di Stampa apre alla possibilità di accordo; il Giornale incolpa la "truffa Di Maio", che rischia di portare a un compromesso al ribasso per il Paese; sulla stessa linea Libero, che incita Salvini, lasciato solo, a "uccidere il Governo", con Di Maio considerato "un alleato infido"; in primo piano sul Fatto, ampia intervista proprio al leader M5S, che attacca: "Sulla scuola zero autonomia e voglio il carcere agli evasori". Caos Roma: Giungla Capitale, potature ferme per una "svista" (Messaggero).
Economia: Alitalia, ok di Atlantia ad approfondire il piano industriale (Sole, Messaggero); anche Tria, sempre nell'apertura di Stampa, benedice l'arrivo dei Benetton in Alitalia; intanto il Governo è al lavoro per rafforzare il golden power (MF). Banche: il Tesoro apre il dossier Mps (MF); Mercati: spread sotto 200, ma è ancora alto (Sole); Progetto Italia, ultimi ostacoli da superare per Cdp e banche (Sole); infine, Google dà briciole al Fisco italiano: raccoglie 1,4 miliardi di pubblicità ma paga soltanto 4,7 milioni di tasse (MF); fronte Italia-Cina: da Illy a Brionvega, accordo fatto tra Ice e Suning per vendere ai cinesi i marchi del Made in Italy (MF).
Lavoro: sviluppatori, analisti e progettisti, l'hi-tech cerca 45mila specialisti (Sole).
Esteri: Francia, via libera definitivo alla tassa sui colossi del web (Sole); tensione Iran-Inghilterra, petroliera sfugge a blocco (Sole); scontro sull'eutanasia in Francia: morto Vincent Lambert dopo la sospensione delle cure (Messaggero, Corriere).

ECONOMIA
L'Italia è pronta a giocare un ruolo da protagonista a Bruxelles per cambiare le regole. Lo dice il Ministro dell'Economia in un'intervista alla Stampa (p.5). Dice Giovanni Tria che «Sui mercati abbiamo riconquistato la fiducia e in Europa il clima è cambiato». Nel governo le cose vanno per il meglio perché «c'è convergenza» e lui «non ha avuto ostacoli» nel gestire la politica di bilancio. «Ora dobbiamo discutere su come cambiare le regoel a partire dal fiscal compact. Le alleanze si fanno sui grandi temi. L'Italia sta accanto certamente a Francia, Spagna e in parte anche alla Germania. Ci sono i presupposti per cambiare le politiche economiche Ue. Come strutturare il bilancio dell'Eurozona, come mettere un accento sugli investimenti, sulle politiche industriali per accelerare la convergenza» (Stampa p.5).
Intanto lo spread va sotto quota 200 e ora testa il suo limite. Calo frenato dagli interessi pagati dall'Italia, 3,4% del Pil: più della Spagna (1,9%) (Sole p.2). Cottarelli: con meno spread un risparmio di 1,6 miliardi. Tassi giù e acquisto di bond. La Bce pronta a nuovi stimoli (Stampa p.18).
Il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, ha confermato ieri al Senato americano che «si stanno rafforzando le condizioni» per tagliare i tassi di interesse Usa; e arriva conferma che anche la Bce, di fronte a un quadro di profonde incertezze, è pronta a perseguire politiche monetarie di stimolo in grado di sostenere le economie dell'Eurozona.
Fca, la 500 elettrica rilancia Mirafiori. 700 milioni di investimento e 1.200 addetti. La linea potrà produrre 80 mila auto l'anno. La vettura sarà in vendita dal secondo trimestre 2020. Il nuovo modello verrà equipaggiato con batterie Samsung. Gorlier conferma il piano da 5 miliardi in Italia
(Stampa p.18). L'annuncio nel giorno del 120° anniversario (Repubblica p.11)
Alitalia, la mossa a sorpresa di Atlantia: pronti a investire ma dateci più tempo. Il Cda dà mandato a Castellucci di studiare il piano industriale. Probabile il quinto rinvio. Per ora l'azionariato è composto da Fs col 35%, dal Tesoro e Delta col 15% a testa (Stampa p.3). Le preoccupazioni di Conte e del Quirinale sul salvataggio (Stampa p.3). Così i Benetton salvano il loro maxi dividendo.
Puntano qualche centinaio di milioni su Alitalia per salvare la pioggia di dividendi (1,7 miliardi solo dal 2012) in arrivo ogni anno alla famiglia dalle autostrade di Atlantia, la gallina dalle uova d'oro del gruppo a rischio ritiro concessione dopo la tragedia del Ponte Morandi (Repubblica p.24). Sulla revoca ad Autostrade M5S studia una "terza via". Di Maio potrebbe dare l'ok a una revisione della concessione (Stampa p.3). «Il piano industriale deve essere sostenibile (Corriere p.27). Ma l'ok finale slitta a settembre. Dal gruppo fino a 350 milioni per una quota del 30-40%. Nodo esuberi, mille a rischio (Repubblica p.24).
Inventare il lavoro che non c'è è l'editoriale in prima di Dario di Vico. Cioè rivoltare come un calzino una vecchia fabbrica e costruirne una interamente nuova all'insegna del 4.0. Tutto ciò avverrà a Susegana, in provincia di Treviso a 40 chilometri dal quartier generale di Pordenone. Sarà un processo graduale, la nuova fabbrica sostituirà la vecchia passo passo e sarà pienamente operativa dal 2022. Un itinerario che andrà seguito con attenzione perché è insieme una lezione di business nell'epoca del digitale e un esperimento politico-sociale che, il caso vuole, cade proprio quando Mirafiori, la storica cattedrale dell'industrialismo italiano, compie 80 anni.
«Progetto Italia, serve l'ultimo sforzo per rilanciare opere e occupazione». Parla Salini: è un'operazione che permette di sbloccare 36 miliardi di infrastrutture. Il divario infrastrutturale tra l'Italia e gli altri Paesi europei negli ultimi 30 anni è diventato insostenibile. È ora di invertire questa tendenza. Stiamo investendo in questo progetto tutto quello che abbiamo. Con un sistema di governance allineato alle migliori pratiche internazionali (Corriere p.26).
Alleanza tra Bocconi e Iit di Genova. La ricerca si trasforma in startup. Il rettore della Bocconi: forte imprenditorialità, come negli anni 60. Cingolani: creare posti di lavoro. L'università Bocconi e l'istituto Iit di Genova hanno siglato un patto su progetti innovativi e iniziative in campo imprenditoriale. L'Iit detiene 800 brevetti internazionali per un valore complessivo di 35 milioni di dollari (Corriere p.30).
Legge sul salario minimo l'importo scende a 8 euro. Nel conteggio della paga oraria ricompresi anche Tfr e tredicesima. Tridico (Inps): la proposta deve essere ancorata alla riduzione del cuneo fiscale (Messaggero p.9).

POLITICA
La procura non russa (Manifesto in prima). Savoini indagato a Milano. L'accusa è corruzione internazionale. Tra i protagonisti dell'incontro segreto a Mosca spunta Ylia Yakunin, legato a un avvocato che avrebbe ricevuto Salvini (Stampa p.6). Conte: caso Russia, i pm verifichino. Sì M5S a commissione d'inchiesta (Corriere p.2). Dalla piattaforma di Gazprom agli accordi tra i partiti Quei rapporti con Mosca. Gli inviti dei putiniani al congresso della famiglia di Verona e le domande rimaste senza risposta (Corriere p.2). L'audio russo era già dai pm. Savoini: "Mai fatto cose illegali" Il Carroccio prese 65 milioni? (Fatto p.4). E il M5s dice sì alla Commissione d'inchiesta. I grillini: «Sia però su tutti i partiti». Salvini molla Savoini: «Parla solo a nome suo» (Giornale p.3). "Mai stato con noi nella delegazione". Ma in foto a Mosca è al tavolo di Salvini. Savoini chi? Nello spazio di un mattino, l'uomo plenipotenziario dei rapporti tra la Lega e Mosca viene derubricato dal partito e dal suo segretario, ministro e vicepremier, Matteo Salvini, al rango di appestato. Ma una foto imbarazza i leghisti (Repubblica p.2). Intanto la Casellati assolve la Lega. "Soldi russi? Pettegolezzi". Il Pd chiede che il vicepremier chiarisca in aula, ma lei fa muro e i 5 Stelle applaudono (Fatto p.6). Casellati "Non accetto l'accusa di essere faziosa. Ho solo applicato il regolamento" (Repubblica p.6). Quei blitz alla Camera per cancellare il reato di finanziamento estero. Le modifiche dei leghisti a "Spazzacorrotti" (pochi giorni dopo l'incontro a Mosca) e Decreto crescita su soldi a partiti e fondazioni (Repubblica p.3). Dare agli stati stranieri gli strumenti per pagare la politica. C'è un patto Lega-M5s, Ad aprile, Lega e M5s, nell'indifferenza generale, hanno approvato una norma che consente alle fondazioni politiche di non applicare il divieto di ricevere soldi da uno stato estero. Spunti in libertà sull'insalata russa del sovranismo italiano (Claudio Cerasa sul Foglio in prima).
Lo spacca Italia spacca il governo (Manifesto p.2). Salta il tavolo sulle autonomie. Scontro sulla scuola tra Lega e M5S. Salvini: "Così non si va avanti". Il Carroccio accusa Conte di non essere imparziale. Il premier prova a rassicurare i governatori del Nord "Ci siamo quasi" (Stampa p.2).
Su «gabbie salariali» e fondi salta il tavolo. Scontro Di Maio-Giorgetti sui soldi in più per gli insegnanti del Nord. Salvini lascia la riunione: passi indietro. In serata: «Avanti così con M5S? Vedremo (Messaggero p.2). «Non possiamo permettere che ci siano stipendi più alti per chi insegna al Nord a discapito di quelli del Sud», tuona Di Maio. Che in serata, davanti alla miriade di dichiarazioni della Lega, manda a dire a Salvini: «Ci attaccano sull'autonomia per coprire il caso dei finanziamenti dalla Russia». E' quanto pensa anche Marcello Sorgi. Le finte liti 5S-Lega strategia del diversivo (Stampa p.7). Scambio di accuse. «La Lega si è rimangiata le promesse per il Sud». Il ministro per il Mezzogiorno: c'era l'accordo sul fondo di perequazione, ci hanno ripensato. «Immagino che il leader leghista sia tirato per la giacchetta dai suoi, chiariscano tra loro». Nel contratto di governo c'è l'impegno a fare la riforma ma anche a ridurre il divario nel paese. Istruzione regionalizzata? se è come la intende il carroccio per noi 5stelle è inaccettabile (Messaggero p.3). L'ira dei governatori e la rivolta del Nordest: stacchiamo la spina. Matteo frena: diamogli tempo. Gli ex all'attacco. Maroni: cosa aspetta Salvini a mollare i grillini? E Tosi: sotto sotto gli sta bene così. Salvini: «Di Maio dovrà farsene una ragione, non permetterò meline» e scommette sulla flat tax (Messaggero p.3). «Schiaffo violento al nostro popolo Ora ci spieghino, noi reagiremo». Il governatore della Lombardia Fontana: «Andare in piazza? Qualcosa dovremo fare» Non so se era il caso di abbandonare il governo, non è una cosa che compete a me. Leggo critiche che mi fanno pensare che molti non abbiano mai letto i contenuti della riforma: ricorrono a slogan suggestivi ma nessuno accetta un confronto nel merito. Un'offesa al contratto che arriva da quelli che dicono "uno vale uno" (Corriere p.9). Zaia "I 5S si rassegnino per noi è come il Reddito" (Repubblica p.8). Governatori del Nord inferociti «Farsa, cittadini presi in giro». A Milano e Venezia monta la rivolta: «Basta perder tempo, è uno scandalo». Poi il premier incontra Fontana: «Si farà». Il presidente: ora aspetto i fatti (Libero p.3).
Di Maio in un forum al Fatto: "Sull'autonomia si va avanti. Ma la scuola regionalizzata non passerà, anche se loro si sono già arrabbiati. Bussetti è arrivato a dire che le Regioni ricche possono assumere più docenti e che vanno pagati di più perché il costo della vita è più alto (Fatto p.2 e 3).
Giorgetti cede al pressing. È lui il candidato dell'Italia come commissario europeo. Il sottosegretario sconta l'handicap di essere di un partito inviso a Bruxelles. Ci sono da superare le ambizioni di Moavero già conosciuto nell'Ue. Si punta alla Concorrenza. Al suo posto a Palazzo Chigi arriva Molteni (Stampa p.2)
Salvini, il leader ormai è convinto di essere sotto assedio: siamo intercettati, non solo in Italia.
Il retroscena dei Francesco Verderami sul Corriere (p.5). Per Matteo Salvini è determinante individuare la matrice che ha innescato «l'affaire Metropol». Insieme alla sindrome d'accerchiamento sono parole che manifestano la preoccupazione di essere magari finiti in un gioco di spie, non si sa se interne o internazionali. Nella sua analisi Augusto Minzolini parla delle mosse azzardate del pokerista Salvini. Dalle nomine Ue al voto in Emilia: tutti i tavoli su cui il vicepremier sta scommettendo. Nei piani di Matteo le urne nel 2020 dopo la sfida nella roccaforte rossa (Giornale p.8). Forza Salvini, uccidi il governo scrive Senaldi su Libero (p.2). Non c'è più nulla che possa ottenere coi grillini, meglio chiuderla qui. Le forche caudine per una Lega accerchiata anche se cresce. Le battute d'arresto su autonomia e sicurezza e l'inchiesta sul pasticcio russo delineano una fase convulsa per il partito di Salvini il commento di Massimo Franco (Corriere p.8).
Salvini che caccia i migranti ma aiuta i cani. Svuotato il centro, sono rimasti 117 cani. Troppi perché il piccolo Comune di Mineo possa farsene carico. L'appello: "Adottate i 117 randagi del centro di Mineo" Ed è subito polemica. Don Ciotti: li preferisce agli esseri umani (Repubblica p.19). Salvini a cui bisogna togliere i social secondo Carola che denuncia il leader del Carroccio per diffamazione e istigazione a delinquere (Repubblica p.19).
Parla Alessandra Locatelli, la leghista fresca responsabile della famiglia: "Il mio impegno soprattutto per aumentare la natalità in Italia. Non sarò il ministro del family day. Priorità ai disabili. Non sono andata a Verona ma di sicuro non mi occuperò delle Unioni civili. Le polemiche contro Mattarella? Nessun imbarazzo, non rinnego quegli attacchi (Stampa p.8).
Parlamentari dimezzati. M5S non vuole il referendum (Stampa p.9). Taglio dei parlamentari con i voti di FdI determinanti. Ora il nodo referendum (Messaggero p.6). Cancellati 345 parlamentari con l'aiuto di Fdi. Il Cav: tagliare senza uccidere la democrazia. Soccorso della Meloni al governo. Fi esce e chiede il rispetto delle minoranze (Giornale p.7). Il combinato disposto di riforma e legge elettorale (il Rosatellum targato Pd) renderà proibitivo l'ingresso in parlamento delle forze piccole (Manifesto p.3).
Torino, il Salone Auto va a Milano e Appendino pensa alle dimissioni. La sindaca attacca il suo vice M5S contrario all'evento: "Così danneggia la città" (Repubblica p.11). Va in frantumi la maggioranza M5S. La sindaca Appendino furiosa con il suo vice: "Da lui parole inqualificabili". Oggi con Di Maio resa dei conti sulla Tav. "Prese di posizione autolesionistiche". Movimento in fibrillazione per il possibile via libera alla Tav (Stampa p.15).
La tentazione di Di Maio: «Stacchiamo la spina?» Il leader, sempre più solo, teme che il partito scoppi. Fronda anti Carroccio: pronti all'addio 10 deputati (Giornale p.8).
Sbarchi o Putin, Salvini è saldo. Tra i rivali il Pd meglio dei 5S. La maggioranza di governo conferma un consenso al 53% tra gli elettori. Cresce Conte ma il capo leghista resta il centro del sistema politico. Un anno dopo, il governo giallo-verde, presieduto da Giuseppe Conte, dispone ancora di un consenso elevato. Insieme al Premier. Il sondaggio condotto nei giorni scorsi da Demos per Repubblica sottolinea come il clima d'opinione nei loro confronti resti ancora largamente favorevole. Il governo, peraltro, mantiene un gradimento elevato: 55%. In crescita, negli ultimi mesi. Come il Premier, Giuseppe Conte, che ha raggiunto il livello di consensi più alto, nel corso del suo mandato: 64% (Repubblica p.12). Più sicurezza e più tutele le due agende dei gialloverdi. Un esecutivo, due (distinte) agende di governo. Almeno in termini di "priorità": chiusura dei porti e legittima difesa, secondo gli elettori della Lega; riforma delle pensioni, reddito di cittadinanza e legge anti-corruzione tra i sostenitori del M5s. Ma può essere importante anche valutare gli orientamenti emergenti tra gli elettorati delle principali forze di opposizione, al di là dai temi valorizzati dalle rispettive campagne elettorali (Repubblica p.13).

ESTERI
I voti gialloverdi per eleggere Von der Leyen. La ministra tedesca non ha i numeri: si tratta con 5S e Lega, i dubbi Pd. Martedì si decide (Repubblica p.7). Von der Leyen a rischio se non la salva la Lega. La candidata alla presidenza della commissione Ue scaricata da verdi e socialisti (Verità p.17). Commissione Ue, von der Leyen verso una maggioranza scomoda (Sole p.27). Il segnale di Fontana al Cremlino. «E la Lega potrebbe votare von der Leyen. La Russia è parte dell'Europa e togliere le sanzioni favorirebbe anche una ripresa del commercio internazionale». Così il neoministro agli Affari Ue Lorenzo Fontana. Che ha anche ipotizzato il sì della Lega al presidente della Commissione Ue von der Leyen (Messaggero p.5). Basta cordoni sanitari anti Lega nell'Ue. Parla il nuovo ministro degli Affari europei: «A Bruxelles dialogherò con tutti, ma spartirsi le poltrone senza dare rappresentanza a una forza come la nostra è un errore. Al ministero della Famiglia ho fatto il massimo, all'inizio non c'erano neanche i computer» (Verita p.9).
Teheran-Londra, scintille nel Golfo. I Pasdaran tentano di abbordare una petroliera inglese. I britannici arrestano il capitano di una nave iraniana (Stampa p.10). Teheran-Londra, prove di battaglia navale. "Caccia nel Golfo a una petroliera inglese". Il Regno Unito: hanno tentato di sequestrare una nostra imbarcazione, è dovuta intervenire un'unità della Royal Navy. Ma l'Iran smentisce (Repubblica p.14). Guerra sfiorata nel Golfo. Tre navi iraniane contro un'imbarcazione inglese. La Royal Navy ha armato i cannoni (Giornale p.13).
Un lungo intervento di Bill Emmott sulla Stampa (p.11). Sulla Brexit tante bugie e una certezza: dall'Ue si esce solo tornando alle urne. Prima ancora di diventare presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen lancia un appello al Regno Unito: «La porta è aperta, perché vi vogliamo dentro. Siamo preparati a qualsiasi cosa accada, ma se dobbiamo scegliere vi vogliamo dentro» (Stampa p.11).
Il manifesto di Joe Biden: alleanze, diritti e ambiente. "Trump distrugge la Nato". Primo comizio sulla politica estera del candidato democratico. "Tornare all'accordo sul nucleare con l'Iran e garantire Israele". (Stampa p.10).
Tassa su BigTech. Trump valuta dazi contro la Francia. Parigi approva l'imposta del 3% sui ricavi. La Francia è il primo Paese a imporre un'imposta sul fatturato dei big della Silicon Valley, i cosiddetti «Gafa» (Google, Apple, Facebook, Amazon) più altre 30 imprese digitali con ricavi globali di 750 milioni di euro, 25 in Francia). Gli Usa hanno aperto un'indagine per stabilire se la misura sia discriminatoria (Corriere p.14). La web tax francese è legge. Gli Usa attivano contro Parigi la stessa procedura che ha portato alla guerra commerciale con Pechino (Sole p.5).

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