Commentario del 27.07.2019

IN PRIMA PAGINA
Carabiniere ucciso, giallo a Roma (Corriere). Carabiniere ucciso nella Roma della droga (Repubblica). L'omicidio che sconvolge l'Italia (Stampa). Ucciso per difendere Roma (Messaggero). Siamo tutti carabinieri (Giornale). Fermati due giovani americani, uno ha confessato (Repubblica). Furti e spaccio, si uccide per nulla (QN).
Sala e il prezzo di un'alleanza Pd-5Stelle (Repubblica). Il Pd dice no (a malincuore) all'inciucio coi grillini (Tempo). Manovra, Tria contestato e la tregua già vacilla (Avvenire). Votare è un'illusione: Mattarella fortemente deciso a tergiversare (Libero). Fi, Toti alla ricerca del quid, ma non lo trova (Libero). Mutui sospetti da 1,3 milioni: Siri indagato a San Marino (Notizia Giornale, Fatto e altri).
Lega, il vertice segreto con i russi (Repubblica). Ora i Servizi non indagano più sulla Russia: Salvini non vuole (Fatto).
S&P avverte Roma: c'è un rischio-Grecia (Stampa). Sfida sulla flat tax, Lega contro Tria: frena? O noi o lui (Corriere, Giornale e altri). Salvini a Tria: flat tax vera o addio (Messaggero). Quota 100 manda in pensione i primi 6mila statali (Sole).
Nave militare con 135 migranti. Salvini: "I porti sono chiusi" (Corriere). Sbarco negato a 140 migranti salvati dalla Guardia costiera (Stampa). Matteo fa scena: c'è già l'accordo per lo sbarco (Fatto).
La Procura: "Formigoni deve stare in carcere: sa dov'è il bottino" (Fatto). Privacy, la sentenza della Cassazione: vietato spiare le chat della moglie (QN). Caso Binda: condannare un innocente è un delitto (Libero).
Medicina più posti, ma con il boom delle iscrizioni ai test passerà 1 su 6 (Messaggero).
Tav, il Mit invia la lettera del sì, ma Toninelli non l'ha firmata (Messaggero). Alta velocità, inviata alla Ue la lettera con il sì del governo (Sole). Oggi migliaia di persone marceranno nella Valsusa militarizzata contro la Tav che inquina (Fatto). Si ferma Linate, per Malpensa è il giorno del super trasloco (Corriere).
Il presidente Trump contro la Svezia per il rapper arrestato (Stampa). Trump ripristina la pena di morte a scopo elettorale (Fatto).

ECONOMIA
Flat tax, Tria frena. La Lega: o noi o lui. Mentre il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia dicono che il taglio delle tasse avverrà in modo graduale e nel rispetto dei vincoli di bilancio, Lega e 5 Stelle continuano a litigare sulla prossima manovra. Per il Carroccio la priorità resta uno «choc fiscale forte», come dice Matteo Salvini, e quindi la flat tax del 15%. Per il Movimento, invece, prima di tutto viene il salario minimo per legge e anche la riforma fiscale ruota intorno a questa necessità (Corriere p.8). Salvini vuole muovere 12 miliardi: si alzi il deficit, il 2% non basta (Corriere p.9). Castelli "Per ridurre il peso del fisco basta passare a tre soli scaglioni". Il nostro obiettivo è semplificare. Per questo vogliamo che Imu e Tasi si paghino nella dichiarazione (Repubblica p.8). Salario minimo, tassa piatta e cuneo fiscale. Le proposte gialloverdi in un vicolo cieco. Gli alleati hanno idee agli antipodi. E il deficit strutturale va corretto (Giornale p.7). Fisco e 80 euro, la guerra dei dossier (Sole p.3). Il nuovo Di Maio responsabile: sta con Tria sul deficit e le tasse. ll ministro entra in rotta di collisione con la Lega Salvini: "Serve uno choc fiscale: o io o lui". Il capo grillino: "Piena fiducia". (Fatto p.4). I "tassapiattisti" dal 15% per tutti al caos fiscale. Il primo fu Berlusconi, ora tocca ai leghisti. Ma per il 70% dei contribuenti più svantaggi (Repubblica p.9).
"L'Italia rischia la fine della Grecia". L'agenzia Standard & Poor's: la crescita è troppo bassa, attenti alla crisi di fiducia (Stampa p.6). L'allarme, l'ennesimo, arriva dall'agenzia americana Standard and Poor's che ieri ha diffuso un report sui rating dei paesi dell'Eurozona ricordando che l'Italia è l'unico stato sovrano con outlook (prospettive) «negativo». Questo a causa di un debito pubblico monstre, di una crescita sempre debole (dal 2010 la nostra economia è cresciuta in termini reali solo dello 0,6% contro il 10,6% dell'intera area Euro) e dell'incapacità dei decisori politici di affrontare questi nodi

POLITICA
Salvini nega lo sbarco a 140 migranti salvati dalla Guardia costiera. Lo stupore dei responsabili della sala operativa. "Iniziativa concordata con il ministero dell'Interno" (Stampa p.11). "Se li prenda l'Europa". Porti chiusi per la Gregoretti della Guardia costiera con 135 naufraghi. "Soluzione condivisa". Ma è la strategia Macron che l'Italia ha bocciato (Repubblica p.6). Il pescatore dei soccorsi: «Erano alla deriva. In mare non puoi voltarti dall'altra parte» (Corriere p.6). Salvini blocca pure la Guardia Costiera. Ma lo sbarco si farà. La nave si allontana da Agrigento: a Catania c'è il pm Zuccaro che chiese di archiviare il ministro (Fatto p.15). Libia, i corpi degli annegati spinti a riva dalla corrente. Poi restano al sole in strada. Dopo il naufragio di giovedì. I sopravvissuti: a nuoto per 7 ore (Corriere p.7).
Lettera a Bruxelles. Da settembre le gare Alta velocità. Sì ufficiale del governo, fatta salva «l'autonomia delle Camere». Non c'è la firma di Toninelli. Salvini: con il M5s non siamo in sintonia (Sole p.4). Il no alla Gronda salva Toninelli. Il leader M5S sul ministro: come faccio a chiedergli le dimissioni, con Beppe che lo difende? Così Di Maio si arrende a Grillo. Per Salvini la bretella genovese va fatta "Come la Tav" (Stampa p.7).
Il segretario dem Zingaretti compatta il partito in direzione: "M5S in crisi il Pd deve provare a spaccare i gialloverdi". E lancia la "squadra d'emergenza". "Il governo può cadere in qualsiasi momento". C'è il via alla svolta digitale (Repubblica p.12). Il sindaco di Milano insiste: "Via libera a un patto con i 5S dopo il voto e senza Di Maio". Tanti sì a Sala: "L'alleanza non può essere un tabù". Calenda: "Sono un disastro, come si fa a governare con loro?" Il no dei renziani (Repubblica p.12). Pd-5S, il prezzo di un'alleanza il commento di Stefano Folli. Irrealistico andare avanti da soli. Ma si può trattare con Casaleggio? (Repubblica p.35).
Carabiniere ucciso con otto coltellate. Un giovane americano: sono stato io. I turisti incastrati dalle telecamere: si segue la pista di un furto per acquistare la cocaina (Stampa p.2). La politica frettolosa di Fiorenza Sarzanini. Appare evidente che gli esponenti politici hanno perso un'altra occasione. La dinamica dell'omicidio è ancora poco chiara, ma il dibattito che si è scatenato ha alimentato una «caccia al nero» senza fondamento. Ministri e parlamentari utilizzano parole come «bastardi», si augurano che «i colpevoli marciscano in galera», invocano «pene esemplari» addirittura quando non è ancora noto che le verifiche di investigatori e magistrati sono concentrate su più persone e tra loro ci sono due americani.

ESTERI
Pressing Usa sulla Lega. Gli alleati vogliono un gesto chiaro: più impegno nello stretto di Hormuz. L'incontro tra l'ambasciatore americano Lewis Eisenberg e Luigi Di Maio a villa Taverna ha agitato le acque in casa Lega. Matteo Salvini teme che il suo partner di governo, approfittando del caso Moscopoli, possa tentare di imporsi come interlocutore privilegiato degli Usa. Ma è un ruolo che il leader leghista rivendica per sé: «Sono stato l'ultimo esponente del governo ad andare a Washington e l'ambasciatore Eisenberg lo sento spesso», dice in un'intervista a Radio24. «Vi posso assicurare - prosegue - che per gli Stati Uniti il problema non è la Russia, ma l'Iran e la Cina. Ed è quel che preoccupa anche me» (Stampa p.9).
Intervista all'ambasciatore italiano a Teheran Perrone: "L'Iran si sente assediato. Difficile far ripartire i negoziati". C'è il rischio che azioni e reazioni nel Golfo e a Hormuz finiscano fuori controllo. Bisogna lavorare per appianare la crisi (Repubblica p.15).
Hong Kong, la protesta in aeroporto. Deputato dà la mano ai picchiatori. I leader filocinesi «esibiscono» i contatti con le triadi mafiose. Pechino ha preallertato l'esercito (Corriere p.1).
Guerre fredde nei cieli e nei mari. Da Tokyo a Seul, i fronti dell'Asia. I missili di Kim Jong-un, i jet sudcoreani contro un aereo russo, le petroliere vietnamite insidiate dalle navi cinesi e il Giappone che boicotta le industrie rivali. L'area ribolle di vecchie e nuove instabilità e ognuno corre ad armarsi (Repubblica p.15). L'inesorabile ascesa del Dragone, che allunga le sue zampe tutto attorno. E il disimpegno degli Stati Uniti, per anni poliziotto del Pacifico, ora in ritirata, a cui Donald Trump aggiunge l'imprevedibilità della sua politica-show. Il risultato di questo vuoto sono numerosi fronti di tensione a geometria variabile. La cui costante è una corsa ad armarsi: nel 2018 i Paesi asiatici hanno speso 392 miliardi di dollari, una crescita del 52% rispetto a dieci anni prima.
Cento morti in dieci giorni L'Onu: "Mondo indifferente". Bachelet denuncia i raid aerei russi e delle forze di Assad contro i civili a Idlib (Repubblica p.24).
Conte: Usa-Ue asse portante ma Mosca decisiva nelle crisi. Apertura alla Cina avanti nel rispetto degli standard e dei principi europei. Fra le priorità del governo il Mediterraneo, area sia di crisi che di opportunità (Sole p.5).

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