Commentario del 22.07.2019

IN PRIMA PAGINA
Il Nord licenzia Conte (Giornale). Conte, bersaglio grosso (Repubblica). Scontro sui fondi alle Regioni (Messaggero). "Autonomia vera al Nord". Zaia e Fontana rispondono alla lettera di Conte che è pronto a trattare (Corriere, Stampa). Autonomia light: ecco le prove del Sì leghista a Conte e 5Stelle (Fatto). Salvini primo grazie ai nemici: tanti odiatori, tanti voti (Libero). Zingaretti non regge la doppia poltrona: fa opposizione male, ma governa peggio (Libero).
Tav, conto alla rovescia in Europa: manca il piano per ottenere i fondi (Messaggero). Verso il sì alla Tav, furia antagonista (QN). Guerriglia No Tav, pietre e razzi contro la polizia (Stampa).
Quanto ci costano le aziende in crisi (Corriere). Le griffe in crisi: l'abito italiano è fuori moda (Fatto). Le imprese chiedono meno prestiti: sfiducia nel futuro (Messaggero).
Oggi al Palazzo di Giustizia di Milano, ultimo saluto a Francesco Saverio Borrelli (Fatto). Così Di Pietro "cannibalizzò" Borrelli e ora lo scorda (Giornale). Boccassini tombale: seppellisce l'intera retorica sul pool Mani Pulite (Verità).
Caso Bibbiano, Il ministro manda gli ispettori, Nek e Pausini cantano per i bimbi (Giornale).
Hong Kong, in piazza con le bombe (Messaggero). Ucraina alle urne, l'ex comico tv vince ancora (Corriere). Pakistan, alpinista italiano ferito e abbandonato (Giornale). Missione internazionale per portarlo in salvo. Il fratello: soccorsi lenti Corriere, Messaggero). La mafia del clan africani dietro i traffici libici (Verità).

ECONOMIA
La Campania: non assumeremo i navigator. Il presidente De Luca (Pd) blocca 471 contratti: no al precariato. Il M5S: boicotta il reddito di cittadinanza (Stampa p.7).
L'allarme di Confesercenti: la spesa delle famiglie è tornata a frenare. "Il commercio perde un miliardo di ricavi. Negozi in crisi: chiudono 14 al giorno" (Stampa p.16)
Famiglia, micro-aiuti polverizzati in una quindicina di fondi nazionali e quasi un miliardo e mezzo di risorse. È questo il budget messo in campo con gli stanziamenti 2019 a favore di strumenti pensati per sostenere le famiglie. Nel frattempo l'Istat conferma la crisi demografica e la necessità di investimenti per sostenere la natalità (Sole p.5).
Burocrazia. Leggi e cavilli ci portano via 269 ore l'anno. Nel resto dell'Europa, in media, per sbrigare le pratiche ne bastano 173. L'innovazione tecnologica avrebbe dovuto rendere più semplici i rapporti con l'amministrazione, ma una giungla di password fa sì che il fisco non sia ancora amico e nelle classifiche dell'efficienza ricominciamo a scivolare. L'Italia è il Paese delle norme e delle autorizzazioni: spesso troppe, mal applicate e funzionali solamente alla gestione dei piccoli poteri Ecco tutti i nodi da sciogliere per migliorare la vita e il lavoro di cittadini e imprese (Repubblica p.10).Chi paga il conto delle aziende in crisi? Sul Corriere il Data room di Milena Gabanelli (p.19) si occupa delle costose amministrazioni straordinarie che spesso non rimborsano i debiti, anzi, ne fanno di nuovi. Troppo alti i compensi dei commissari. Un caso da manuale: Mercatone Uno, fallimenti due. Il gioco di parole è semplice, la realtà drammatica: la catena di 79 centri commerciali di mobili, complementi d'arredo ed elettrodomestici, 3.500 dipendenti, va a gambe all'aria una prima volta nel 2015; la gestione passa nelle mani dei commissari scelti dal ministero dello Sviluppo economico. Tre anni dopo la svendono a una holding che fallisce in 10 mesi. Risultato? L'azienda di nuovo commissariata, i 1.800 dipendenti (la metà di quelli iniziali) in cassa integrazione, e 300 milioni di debiti in più. Chi paga?

POLITICA
Sulle autonomie, la rabbia di Fontana e Zaia contro il premier. "Feriti da Conte, così l'autonomia è una farsa". Il capo dell'esecutivo tende la mano ai governatori di Veneto e Lombardia. In programma nuove trattative. "Nessuno vuole aggredire l'unità nazionale, nessuno vuole secessioni. Vogliamo una autonomia vera, non un pannicello caldo che produrrebbe ulteriori guai. Presidente Conte arrivi al più presto a trovare un'intesa coi ministri, formuli una bozza di intesa seria" (Stampa p.2). L'autonomia richiesta dai cittadini lombardi, veneti, emiliano-romagnoli vuole cercare di rendere più semplice la vita di chi vive nelle nostre Regioni (Corriere p.3). La replica di Conte: "bene, i toni sono cambiati (Corriere p.2).
Ma i problemi sono i numeri e Palazzo Chigi smonta la riforma: "Ingiustificati spostamenti di risorse". Il documento riservato del Dipartimento affari giuridici in mano al presidente del Consiglio e l'Ufficio parlamentare di bilancio conferma: "Rischi di squilibri territoriali e deficit nei bilanci" (Stampa p.2). Repubblica anticipa uno studio della voce.info. Il conto del federalismo. Al Sud 3,3 miliardi in meno. Se si uniformassero i trasferimenti dello Stato alle Regioni alla spesa media pro capite il Lazio dovrebbe restituire 1,7 miliardi, la Campania 600 milioni, la Calabria 260. Il federalismo fiscale rischia di spaccare l'Italia e di presentare un duro conto alle Regioni meridionali (Repubblica p.4).
Industriali esasperati minacciano: pronti alla piazza (Giornale p.3). «Le imprese si sentono raggirate dall'esecutivo». Paolo Zabeo, coordinatore del centro studi Cgia di Mestre: «Nessuno choc fiscale, così aumenta la sfiducia di chi produce» (Giornale p.3).
Dario Franceschini (Corriere p. 6). "I Cinque Stelle sono diversi dalla Lega. Insieme possiamo difendere certi valori. Basta vedere alcune scelte di Conte e Fico. Penso a un arco costituzionale, come per Dc e Pci. Senza ricostruire il campo di centrosinistra e la ricerca di potenziali alleati, difficilmente il Pd con il proporzionale può arrivare al 51%.
La Stampa registra tensione nel Pd e l'ira dei renziani: "Ci fanno la guerra". Zingaretti furioso per la mozione Boschi. Venerdì in Direzione la minoranza dell'ex premier promette scintille (Stampa p.7).
Sul fonte giudiziario nessuna novità su Moscopoli (a parte l'annuncio di altre corpose rivelazioni nell'editoriale di Mieli) perché oggi le attenzioni sono tutte per Siri mentre lui ignaro fa un'intervista alla Verità (p.7): Ora flat tax per il 90% degli italiani.
I Nicastri inchiodano Siri: "Arata gli promise 30 mila euro". In un'altra intercettazione ambientale del settembre 2018 l'ex consulente della Lega, chiama in causa l'allora sottosegretario. Il re dell'eolico e il figlio confermano (Repubblica p.7).
Bibbiano, i bimbi rischiano altri affidi. Bonafede: «Ora controlli più severi». Il Guardasigilli annuncia una squadra speciale. M5S contro il Pd. Renzi: strumentalizzazioni schifose. L'accusa: «Nelle relazioni frasi mai dette dai bambini». La difesa: «Esagerazioni e accuse inesistenti. Incontri registrati» (Corriere p.16). Dopo l'inchiesta "Angeli e demoni" il ministro crea un team a tutela dei minori. Ma anche lui come Salvini e Di Maio attacca i dem, solo lambiti dalle indagini (Repubblica p.8). La Stampa allarga lo sguardo sul problema e fa un'inchiesta. In 7 mesi 7 infanticidi. I figli ammazzati di botte da genitori-bambini. Sono le vittime di un mix di povertà, emarginazione, genitori fragili e "violenza strutturale". Gli ultimi episodi a Frosinone e Crema. Sui social network il processo mediatico ai "mostri". In Emilia i servizi sociali sono sotto tiro. Esplode la rabbia per lo scandalo affidi. Attacchi agli amministratori Pd dopo il caso Bibbiano. Stasera Consiglio comunale straordinario a Cavriago. Gli operatori vengono insultati per strada. Le famiglie alle quali sono stati tolti i bimbi incontreranno i sindaci (Stampa p.12 e 13).
Borrelli, camera ardente in tribunale. E l'Anm lo ricorda con un applauso (Repubblica p.23). L'addio di Ilda a Borrelli: dopo di te, tenebre. Velenoso necrologio della Boccassini per il procuratore scomparso. Una critica alle toghe di oggi e ai colleghi che hanno ceduto «alle lusinghe del potere». Come fecero D'Ambrosio, divenuto senatore della sinistra, e Di Pietro, ministro di Prodi e capopartito (Verità p.5). Lettera-tributo dei suoi magistrati. Ma manca la firma di Di Pietro (Qn p.12). Fu soltanto Di Pietro, altro che Borrelli, a fare Mani Pulite l'editoriale di Vittorio Feltri su Libero.

ESTERI
Russia, rubati i segreti degli 007 di Putin. Gli hacker: "Sfidiamo un regime di polizia". Il più grande furto informatico subito da Mosca. Gli attivisti: il Cremlino trafuga dati su Facebook, traccia studenti e reporter, spia chi naviga in anonimato. Il gruppo 0v1ru$ ha violato un'azienda che lavora da anni per l'FSB, l'ex KGB (Stampa p.8).
Attese per oggi le misure di Londra contro Teheran. L'audio dell'assalto alla petroliera. "Invertite la rotta, sarete al sicuro". La fregata britannica Montrose era troppo lontana per poter proteggere la nave (Stampa p.10). "Rifiutata la scorta Usa alle petroliere". L'accusa: Londra distratta dalla Brexit.
Si fa aspra la polemica interna dopo il sequestro della nave britannica Stena Impero. Divisi i conservatori. Pronte sanzioni ai pasdaran. Bremmer: "Nel Golfo cresce il rischio di un'escalation tra Washington e Teheran". Nessuna delle due parti desidera uno scontro militare diretto, eppure aumentano le possibilità che si vada in questa direzione. L'Iran vuole dimostrare che non c'è sicurezza nel Golfo se loro non sono al sicuro, così aumentano le minacce contro il transito delle petroliere. Ian Bremmer è il fondatore del think tank Eurasia (Repubblica p.14).
Hong Kong in piazza per la democrazia. I manifestanti assaliti da "uomini in bianco". Squadre di civili armati di bastone hanno aggredito la folla. La polizia ha represso la protesta lanciando lacrimogeni e sparando proiettili di gomma. 430.000 I partecipanti al corteo di ieri che ha paralizzato la città (Stampa p.9).
Democratici, 5 milioni di voti più di Trump ma rischiano di perdere la Casa Bianca. Il presidente in calo di popolarità ma sempre più forte negli Stati che vinse nel 2016. E questo gli consente di blindare il collegio elettorale (Stampa p.10).
Spagna, il sì (cauto) di Podemos. Sánchez verso il governo: Iglesias non sarà ministro. Trattative febbrili peri posti: tempo fino a giovedì (Corriere p.11).
In Giappone Abe vince ma non abbastanza: non ha i numeri per cambiare la Costituzione (Repubblica p.23). La Germania non comanda nell'Ue. Il paese è troppo diviso per dettare legge a Bruxelles scrive l'Economist e la Brexit ha spaccato un paese. Lo 'spirito del blitz' non salverà Boris Johnson scrive il Financial Times (Foglio p.III).

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