Commentario del 16.07.2019

PRIME PAGINE
Manovra e fondi russi, Salvini ignora Conte (Stampa, Messaggero, Sole). Governo a un passo dal crac (Giornale). Conte, doppia sfida a Salvini (Corriere). Leader leghista ostaggio di Savoini & Siri (Fatto). Flat tax, Siri al tavolo, Di Maio lancia l'altolà (Sole).  Fuggi fuggi da Moscopoli (Repubblica). Sala: "La Lega spieghi perché vuole i soldi del Cremlino" (Stampa). Il timore dei leghisti: "Finiamo come Fini" (Giornale).
Salvataggio Alitalia, le Fs scelgono Atlantia (Corriere e altri). Salvataggio Alitalia, cordata a quattro (Messaggero). Alitalia, Delta e i Benetton con lo Stato (Repubblica). Di Maio esulta: la nuova Alitalia a 4 teste: Tesoro, Fs, Delta e Atlantia. Fuori Toto e Lotito (Fatto). Feltri, Alitalia è morta come Cinquestelle (Libero).
Esteri. L'Iran chiama la Ue per salvare l'intesa (Avvenire). Così Brooklyn difende i migrantiu dalle retate (Stampa). Gerusalemme, ritorna la strada dei pellegrini (Stampa). Regno ri-unito dal cricket: la Brexit può aspettare (Giornale e altri).
Cronaca. Svastiche e missili dal mistero chiamato Donbass (Repubblica, Corriere e altri).

ECONOMIA
Il vertice di ieri tra Salvini e i sindacati fa sbottare Conte, che parla di "provocazione" e accusa la "scorrettezza istituzionale" del ministro dell'Interno (Stampa in prima e p.2 e tutti). Il leghista propone un patto per il lavoro su flat tax, cuneo e opere. E annuncia: "Manovra ad agosto" (Sole in prima e p.2 e tutti). E' subito lite nel governo, con il premier che rivendica: "Sulla manovra decido io". Mentre Salvini si presenta con Siri, l'ex sottosegretario dimessosi alcuni mesi fa per l'indagine, che spiega - in veste di responsabile delle politiche economiche del Carroccio - i dettagli del ddl flat tax (su tutti). Ma la presenza di Siri scatena le polemiche – anche perchè i pm accelerano su Siri e il presunto caso di corruzione, dopo le conferme del re dell'eolico (Corriere p.5 e tutti) -, con Di Maio che attacca i sindacati: "Vogliono trattare con un indagato per corruzione messo fuori dal governo, invece che con il governo stesso". E Salvini ferma i lavori per consentire alle sigle di rispondere (su tutti). "Basta polemiche – dice Siri al Messaggero (p.2) –, penso solo a tagliare le tasse. E' un'operazione che interessa 20 mln di famiglie e 40 mln di persone". Al tavolo arriva la vera flat tax, costa 70 mld (Stampa p.5), mentre per Repubblica l'impatto sarebbe di 17 mld.  Tassa piatta al 15% sui redditi familiari fino a 55 mila euro e via le detrazioni, questa la soluzione portata avanti dal Carroccio. Ma per il Giornale (p.2) non ci sono le coperture. Sul piano fiscale da 12-13 mld – spiega il Sole (p.2) – almeno 8 sono ancora da coprire. Diversa la linea del M5S, favorevole a tre aliquote, soluzione più vicina alla posizione di Tria, per un impatto intorno ai 14 mld. In entrambi i casi – analizza Repubblica (p.8) – ci guadagano soprattutto i redditi sui 50 mila euro. Sindacati perplessi dopo l'incontro: delusi su fisco e salario minimo (Repubblica p.8). Landini (Cgil) alla Stampa (p.2): "Credevamo di partecipare a un incontro governativo, ma a questo punto ci dicano quanti esecutivi esistono. A noi la flat tax così non piace, stiamo aspettando che si discuta della piattaforma che abbiamo già presentato al governo. Bisogna abbassare le tasse a lavoratori e pensionati, puntare sulla lotta all'evasione fiscale, vogliamo un contributo di solidarietà ed equità sulle grandi ricchezze finanziarie finalizzato a un piano straordinario di investimenti verdi". Salvini tira dritto, nonostante le polemiche: "Ad agosto nuovi incontri. Faremo la manovra dei sì. Le critiche? La pazienza ha un limite, le parti sociali sono con me" (Libero p.3). Per il Fatto (p.2) il vertice al Viminale è un successone e provoca come primo effetto la rottura Di Maio-sindacati.

POLITICA
Conte, doppia sfida a Salvini (Corriere in apertura e tutti): è lite sia sull'incontro al Viminale con le parti sociali sia sul caso Russia. "Salvini scorretto" attacca il premier, che invita il suo vice leghista a spiegare in Aula il caso dei finanziamenti. "Conte si schiera con i pentastellati" titola la Verità (p.2). Ma il leader del Carroccio non ci sta: "Non parlo di soldi che non ho preso". "Fuggi fuggi da Moscopoli" scrive in apertura Repubblica: Savoini tace con i pm nell'ora di interrogatorio che avrebbe dovuto fornire chiarimenti sull'affare - che non si è concretizzato - da 65 mln di dollari alla Lega. Nei prossimi giorni saranno ascoltati Merenda e d'Amico. Nel mirino della Procura gli ultimi viaggi di Savoini a Mosca: al vaglio conti correnti e tabulati telefonici. La pista dei pm di Milano è quella della corruzione internazionale (Messaggero p.4). Mentre dal Carroccio scaricano Savoini, l'ex ministro leghista Pagliarini al Fatto (p.4) dice: "Non so come stanno le cose e della Russia non me ne frega niente. Ma non mi piace che ora tutti scarichino Savoini. E' uno di noi, da Bossi in poi c'è sempre stato". Ora anche il Copasir apre il dossier sui misteri di Moscopoli (Repubblica p.4): non è esclusa una convocazione del leader della Lega e dello stesso Conte. In vista una commissione d'inchiesta sui partiti, con il M5S che chiede alla Lega di firmarla (Messaggero p.5 e tutti), ma Libero (p.4) attacca: sarà l'ennesima che non serve a nulla. Intanto, preoccupano i possibili risvolti politici della vicenda. "Se insistono sui soldi da Mosca, visto che i sondaggi ci premiano, potrei davvero aprire la crisi" avverte Salvini (Messaggero p.3). Ma crescono i timori all'interno del Carroccio per la gestione del caso, mentre in piazza la base chiede di andare subito al voto (Corriere p.9). Conte insiste e alza i toni, ma non vuole la crisi. E nella notte chiede rassicurazioni sulla tenuta dell'esecutivo (Messaggero p.3). Il Pd attacca, con Zingaretti che a Repubblica (p.3) dice: "Salvini venga in Aula o non gli daremo tregua. E' stato smentito da Conte su Savoini, ma se il premier si illude di lavarsi le mani indicando nel suo ministro il responsabile del falso, non ha capito che si sta dando la zappa sui piedi". Giornale (p.4) segnala le trame Pd-M5S per un Conte-bis senza Lega: l'asse è già operativo in Ue con Sassoli e potrebbe arrivare a Roma con Franceschini. Libero (in prima e p.2) difende il ministro dell'Interno, sottolineando il suo calvario: M5S e Pd lo attaccano tutti i giorni, ma gli elettori non credono al Russiagate. La Lega cresce nei sondaggi e Salvini avverte: "La pazienza non è infinita". Ma – scrive Libero – ha solo quattro giorni per rompere e salvarsi, la finestra per votare a settembre sta scadendo. Per la Verità (p.4) è in corso una "guerra mondiale" contro Salvini: ong, preti dell'accoglienza, e ora Usa e Russia: impressionante moltiplicazione di attacchi. E a complicare tutto c'è un alleato grillino che sulla situazione ci marcia. Ma il leghista deve reagire con azioni di governo concrete. E in questo senso viene letto l'incontro al Viminale con le parti sociali: schiaffo a Conte (QN p.4). "Una scorrettezza, gioca a fare il premier" la replica di Conte (Repubblica p.2).

ESTERI
Gli ultimi appelli di von der Leyen: a Strasburgo il voto suspense Ue (Repubblica p. 12 e altri). Si sposta a destra la maggioranza (Stampa p. 9). Oggi la scelta del nuobo presidente della Commissione: trattativa ad oltranza con Socialisti e Liberali. Ci sono anche M5S e Lega (Messaggero p. 7). Il Carroccio: "Con lei solo se decisivi, noi vogliamo la Concorrenza". Ma alla fine il dialogo porterà alla convergenza. In una lettera la dimissionaria ministra tedesca apre su migranti, flessibilità, clima e riforma dell'Unione. Lunga trattativa anche con il Pd, Sànchez chiama Zingaretti e la presidente incaricata accontenta tutti.
I tweet razzisti di Trump contro le Dem (Repubblica p. 13 e altri). Il cinguettio nativista con cui domenica il Presidente invitava quatto deputate progressiste del Congresso "a tornare nei posti corrotti e infestati dal crimine da cui provengono" ha indignato un po' tutti: la premier britannica Theresa May ha bollato le sue parole come "inaccettabili", il sindaco di Londra Sadiq Khan ha ricordato che "queste cose le dicono i fascisti e i razzisti", mentre per il premier canadese Justin Trudeau "la diversità è una forza".
A Brooklyn con i poliziotti delle retate: "Diciamo ai migranti di nascondersi". Sulla Stampa (p. 12) un reportage su come vengono difesi gli stranieri illegali colpiti dai raid di Trump. "Il presidente punisce la gente che lavora". Gli agenti incaricati di trovare gli irregolari, vengono deviati su indirizzi sbagliati: solidali anche le chiese.

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