Commentario del 09.07.2019

PRIME PAGINE
Manovra, Salvini rilancia: "Insieme flat tax e taglio al cuneo fiscale" (Sole). Ma arriva l'alt di Conte a Salvini (Corriere). "Non comandi tu" dice il premier (QN). Landini (Cgil) a Repubblica: "Meno tasse a chi le paga già, quota 100 e reddito non hanno funzionato".
Politica: Lega e Fdi al 44-46%, decisivi i seggi uninominali del Mezzogiorno (Sole). Governo, non c'è accordo sulle autonomie regionali (Repubblica). Soldi e scuola, l'autonomia frena (Messaggero). Zaia alla Stampa: "Ai 5S dico che il tempo è scadito, no accordi al ribasso".
Migranti, ancora sbarchi: solo uno su dieci arriva con le Ong (Repubblica). "Militari per fermare i migranti" dice Salvini (Stampa). Sfida nel governo sulle navi a difesa dei porti (Messaggero). La Marina contro la ministra Trenta: navi militari anti-invasione (Giornale). Il capo delle motovedette libiche Tumia al Messaggero: "Ong, una calamita per scafisti".
Fmi-Bce: Ipotesi Draghi al Fondo monetario, il ministro Tria: "Vediamo se è disponibile" (Corriere). Intanto, Germania in pressing su Lagarde: cambiare la politica Bce dei tassi bassi (MF).
Siria, l'Italia dice no agli Usa sui soldati in Siria (Fatto).

ECONOMIA
Manovra Conti pubblici e tasse. L'Eurogruppo dice sì agli impegni di Roma sui conti. Centeno, il presidente portoghese dell'Eurogruppo: plauso all'Italia. Tria: lavoriamo per ridurre il debito. I dubbi dei tecnici del Senato (Corriere p.28). Ma sulla manovra, è duello tra Salvini e Conte. Le due ipotesi sul tavolo: Irpef a 3 aliquote o flat tax al 15% da 35 mila a 50 mila euro (Messaggero p.8). Tria: favorevole a spostare il prelievo dalle imposte dirette all'Iva (Sole p.2). Salvini: «È possibile un mix di flat tax e taglio del cuneo». La Lega punta ad accompagnare il taglio dell'Irpef all'introduzione di una tassazione sulla base del quoziente familiare (Sole p.2). "Per un fisco più giusto meno tasse ai lavoratori dipendenti" dice il segretario della Cgil Landini a Repubblica (p.9). "L'85% dell'Irpef arriva da chi ha stipendio o pensione e l'80% di questi è sotto i 28 mila euro di reddito. Sono loro che vanno tutelati". Salvini invita sindacati e imprese al Viminale per parlare di manovra e flat tax e Conte va su tutte le fuurie: "Il premier sono io. E' sbagliata la sede, questo è uno sconfinamento" (Stampa p.7). «Io vicepremier vicario» replica Salvini (Corriere p.3).
Per il Fmi c'è chi caldeggia una clamorosa staffetta al vertice con la Bce. Tra i candidati anche l'inglese Carney, penalizzato però dalla Brexit. A Bruxelles si studia il dopo Lagarde. In pole Draghi e Dijsselbloem (Stampa p.19). «Fmi, staffetta Lagarde-Draghi? Dipende dalla sua disponibilità» Tria: "Serve il consenso generale". L'ipotesi di un candidato Ue, il pressing di Cina e India (Corriere p.9).

POLITICA
Sempre sbarchi e migranti i temi principali della politica. Navi ed elicotteri: militari in campo per blindare i porti e fermare i migranti. La preoccupazione dei marinai "Missione troppo pericolosa". Le perplessità degli ufficiali: "Più utile investire in tecnologia per il controllo delle partenze". I vertici della Marina attendono di capire quale sarà l'incarico preciso per gli equipaggi al largo (Stampa p.2 e tutti). Conte: basta liti tra ministri sugli sbarchi. Il premier convoca vertice per domani. E Di Maio sfida Salvini: pene più severe. Oggi le modifiche al Dl sicurezza bis ma M5s rischia di spaccarsi sulla linea dura (Sole p 6). Gli effetti del dl Sicurezza bis: confiscato il veliero Alex. Nuova sanzione alla nave sequestrata, sconfinò due volte in acque territoriali. L'armatore: querelo Salvini (Giornale p.2).
Tornano i barchini, le Ong sono marginali. E la propaganda ignora i corridoi umanitari. "Ne arrivano più coi barchini che coi barconi", dice al Fatto don Gino Rigoldi (p.8). Solo uno su dieci arriva con le Ong – scrive Repubblica (in prima e p.7) -. Gli altri sono fantasmi. Nel 2019 le navi umanitarie hanno sbarcato 297 migranti sugli oltre 3mila approdati con barchini. "Le Ong sono una calamita per gli scafisti. Aprire i centri? Il vero problema è fuori". Al Messaggero (p.4) parla il responsabile della guardia costiera libica Abdullah Tumia: "Temiamo che le vite salvate siano messe a rischio dai raid aerei di Haftar".
Ricollocamenti, sponda di Berlino. Ma la Ue: serve un'intesa fra Stati. La Merkel apre alla proposta di Moavero sul meccanismo strutturato di redistribuzione. Bruxelles: anche noi contro le soluzioni caso per caso, però decidano i ventisette (Messaggero p.5).
Il Papa schiera la Chiesa: "Aiutiamoli, nessuno può esimersi". Messa dedicata ai rifugiati nella basilica di San Pietro: "Sono persone, non questioni sociali" (Repubblica p.4).
Per tutti i giornali la testatina è "Autonomie". Per il Messaggero è "Lo Spacca Italia". Basterebbe questo per fotografare le diverse fazioni in campo. Scontro M5S-Lega su risorse e scuola regionale.
Pressing dei governatori. I grillini: garantire prestazioni e perequazione (Messaggero p.2). «Si farà ma come diciamo noi». Così i 5Stelle smontano il testo. Il vicepremier M5S: «Matteo si può scordare la riforma come la chiedevano i governatori Fontana e Zaia» (Messaggero p.3). Non c'è accordo. Passi avanti, ma su scuola e cultura restano i nodi. Salvini: "Incontro utile". Di Maio: ancora tanta strada (Stampa p.4). "Non firmiamo intese imbarazzanti. Attenti 5S: i cittadini ci giudicano" dice il governatore Veneto Zaia alla Stampa (in prima e p.5): "No a finte autonomie. Positivo che il premier Conte abbia avocato a sé il dossier. Ci sono ancora molti passaggi da sciogliere, bisogna avere pazienza. Il retroscena del Giornale (p.7): La Lega ammaina il federalismo per la flat tax. Baratto Salvini-Di Maio: poteri alle Regioni rinviati in cambio dell'ok alla riforma. Un modello regionale ipotecato dal movimento il commento di Massimo Franco sul Corriere (p.5)
Sondaggi, Lega più FdI a quota 44-46%. Per Noto e Swg, Forza Italia cede oltre il 2% dei consensi rispetto al voto di maggio (Sole p.6). L'osservatorio politico di Roberto D'Alimonte: Per la destra decisivi i seggi uninominali al sud. Il voto si allontana e si parla di rimpasto. Spunta Patuanelli per i Trasporti. Così riparte il «toto-rimpasto». Si lavora ai cambi nel governo. Fraccaro potrebbe sostituire Di Maio al Mise (Corriere p.5).

ESTERI
Nomine Ue. Senza gli ambientalisti, Von der Leyer potrebbe non avere la maggioranza. Possibile uno slittamento del voto da parte del Parlamento europeo. Commissione, i Verdi alzano la posta su migranti e diritti (Stampa p.13). Conte ha sottovalutato la grande potenza del Metodo Merkel: i gialloverdi forse lo ignoravano (Foglio p.3). Salvini ora s'ispira a Varoufakis, ed è pronto a "sacrificare" Giorgetti (Foglio p.3). Tutti contro von der Leyen? Mica tanto. La spaccatura dei sovranisti Bruxelles. La rivolta contro Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea si sta già sgonfiando (Foglio p.3).
L'Italia dice no agli Usa: niente truppe in Siria (Fatto in prima e a p.2). Il governo gialloverde respinge la richiesta degli americani (150 soldati e 10 caccia) e apre solo a "un supporto umanitario". Anche la Merkel ha rifiutato: la Germania non vuole mettere piede a Damasco. Chi sta con chi. I tre fronti aperti e la promessa di Trump sul ritiro. L'impegno militare in Afghanistan, Iraq e Libano, i contingenti in Africa. Però Washington chiama.
Privatizzazioni e tagli alle tasse, al via in Grecia l'era Mitsotakis (Sole p.17). I mercati festeggiano. Nel governo un «pool» di tecnici. Rendimenti dei titoli ai minimi. Alle Finanze torna Staikouras (Corriere p.11). Vassilikos deputato a 84 anni: «Aspettate, Tsipras ritornerà. Basta con le dinastie politiche. Il premier farà peggio del padre» (Corriere p.11). Mitsotakis giura da premier, ma l'Europa già lo aspetta. Ha conquistato anche i delusi da Tsipras, ma Bruxelles potrebbe decidere di richiedergli una manovra correttiva sui conti.
L'accusa dell'Italia: Delhi ha già deciso la condanna dei marò. Iniziato all'Aja il processo per stabilire le competenze. Unanimità di sostegni politici a favore dei due militari. Gli indiani: avete infranto la nostra sovranità (Stampa p.9). Sette anni dopo il tribunale arbitrale deve scegliere quale Paese ha giurisdizione sul caso (Corriere p.10).

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento