Commentario del 31.03.2019

IN PRIMA PAGINA
Adozioni, lite nel governo: Conte bacchetta Salvini: "Prima di parlare, studia" (Stampa). Famiglia, strappo Salvini-Conte (Messaggero). Lega-M5S, ora è alta tensione (Corriere). Governo, prove di divorzio (Repubblica). Salvini con le famiglie, Di Maio invece con i gay (Libero). Separati in casa (Tempo). Il Papa scarica gli ultrà di Verona: incontrerà le organizzazioni gay (Fatto).
Centrodestra. Torna il Cav. E sceglie i sovranisti (Tempo). Il ritorno in campo di Berlusconi: "Mi candido" (Corriere). Gli indispensabili (Giornale).
Produzione ferma, gelata sul Pil (Sole). Spending review al palo: volano pensioni e welfare (Sole). Controlli sul Reddito: è a rischio uno su tre (Messaggero). Commissione Banche, duello Fico-Casellati: attacco giallo-verde sull'oro di Bankitalia (Messaggero). La maggioranza vuole l'oro di Bankitalia (Avvenire). Banche e mercato: Mattarella copia Napolitano (Fatto).
Vaccini, obbligo fino a 16 anni: il Lazio va avanti (Messaggero). Papa Francesco in Marocco: "Migranti, diciamo no alle espulsioni di massa" (Stampa). Siamo tutti spiati (Repubblica). Spiavano gli italiani con una app pirata che viola i telefonini (Messaggero). Hacker per i pm, poi spiavano senza permesso (Corriere).
Sport, calcio: la sconfitta del Milan, Inter nuovo caso Icardi (Corriere). F1, pole Ferrari in Bahrain (Corriere e tutti). La favola di Leclerc, parte davanti a Vettel (Stampa).

ECONOMIA
Non si attenua lo scontro tra Lega-M5s e Bankitalia (Sole, Corriere e Giornale e tutti). A due giorni dalle nomine del nuovo Direttorio di via Nazionale, deciso dal Consiglio superiore su proposta del Governatore Visco, la maggioranza torna all'attacco dell'Istituto chiedendo al Governo di definire l'assetto della proprietà degli 88 mld di riserve auree, "nel rispetto della normativa europea e di acquisire notizie su quelle detenute all'estero e sulle modalità per l'eventuale loro rimpatrio": è la mozione presentata al Senato dal leghista Bagnai e dalla pentastellata Bottici, che ricalca quella presentata per FdI da Ciriani il 6 febbraio, in cui si chiede al governo di "ribadire esplicitamente che le riserve auree sono di proprietà dello Stato". Le due mozioni saranno discusse  mercoledì assieme a quella del Pd, che invece chiede di "escludere l'adozione di qualsiasi intervento volto a ridurre la disponibilità di risorse auree detenute da Bankitalia". Intanto da Salvini arriva il no ad Alessandra Perazzelli, ritenuta vicina al Pd, nel Direttorio di via Nazionale: le nomine ora passano all'esame del Governo, che esprimerà un parere non vincolante ma necessario per il perfezionamento dell'iter. Per il Messaggero il vero obiettivo del braccio di ferro è Visco: nella maggioranza Salvini in particolare sarebbe rimasto irritato per il blitz sulle nomine del Governatore nei giorni scorsi. Infine, su l'Espresso il resoconto di Manfellotto sullo scontro di questi mesi tra Esecutivo e Bankitalia: tra le parti resta una "pace armata".
La linea di Paragone: "Non faccio processi ma non sono lo zimbello di nessuno". Il Corriere (p.11) analizza la candidatura del giornalista e senatore M5S alla presidenza Commissione d'inchiesta sulle banche. Paragone vuole edulcorare almeno in parte la sua posizione, dato che è conosciuto per le sue accuse dirette agli intrecci tra politica e finanza, soprattutto nei crac bancari degli ultimi anni: "Hanno paura di me? Ma se uno pensa alla tutela del risparmio e ai diritti del risparmiatore diventa pericoloso? Siamo campioni mondiali in questo settore, ma anche per questo dobbiamo tenere lontano gli avvoltoi: c'è bisogno che la politica intervenga.
Industria ferma, parte male il 2019 (Messaggero, Sole e altri). Secondo il rapporto del Centro Studi Confindustria, il primo trimestre dell'anno si è chiuso con un -0,1%. Il presidente Boccia rilancia: "Dal governo ci aspettiamo misure choc in grado di far ripartire il sistema economico".
Ammortizzatori fermi, oltre 60mila operai da 3 mesi senza salario (Repubblica). Gli operai delle 18 aree e 13 regioni di "crisi industriale complessa", che aspettano ancora il rinnovo degli ammortizzatori sociali garantito dal governo equivalgono ad uno stadio gremito in ogni ordine di posto. La Cgil: "Dal governo del cambiamento un'inadempienza politica e sociale inammissibile". E al Nordest si va, invece, a caccia di lavoratori (che non trova): ingegneri, saldatori, sarte. In Lombardia, Veneto ed Emilia ci sono 150mila offerte ma mancano le figure professionali in grado di soddisfare le necessità delle aziende.
Reddito, via ai controlli a rischio quasi uno su tre (Messaggero). Inizia la fase due della procedura: finora presentate 853mila domande. Le richieste sono al di sotto delle aspettatite, le prime  card nella seconda metà di aprile. Su Quota 100 invece, Roma è in prima fila per la pensione anticipata: in ballo 8-9mila assunzioni.

POLITICA
Congresso delle Famiglie, a Verona tutti contro tutti nel governo (Repubblica, Messaggero e tutti). Salvini sposa l'ultradestra (Repubblica) e dice: "Gli alleati non fanno altro che attaccarmi". Ma sui diritti gela la platea: "La 194 non si tocca"  Conte replica: "Studi di più". Il duello è sulle adizioni, per Di Maio "a Verona solo fanatici" mentre protestano in migliaia al corteo femminista: "Aborto e diritti, no alle marce indietro". Intanto la Bongiorno, al Corriere ribadisce: "Ripeterei tutto, dalla castrazione chimica all'uso della parola isterica: non debbo scusarmi di nulla stavolta".
Di Battista striglia Di Maio sulla politica estera: "Più duri e più autonomi" (Stampa e altri). L'ex deputato conferma che non si candiderà alle elezioni e rimette in discussione le alleanze storiche: "Guardiamo a Oriente".
*Centrodestra*
Berlusconi torna di nuovo in campo:"Mi ricandido: Forza Italia indispensabile" (Corriere, Giornale, Stampa e altri). Il Cav rilancia la sfida 25 anni dopo la prima vittoria elettorale: "Finiti? Stupidaggini" (Repubblica). Il leader avverte Toti: la pazienza è finita. E il governatore genovese replica: "La pazienza l'hanno esaurita gli italiani, siamo malati confessiamolo: possono salvarci solo le primarie. E io non faccio lo yes man". A dare carica a Berlusconi e al suo partito, ci pensa Tajani: "C'è grande spazio politico tra la Lega e il Pd che si sta sempre più concentrando a sinistra: non facciamoci intimidire!".
*Centrosinistra*
Zingaretti presenta il simbolo: spazio al progetto di Calenda e porte aperte ai fuoriusciti (Corriere e altri). Dai socialisti a Mdp, il Pd cerca alleati e il nuovo segretario nazionale dei dem punta sulla Cgil di Colla. Calenda: "Con Pisapia capolista al Nord, per vincere una sfida tosta – dice – Niente aperture agli scissionisti del Pd, a Strasburgo non aderirò agli alleati dell'Alde: guardo a un campo che va da Macron a Tsipras".
Vaccini, il Lazio va avanti: parte l'obbligo fino a 16 anni (Messaggero). In giunta regionale la legge che fa prevalere i diritti degli immunodepressi su quelli dei no vax. Il provvedimento è la risposta al caso di Matteo, il bambino che dopo la chemio non poteva più entrare in classe.

ESTERI
Brexit, ora la May spera nel quarto voto: i "no deal" in piazza (Stampa). La premier cerca la ratifica parlamentare, metà dei conservatori sono per l'uscita senza intesa: tra i ribelli ci sono anche i cosiddetti "Spartani", un gruppo di ultrà euroscettici che osteggia una "soft Brexit" per timore che precluda a Londra la possibilità di stipulare accordi di libero scambio in giro per il mondo.
"Gerusalemme sia di tutti", l'appello del Papa al mondo (Repubblica e tutti). Francesco a Rabat, in Marocco, incontra re Mohammed VI, influente leader dell'islam moderato: insieme a lui per lanciare un messaggio a Trump dopo la scelta di spostare l'ambasciata Usa. "La Città santa è patrimonio dell'umanità – dice Papa Francesco – Luogo di incontro in cui si coltivano il rispetto reciproco e il dialogo". E sui governi che alzano muri, il Papa è categorico: "Mai espulsioni collettive".
"Russia e Cina aggressive, Nato decisiva". Sul Corriere un lungo intervento di Lewis Elsenberg, ambasciatore Usa a Roma, che affrontando il tema dell'alleanza atlantica, definisce "centrale" l'accordo firmato nel '49.
Il futuro in una parola, il Giappone cerca il nome della nuova era (Repubblica). Domani mattina toccherà a un ristretto gruppo di politici, accademici e imprenditori, consegnati i cellulari per evitare fughe di notizie, discuterne pregi e difetti e poi scegliere: nella lista ci sono i nomi della nuova era imperiale che si aprirà il 1 maggio, quando l'attuale principe ereditario Naruhito diventerà imperatore del Giappone al posto del padre Akihito. Alle 11 e 30 di domani Yoshihide Suga, primo segretario di gabinetto, si presenterà di fronte alle telecamere con i due caratteri, due kanji disegnati in inchiostro nero. E tutto il Paese conoscerà finalmente il nome della prossima era imperiale.

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento