Commentario del 06.03.2019

IN PRIMA PAGINA
Scontro politico sulla Tav in primo piano: resa dei conti, trattative a oltranza (Sole). "Decidere subito" dice Salvini, ma il M5S va in tilt. E Toninelli minaccia le dimissioni (Messaggero). Il ministro delle infrastrutture si dimette ma Conte lo trattiene (Stampa). "Licenziato" titola il Giornale: addio a un passo per il titolare del Mit. Per il Fatto "il governo è appeso al buco": no Tav o no Conte, 48 ore per uscire dal tunnel. Intanto, la legittima difesa passa alla Camera, cresce la fronda grillina (Repubblica).
Reddito di cittadinanza, tutto pronto per il via, o quasi (Repubblica). Oggi si parte: rischio caos, alle Poste in ordine alfabetico (Sole). Card utilizzabili solo per la spesa (Messaggero). E sul sussidio è lite con le Regioni (Corriere). Giornale parla di caos assoluto e aria di truffa. Libero all'attacco: fannulloni all'assalto mentre gli anziani crepano.

ECONOMIA
L'Istat conferma: Italia in recessione (Corriere p.28): anche nel quarto trimestre 2018 si è verificato un rallentamento dell'economia con il Pil sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Il dato migliora rispetto alle anticipazioni, che parlavano di un calo dello 0,2%, ma l'Istat evidenzia i segnali poco incoraggianti visto che "la nuova lieve flessione avviene in presenza di una dinamica positiva molto moderata di consumi e investimenti, nonché di un andamento favorevole delle esportazioni". Confindustria torna a sottolineare l'importanza di aprire subito i cantieri, soprattutto quelli che hanno risorse già stanziate. Il Sole (p.8) evidenzia come export e cantieri siano in stallo, producendo la frenata dell'industria meccanica. E, intanto, regna il silenzio tra Roma e Bruxelles: nessuno tratta più sui conti 2020 (Fatto p.15). La prossima legge di bilancio incombe e può far esplodere il governo, tra aumenti di Iva da 23 mld e recessione. Ma, per ora, non c'è alcuna strategia su come superare l'esame di maggio. Per quest'anno immutato il quadro macroeconomico: dossier Iva al centro di un possibile intervento correttivo (Messaggero p.3).
Assalto al reddito di cittadinanza, Poste in allarme (Stampa, p.8 e tutti). Ancora scontro sui "navigator". Ad aprile arriva la card. Di Maio: ridurre da 6 mila a 4.500 gli operatori che aiutano chi cerca lavoro. Ma le Regioni dicono no (Repubblica p.16). Da oggi inizia la raccolta delle domande per i sussidi ai disoccupati con uffici postali e Caf che potrebbero andare in tilt. Timori sia a Roma che al Sud. Le Regioni si dicono pronte al ricorso alla Corte Costituzionale contro l'assunzione dei navigator. I Comuni chiedono di eliminare il termine dei 6 mesi entro cui preparare i lavori di pubblica utilità da assegnare a chi prende il sussidio. Il Consiglio nazionale degli assistenti sociali denuncia il "rischio collasso" nei servizi offerti dagli sportelli comunali. Il Forum delle famiglie cita il dato diffuso ieri da Istat - il 50% dei beneficiari saranno single - per dire che "non è una misura per famiglie". "La Cisl è pronta ma il lavoro non si crea per magia" dice al Corriere (p.3) Annamaria Furlan, che ricorda come "l'obiettivo del governo è giusto, ma lo strumento può e deve essere migliorato. Noi avremmo preferito che fosse potenziato il reddito di inclusione sociale. Secondo noi il collegamento con il mondo del lavoro è il punto debole del reddito di cittadinanza".

POLITICA
Tav, il vertice è un flop: Lega e M5S distanti (Messaggero p.4 e tutti). Il premier tenta una mediazione: venerdì si decide (Repubblica p.9). Ma Di Maio e Salvini sono ai ferri corti: decide Conte o salta tutto, è la sfida del leader 5 Stelle al leghista (Fatto p.2). Ma Salvini corregge il premier e chiede di chiudere a breve (Corriere p.5 e tutti). Tuttavia resta il no di Di Maio con il M5S che propone come exit strategy una legge per modificare il trattato italo-francese, ma verrebbe bocciata da tutti (Repubblica). Ad accrescere il clima di tensione c'è la minaccia di dimissioni del ministro Toninelli (su tutti). Governo a rischio sulla Torino-Lione, ma Conte blinda il ministro delle Infrastrutture (Stampa in prima e p.2): il premier respinge le sue dimissioni. E' resa dei conti M5S-Lega (Sole in prima e p.3): parte stasera la trattativa a oltranza, ma i 5S sono determinati sul no. Il capogruppo grillino al Senato Patuanelli alla Stampoa (p.2) dice: "E' un progetto vecchio, siamo contrari. Ma non ci sarà nessuna crisi di governo". Intanto, per Martirano (Corriere p.5) il voto di sfiducia su Toninelli e il caso Diciotti rappresentano due voti incrociati con i quali Lega e M5S si marcano al Senato.
Intanto, è caos nel M5S anche per il voto della Camera alla legittima difesa dopo la guerriglia dei franchi tiratori grillini (Messaggero p.5 e tutti). Mentre il centrodestra è unito (Corriere p.8), decine di assenze tra i grillini e circola un dossier contro il provvedimento. Assenti, franchi tiratori e dossier: la legittima difesa agita i grillini (Repubblica p.8). Per il Messaggero (p.7) con i dissidenti in rivolta, Di Maio è sotto assedio: l'ala sinistra chiede di non cedere alla Lega su Tav, autonomia e legittima difesa. E il vicepremier è tra due fuochi: tenere in piedi il governo e fronteggiare l'offensiva Pd.
Il nuovo segretario dem Zingaretti lancia la nuova squadra: "Sarò un segretario di strada" (Repubblica p.4). De Micheli sarà vice e Zanda tesoriere, non passa la proposta di Renzi presidente (Messaggero p.8). Zanda a Repubblica (p.4): "E' una bella rogna fare il tesoriere senza tesoro, vorrei investire nei circoli". Intanto Zingaretti lancia la campagna del Nord puntando su aiuti alle imprese e più sicurezza (Stampa p.6). Su Repubblica (p.6) parla l'ex ministro Delrio: "Sto col segretario, la gente ci ha chiesto unità: non possiamo tradirla. Il mio ruolo di capogruppo è a disposizione. Renzi? Non lo sento spesso ma gli sono vicino".

ESTERI
Stampa (p.9) intervista Guy Verhofstadt, ex premier belga e leader dell'Alde: "Ho definito burattino Conte, esprimendo un sentimento che esiste in Europa. Ma io amo l'Italia. Come tutti i politici europei sono preoccupato per la crescita di populismi e nazionalismi, ma non si tratta di un fenomeno inevitabile. Può e deve essere contrastato. I problemi portano la paura, e la paura porta porta molti voti. Per questo Salvini vuole più immigrati. Quelli come Salvini vogliono distruggere l'Europa  perchè vogliono una predominanza degli Stati. Macron sarà il leader di una nuova generazione di politici". Ma l'appoggio a Macron – che ha presentato la lettera agli europei con i punti salienti della sua politica -   arriva anche da Manfred Weber (Vcorriere p. 11) : "Ambizioni giuste. Mentre Orban ha superato ogni limite e deve chiedere scusa o è fuori dal Ppe". Su Repubblica (p.13) un reportage sull'ultimo affondo di Weber che punta all'Eurocommissione: "Orban è oltre la linea rossa". Critiche pesanti a Macron dall'estrema destra in Germani: "Proposte che portano a più burocrazia e limitazioni nazionali".
Londra, esplosivi a Waterloo e due aeroporti (Corriere p. 10, Libero p. 10, Messaggero in prima, pè. 11, Repubblica p. 14): la polizia di Londra ha aperto un'indagine per terrorismo dopo che tre pacchi sospetti sono stati individuati nel giro di poche ore in prossimità degli aeroporti di Heathrow e City e della stazione di Waterloo. Scotland Yard parla di "terrorismo spicciolo probabilmEnte mitomani".
Usa, ultimatum alla Turchia sui missili russi (Stampa p. 10): la decisione di Erdogan di acquistare gli S-400 di Mosca viene vista come una breccia nella Nato. E Washington schiera i suoi Thaad in Israele.

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